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Estratto del documento

III. UGUAGLIANZA

IV. SOLIDARIETA’

V. CITTADINANZA

VI. GIUSTIZIA norme presenti nelle singole costituzioni,

La Carta contiene molte infatti essa ne rappresenta una sintesi.

Quindi perché è stato necessario ribadire queste norme?

1) Per porre limite all’attività legislativa dell’Unione.

2) Per dare un modello costituzionale agli Stati che vogliono aderire all’UE.

diritti di nuova generazione

Ma oltre a questo, la Carta contiene i c.d. come integrità fisica, rifiuto

dell’accanimento terapeutico, divieto di pratiche eugenetiche aventi come scopo la selezione umana, divieto

di fare del proprio corpo una fonte di lucro, divieto di clonazione riproduttiva degli esseri umani…

libertà

Il Titolo I contiene le fondamentali: sicurezza, vita famigliare, protezione dei dati di carattere

personale e professionale.

Art. 8 su protezione della privacy.

famiglia:

Art. 9 sulla è nucleo fondamentale della società, di quella europea come di quella statuale, perciò

merita tutela anche a questo livello, nonostante le differenze; l’art. 9 dice che il diritto di sposarsi e di

costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio la famiglia è

sacra, ma ciascuno decide che cos’è.

libertà di pensiero, coscienza e religione:

Art. 10 sulla totale libertà di manifestare il proprio culto in

pubblico o in privato, ma negli ordinamenti nazionali non è esattamente così, ci sono varie interpretazioni;

quindi è vero che prevale la regola costituzionale e il singolo stato può decidere come comportarsi, ma è

anche vero che può andare incontro a sanzioni.

libertà professionale e il diritto di lavorare.

Art. 15 sulla 4

diritto di asilo:

Art. 18 sul se un cittadino straniero arriva in uno Stato per chiedere asilo politico e, se

rimandato in patria, sarebbe ucciso o torturato, non può essere respinto, come scritto nella Convenzione di

Ginevra del 1951, ratificata e ora inserita anche nella Carta.

Stiamo esaminando il Titolo III sull’uguaglianza; in tema di uguaglianza, ci sono determinati soggetti che

devono essere tutelati, tra cui i bambini (come nella nostra Costituzione), i giovani (fino ai 25 anni) e gli

anziani (dai 65 anni in su), che secondo la Carta dei diritti fondamentali hanno diritto a una vita dignitosa e

indipendente, i consumatori e i disabili.

divieto di discriminazione

Art. 21 sul per sesso, razza, colore, origine etnica o sociale, caratteri genetici,

lingua, religione, convinzioni personali, opinioni politiche, appartenenza a una minoranza nazionale,

patrimonio, nascita, disabilità, età e orientamento sessuale; di questi casi si occupa la giurisprudenza europea

della Corte di Giustizia.

solidarietà

Il Titolo IV sulla è quello più importante e più trascurato ci sono dei diritti minimi dovuti a tutti

in ambito lavorativo, come diritto alla consultazione, di negoziazione e trattativa sindacale, diritto alla tutela

contro licenziamento ingiustificato ex art. 30 (questo è in contrasto col sistema americano, dove c’è maggior

mobilità lavorativa), diritto alla sicurezza e all’assistenza sociale.

protezione della salute:

Art. 35 sulla ogni persona ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di

ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali; nella definizione e

attuazione di tutte le politiche e attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute

tutti i cittadini europei hanno diritto di essere curati nel miglior modo possibile e senza discriminazione tra

cittadini nazionali e stranieri (es. se non trovo posto in Italia ho diritto di andare in Francia e sarà l’ASL

italiana a dover pagare).

cittadinanza:

Il Titolo V riguarda la chi è cittadino di uno Stato membro è cittadino europeo. Ogni Stato è

libero di disciplinare la propria cittadinanza; molti seguono il modello dello ius sanguinis, dello ius loci ecc.

Il fatto che ci sia un concetto di cittadinanza europea fa capire che l’Europa è una sorta di Stato.

diritti del cittadino europeo.

Al concetto di cittadinanza sono collegati vari

tutela diplomatica

Nei rapporti con l’esterno, di cittadini europei che si trovino in Stati terzi, sia da parte

degli ambasciatori del mio Stato, sia da parte di un qualunque altro ambasciatore di uno Stato europeo.

Nell’ambito interno: libera circolazione

Art. 45 sul diritto di (prima solo del lavoratore, poi del cittadino); i lavoratori subordinati

hanno diritto di cercare lavoro in qualsiasi Paese europeo, dove riceveranno il medesimo trattamento che

riceverebbero nel Paese di origine, potranno ricongiungere i periodi pensionistici, avranno diritto anche al

ricongiungimento famigliare (se si spostano potranno portare con sé la famiglia convivente allargata,

comprendente anche figli maggiorenni ma non indipendenti), avranno gli stessi diritti del lavoratore locale

compresi quelli sindacali; gli unici settori in cui un lavoratore straniero non può lavorare sono quelli

particolarmente delicati per quel Paese es. pubblica amministrazione, giudici, diplomatici. Per quanto

riguarda invece la libertà di circolazione del cittadino: il diritto internazionale consente a chiunque di

spostarsi nel mondo, ma gli Stati mantengono un diritto di sovranità sul proprio territorio e se vogliono

possono impedire l’accesso (es. in USA serve il visto); invece in Europa impedire l’accesso è praticamente

impossibile, le frontiere sono abolite e si ha quasi totale libertà di movimento; in qualsiasi altro Stato bisogna

farsi identificare dalla polizia per non rischiare il reato di ingresso clandestino.

Regole: per i primi 3 mesi non ci sono obblighi

• dopo 3 mesi, bisognerebbe richiedere la c.d. carta verde, documento di riconoscimento che prende

• atto della tua presenza sul territorio 5

dopo 5 anni di soggiorno continuato non interrotto per più di due anni consecutivi, si ha diritto al

• permesso di soggiorno permanente

Requisiti:

avere un reddito minimo per poter vivere sul territorio, diverso a seconda degli Stati (in Italia è di

• 498€ al mese)

avere un’assicurazione sanitaria (che nel modello sociale europeo è obbligatoria, così come avere una

• copertura pensionistica cfr. centralit à dello Stato, mentre negli USA si pagano poche tasse ma

ciascuno deve provvedere alle proprie spese mediche)

non turbare l’ordine pubblico ma si pu ò essere espulsi da uno Stato europeo in caso di turbativa?

• Secondo la Corte di Giustizia la nozione di ‘violazione di ordine pubblico’ presuppone, oltre alla

perturbazione dell’ordine insita a qualunque infrazione della legge, l’esistenza di una minaccia

reale, attuale e sufficientemente grave nei confronti di un interesse fondamentale della società (cioè

se compio un reato che attenta ai valori fondamentali e alle istituzioni di quello Stato); la Corte ha

detto che i provvedimenti adottati per motivi di ordine pubblico e di pubblica sicurezza, per essere

giustificati, devono essere fondati esclusivamente sul comportamento personale della persona nei

riguardi della quale vengono applicate, mentre giustificazioni estranee o attenenti a ragioni di

prevenzione generale non possono essere presi in considerazione

non avere una malattia contratta prima dell’ingresso nel Paese che non sia presente in quel Paese

Secondo la Corte, il fatto che il cittadino debba dimostrare la puntuale corrispondenza dei requisiti di reddito

e assicurazione sanitaria non è conforme ai valori di integrazione; tuttavia, essendo questa stata solo una

sentenza interpretativa, nessuno Stato si è ancora adattato. cittadinanza;

Ci sono molte discussioni sull’acquisizione del concetto di es. due cittadini di Hong Kong

sono marito e moglie, lui ha permesso di soggiorno per lavorare in Gran Bretagna e lei va lì incinta di

qualche mese; vanno in Irlanda e la bambina Chen nasce; c’è una regola a Hong Kong per cui un bambino

non acquisisce immediatamente la cittadinanza alla nascita e c’è una regola in Irlanda per cui chi nasce in

Irlanda e non acquisisce immediatamente altra cittadinanza, acquisisce quella irlandese; questi tornano in

Gran Bretagna e vengono espulsi perché i visti sono scaduti, ma loro si rivolgono al giudice e la Corte dice

che la bambina è cittadina europea e i genitori, pur non essendolo, non possono essere espulsi finché la

bambina dipenderà economicamente da loro.

diritto di voto:

Art. 40 della Carta riguarda il ogni cittadino ha il diritto di voto e eleggibilità nelle elezioni

comunali dello Stato in cui risiede (ciò che conta è il luogo di residenza, perché no taxation without

representation) e nelle elezioni del Parlamento europeo.

diritto di dialogo con le istituzioni europee

Altro importante diritto del cittadino è il al fine di tutelare

diritto di petizione al parlamento europeo

propri diritti in quanto cittadini europei si tratta del per

diritto di rivolgersi al

denunciare comportamenti che il cittadino ritiene contrari al diritto europeo e del

mediatore europeo, come un defensor civitatis e l’abuseman nordico, che media tra istituzioni europee e

cittadino quando ci sono problemi a carattere amministrativo a partire da una denuncia di cattiva

amministrazione; ci sono 7 casi di cattiva amministrazione:

irregolarità amministrative

• iniquità

• discriminazioni

• abuso di potere

• mancanza di risposta

• 6

ritardo ingiustificato

• rifiuto di informazione

• di Shengen

L’accordo riunisce quasi tutti gli Stati, persino la Svizzera, ha due aspetti importanti:

l’attraversamento dei confini interni: l’Europa non ha confini politici ma solo confini nazionali (se

• una persona arriva sul territorio europeo arriva nello Stato, se invece arriva una merce arriva in

Europa), ma i singoli Stati possono decidere di bloccare le frontiere per motivi di sicurezza

l’arrivo da Stati esterni: se un extracomunitario arriva in Italia e va a chiedere il visto Shengen, prima

• di rilasciarlo tutti gli Stati europei devono dare il loro consenso

Efficacia giuridica

La Carta di Nizza è una serie di articoli rivolti ai membri dell’UE affinché non emanino leggi in contrasto.

Ma che valenza giuridica hanno questi articoli nell’ordinamento interno?

La risposta è stata data da una sentenza di febbraio 2010: il caso riguardava un cardiochirurgo che impedì a

un aiuto di operare con lui che, ritenendo violata la sua professionalità, fece causa all’ospedale; il caso arrivò

fino in Cassazione, che rinvi&og

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Publisher
A.A. 2014-2015
21 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camsca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Porro Giuseppe.