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Tempi
Il tempio etrusco, o Tempio Tuscanico, presenta dei capitelli posti su una base (si differenzia da quelli greci – dorici del tempo) ed è rialzato su un podio, alto a volte qualche metro. Il numero delle colonne in antis non è fisso e potrebbero essere anche intorno al tempio. A Pirgi si hanno due santuari: uno tuscanico, con una serie di colonne nella parte del portico, ed uno di ispirazione greca, periptero. Al Tempio di Veio, che ha restituito le famose statue dell’Apollo, si vede lo stile tuscanico nella pianta, e delle differenze, come le ali che sorreggono il tetto. Il Tempio di Giove Capitolino è semiperiptero con tre celle di grandi dimensioni. 11 – 22 L’Apollo di Veio è una statua acroteriale che faceva parte di un programma decorativo piuttosto impegnativo di statue di terracotta, di cui facevano parte anche una statua di Mercurio ed un Ercole che combatte la Cerva. È più alto di una persona normale (quasi 2m) edovevano stare sul colmo del tetto. È una decorazione in stile ionico (dalla seconda metà del V secolo) del Tempio del Portonaccio di Veio, ma risale intorno al 480 a.C. (Periodo Tardo-Arcaico).
Qual è la differenza con la Stele di Lart-Ninie e con il Cavaliere su Ippocampo? Lo stile è ionico per tutte e tre le composizioni, ma quella di Apollo di Veio è più liscia, più omogenea, l'acconciatura è molto dettagliata, ma si ha un particolare abbastanza diversificato: le gambe sono molto più proporzionate rispetto alla Stele. La stele sembra bagnata, che fa risaltare la muscolatura del corpo al di sotto di quella.
Nel 574 a.C. si ha la Battaglia dei Siracusani contro gli etrushi: Siracusa si ritrova ad essere la più potente ed importante città della Magna Grecia, ha il controllo di tutti i traffici del Mediterraneo Orientale, inizia ad entrare in conflitto con Atene e con l'Etruria. Gli etruschi vengono
sconfitti a Cuma nel 574 a.C. Siracusa, con la scusa di sconfiggere la pirateria dei tirreni, sconfigge gli etruschi, che subiscono un forte contraccolpo dal punto di vista economico. Poulonia rimane l'unico porto etrusco libero dal protettorato siracusano; l'Elba, invece, ricca di ferro, venne presa dai siracusani. Questo determina che, alla metà del V secolo a.C., le città dell'Etruria costiera vanno in crisi. Populonia, invece, viene influenzata molto dalle esperienze Magno-greche. Il principale centro adriatico etrusco è Spina. Centri come Numana e Ancona, dietro al promontorio del Conero, hanno una fase molto vitale dal punto di vista commerciale e produttivo.
Nel 540 a.C. si ha la Battaglia del Mar Sardo, contro i focesi di Alalia.
LE ABITAZIONI
Il Modello di casa era formato da un vano dal quale si accedeva a tre stanze sul fondo: questa situazione, però, non caratterizza solo le abitazioni, ma anche i templi. Abbiamo il modello tripartito.
con un ampio cortile frontale. Alle abitazioni, poi, si aggiungono delle stanze alla parte dietro; una specie di corte, o atrio, tanto che si definiscono: Case ad Atrio, o Case Etrusco-Italiche. Una delle testimonianze più importanti che prova questo passaggio è la Casa dell'Impluvium a Roselle. I muri erano di colore bianco e grigio: la casa presenta una prima fase con accesso sul lato lungo, poi si aggiungono degli altri vani nella seconda metà avanzata del VI secolo a.C. dove l'acqua va a battere su una vasca in terracotta, da cui c'è una canaletta che porta l'acqua piovana in un pozzo cisterna. Sono state trovate varie testimonianze che provano questa funzione del tetto, come delle tegole angolari. Marzabotto, negli ultimi anni, è stata scavata negli ultimi anni dall'Università di Bologna. In questi scavi è stata trovata l'area sacra della città, circondata da un themenos, del Tempio di Tinia.Questa sorta di acropoli si formano quattro edifici, dove si pensa si siano svolti i culti propedeutici alla formazione della città, che è perfettamente orientata secondo i quattro assi cartesiani N-S-E-O. A partire dalla seconda metà del VI secolo si iniziano a trovare le antefisse con il nimbo dietro la testa (una specie di decorazione a conchiglia). Dell'alzato e dell'elevato delle abitazioni non si trova niente perché era in terra cruda, a volte, però, si trovano dei pezzi del tetto.
In Grecia siamo abituati a vedere delle divinità che hanno degli epiteti. In Etruria ci sono delle divinità, che sono state equiparate a quelle greche, che non prendono epiteti, ma l'aggettivazione dei nomi di altre divinità: Tinia esiste in varie forme (giovanile, adulto, anziano), ma anche Tinia Calusnia (Calusna, divinità degli inferi, diventa aggettivo). Questa combinazione di varie divinità è una cosa comune.
In Etruria, questo rende la religione etrusca terribilmente difficile.
TARQUINIA – LE TOMBE DIPINTE
Siamo ancora nelle Terre dei Tufi, ma qui si ha una specie di Marna, una roccia compatta e facilmente lavorabile (non ha l'effetto spugna, come il tufo) e dipingibile. Lo sviluppo della pittura tarquinese parte da una pittura piuttosto sobria, con un'evidenziazione dell'architettura delle tombe stesse.
Tomba del Fiore di Loto -> 520 a.C.
Il fiore di loto decora la mensa che tiene il columen. Gli angoli della tomba, gli angoli che dividono i due spioventi dal frontone e dalle pareti, sono decorati in nero (o rosso), a imitare delle tende (gazebi, fatti con un'intelaiatura in legno e tessuto) che si trovavano all'esterno delle tombe e dove vi si svolgevano i rituali prima dell'inumazione del defunto.
Giustificato dal ritrovamento di buche di palo nella necropoli di, con la funzione di mostrare il defunto e poter svolgere i rituali atti al ricordo.
del defunto stesso: come giochi, gare, unzione… nella Tomba del Cacciatore(510 – 500 a.C.) si nota, in trasparenza, una linea ondulata scura, che è il mare, e il tendaggio scuro angolare.Il fiore di loto caratterizza tutte le decorazioni etrusche, e può essere rappresentato in molti modi, che danno indicazioni sulla datazione e sulla provenienza degli oggetti. In Grecia orientale è tutto più tondo e più morbido, non esistono degli spigoli; a differenza della Grecia occidentale, dove il calice del fiore è angolare, ed i sepali (petali verdi che racchiudono i petali prima che il fiore sbocci) sono spinosi.La porta dorica è quella sottolineata da una struttura, architrave, che riproduce l’architrave in legno di questi infissi.Il mare nero è un simbolo dell’oltretomba.Tra le tombe di Tarquinia ce ne sono alcune anche più particolari, che non riproducono una tenda ma, verosimilmente, si ispirano alleabitazioni: sono aperte su un grande vano centrale, corte aperta, che si dirama in due stanze. Di questotipo fa parte la Tomba dei Tori, che presenta scene erotiche su tutte le pareti.
Tomba dei Tori -> 540 – 530 a.C. La scena centrale, che si trova tra gli ingressi delle due camere funerarie più profonde(due porte di tipo dorico). Si riconoscono due figure, una a cavallo ed armata con un lungo bastone, ed una figura con 21schinieri ed una spada, che si sta appoggiando ad un loutherion (i loutheria erano dei grandi bacili in marmo montati sudelle colonne dove ci si lavavano le mani. Si trovano specialmodo davanti ai santuari), che perde acqua da due teste dileone che si trovano su un edificio in bozze di pietra. Questa scena mostra l’assalto di Achille a Troilo (analogia dellamorte ingiusta). È una tomba più ricca delle precedenti, ed è di uno Spurinas, una delle famiglie più importanti diTarquinia, ed ai quali verranno dedicate anche
delle statue di bronzo di fronte all'area templare.
Tomba degli Auguri -> Una delle tombe più famose di Tarquinia, dove si hanno delle megalografie su tutte le pareti. Si hanno delle figure che pregano, con le mani sulla testa e verso la porta. Si hanno anche delle scene di lotta contro i leoni ed un giudice con un lituo che sta amministrando la gara: questa figura è stata interpretata come quella di un augure, che decreta la vittoria dei pugili tramite il volo degli uccelli. Nell'altra parte è raffigurato uno strano gioco etrusco, il phersu, particolarmente macabro, in cui una persona bendata veniva messo a combattere contro un cane feroce con una clava. Doveva vincere solamente con delle corde che lo legavano ad un personaggio che lo comandava.
Tomba dei Giocolieri -> La parte bassa della tomba è caratterizzata da un mare nero.
Tomba delle Leonesse -> La più antica scena di banchetto. Abbiamo lo stile a tenda con dei capitelli.
Tuscanici a reggerela volta. Ancora una volta abbiamo il mare nero in cui, in questo caso, nuotano dei delfini.
Tomba della Caccia e della Pesca -> In questa scena vi sono rappresentate due figure principali, più grandi, un uomo ed una donna con il tuthulus ed il capo velato, che sta regalando una sorta di corona di fiori al marito, che tiene, nella sinistra, una pathera. 11 – 25
Da Atene si importa la ceramica attica a figure nere (si arriva fino all'ultimo quarto del VI secolo a.C., dove viene soppiantata dalla ceramica a figure rosse, che arriva al IV secolo a.C.). Come ogni altra importazione, si determina un'imitazione di quelle che erano le botteghe etrusche locali: si nota una discreta differenza tra quella che è la nascita della figura nera e delle rosse, che verrà imitata con molto ritardo in conseguenza di vari fattori:
- Crisi delle città costiere dell'Etruria;
- Difficoltà tecnica di attuazione delle figure rosse;
- La
Arriva in Etruria a seguito delle conquiste persiane). Lo stile ionico o etrusco si apprezza dalle differenze stilistiche, come la presenza di rosette e meandri (greci) e le sopra-dipinture. Anche i fiori di loto danno idea della provenienza del vaso (se non ha il calice, non è etrusco). A Vulci abbiamo anche il Pitt