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I FATTORI DINAMICI
•Il cinema è arte nello spazio e durata
•Nel cinema muto la velocità dei fotogrammi era di 16/18 (16 frames al secondo)
•La pellicola scorrerà poi ad un ritmo fisso di 24 fotogrammi al secondo,( 24 al cinema, 25 in
televisione)
→Il passaggio da un’inquadratura all’altra deve avvenire senza traumi per lo spettatore.
Il linguaggio del cinema classico ha delle regole, ma che non sono inviolabili, è infatti difficile
trovare un film che le segua tutte.
Il rapporto tra campo e fuori campo è regolato da dei raccordi, cioè da un sistema di inquadrature:
RACCORDI DI SGUARDO
①
Lo sguardo dell’attore lega le inquadrature
es. attore guarda qualcosa (INQUADRATURA A), oggetto che sta osservando (INQUADRATURA
B)
Bisogna mantenere asse e angolazione uguali.
Riequilibrano eventuali scompensi compositivi delle inquadrature.
SGUARDO IN MACCHINA: personaggio guarda in camera
•appartiene al linguaggio televisivo
•è assente nel cinema classico (si perderebbe l’illusione di assistere alla realtà)
•presente nel cinema moderno (es. Woody Allen, Io e Annie ’77)
SGUARDO A FILO DI MACCHINA: due personaggi che parlano uno di fronte all’altro.
RACCORDO DI MOVIMENTO
②
L’azione iniziata nell’inquadratura A finisce nell’inquadratura B. (serve a non far rendere conto allo
spettatore del taglio tra un’inquadratura e l’altra). Es personaggio esce da una porta situata a
destra, rientra da una porta situata a sinistra.
Al cambio dell’inquadratura, l’occhio si riposiziona al centro della stessa, si riposiziona poi
crediamo che il movimento debba finire.
RACCORDI DI GRANDEZZA SCALARE E ANGOLAZIONE (sull’asse)
③
Tra l’inquadratura A e B può variare la distanza senza variare l’asse e direzione: si possono
cambiare asse e direzione, ma secondo alcune regole.
•REGOLA DEI 30°: un’angolazione minore di 30° risulta fastidiosa, stessa cosa oltre i 90°
(non seguire questa regola vorrebbe dire eseguire un JUMPCUT, ricorrente nel cinema moderno,
es Fino all’ultimo respiro di Godard)
•REGOLA DEI 180°: il set è attraversato da una linea immaginaria determinata dalla prima
posizione della m.d.p. Le successive posizioni devono rientrare nel semicerchio dei 180° creato
con l’ultima posizione,per non risultare disorientanti. (salto di campo).
E’ consentito il salto di campo solo se effettuato specularmente. Es. Pulp Fiction di Tarantino. E’
detto campo-controcampo e viene utilizzato spesso nel dialogo di due personaggi. Es Shining di
Kubric.
•Campo-controcampo con soggetto decentrato.
Ha le m.d.p su assi paralleli, nelle successive inquadrature, il soggetto deve rimanere decentrato,
perché se posto al centro,sembrerebbe spostato.