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HARMAN.
Esempio : suonate ad un vostro amico e non ottenete risposta. Elaboriamo delle
potenziali soluzioni : 1) è diventato paranoico e chiede che alla porta ci siano degli
alieni ; 2) è improvvisamente diventato sordo ; 3) in realtà abita da un’altra parte ; 4)
il nostro amico è uscito.
Nessuno di queste soluzioni è da escludere a priori, ma tra tutte le soluzioni possibili
si sceglie la più plausibile, la meno improbabile : INFERENZA ALLA MIGLIOR
SOLUZIONE- è molto diverso dal ragionamento deduttivo perché non c’è legame
logicamente necessario tra la mia deduzione iniziale e le premesse, ma la mia
spiegazione ha un suo senso e la spiega in modo plausibile anche se posso aver
sbagliato.
Es : premessa : formaggio nella dispensa è scomparso tranne qualche briciola.
Premessa : la scorsa notte si sono sentiti degli stridolii.
Conclusione : il formaggio è stato mangiato da un topo.
Il ragionamento è molto plausibile, ma la conclusione a cui giungo non è logicamente
necessaria. Pur non trattandosi di un’inferenza deduttiva è comunque ragionevole : il
modo migliore per rendere conto dei dati disponibili.
IMS è la regola d’inferenza secondo la quale, davanti ad una serie di ipotesi in
competizione, si deve concludere che quella vera è quella che da la miglior
spiegazione : non la sto generalizzando partendo da dati particolari, ma sto
analizzando una serie di elementi che una determinata situazione mi dicono una
determinata cosa.
L’abduzione è il ragionamento che SHERLOCK HOLMES, utilizza nelle sue
indagini, come in tutte le indagini in cui non ci sono prove oggettive, ma si formula
una sentenza che poggia su degli indizi per cui il risultato finale è quello più
plausibile ( es : omicidio Meredith Kercher in cui ci sono indizi e non prove
oggettive).
Differenze tra i ragionamenti.
DEDUZIONE : tutte le mele di questo albero sono rosse ; queste mele sono
- state raccolte da questo albero ; queste mele sono rosse. Da premesse generali
dico qualcosa sui casi particolari, c’ è un legame logico necessario, se sono
vere le premesse sarà vera la conclusione.
INDUZIONE : queste mele sono state colte da questo albero ; queste mele
- sono rosse ; tutte le mele di questo albero sono rosse. La conclusione non è per
forza vera, non è detto che tutte le mele dell’albero siano rosse.
ABDUZIONE : tutte le mele di questo albero sono rosse ; queste mele sono
- rosse ; queste mele sono state colte da questo albero. Questa è la spiegazione
migliore, ma non è detto sia necessariamente quella vera.
CAMBIAMENTO SCIENTIFICO.
Le idee scientifiche mutano rapidamente, delle teorie che potevano essere valide
prima, forse non lo saranno più oggi, sono state modificate. Questo cambiamento
comporta una serie di domande filosofiche alle quali scienziate e filosofi hanno
cercato di dare risposte.
-Come si deve spiegare abbandono di una teoria a favore di un’altra? Circolo di
Vienna : spiegare applicando criterio di verificazione ; Popper il criterio di
falsificazione. Entrambi condividevano l’idea che si dovesse passare a teorie con
maggiore contenuto informativo, progredire nella conoscenza scientifica.
-Le teorie più recenti sono oggettivamente migliori delle precedenti? Possibile
stabilire criterio di progresso oggettivo? Positivisti logici : si può parlare di progresso
oggettivo se una teoria non è sottoponibile al criterio di verificazione ; Popper : teoria
oggettivamente migliore è una teoria che ancora non è stata falsificata perché ha
contenuto informativo maggiore.
-Concetto di oggettività ha senso? Bisogna considerare il contesto in cui vengono
formulate le teorie ; l’arco temporale del progresso. Gli approcci epistemologici visti
fino ad ora hanno fermamente creduto nel concetto di oggettività di ricerca scientifica
perché tale concetto era strettamente connesso ad un criterio per determinare la
scientificità, e se si può individuare un criterio, allora il concetto di scientificità ha un
senso.
RIVOLUZIONI SCIENTIFICHE. Di particolare importanza è l’approccio
epistemologico delle rivoluzioni scientifiche, un approccio completamente diverso ai
precedenti, che tenta di dare delle risposte completamente diverse alle domande
filosofiche scientifiche.
THOMAS KUHN, allievo di Popper la cui opera principale è la STRUTTURA
DELLE RIVOLUZIONI SCIENTIFICHE. Ha smantellato completamente il pensiero
di Popper.
LA CONCEZIONE STANDARD DELLA SCIENZA, in cui rientrano le posizioni
del Circolo di Vienna e di Popper, ci sono dei punti in comune ma anche delle
differenze su tali punti. Concezione standard :
SCIENZA CUMULATIVA : gli scienziati costruiscono delle teorie sulla base
1) di risultati e progressi raggiunti da chi li ha proceduti e la scienza procede
secondo un criterio di progresso. Esponenti del Circolo ritenevano il criterio di
verificazione era un criterio di progresso, Popper pensava fosse il criterio di
falsificazione, tramite cui si va da teorie con meno contenuto informativo a
teorie con più ;
SCIENZA UNIFICATA : ritenere che esista un unico metodo che possa
2) essere utilizzato in tutti gli ambiti disciplinari. Questo era il metodo che si
poteva prendere in prestito dalla fisica, il metodo delle spiegazioni causali.
Distinzione epistemologica tra CONTESTO DELLA SCOPERTA e
3) CONTESTO DELLA GIUSTIFICAZIONE : contesto in cui la teoria viene
concepita e contesto in cui la teoria viene controllata ;
Valutazione scientifica : LOGICA DELLA CONFERMA o della
4) FALSIFICAZIONE. Individuare un criterio oggettivo per vedere se le teorie
sono scientifiche in senso oggettivo. Idea di fondo è che la scienza sia
AVALUTATIVA, staccata da valori soggettivi, ma possa essere ricondotta solo
a un criterio oggettivo ;
Teorie scientifiche e altri sistemi di credenze : PROBLEMA DELLA
5) DEMARCAZIONE, come distinguere problemi scientifici da quelli non
scientifici. Per il circolo era il criterio di significazione, per Popper di
demarcazione.
Questi elementi vengono smantellati dalla visione epistemologica di Kuhn che ritiene
che la scienza non progredisca affatto secondo questi precetti epistemologici, ma
propone una visione del cambiamento scientifico, non parla di progresso perché non
ci sono criteri oggettivi per rilevarlo.
LA STRUTTURA DELLE RIVOLUZIONI SCIENTIFICHE ( 1963 )
Kuhn è stato un grande studioso della rivoluzione copernicana e si è molto ispirato a
questa visione della scienza. La rivoluzione copernicana e lo scontro con la chiesa, è
stato sempre visto come una contraddizione tra scienza e religione. Le cose viste in
questo modo non sono corrette perché non si può ricondurre tutto allo scontro tra
scienza e dogma, razionalità a religione, perché ci sono altre componenti importanti.
Bisogna tener presente che nel passaggio da una conoscenza all’altra, sono
intervenuti elementi relativi al contesto, alla temporaneità, ai valori soggettivi degli
scienziati. Non si tratta quindi di un discorso limitato al contesto della giustificazione
e al problema del metodo come controllo oggettivo dei dati acquisiti, ma capire il
passaggio da un sistema di pensiero ad un altro, vuol dire guardare a tanti altri
elementi molto più intrecciati ai valori degli scienziati e alle loro esperienze.
Tra i concetti chiave di Kuhn abbiamo quello di SCIENZA NORMALE : la gran
parte della ricerca scientifica viene fatta nell’ambito della scienza normale. Questo
vuol dire che la ricerca scientifica viene sviluppato nell’ambito di un PARADIGMA
ASSODATO, ossia di una maxi teoria, un sistema teorico al cui interno ci sono
differenti teorie ( teoria copernicana poggia su alcuni principi cadine condivisi da
tutti, e al suo interno sono state elaborate altre teorie) e il paradigma domina la
ricerca scientifica per un arco temporale che può essere anche lunghissimo. Si fa
ricerca all’interno del paradigma e questa fase di ricerca è definita scienza normale :
es meccanica classica è un paradigma, come la teoria della luce e dell’evoluzione. Il
tipo di ricerca scientifica che si fa nell’ambito di un paradigma considerato valido,
ossia la scienza normale, consiste nell’elaborazione e nell’estensione del successo del
paradigma, attraverso la risoluzione di piccoli problemi, che egli definisce
ROMPICAPO. Si fa una ricerca tranquilla senza tentativi rivoluzionari.
Nei periodi di scienza normale si tende a non mettere in discussione i principi
fondamentali del proprio paradigma: Kuhn critica il falsificazionismo popperiano per
cui la scienza è innovatrice, considerando invece la scienza normale conservatrice. Il
lavoro dello scienziato è un lavoro molto statico per Kuhn, senza dover sempre
controllare e criticare gli assunti fondamentali dell’approccio paradigmatico a cui si
guarda
Kuhn dice : lo scienziato che si sofferma ad esaminare ogni anomalia incontrata
raramente riesce a concludere una qualche ricerca significativa. Anche quando ci
sono dei problemi, a meno che non siano veramente importanti, che minano esistenza
stessa del paradigma, bisogna andare oltre.
Quando un paradigma entra in crisi? Se il numero delle anomalie serie accumulatesi
negli anni cresce, è probabile che qualche scienziato metta in discussione alcune delle
assunzioni fondamentali del paradigma. È necessario che nel corso del tempo ci siano
tanti elementi contrari al paradigma, che portano alla sua crisi. Se il numero di
anomalie serie accumulatesi negli anni cresce, è probabile che qualche scienziato
mette in crisi alcune delle assunzioni fondamentali, per cui la comunità scientifica va
alla ricerca di un nuovo paradigma. Con il passaggio al nuovo paradigma si realizza
una RIVOLUZIONE SCIENTIFICA : quella che coincide con la fase di SCIENZA
STRAORDINARIA. Vi è quindi un cambiamento paradigmatico. Quello che di fatto
è avvenuto con la rivoluzione copernicana. Il vecchio paradigma viene integralmente
rimpiazzato da quello nuovo : cambiamento OLISTICO. Ecco perché il passaggio da
un paradigma ad un altro avviene solo quando gli scienziati hanno a disposizione il
nuovo paradigma, perché si cambia completamente tutto, secondo Popper infatti la
scienza non è cumulativa ma le vecchie conoscenze si abbandonano.
Quali sono i fattori necessari per rifiutare un paradigma e sostituirlo?
Numero delle anomalie intrattabili deve essere elevato ;
1) Deve essere disponibile un nuovo paradigma ;
2) Una comunità di scienziati deve essere in grado di elaborare e diffondere il
3) nuovo paradigma ; lo scienziato non lavora mai solo ma nell’ambito di una
comunità che può fortemente influenzare lo scienziato nel suo lavoro.
Il