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Gli Assi e i Piani
Si distinguono tre tipi di Assi:
- Asse Longitudinale: È la linea immaginaria che attraversa il corpo dall'alto (Vertice della testa) in basso (In mezzo ai talloni). Attorno a questo asse si possono eseguire dei movimenti di torsione e di rotazione.
- Asse Trasversale: È la linea che attraversa il corpo da destra a sinistra, parallelamente al suolo. Lungo questo asse si possono eseguire piegamenti e distensioni.
- Asse Sagittale: È la linea che attraversa il corpo dal davanti al dietro. Attorno a questo asse si possono eseguire movimenti di abduzione e adduzione.
Termini per definire le Posizioni e i Movimenti:
- Prossimale: Parte del corpo più vicina rispetto a un dato punto di riferimento.
- Distale: Parte del corpo più lontana rispetto a un punto di riferimento.
- Mediale: Parte del corpo posta più vicina all'asse longitudinale rispetto a un'altra.
- Laterale: Parte del corpo più lontana rispetto a un punto di riferimento.
All'asse longitudinale del corpo.
Ventrale = Sinonimo di anteriore.
Dorsale = Sinonimo di posteriore.
Si distinguono tre tipi di Piani:
- Piano Frontale = Divide il corpo in una parte anteriore e una posteriore. Saltellare sul posto abducendo e adducendo gli arti è un esempio di un movimento che si esegue su questo piano.
- Piano Sagittale = Divide il corpo in una parte destra e in una sinistra. Il movimento delle braccia che si muovono in avanti e indietro durante la corsa è un esempio di movimento che si esegue su questo piano.
- Piano Trasverso = Divide il corpo in una parte superiore e in una inferiore. Il movimento che una ballerina compie quando piroetta su se stessa viene eseguito su questo piano.
Le Attitudini = Descrivono il rapporto che intercorre tra il centro di gravità del corpo e il mezzo di sostegno.
L'Atteggiamento = È la figura che assume il corpo o parti di esso in funzione delle modificazioni che intervengono nei rapporti articolari.
- Si dice Atteggiamento Breve quando i segmenti sono alla minima distanza tra loro.
- Si dice Atteggiamento Lungo quando i segmenti sono alla massima distanza tra loro.
- Si dice Atteggiamento Ruotato o Torto quando le parti del corpo risultano ruotate attorno al proprio asse longitudinale.
Le Posizioni Fondamentali descrivono le posizioni che il corpo assume in relazione all'ambiente. Sono definite dal rapporto tra Attitudine e Atteggiamento.
- Stazione: Posizione del corpo in appoggio al suolo per mezzo dei soli arti inferiori, mantenuta per un periodo più o meno lungo. (Mento leggermente retratto, braccia naturalmente tese in basso, parete addominale in contrazione, gambe ritte e piedi paralleli).
- Eretto: Posizione fondamentale di attenzione.
Le Posizioni Fondamentali sono:
- Decubito: È la posizione in cui il corpo è in appoggio totale su un piano, solitamente orizzontale. La regione posteriore del corpo è in appoggio (Petto rivolto in alto).
ebusto allineati.I Movimenti Fondamentali sono:
- Abduzione = E' l'allontanamento di un arto dall'asse longitudinale del corpo.
- Adduzione = E' l'avvicinamento di un arto all'asse longitudinale del corpo.
- Flessione = E' il passaggio di un segmento del corpo da un atteggiamento lungo a un atteggiamento breve. Se riferito agli arti si intende che questi non sono in appoggio al suolo.
- Estensione = E' il passaggio di un segmento del corpo da un atteggiamento breve o a un atteggiamento lungo. Se riferito agli arti si intende che questi non sono in appoggio al suolo o su (In questo caso si parla di rizzamento) di un attrezzo tramite il contatto delle mani e dei piedi.
- Inclinazione = E' di solito riferita al tronco, che si sposta, mantenendo l'atteggiamento lungo, dalla posizione eretta a una posizione intermedia rispetto all'orizzontale, nelle varie direzioni dello spazio.
- Torsione = E' il passaggio dalla
- Slancio = Passaggio rapido di un arto fra due posizioni in atteggiamento lungo. Può essere eseguito in fuori, in dentro, in avanti, indietro.
- Piegamento = È il passaggio degli arti, in appoggio al suolo o su di un attrezzo tramite il contatto delle mani o dei piedi, da un atteggiamento lungo a un atteggiamento breve.
- Oscillazione = È il movimento pendolare di tutto o di parti del corpo, in Atteggiamento Lungo.
- Circonduzione = È il passaggio diretto e successivo di una parte del corpo per quattro direzioni diametralmente opposte che in questo modo descrive un cerchio. È il Movimento Rotatorio di un Arto attorno alla propria Articolazione che si ottiene dalla combinazione dei Movimenti di Flessione, Estensione, Abduzione e Adduzione.
contatto con l' Attrezzo, con una o entrambe la mani, in maniera solida. Lo Spazio che intercorre tra le Prese con l' Attrezzo viene definito Passo. (Anche detta Supinata / Da Sotto / Impugnatura a Pollici in fuori Palmare). (Pronata / Da Sopra / Dorsale). Impugnatura a Pollici in dentro Impugnatura ad Anello. Ruotare l'avambraccio verso l'esterno. Supinare la Mano = Ruotare l'avambraccio verso l'interno. Pronare la Mano =
MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEL MOVIMENTO esterocettivo) (cinestetico Percezione di uno stimolo che può essere esterno ( o interno o propriocettivo); Elaborazione ed interpretazione degli stimoli; Insorgenza della motivazione; Programmazione della risposta; Esecuzione della risposta motoria; Feedback o meccanismo di controllo e di regolazione dell' esecuzione. Il principiante passa per tutte queste fasi a differenza del professionista che invece le salta. Ricorda = Se il movimento è
una funzione che consente di dare risposte all'ambiente, la prima possibilità di potersi muovere dipende da uno stimolo, ossia da ciò che noi percepiamo, ad esempio quando guidiamo se il semaforo è verde continuiamo ad accelerare, mentre se diventa giallo esso ci induce a rallentare. Il movimento qui dipende quindi da quello che accade nell'ambiente circostante. Vi possono essere tuttavia altri stimoli che non c'entrano nulla con ciò che stiamo facendo. Questi sono stimoli che possono essere distraenti, ad esempio se mentre si sta guidando spunta un conoscente al bordo della strada, esso ci induce a salutarlo, tuttavia non si può lasciare il volante per compiere tale gesto. In questo caso si ha uno stimolo distraente. Noi ci muoviamo perché interagiamo con il Mondo Esterno. Movimento come forma di risposta all'ambiente dopo la percezione di uno stimolo. Questo Stimolo Esterno solitamente noi lo gestiamo con la nostrasensibilità più importante, ovvero la vista, anche se ci vincola a tutto ciò che ci appare davanti a noi. Perciò ci sono anche altre sensibilità tanto importanti, come l'udito, il quale mi permette di percepire quello che succede dietro di me. Dagli appoggi dei nostri piedi al terreno abbiamo comunque degli stimoli particolari. Tutti i nostri stimoli sono gestiti dal Contesto Ambientale. Ma non sempre tutti gli stimoli dipendono dall'esterno, ad esempio quando ho mal di pancia, esso viene percepito da altri stimoli (Stimolo Propriocettivo). Questi Stimoli Interni sono dovuti dai Muscoli Tendinei di Golgi che sono in parallelo alle fibre muscolari. Essi sono in serie e non in parallelo. Perciò sono posizionati a monte o a valle rispetto alle fibre muscolari. Tutti questi stimoli arrivano al nostro SNC. (Non si può fare attenzione a tutto. Es. il guidatore di)un'automobile possa dare più importanza agli stimoli esterni che le permettano di stare attenta alla guida, bisogna saper scegliere le afferenze da tenere e quelle da scartare. Le distrazioni devono essere scartate. Se sono un bravo insegnante, non devo imporre, ma motivare. A fronte di un'imposizione, non sempre l'essere umano risponde allo stesso modo, specialmente quando i bambini diventano grandi e possono scegliere. La motivazione gratifica il soggetto interessato, quindi è più influente dell'imposizione. Una volta che sorge la motivazione, programmo la risposta. Programmazione di una risposta: Ogni movimento, prima di avvenire, c'è a monte la pianificazione, dopodiché c'è l'esecuzione, ma non finisce qui. Successivamente avviene il feedback. Quando imparo qualcosa di nuovo, queste serie sono ben definite, ben separate. Al contrario, in un gesto che so fare, salto alcuni passaggi o avvengono in brevissimo tempo. AffinchéI gesti dell'uomo possano avvenire, devono essere presenti i cosiddetti Prerequisiti del Movimento. Ovvero condizioni senza le quali il movimento non può avvenire, rappresentano anche percorsi per poter migliorare i singoli movimenti.
PREREQUISITI DEL MOVIMENTO = Sono condizioni necessarie per lo sviluppo delle capacità e degli apprendimenti motori.
- I PREREQUISITI STRUTTURALI = Altro non sono che la presenza di strutture anatomiche, legati alla Biochimica Neurofisiologica. scheletrico, articolare e muscolare.
- Conformazione e sviluppo degli apparati:
- Sviluppo strutturale dell'apparato nervoso.
- Sviluppo dell'apparato cardiocircolatorio e respiratorio.
- I PREREQUISITI FUNZIONALI = Sono composti dalla maturazione funzionale del sistema nervoso e psichico. (Idea e consapevolezza del proprio corpo)
- Strutturazione dello sche