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I DATABASE
Un database (DB) è uno strumento per gestire dati in formato digitale; le informazioni sono contenute in
uno o più file e devono essere sempre disponibili per verifiche, aggiornamenti e cancellazioni.
I database si sono diffusi perché:
• occupano meno spazio rispetto agli archivi cartacei
• la loro consultazione è più rapida
• più semplici da gestire
• si commettono meno errori
• le informazioni sono aggiornate
Caratteristiche dei database:
• evitare la ridondanza delle informazioni
• consistenza, aggiornamento delle informazioni
• condivisione
• integrità, correttezza dell’informazione
• indipendenza dell’applicazione software rispetto alla struttura
Componenti di un database:
• dati
• hardware: HDD, memoria RAM ecc.
• software: DBMS (database management systems); servono alla gestione degli accessi e al
mantenimento dei dati; utilizzano linguaggi diversi: esempio SQL (structured query language)
• utenti, database administrator, data administrator
Modello Relazionale RDBMS (Relational Db Management Systems)
E’ costituito da più file i cui record possono avere struttura diversa(campi diversi); le tabelle possono essere
messe in relazione se è presente un common record identifier o una secondary (foreign) key (column):
- le relazioni possono essere fatte senza mantenere dei pointers –“al volo”
- relate: connessione temporanea di due tabelle
- join: unione permanente di due tabelle, il risultato è una tabella unica
Problemi:
- tanti join richiedono un’alta capacità di calcolo;
- tabelle e relazioni devono essere pianificate in maniera efficiente
Esempi: ESRI’s INFO, IBM’s DB2, Oracle, Ingress, Sybase, Informix (Unix originariamente, adesso anche MS
NT/2000/XP), SQL Server, Access.
Tipi di relazioni:
• UNO A UNO • UNO A MOLTI • MOLTI A MOLTI
I principali operatori SQL in un DB relazionale:
Select (or Restrict): restituisce un insieme di record da una tabella in base ad un valore del campo; tale
valore può essere anche stabilito da un criterio algebrico e logico
Join: unisce orizzontalmente i record di una tabella con quelli di un’altra tabella secondo un campo comune
(product + select)
Union (Append): unisce verticalmente i record di una tabella con quelli di un altra tabella (o della stessa)
Intersection: dà come risultato i record comuni a due o più tabelle relazionali
Difference: restituisce i record che appaiono in una tabella ma non nell’altra
LE FONTI DI DATI SPAZIALI
Istituzionali: Enti governativi, ministeri, amministrazioni locali, SIT regionali, Istat, Eurostat.
ITALIA→ La Pubblica Amministrazione gestisce l’informazione territoriale a diversi livelli gerarchici.
genere riorganizzati
I dati pertinenti alle diverse amministrazioni locali vengono in dall’Istat che li
rende disponibili al pubblico.
La fonte primaria di informazione è costituita dai Censimenti che si svolgono ogni 10 anni:
Censimento della popolazione e delle abitazioni (l’ultimo è dell’ottobre 2011)
Censimento dell’industria e dei servizi (l’ultimo è del novembre 2012)
L’unità territoriale di base per la pubblicazione dei dati è il Comune, ma alcuni dati relativi al
Censimento precedente sono disponibili a livello di sezione di Censimento
Molte amministrazioni locali, soprattutto le Regioni sono dotate di un Sistema Informativo
Territoriale (SIT) organizzato con tecniche GIS. L’accesso ai dati non sempre è aperto e spesso non è
agevole. l
UNIONE EUROPEA→ ’istituto di statistica dell’Unione Europea è Eurostat, una Direzione Generale
della Commissione Europea che raccoglie i dati dai Paesi membri e li armonizza rendendoli
confrontabili.
La ripartizione territoriale dei dati si basa sulla classificazione NUTS (Nomenclature des Unités
Territoriales Statistiques).
NUTS 0 = 27 Stati membri
NUTS 1 = 97 macro-regioni
NUTS 2= 271 regioni
NUTS 3= 1303 province
Commerciali: a) Location Business Service (LBS): Google, Seat Pagine Gialle
• grandi database di attività commerciali (e non solo)
• servizi di geolocalizzazione, in collaborazione con le imprese produttrici di mappe
digitali
L’erogazione di informazioni agli utenti passa attraverso motori di ricerca ed applicazioni
per diversi supporti informatici.
I dati sono di proprietà delle imprese; lo scarico di grandi quantità è soggetto a limitazioni e
ha un costo commisurato alla quantità ed all’importanza delle informazioni.
b) Produttori di mappe digitali: TeleAtlas, Navteq
• grafi di reti viarie costantemente aggiornati
• servizi di geolocalizzazione, in collaborazione con le imprese LBS
L’utilizzazione dei dati avviene per mezzo di appositi strumenti (es. navigatori
istallati sulle auto) che consentono la consultazione del database.
Il trasferimento su altri supporti (PC) per altri tipi di utilizzazione è pressoché impossibile,
anche perché le aziende usano formati proprietari che hanno scarsa interoperabilità.
d
Open Data: ati disponibili a tutti, senza restrizioni di copyright o altre forme di controllo:
OpenStreetMap: mappa liberamente modificabile dell'intero pianeta; è costruita sulla base di
rilevazioni effettuate da volontari e su donazioni da parte di enti ed imprese produttrici di
informazione geografica. I dati possono essere scaricati liberamente e utilizzati in accordo alla
licenza libera.
DatiOpen.it: portale degli open data in Italia; raccoglie e distribuisce dati prodotti dalla PA e da enti
locali. I dati sono disponibili in formati facilmente utilizzabili anche da parte di utenti non esperti.
Informazione geografica accessibile → promuovere l’uso e il riuso dei dati spaziali per scopi diversi da parte
della PA e dei cittadini; organizzare i servizi necessari per permettere il reperimento e l’accesso
all’informazione geografica da parte della collettività.
Interoperabilità→ capacità di un sistema o di un prodotto informatico di cooperare e di scambiare
informazioni o servizi con altri sistemi o prodotti in maniera più o meno completa e priva di errori,
con affidabilità e con ottimizzazione delle risorse.
Crowdsourcing: acquisizione, per mezzo di strumenti di datamining, di dati immessi più o meno
volontariamente da utenti di Internet.
MODELLI E AREE DI MERCATO
Distribuzione territoriale della popolazione come base di analisi per la localizzazione delle attività
economiche (commerciali e di servizio e industriali).
Isocrone: linea luogo dei punti della Terra che si possono raggiungere in un certo tempo da un dato punto
di partenza utilizzando la via più breve e il mezzo di trasporto più breve.
La forma delle isocrone dipende dalla configurazione della rete stradale. La popolazione residente
all’interno delle aree chiuse dalle isocrone costituisce il potenziale turistico della costa mediterranea.
I flussi in funzione della distanza
Gradiente di distanza: decremento dei flussi
all’aumentare della distanza.
-b
Funzione di pareto: F=aD gli studi hanno
2
rilevato che b=2, quindi F=a(1/D )
Il modello gravitazionale
Le leggi della gravitazione universale di Isaac Newton offrono la possibilità ai geografi di interpretare le
modalità con cui si producono i FLUSSI tra le varie città.
TIPI DI FLUSSI:
- flussi di trasporto = spostamento di merci o persone da una parte all’altra
- flussi di comunicazione = non comportano spostamento fisico
La legge della gravitazione universale afferma che nell’universo due corpi si attraggono l’un l’altro
proporzionalmente al prodotto delle loro masse e inversamente al quadrato della distanza che li
separa.
Verso la fine del XIX secolo le ricerche condotte da alcuni studiosi sui flussi di emigranti da una
città all’altra avevano evidenziato che tali flussi sembravano confermare tale legge, in quanto
direttamente collegati alle dimensioni delle città considerate e inversamente proporzionali alla
distanza tra esse. Da qui il termine di MODELLO GRAVITAZIONALE.
Per valutare la dimensione dei flussi tra due regioni basterà moltiplicare la massa delle due regioni e
dividere il risultato ottenuto per la distanza tra esse. In termini matematici si avrà:
F = flussi tra regione 1 e regione 2
1,2
M M = massa delle due regioni
1 2
D = distanza fra le due regioni
1,2
a = costante empirica b = esponente di distanza
Se identifichiamo la massa con l’ammontare della popolazione e consideriamo b = 2 (come nel modello
originario) e a = 1 avremo: L’unità di massa è stata misurata da altri studiosi attribuendo “pesi”diversi alle
popolazioni di aree diverse (Isard) oppure è stata perfezionata moltiplicando la
popolazione di ciascuna area per il reddito medio pro-capite.
Per quanto riguarda la distanza essa può essere misurata in diversi modi:
nei modelli gravitazionali la misura tradizionale della distanza tra due punti è la lunghezza del
segmento di retta che li congiunge
negli studi sul pendolarismo si può utilizzare il tempo in minuti
quando sono disponibili diverse forme di trasporto la distanza può essere misurata anche in termini
di facilità e di costi di trasporto; si possono tenere in considerazione le tariffe e i costi di
movimentazione.
Il potenziale di popolazione
La delimitazione delle aree di mercato
La formula di Reilly: Reilly's Law of Retail
Gravitation(1931)
La legge di Huff(1964)
La legge di Huff esprime la probabilità che un consumatore residente nel bacino di gravitazione di due o più
punti vendita scelga un particolare esercizio commerciale.
Tale probabilità dipende dai seguenti fattori:
1. la dimensione del punto vendita(es. superficie, numero di casse, fatturato);
2. la distanza(es. tempo di percorrenza, distanza stradale pedonale, distanza stradale
automobilistica) tra il punto vendita e la residenza del consumatore.
Detto in altri termini, con la funzione di Huff si stima quanti sono in percentuale i consumatori residenti in
una certa area che sono propensi a rivolgersi ad un determinato esercizio commerciale. Moltiplicando tale
quota percentuale per il numero totale dei consumatori residenti nell'area si ottiene il numero dei
consumatori propensi ad effettuare gli acquisti presso quel determinato punto vendita. Infine moltiplicando
il numero di consumatori propensi per la spesa media pro capite (dei consumatori residenti nella zona) si
ottiene una stima della spesa generabile dai consumatori intercettati dal punto vendita in analisi.
Modelli di organizzazione territoria