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La guerra dei sei giorni e i cambiamenti territoriali
Al termine della guerra dei sei giorni (5-10 giugno 1967) Israele occupa tutta la penisola del Sinai, la striscia di Gaza, la Cisgiordania e un pezzo della Siria, le alture del Golan. Questo è un cambiamento pazzesco dei confini; nel 1967 quindi la guerra dei sei giorni comporta un'estensione territoriale di Israele che fa impazzire di rabbia il mondo arabo musulmano. Alla fine, dopo che questo territorio in rosso scuro è stato rioccupato dall'esercito egiziano dopo la guerra del Kippur, nel 1978 c'è un accordo diplomatico tra Israele e l'Egitto per cui il Sinai viene restituito all'Egitto. La striscia di Gaza dal 1994 in avanti è affidata alla gestione, almeno nominale, di un'autorità palestinese elettiva, anche se c'è una presenza militare di Israele; invece la Cisgiordania è in parte colonizzata da coloni israeliani che acquisiscono il territorio e costituiscono aziende rurali, fabbriche,
importanza geopolitica nel mondo.tensione internazionale dal 1945 fino ad oggi. Questi sono gli aspetti ornamentali nella formazione dello stato di Israele e della dolorosa uscita dall'amministrazione coloniale.
La guerra fredda
Mentre hanno luogo i processi di decolonizzazione, c'è una dinamica più generale che giornalisticamente è stata definita Guerra Fredda; viene scelto questo nome perché per fortuna non è una guerra che venga combattuta militarmente, se non in aree molto localizzate; questo confronto che oppone gli Stati Uniti e le sue aree territoriali satelliti da un lato e l'area comunista, l'Unione Sovietica, la Cina e altri paesi influenzati da questi grandi stati comunisti dall'altro, non si trasforma in una guerra mondiale combattuta ma dà vita ad uno stato di tensione permanente politico-militare con una serie di conseguenze. [SLIDE CARTINA].
La mappa mostra quali siano le sfere di influenza in Europa: tutta la zona blu è sotto
sotto il controllo degli Stati Uniti, del Regno Unito e della Francia. La città di Berlino, situata nell'area orientale, è stata divisa in quattro settori, uno per ciascuna delle potenze alleate. La tensione tra i due blocchi si intensifica nel 1948, quando l'Unione Sovietica cerca di bloccare l'accesso occidentale a Berlino, chiudendo le strade e i canali di approvvigionamento. In risposta, gli Stati Uniti e i loro alleati organizzano un ponte aereo per rifornire la città, che dura per oltre un anno. Questa situazione di tensione si riflette anche in altre parti del mondo. Ad esempio, nella penisola coreana, il paese è diviso in due: la Corea del Nord, sostenuta dall'Unione Sovietica, e la Corea del Sud, sostenuta dagli Stati Uniti. Nel 1950, la Corea del Nord invade la Corea del Sud, dando inizio alla guerra di Corea, che durerà tre anni e si concluderà con una tregua. In Vietnam, la situazione è simile. Il paese è diviso in due: il Vietnam del Nord, sostenuto dall'Unione Sovietica e dalla Cina comunista, e il Vietnam del Sud, sostenuto dagli Stati Uniti. Nel 1955, inizia la guerra del Vietnam, che durerà fino al 1975 e si concluderà con la vittoria del Vietnam del Nord. In conclusione, il mondo durante la guerra fredda è diviso in due blocchi contrapposti, con gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica che cercano di espandere la propria influenza e il proprio sistema politico. Questa situazione di tensione permanente porterà a numerosi conflitti e crisi internazionali.anglo-americane e francesi. Berlino è stata a sua volta divisa in diverse zone amministrative: la parte orientale di Berlino è amministrata dai sovietici, la parte occidentale è suddivisa in un'amministrazione britannica, una francese e una statunitense. Nel luglio 1948 Stalin decide di compiere un gesto aggressivo nei confronti degli ex alleati, chiudendo gli accessi a Berlino ovest; l'idea è quella di bloccare i rifornimenti e costringere le amministrazioni francesi inglesi e americane di Berlino ovest a cedere, allontanarsi e far sì che Berlino venga riunificata come una città unica sotto il controllo comunista. Solo che gli anglo-franco-americani organizzano un ponte aereo che dalla Germania occidentale atterra nell'aeroporto che si trova nello spazio di Berlino ovest portando costantemente rifornimenti alimentari e sostegni alla popolazione di Berlino ovest. Alla lunga, dopo quasi un anno, Stalin si rende conto che
l'operazione è fallimentare e quindi decide di riaprire le comunicazioni via terra e Berlino resta anche negli anni seguenti suddivisa in una zona ovest, amministrata da inglesi, francesi e americani, e una zona est che è invece sotto il controllo dei comunisti. Questo è il primo momento di tensione in cui si inizia a entrare dentro questa atmosfera di potenziale scontro permanente tra un fronte comunista e uno occidentale. Dopo di che, tra il 1947 e il 1949 una serie di colpi di Stato in Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria fanno sì che queste zone, che sono sotto l'occupazione militare dell'armata rossa, si trasformino in Stati comunisti: verranno chiamate democrazie popolari ma sono di fatto Stati comunisti a partito unico. Si tratta di colpi di Stato veri e propri che cancellano qualsiasi forma di pluralismo politico e trasformano questi paesi in paesi comunisti dipendenti dall'Unione Sovietica. Nel 1949 la divisione dellaGermania viene riconosciuta come definitiva, e nasce la Repubblica Federale tedesca sotto l'influenza degli Stati Uniti e la Repubblica Democratica tedesca, che è un paese comunista a partito unico aggregato alla sfera di influenza sovietica. Sempre nel 1949 i sovietici fanno il primo test atomico, dimostrandosi in grado eventualmente di scatenare tanto quanto gli statunitensi una guerra atomica. Intanto in Cina tra il 1945 e il 1949, dopo la sconfitta dei giapponesi, si scatena una Guerra civile fra le formazioni politico-militari nazionaliste e le formazioni paramilitari del Partito comunista cinese, che si conclude con la vittoria dei comunisti. Il primo ottobre del 1949 il leader comunista Mao Tse-tung proclama la nascita della Repubblica Popolare Cinese, cioè uno Stato comunista a partito unico. Il leader nazionalista Chiang Kai-shek si rifugia a Taiwan, dove proclama la nascita della Repubblica Nazionalista cinese. L'ONU a questo punto decide di attribuire il
seggio cinese alla Repubblica Nazionalista, perché erano i nazionalisti ad essere al potere prima che si scatenasse l'offensiva da parte del Giappone. Però la realtà è che c'è una grande nuova realtà politica in Asia, che è la Cina comunista, e un piccolo frammento circoscritto all'isola di Taiwan che è la Repubblica Nazionalista cinese. In Asia contraccolpi della guerra non si limitano a questo sviluppo, perché in Corea la sconfitta dei giapponesi ha portato a un'occupazione sovietica a nord e a un'occupazione statunitense a sud; nel 1945 si arriva a un accordo sovietico-statunitense per la divisione temporanea delle Corea, nel nord comunista e nel sud democratica, divisione che dal 1947 diventa permanente. Nel 1948 viene proclamata la Repubblica di Corea del sud e la Repubblica Democratica di Corea del nord, cioè lo Stato comunista con a capo il Primo Ministro Kim Il-Sung. Una situazioneanaloga si crea in Vietnam tra il nord comunista e il sud filo-occidentale, con una divisione riconosciuta effettiva nel 1954 con gli accordi internazionali di Ginevra: la divisione in sfere di influenza non riguarda solo l'Europa, ma comincia a riguardare lembi del mondo molto vasti. Ulteriori tappe della guerra fredda Nel profilarsi della costruzione di un mondo comunista, nel 1947 è Harry Truman, il Presidente degli Stati Uniti, del partito democratico, ad affermare la dottrina Truman, ovvero che è dovere degli Stati Uniti cercare di limitare la diffusione del comunismo nel mondo in difesa dei principi della democrazia e del libero mercato, che sono i principi che strutturano il funzionamento delle istituzioni statunitensi. Vedremo che ci sono operazioni diplomatico-militari che puntano a rafforzare l'egemonia americana nelle aree dell'Europa occidentale o del Pacifico e del sud-est asiatico, ma intanto ci sono anche mosse di carattere economico, una inparticolare di notevole importanza: tra 1947 e 1951 gli Stati Uniti varano un Piano Marshall che prende il nome da George Marshall, il Ministero degli esteri del governo di Truman; il piano (ERP – European Recovery Program) prevede la concessione da parte degli Stati Uniti di prestiti a basso tasso di interesse a una serie di paesi europei, che devono servire per il finanziamento per l'acquisto di merci, attrezzature e materiali vendute da aziende statunitensi ai paesi europei coinvolti nel piano. Questo piano serve enormemente a paesi come la Gran Bretagna, la Francia, l'Italia, la Germania, il Belgio, l'Olanda, la Danimarca che hanno subito gravi distruzioni durante la guerra, per riorganizzare le infrastrutture, a ricostruire le città, a organizzare i servizi pubblici collettivi e così via. È un'iniezione di liquidità, di risorse finanziarie, che servono alla ricostruzione dei paesi europei ma che hanno anche delle conseguenze.accedere al piano Marshall e che hanno soddisfatto i prerequisiti richiesti. Questi paesi hanno quindi beneficiato degli aiuti economici e hanno potuto avviare la ricostruzione delle proprie economie.re dei finanziamenti, è importante seguire le regole e i requisiti stabiliti per poter beneficiare di tali aiuti. Alcuni paesi, come la Polonia e la Cecoslovacchia, hanno inizialmente richiesto gli aiuti finanziari ma successivamente li hanno rifiutati. Questo può essere dovuto a vari motivi, come cambiamenti nella situazione economica del paese o decisioni politiche. È importante tenere conto di queste dinamiche quando si valuta l'inclusione di un paese nei piani di finanziamento.