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LE ATTIVITA’ DI SUPPORTO:
Attività di approvvigionamento
L’approvvigionamento è un’attività che consiste nel cercare e
procurare i flussi di materie prime e semilavorati da destinare al
processo produttivo. Ha quindi il compito di selezionare i fornitori e
successivamente programmarne gli acquisti.
L’attività di approvvigionamento si divide in 2 sub-attività:
- Quantificazione e programmazione degli ordini
- Gestione dei flussi materiali
Per quanto riguarda la programmazione e quantificazione degli
approvvigionamenti può avvenire mediante 2 metodi:
- Programmazione aggregata: Consiste nel prevedere gli ordini di
vendita, in base al quale si sviluppa il programma aggregato di
produzione.
- Programmazione di dettaglio: Occorre separare le previsioni di
vendita da famiglia di prodotto o singolo articolo di prodotto finito.
Le modalità di programmazione degli acquisti possono variare in
base alle caratteristiche del mercato in cui si trova ad operare.
Possiamo distinguere tra:
1) Programmazione per scorta : La produzione è finalizzata al
reintegro di una scorta di prodotto finito. Prevede che la produzione
avvenga sulla base di una previsione di vendita.
2) Programmazione su ordine : Prevede che la produzione avvenga
solo in base agli ordini di acquisto, senza creare scorte di alcun
tipo. Tale modello risulta sicuramente meno rischioso del
precedente, in quanto non esistono scorte. Tuttavia è necessario
che il mercato o il cliente siano disposti ad attendere il tempo
necessario alla produzione del prodotto finito.
3) Assemblaggio su ordine : Questa può essere considerata una
modalità intermedia rispetto alle due precedenti. In questo caso
infatti l’impresa sulla base delle previsioni di vendita, da il via
all’approvvigionamento dei materiali necessari e la
fabbricazione/produzione di alcuni componenti del prodotto finito. Il
prodotto finito viene portato a termine solo dopo l’ordine di acquisto.
In questo modo si riduce l’investimento in scorte rispetto al primo
modello, e si riducono i tempi di consegna rispetto al secondo
modello.
Tipologie di innovazioni
Nell’ambito dell’innovazione tecnologica occorre distinguere tra
innovazione di prodotto e innovazione di processo.
L’innovazione di processo riguarda tutte quelle attività volte a
migliorare i processi produttivi, evitando quindi inutili sprechi, e
ridurre i difetti di produzione.
Per innovazione di prodotto, riguarda invece, il lancio sul mercato di
un prodotto completamente innovativo, volto ad incrementare la
gamma di prodotti esistenti per ottenere un vantaggio competitivo.
Innovazione di prodotto e innovazione di processo seguono un
percorso ben preciso ed evolvono all’interno dell’impresa in modo
interdipendente. Si distinguono 3 fasi:
1) Una prima fase, detta performance maximing, il cui obiettivo è
un cambiamento radicale del prodotto per ottenere un buon
vantaggio competitivo.
2) La seconda fase, detta sales maximing, utilizzata per migliorare
le caratteristiche tecniche del prodotto.
3) Terza ed ultima fase, nota come cost maximing, in cui la ricerca
circa la riduzione dei costi di produzione, spinge allo sviluppo di
innovazioni di processo
Sviluppo delle tecnologie mediante risorse interne:
Sviluppo delle tecnologie mediante risorse interne può avvenire in 2
modi:
- Trasferimento delle conoscenze tacite:
Sono conoscenze formatesi grazie alle esperienze maturate
all’interno dell’impresa. Conoscenze che possono quindi essere
trasferite solo tra dipendenti mediante meccanismi come job
rotation e lavori di gruppo. Tra i vantaggi abbiamo, la difficile
imitabilità oltre che i vantaggi di costo.
- Realizzazione di un reparto di R&S interno:
Consiste nel creare all’interno dell’impresa degli appositi reparti di
ricerca e sviluppo, che comportano però costi molto elevati per
l’impiego di personale competente e strumenti specialistici oltre ai
numerosi rischi. Tuttavia sono molte le imprese che utilizzano
questo modello di sviluppo interno anche per i suoi numerosi
vantaggi.
Sviluppo delle tecnologie mediante risorse esterne:
Lo sviluppo delle tecnologie mediante risorse esterne può avvenire
in 4 modi diversi :
- Contratti di licenza,
Le aziende acquisiscono da altre aziende il diritto di mettere in
pratica un progetto innovativo creato da un’altra azienda di R&S,
pagando un corrispettivo.
- Acquisto di tecnologie,
L’impresa s’impegna ad acquistare il prodotto tecnologico per poi
utilizzarlo nella propria produzione. Rappresenta di sicuro
un’operazione a basso rischio e che garantisce una buona
affidabilità delle innovazioni. Tuttavia tra gli svantaggi va detto che
non si ha l’esclusività né il pieno controllo dell’innovazione.
- Acquisto di aziende con tecnologia propria:
Permette di venire facilmente a conoscenza del patrimonio di
innovazioni ( conoscenze ) dell’azienda acquisita. Ciò permette di
essere subito operativi e con rischi molto contenuti. Tra gli
svantaggi però vi è il fatto che è difficile integrare più realtà
aziendali diverse.
- Reverse Engineering
Consiste nell’acquistare il prodotto per poi farlo scomporre ed
analizzare da ingegneri esperti, i quali cercano di risalire alle
caratteristiche tecniche necessarie del prodotto, per poterlo
riprodurre. Tra i vantaggi abbiamo il fatto che è un modello a basso
rischio e può addirittura migliorare le innovazioni del prodotto
rispetto a quelle esaminate. Di contro va detto che l’azienda resta
un follower, ed imitando il prodotto rischia di cadere in salate
sanzioni per la violazione di brevetti.
Combinazione tra sviluppo interno ed esterno
Questo tipo di sviluppo può avvenire secondo 4 modalità :
- Trasferimento di tecnologie:
E’ una forma di acquisizione per la quale è necessario avere un
donor ( ovvero un’impresa disposta a cedere il proprio know how
(conoscenze) ) e di un ricever ( ovvero un azienda che dispone
delle risorse necessarie per interpretare tali conoscenze sviluppate
da terzi ed utilizzarle nella propria azienda). Tra i vantaggi abbiamo
i costi molto contenuti, mentre tra gli svantaggi vi è la difficoltà di
accettare un’innovazione che non fa parte del patrimonio
dell’impresa.
- Contratti esterni di R&S:
Vale per quelle imprese che decidono di ricorrere a risorse esterne
spacializzate. Questi contratti esterni vengono quindi affidati a centri
di ricerca pubblici o privati. I vantaggi sono: l’eliminazione dei costi
fissi e l’acquisizione di competenze per le quali non si ha
disponibilità. Svantaggi: Il non totale controllo della tecnologia e
tempi e costi molto elevati.
- Contratti esterni di R&S con partnership:
Molto simile alla precedente, differisce nel fatto che ci sono più
aziende alleate a stipulare contratti di ricerca con soggetti esterni.
Vantaggi: Divisione del rischio e riduzione dei costi di sviluppo.
Svantaggi: Necessità di condividere i risultati della ricerca.
- Joint Venture e consorzi:
Le joint venture sono un modello di acquisizione di innovazioni
sviluppate da imprese che possono riunirsi sottoforma di vere e
proprie società o sottoforma di accordi contrattuali che coinvolgono
2 o più imprese. Se tali accordi coinvolgono più attori si hanno i
consorzi. Vantaggi: Riduzione dei tempi e dei costi di accesso al
mercato. Svantaggi: La necessità di condividere i risultati ottenuti.
GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
La gestione delle risorse umane comprende le fasi di reclutamento,
selezione, addestramento e formazione del personale impiegato
all’interno dell’impresa.
Reclutamento e selezione:
Il reclutamento è la fase in cui l’impresa esprime la propria offerta di
lavoro. Gli strumenti più adottati sono:
- Le autocandidature;
- La ricerca di talenti presso scuole e università;
- Ricorrere ad agenzie pubbliche o private che raccolgono i
curriculum delle persone in cerca di lavoro.
La fase di selezione riguarda invece la scelta, tra i diversi candidati,
dei soggetti che entreranno a far parte dell’impresa. Tale fase
prevede una verifica delle conoscenze, competenze e capacità
tecniche del candidato. Le principali tecniche di selezione sono:
- Colloqui
- Prove professionali
- Test psicologici
Sempre più spesso le aziende si affidano a scelte di outsourcing
per le attività relative alla gestione delle risorse umane: questo
metodo consiste nell’affidare a società specializzate tutte le attività
relative al reclutamento e selezione del personale. Il vantaggio
dell’outsourcing sta nella possibilità di riduzione dei costi non solo
per le attività di reclutamento e selezione del personale, ma anche
delle attività di addestramento e formazione.
Addestramento e formazione
I termini addestramento e formazione vengono utilizzati per indicare
processi di apprendimento diversi. Con il termine addestramento si
indica infatti il trasferimento di conoscenze/ abilità già note. Con il
termine formazione si indica invece lo sviluppo di nuove abilità tali
da insegnare a dominare situazione incerte e diverse rispetto al
passato.
Anche per quanto riguarda la fase di formazione, le imprese
possono rifarsi a scelte di outsourcing.
La formazione può avvenire secondo diverse tecniche:
- Lezione frontale
- Metodo dei casi: Agli allievi viene presentato un caso relativo ad
una situazione che può presentarsi in azienda, e viene chiesto agli
allievi di analizzare tale caso e presentarne le possibili soluzioni.
- In.basket: Tecnica di simulazione, prevede che i partecipanti
risolvano situazioni di difficoltà che possono presentarsi in azienda
nell’arco di una giornata, attraverso comunicazioni scritte.
- Business game: Sempre basato sulla simulazioni di casi di
difficoltà in azienda. Ma in questo caso i partecipanti vengono
suddivisi in gruppi.
- T.group: I partecipanti devono analizzare la dinamica dei rapporti
interpersonali, al fine di migliorare la propria capacità di
autocontrollo e comunicazione
- Learning community: Piu individui collaborano e si confrontano,
col fine di sviluppare le proprie capacità di apprendimento
- Action Learning:
- Lavori di gruppo:
- Metodi riflessivi
Attività infrastrutturali: La Finanza
L’attività finanziaria serve a garantire il reperimento delle risorse
finanziarie, necessarie a coprire gli investimenti derivanti dal
normale svolgimento dell&rsqu