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• SITUAZIONALITA’
• INTERTESTUALITA’
La Coerenza riguarda il significato del testo ed è legata alla reazione del destinatario. Può essere di tre tipi:
• Logica (necessaria in qualsiasi tipo di testo, anche nel parlato colloquiale, ma apparentemente violabile
nel testo letterario e pubblicitario)
• Semantica (lessico congruente con un certo tipo di testo e contesto)
• Stilistica (registro congruente con un certo tipo di testo e contesto)
la Coesione consiste nel rispetto dei rapporti grammaticali (per es.: la concordanza di numero e genere) e
della connessione sintattica tra le varie parti del testo (in particolare: la subordinazione di frasi all’interno
del periodo)
Due sono gli strumenti fondamentali per garantire la coesione sintattica:
Appunti Avviamento alla Scrittura – Salvatore Tropea – 2011/2012
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Appunti Avviamento alla Scrittura – Salvatore Tropea – LUMSA 2011/2012
Coesivi
• Pronomi (egli, lui, gli, che)
• Sinonimi, iperonimi, nomi generali; • Riformulazione del già detto tramiteuna singola parola o una
perifrasi
• ELLISSI (l’omissione di un riferimento esplicito al già detto: obbligatoria quando il soggetto di una frase
coordinata è lo stesso della reggente!!!)
Connettivi:
• Congiunzioni (dunque, quindi, perché, infatti, inoltre, allora, però, tuttavia, ma, …)
• Avverbi (veramente, poi, proprio, ecco…)
• Complementi (a causa di ciò, a proposito di questo; per questo aspetto, …)
• Un’intera frase (in riferimento a quanto sopra detto; per le motivazioni specificate…)
LA PUNTEGGIATURA
I segni di interpunzione non contrassegnano le pause del parlato, ma i diversi rapporti sintattici che si
stabiliscono tra le varie parti di una frase o di un periodo. A differenza di altri settori della lingua scritta, che
sono rigidi e codificati (ortografia, morfologia), la punteggiatura ammette spesso più possibilità di scelta.
Il PUNTO si usa quando tra due frasi, due periodi, o in genere due sezioni di testo, c’è un’interruzione forte:
o perché cambia l’argomento o perché cambiano le cose che si dicono su quell’argomento.
Il PUNTO E VIRGOLA si usa quando tra due frasi c’è un’interruzione forte sul piano della forma (le frasi sono
autonome e separate), ma non c’è interruzione forte sul piano del contenuto: ciò che viene detto dopo il
punto e virgola è fortemente legato a ciò che è stato detto prima. Il punto e virgola si usa:
• Per scandire i membri di un’enumerazione complessa (in luogo della virgola)
• Per segnalare, in un periodo coordinato o giustapposto, una differente tematizzazione (La macchina era
nera e ben tenuta; sulla sua superfice…)
•Davanti ad un connettivo forte, sintattico o argomentativo (quando si introduce la conclusione di un
ragionamento). In tal caso possono usarsi anche il punto o i due punti.
Appunti Avviamento alla Scrittura – Salvatore Tropea – 2011/2012
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Appunti Avviamento alla Scrittura – Salvatore Tropea – LUMSA 2011/2012
DUE PUNTI sii usano:
1) Per spiegare ciò che si è detto prima
2) Per dimostrare ciò che si è detto prima
3) Per indicare le conseguenze di ciò che si è detto prima (Funzione argomentativa)
4) Per introdurre un elenco
5) Per arricchire di particolari ciò che si è detto prima (Funzione descittiva)
6) Per introdurre un discorso diretto
I Due Punti non si usano quando un elenco di complementi dipende direttamente dal verbo.
Es: “Gli esperti hanno esaminato: questioni economiche, problemi politici, difficoltà giuridiche”
Ma: “Gli esperti hanno esaminato una serie di concause: questioni economiche, problemi politici”
La VIRGOLA collega due parole o due frasi fra le quali c’è un’interruzione debole. &nbs