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Il fallimento

Guerra iniziata nel 2003 che si protrae negli anni, subendo delle trasformazioni, cambiano le forme del conflitto.

  • Marzo 2003 – maggio 2003 conflitto convenzionale (stato contro stato)
  • Giugno 2003 – ritiro 2011 guerra insorgenza
  • Anni 2005-2007 guerra civile o Micro insorgenze
  • 2012 – oggi ascesa e declino dello stato Islamico

Le operazioni convenzionali

Si evidenziano le linee principali dell'operazione. Partenza dal Sud Kuwait per arrivare alla capitale. Con due direttrici, una americana e una britannica che puntava a Bassora. La direttiva americana si divide in due ondate, una dei marines seguendo i fiumi e una dell'esercito attraverso il deserto. Queste due direttive cercano di bypassare tutte le città in modo di arrivare il prima possibile nella capitale.

Si attraversano diverse città ma si vogliono evitare gli scontri urbani per non rallentare l'avanzata. Questo sarà un problema perché con la caduta del regime queste

città rimarranno fedeli al regime, saranno spazi vuoti e verranno occupate dalle variemilizie locali e tribù che diventeranno i protagonisti dell'insorgenza. Le azioni da nord (forze speciali) e da Ovest (forze speciali). Le forze regolari controuna maggiore resistenza da sud a nord, mentre le forze speciali nelle aree circostantiper compiere operazioni militari come blocco di fughe verso la Siria. Questa scelta, all'interno di una operazione di velocità, è logica ma si dimostra unboomerang. Per la durata del conflitto gli Usa non avranno mai il completo controllodel territorio e in queste aree dove operavano le forze speciale rimarranno terra dinessuno: senza forze di controllo sia irachene che americane, facendo si che le tribùlocali prendano il controllo, trasformandosi in gruppi ribelli. Nel Nord l'impiego delle forze speciali aveva senso, perché è una zona kurda e di conseguenza questi erano alleati e servivano delle
  1. Forze di supporto all'avanzata Kurda. Operazione inizia nel 19 marzo del 2003 e si conclude il 9 aprile quando viene abbattuta la statua di Saddam.
  2. Data Storica è il 1° maggio 2003 Bush atterra su portaerei americana a dichiara la fine della guerra in Iraq.

QUALI PROBLEMI EMERGONO?

Per quanto riguarda il discorso politico, gli americani erano convinti che la popolazione irachena prendesse in mano da questo punto di vista la soluzione e prendesse in mano questa situazione di post conflict autonomamente.

La situazione è diversa, gli usa non avevano previsto e solo all'inizio del 2003 iniziano a pensare al post-conflict, come gestire il conflitto.

Situazione abbastanza pessima. Viene incaricato un ex militare americano Garner di gestire queste situazioni ma per una serie di fattori diversi non riesce nello scopo e viene sostituito a maggio 2003 da un altro rappresentante di Washington, Bremer.

Bremer compie almeno due atti assolutamente deleteri per quanto riguarda

lasicurezza irachena nei mesi successivi. A maggio 2003 emana due diversi ordini che hanno impatto notevole sia nel processo di ricostruzione iracheno sia sullo sviluppo dotutta l'insorgenza irachena: 1. Il primo ordine riguarda la smobilitazione del regime di Saddam e stabilisce che tutti i membri del vecchio regime non potessero più far parte del nuovo Iraq. Questa impostazione ideologica americana ha senso in quel quadro, ma allo stesso tempo non prende in considerazione due aspetti: a. Smantellamento della struttura istituzionale del paese: in qualunque regime, una buona fetta della popolazione fa parte di quella istituzione politica (meccanismi burocratici) ed eliminare da un momento all'altro tutte quelle persone la possibilità di continuare a far parte di quell'apparato significa non solo eliminare gli esperti di quell'apparato, ma anche non prendere in considerazione che c'erano persone non legate al regime, che semplicemente lavorano in quell'ufficio. Questo rende

Chiaro che uno dei problemi principali dell'Iraq post Saddam è che cambiava gli equilibri principali del paese. Da quando nasce il moderno Iraq da s-p, pur passando diversi tipi di regime, la minoranza sunnita è quella che ha sempre avuto il potere rispetto alla maggioranza sciita, rovesciare Saddam che era sunnita significava rovesciare il potere politico che era lì da mezzo secolo senza sapere dove andare a parare. Era ovvio che cambi di politica interni potesse provocare risposte negative. Si crea o si va ad approfondire una frattura già esistente.

Il secondo ordine smantella tutti gli apparati di sicurezza iracheni: non solo sicurezza segreta, forze di polizia, tutto apparato dell'esercito. Significa diverse cose: i militari americani avevano già iniziato a dialogare con la controparte irachena per poter costruire il prima possibile l'esercito iracheno, ad esempio Petreus terminata la fase convenzionale del conflitto gli viene assegnato

Il comando di Mosul (nel nord del paese) è uno di quelli che inizia a dialogare con i militari, con gli altri comandi iracheni per far sì che le unità non vengano disperse ma che vengano riunite e che si possa partire da quelle unità per ricostruire, era essenziale per gli americani tenere gli iracheni che conoscevano il territorio e avere un numero in più di unità per poter controllare il territorio. Questo processo era in atto nella realtà della catena di comando militare ma il buon Bremer decide di smantellare tutte le unità di sicurezza irachene. Questo accentua quella situazione poco piacevole di sentirsi una minoranza poco gradita dai sunniti, ma trasforma migliaia di persone, sunnite e sciite, in disoccupati. Questo vuol dire che sin da subito l'insorgenza irachena, sia sunnita e sciita, può avvalersi di una serie di unità già addestrate in maniera più che sufficiente e questo favorisce la nascita.

dell'insorgenza.

Sviluppo dell'insorgenza

Nell'estate del 2003, l'insorgenza irachena sta prendendo piede, ma è un gruppo unito di rivoltosi. Pur essendo già divisa tra gruppi sciiti e sunniti c'è una sorta di patto di non belligeranza e collaborazione con l'obiettivo di abbattere gli americani e di cacciarli, ottenendo una sorta di libertà: con obiettivi politici diversi tra i due gruppi. Questa diversità emerge e porterà ad una serie di problematiche.

L'insorgenza che nasce nel 2003 è estremamente complessa e variegata. Perché a differenza delle insorgenze del passato (Vietnam, Algeria...) in cui si aveva una contrapposizione tra il gruppo insorgente (che in linea generale, al di là delle divisioni, aveva un obiettivo comune) e l'esercito regolare, in Iraq non abbiamo questo tipo di situazione. C'è una situazione più complessa già dall'inizio.

Questo spiega anche perché sull'ungo periodo l'insorgenza non abbia avuto successo:

Prima grande dicotomia: tra SUNNITI e SCIITI:

  • L'Iraq la maggioranza è sciita, ma storicamente è sempre stata dominata dalla numerosa minoranza sunnita (circa 30% della popolazione). Dall'indipendenza del paese, la minoranza ha sempre detenuto il potere politico. Esiste anche un'altra minoranza importante: i CURDI (ma non rientrano nell'insorgenza).

Il problema è che non ci si ferma qui.

I due grossi gruppi dell'insorgenza, a loro volta si dividono in sottogruppi:

  • SCIITI si dividono a loro volta in due gruppi (o almeno due sono quelli più rilevanti): sfruttano l'organizzazione che avevano sviluppato per opporsi al regime Sunnita.
  • Brigate Badr che sono un gruppo storico appoggiato dall'Iran e che diventeranno una delle milizie più importanti del quadro iracheno.
  • Esercito del Mahdi di al-Sadr, creato dopo l'invasione americana.

hao legami con l'Iran ma non ne è dipendente. Il suo leader è legato alla religione e nel 2007 abbandonerà la lotta armata per combattere la lotta attraverso la politica.

SUNNITI: quadro più complesso. I Sunniti erano pronti a un cambio di regime, grazie ad una rete che aveva permesso l'esistenza di un'organizzazione (solida) che aveva organizzato l'opposizione al regime stesso. Quando il governo di Saddam è venuto meno gli sciiti avevano gli strumenti basici per partecipare alla vita politica. Questo non è vero per i SUNNITI, che rappresentavano il regime di Saddam, quando crolla il regime mancano quelle strutture organizzative, quindi si sviluppano diverse correnti. 4 macro-gruppi o obiettivi politici principali.

Insorgenza legata al vecchio regime di Saddam.

Salafiti iracheni.

Tribù irachene in particolare quelle della provincia di al-Anbar.

Salafiti internazionali conosciuti poi come al-Qaeda in Iraq (AQI).

guidati da al-zarqawi

SCIITI SUNNITI

Organizzazione Badr, un’organizzazione Legato al governo di Saddam: gruppi che attiva già sotto il regime di Saddam miravano a far ritirare gli USA e perché trovava nel regime la sua ragion riottenere il controllo del Paese. All’inizio d’essere. Rappresenta un po’ il braccio sono piuttosto attivi, ma poi vengono armato dell’Iraq all’interno meno già dal 2003, perché l’obiettivo è 92 dell’insorgenza. poco credibile e raggiungibile. Al contempo nel corso degli anni i vecchi membri del regime si appoggiarono a quello che diventerà lo Stato Islamico, ai gruppi estremisti. Infatti, una delle ragioni della sua forza è stata quella di poter contare su una serie di uomini addestrati, che sapevano come gestire una rete segreta e che avevano contatti con la popolazione.

Il Secondo gruppo nasce nel 2003 con le SALAFITI IRACHENI: persone legate operazioni americane. Sarà un

gruppo all'estremismo islamico, ma autoctone, violento, ma dal 2007 abbandona che miravano alla creazione di un parzialmente le armi per dedicarsi alla territorio governato in modo più o meno politica (esercito del MAHDI, guidata da forte sotto il gioco della Sharia. al-Sadr). Quello più articolato e numeroso: quello delle TRIBÙ irachene che non miravano tanto al ristabilire il regime di Saddam, ma a difendere i propri interessi politici ed economici. La regione è per natura stessa in contatto con la Siria e che fa del commercio un elemento essenziale. Queste tribù volevano continuare in questo modo, come aveva garantito il regime di Saddam. [questo discorso ci porta al tema teorico del concetto di legittimità dello Stato] Quello legato ai SALAFITI INTERNAZIONALI: al-Zarqawi, che poi ha giurato fedeltà ad Al Qaeda, poi diventato IS e
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A.A. 2020-2021
106 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tiger.luca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dei trasporti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Ramella Francesco.