vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L’annullamento retroattivo: è un meccanismo tramite il quale l’individuo annulla un pensiero o un
comportamento precedente con un pensiero o comportamento opposto. In un primo momento quindi
prevale una certa pulsione e in un secondo momento l’Io si allea con la pulsione opposta per
difendersi dalla prima.
La conversione nell’opposto: è un meccanismo per il quale la modalità di utilizzo di una pulsione
si trasforma nel suo opposto, da attiva a passiva o viceversa. (es. identificazione con l’aggressore,
pedofilia).
La razionalizzazione: è un procedimento con il quale il soggetto cerca di dare una spiegazione
logica e accettabile ad un pensiero o comportamento che a livello inconscio non sono accettabili
rendendo così lecito l’illecito.
L’intellettualizzazione: è un meccanismo attraverso cui i contenuti affettivi pulsionali vengono
controllati, dominati e associati ad idee che producono un’angoscia minore o nulla.
Cap.3- Lo sviluppo psicosessuale
Il modello di sviluppo della libido proposto da Freud è di tipo epigenetico e si pone quindi
in continuità con il passato. Tale modello è suddiviso in fasi, ognuna delle quali è legata
alla zona erogena più importante in un dato periodo. Il passaggio da una fase a quella
successiva dipende dall’andamento della fase precedente. Ogni fase è caratterizzata dal
conflitto tra desideri e regole che ne ostacolano il soddisfacimento.
• Il concetto di zona erogena
La zona erogena è una fonte pulsionale in quanto se opportunamente stimolata provoca una sensazione di
piacere sessuale. Nelle prime fasi dello sviluppo il soddisfacimento dei bisogni fisiologici produce un effetto
di stimolazione nelle zone interessate che sono: la zona orale, la zona anale, e la zona fallica. Quando
l’individuo non riesce a risolvere le inevitabili problematiche di ciascuna fase può insorgere un blocco
(fissazione) che impedisce il passaggio al momento successivo; oppure l’individuo raggiunge la fase
successiva per poi ritornare a quella precedente (regressione) per risolvere i problemi sospesi.
La fissazione: con questo fenomeno l’energia pulsionale non più subordinata alla sessualità
genitale, si distacca dalla corrente principale per confluire verso oggetti o pulsioni parziali incontrati
durante il processo evolutivo e fonti di piacere (es. le perversioni). L’eccessivo soddisfacimento o
l’eccessiva frustrazione della pulsione parziale o della relazione oggettuale comporta quindi
l’eventualità di una fissazione.
La regressione: è quel meccanismo per il quale di fronte a situazioni problematiche attuali la psiche
ritorna ad operare secondo i meccanismi della fissazione. Se la quantità di energia pulsionale
rimasta sul punto di fissazione è elevata minore sarà la quantità di energia libera utile ad affrontare i
nuovi problemi e facilmente si opererà una regressione.
Il narcisismo: è uno stadio intermedio tra l’autoerotismo e l’alloerotismo. Nel narcisismo primario è
sempre autoerotico ma con un’immagine unificata del proprio corpo. Il narcisismo secondario è tipico
dell’età adulta e contemporaneo all’identificazione con gli altri.
• Le fasi evolutive
Fondamentali per il primo periodo di vita del bambino sono le relazioni oggettuali. Gli
oggetti sono rappresentati da persone e cose importanti per la vita psichica del bambino e
le relative relazioni si riferiscono all’atteggiamento del bambino rispetto ad essi che
verranno da lui caricati di energia libidica. Tali relazioni si contraddistinguono per la forte
ambivalenza, ovvero sentimenti di amore e odio verso gli oggetti stessi. Le relazioni si
contraddistinguono anche per il fatto che tramite loro vi è un’identificazione con
l’oggetto da parte del bambino e che sono importanti per lo sviluppo dell’Io. Già durante
la gestazione il feto reagisce agli stimoli interni ed esterni ed al momento del parto la
nascita può essere considerata il primo e più significativo trauma vissuto dal bambino.
La fase orale: (0-1 anno) è la prima fase dell’evoluzione libidica; qui il piacere sessuale legato alla
bocca è vissuto inizialmente attraverso il momento della nutrizione, ma successivamente il bambino
mostrerà il bisogno della suzione indipendentemente dal senso di fame. Con l’inizio della dentizione
il bambino vivrà per la prima volta l’ambivalenza della relazione oggettuale, desiderando e
aggredendo al tempo stesso l’oggetto. La madre comincerà ad essere considerata come oggetto
nella sua interezza grazie al manifestarsi nel bambino delle esperienze fin qui avute e dalla
maturazione neuropsichica che consentiranno la considerazione intera anche del Sé. Dal momento
in cui avverrà il riconoscimento della madre quale “persona intera”, il bambino realizzerà un
sentimento di amore/odio verso di lei e un’iniziale ma importante distinzione tra il Sé e gli oggetti
esterni e tra la realtà e la fantasia. Verso l’ottavo mese si manifesterà la cosiddetta “angoscia
dell’estraneo”, ovvero la paura del bambino di fronte a individui diversi dalla madre. Tale fenomeno
può essere spiegato come una sorta di espiazione da parte del bambino per aver odiato la madre
che ora viene vista solo come oggetto buono, andando a caricare l’estraneo di pulsioni aggressive.
Per risparmiare l’oggetto intero, il bambino sposta le sue pulsioni verso altri oggetti che
rappresentano la madre.
La fase anale: (1-3 anni) intorno al primo anno di vita entrerà in gioco la fase anale, in concomitanza
con l’acquisizione del controllo degli sfinteri. Questo consentirà al bambino di avere un primo
atteggiamento indipendente attraverso il quale decidere se trattenere o espellere un prodotto del suo
corpo. Tale facoltà acquisita comporterà nel bambino anche la percezione del senso del divieto nella
ricerca pulsionale e l’elemento anale diviene il simbolo di tutto ciò che deve essere eliminato. In
questa fase il bambino acquisisce nuove facoltà ed apprendimenti grazie allo sviluppo intellettivo,
della personalità e della deambulazione, ed in generale di tutte quelle esperienze che saranno alla
base dello sviluppo dell’Io e del Super-io.
La fase fallica e il complesso edipico: (3-5 anni) nel passaggio alla fase fallica la libido viene a
localizzarsi nell’area dei genitali e a questo punto il bambino avrà già maturato la differenza di
genere. L’attività autoerotica, caratteristica di questa fase, è connessa al desiderio prematuro del
bambino di relazionarsi sessualmente con qualcosa di diverso da sé, che normalmente viene
identificato con il genitore di sesso opposto e con sentimenti negativi nei confronti del genitore dello
stesso sesso. Tali sentimenti contrastanti sono alla base del complesso edipico, importantissimo
secondo Freud nella strutturazione della personalità. Durante la fase fallica si svolge la risoluzione di
tale complesso. Nella fase orale il/la bambino/a stabilisce le sue relazioni con entrambi i genitori
(triade) con una preferenza verso la madre; nella fase fallica invece le pulsioni investono il genitore
di sesso opposto (diade). Nel maschio l’oggetto investito è la madre, mentre il padre è visto dal
bambino come un rivale onnipotente che ne vieta l’esaudimento erotico (difesa da impotenza). La
punizione fantastica per il desiderio incestuoso è rappresentata dall’angoscia di castrazione,
intesa come deterrente che elimini tale tipo di pensiero. Nella femmina l’oggetto investito d’amore è il
padre in quanto possessore di qualcosa che la bambina non ha e con il quale generare un nuovo
bambino.
Il periodo di latenza: con il superamento della situazione edipica, vi è un arresto dell’evoluzione
sessuale. Gli oggetti vengono desessualizzati, l’energia pulsionale abbandona le mete genitali per
essere investita nelle relazioni sociali, e compaiono sentimenti di pudore e ripugnanza.
La pubertà: la maturazione fisiologica dei genitali da avvio alla fase della pubertà. Si riattivano le
pulsioni sessuali e si ricrea il bisogno di un partner come nel periodo edipico. Le pulsioni parziali non
scompaiono del tutto ma vengono poste al servizio del rapporto genitale (es. bacio)
Cap.4- Il sogno
Uno dei meriti di Freud fu quello di capire l’importanza dello studio dei sogni per poter
esplorare l’inconscio. Attraverso il sogno, gli impulsi dell’Es vengono gratificati in fantasia e
in questo modo l’Io riesce a soddisfare la pulsione. Durante il sogno il contenuto più
profondo dell’Es (contenuto latente) giunge alla coscienza in modo deformato e viene
realizzato in modo allucinatorio. La realizzazione di tale desiderio si traduce nel
meccanismo psichico visivo che prende il nome di sogno manifesto. Al risveglio i ricordi
residui del sogno prendono il nome di contenuto onirico manifesto. Solo nei bambini il
contenuto manifesto e il contenuto latente coincidono, mentre negli adulti il contenuto
manifesto è una versione deformata di una particolare fantasia, in quanto l’Io, attraverso la
censura permette la soddisfazione della pulsione ma non l’emersione cristallina del
pensiero. Le pulsioni dell’Es che superano la censura affiorano alla coscienza e
costituiscono il sogno manifesto; il compito dell’Io è quello di limitarle per proteggere
l’equilibrio psichico. Con la tecnica delle associazioni libere è possibile scoprire il
contenuto onirico latente.
• Il contenuto manifesto e il contenuto latente
Nella formazione della scena onirica manifesta diverse componenti come i residui diurni, i ricordi, elementi
provenienti dall’inconscio, si integrano per costruire una scena dotata di senso. Il contenuto manifesto si
differenzia dal contenuto latente in quanto: -il primo è cosciente, il secondo è inconcio – il primo è costituito
da un’immagine visiva, il secondo da un impulso – il contenuto manifesto rappresenta una fantasia già
appagata. Il contenuto latente è invece costituito da pensieri onirici latenti rappresentati
da desideri preconsci frutto di esperienze emotive recenti e passate. Il più importante contenuto onirico
latente è il desiderio inconscio al quale possono intrecciarsi e avere accesso al sogno solo le preoccupazioni
attuali e gli eccitamenti sessuali con esso collegabili. Il mancato soddisfacimento del desiderio pulsionale
proveniente dall’Es provoca lo stato di tensione e disturbi del sonno. Un Io funzionale è quindi quello che fa
emergere e scaricare in modo allucinatorio alcuni contenuti dell’Es non prima però di averli mascherati
adeguatamente. Durante i