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Il Cabaret, CaféConcé e Music-hall

sono luoghi di ritrovo, dedicati al ristoro e all'intrattenimento. Ci sono diversi studi che analizzano lo sviluppo dell'uno rispetto all'altro, ma non è che mettono queste forme di teatro in successione cronologica, sono proprio così. Sviluppo del Cabaret, affiancato dal caféconcé e superato dal music-hall, ma spesso sono intrecciati nello stesso luogo. Sono forme spettacolari diverse, solo che il caféconcé è prettamente francese. Le Folie Bergère è stato in parte un cabaret e in parte un music hall. Il Music hall è di ascendenza londinese, nasce intorno al 1848, è la versione britannica del caféconcé, mentre il Cabaret nasce negli anni '70 del 1700 in Francia, ma acquista una dignità solo nella Germania anni '20 (Cabaret Voltaire). 1770 caveaux o café chantant: locali sotterranei, cantine, ci si riunivano congreghe di amici o

personalità che si riunivano come in un club, intenti politici e sovversivi, si poteva anche cantare, ma non erano locali pubblici, ma privé e di gruppi precisi. Nei caveaux si sviluppavano interventi, tipo orazioni, ma non c'erano dei veri e propri programmi, si poteva andare là per bere o discutere. Carattere teatrale, con personaggi), non c'era scenografia. Una pedana dove si potevano tenere orazioni o piccole pièce (2-3 Tipo di azione e produzione complicata, non si potevano usare scenografie o riprodurre testi in scena in altri teatri drammatici, va sviluppando sempre di più un café-concert che prevede un palco. Stimolano a fare un teatro diverso, antillusionista. Si Caveau e cabaret, chiamati café chantant, avevano una base congregativa e cenacolare, intenti sovversivi e politici. La prima volta che appare il café-concert è sulle colonne del periodico "le Tintamarre", Gérard de Nerval ne parla

In "Les nuits d'Octobre, 1852). C'è un interregno, le Goguettes, 1815-1836, ovvero società canore, dai toni di denuncia dellachiesa e del governo. Le canzoni che interpretavano in questi locali (che dobbiamo immaginarci come i caveaux) erano di spiccata denuncia politica e sociale. I sobborghi a ridosso dei boulevards, già campagna, accoglievano le goguettes, lontane dal centro e dai controlli, scompaiono progressivamente dal 1860, con l'annessione dei sobborghi a Parigi. I Caf'Conc' sostituiscono le Goguettes, ma sono assai più frivoli e mondani, ed erano sottoposti a controlli tripli (polizia teatrale, controllava che non ci fossero scenografie o plagi, polizia buoncostume, polizia addetta alle imposte sugli alcolici). Per aprire un caf'conc' si doveva far richiesta ed ottenere una licenza, che non venivano concesse molto frequentemente, perché lo Stato cercava di promuovere i teatri istituzionali. Ognivolta che si voleva cantare una nuova canzone doveva per legge ottenere il visto della censura, ma spesso la censura veniva elusa con l'interpretazione (canzoni osé di Yvette Guilbert, ometteva parole volgari, ma ammiccava e si muoveva in modo che si capisse tutto). Viene fatto in un café-concert. Il primo strip-tease importanza degli specchi, usati da Yvette Guilbert e Jane Avril. Manet "Un bar au Folies Bergère": assumiamo la posizione del cliente, nello specchio veniamo il pubblico che assiste a una rappresentazione con funamboli e trapezisti. Vediamo che l'ambiente è illuminato da appliques e lampadari. Gli specchi arrivavano fino a 6 m d'altezza. Modo per riflettere la bellezza femminile, si produce l'illusione della grandezza. Gli specchi iniziano ad avere un'importanza enorme, si duplicano merci nelle vetrine, nascita della vetrinistica. Yvette Guilbert inizia a lavorare come mannequin, modella, al Printemps. Lo

Specchio a partire dal 1830, diventa un oggetto di diffusione popolare. Ha una connotazione borghese forte, poiché diventa uno strumento di arredamento nelle case borghesi (specchio a figura intera nato nel 1830). Lo specchio a figura intera permette di guardare il proprio corpo nella sua totalità, nuova attenzione alla cura del corpo e all'igiene. Cause che vengono intentate ad interpreti dei locali notturni in relazione al nudo: nelle pièce di argomento mitologico, le protagoniste erano spesso seminude (Venere, Salomè). Per aggirare la censura si usavano i malieu, maglioni strettissimi color carne dando l'illusione della nudità, la distanza dal palco e le luci facevano il resto.

Il Moulin Rouge, nato nel 1892, aveva un guardino esterno con un palco, dove venivano fatti numeri di danza. Il palco non aveva scenografie né soffitto, c'era un enorme elefante in cui si poteva entrare e dentro faceva uno spettacolo il petomane.

Degas, Le

café-concert des Ambassadeurs, 1877, aveva sede sugli champs-elysée, spazio en plein air, piccolo palco suera solo estivo (talvolta i caf’conc’ avevano una sede estiva e una invernale).cui si accalcavano gli spettatori,disposizione classica dei c’c’, la corbeille, la corona, con la solista al centro e le coriste/comparseVediamo unaintorno, sedute come in un salotto borghese (la sala si riconosceva nella scena e viceversa, le comparse dovevano berevede nel film “L’angelo azzurro”).sul palco, così che il pubblico bevesse e consumasse-siLautrec “au promenoire du Moulin Rouge” 1892-1895, il promenoire era una galleria dietro le balconate, vediamoenormi specchi. Non sappiamo se stiamo vedendo l’immagine attraverso lo specchio o se è retroproiettata. Ambienteestetizzato, sensibile.Le Folies Bergère (32, Rue Richer) con vetrate, riverbera la luce esterna. All’entrata c’erano i programmi

Delle serate e degli artisti che vi si esibivano. Moulin Rouge (82, Boulevard de Clichy), vicino a Place Pigalle, struttura oggi butte era zona campestre, continuità fra l'uso precedente invariata. Scelgono il mulino finto perché la all'urbanizzazione e posteriore. Nel giardino esterno vediamo le sedie viennesi. Eldorado (4, boulevard de Strasbourg) considerato il tempio della canzone, si esibivano cantanti (anche alla Scala) già famosi. Famoso per le Matinée (al caffè Eden concert si faceva ogni Venerdì una storia della canzone francese). Le Chat noir di Robert Salis, 1881, rilevato da Aristide Bruant.

Questa lezione prevede delle vie centrifughe per arricchire il nostro spettro di conoscenze sul teatro parigino: abbiamo tracciato l'itinerario storico del café-concert dai caveaux chantantes e le goguettes fino all'apertura dei music-hall e Le goguettes scompaiono una volta che si afferma il café-concert.

Commentiamo poi l'introduzione del termine cabaret.cafè concert, comparso per la prima volta nelle colonne del periodico "Le Tintamarre", 1852. Luigi Rasi, nel 1901degli attiri usando il termine "tintamarresco", che indica qualcosa o qualcuni di chiassoso escrive un dizionariostridente. "Le Tintamarre" era un quindicinale satirico che si occupava di moda, spettacolo, musica e letteratura: eranopresenti molte réclame e annunci degli eventi e spettacoli cittadini. Gli spazi applicati agli eventi teatrali si trovanoanche in riviste non specializzate all'epoca, infatti lo spettacolo era molto diffuso e bisognava parlarne. Un altro luogodove si trova il termine "cafè concert" è nella raccolta "Les nuits d'Octobre" di Gérard de Nerval, 1852. Avevamoanche detto la volta scorsa che stiamo operando in un contesto della storia culturale francese in cui la canzone ha unportato storico enorme:

è infatti altamente impattante e popolare, la canzone è un prodotto culturale che va di paripasso con i fatti dell’attualità. In Francia “tutto comincia e finisce con una canzone”, è un modo che i Francesi hannoper costruire una comunità, per far passare dei concetti, per chiedere diritti civili. Aristide Gruant, per esempio, era ungioielliere, nemmeno parigino di nascita, ma partecipa con ardore alla Comune di Parigi, sta sulle barricate e, durantela guerra e questi mesi, anima le barricate con delle canzoni che inventa e canta, incentrate sui fatti storici delIn Francia il Music hall succede al caf’conc’, affermandosimomento. Le canzoni manterranno un senso politico forte.dopo il ‘900, in UK è il corrispettivo del c’c’, in Francia è un superamento del c’c’, infatti sono spettacoli a seratatermini, in ogni caso “caf’conc’, goguette, musi hall” non

Indicano il tipo di spettacolo, ma il luogo. Con la metà del 1800 le serate del cafè concè si dividono in due momenti, una prima parte che iniziava circa alle 21, con artisti emergenti, e una seconda, a partire dalle 22 30, c'erano i divi. Ai cafè concè ci sono biglietti più o meno costosi in base alla posizione (la galleria era più costosa del parterre), e potevano includere la consumazione o la cena. Uno spazio particolare è il promenoir, dipinto da Lautrec, è un corridoio rivestito di specchi, posto vicino all'entrata, dove si accodano le signorine, sfilando. Spazio essenziale, ricco, sfarzoso e ben decorato, era un luogo d'incontro (la prostituzione era molto diffusa all'epoca). Il pubblico dei cafè concè era molto eterogeneo. C'erano anche dei grand spectacle a serata intera, la rivista (antesignana del musical) e il varietà.

varietà), dell' '800. La rivista rispetto al varietà si differenzia perché grandi numeri erano riservati alle coreografie di donneseminude (passerella di ballerine, danza standardizzata) e aveva un tema, un fil rouge unificatore. Le riviste vengono portate in Francia dall'Ungheria dall'impresario delle Folies Bergère, Marchand. Ballerina Fuell, si esibiva nei caffè parigini, portata proprio da Marchand, che viaggiava tanto. In America le riviste si chiamano Estravaganzas. Quali sono le fonti primarie per lo studio del caffè-concerto? Ne abbiamo di due tipologie, letterarie e iconografiche. Le prime sono variegate, e comprendono articoli di giornale, romanzi, soprattutto naturalisti (Emile Zola), che investigano la crisi dei valori della società. Henry James frequenta Londra, Parigi, Venezia, e riporta il mondo dei caffè-concerto e della prostituzione parigina. in "Nanà" fa un'iconografia Zola.letteraria, dà molte indicazioni sull'atteggiamento dello spettatore, colori molto importanti (poltrone color granato, sipario rosso), indicazioni su come veniva usata la luce. "Cielo inverdito dal gas" lo colleghiamo al verde dei dipinti di Lautrec, la luce a gas ave
Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
20 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Tardis di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di iconografia teatrale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof .