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Cambiamenti nei processi produttivi

I processi produttivi sono componibili in una serie di stadi o operazioni che

possono essere separati in modo da sfruttare meglio i vantaggi di

specializzazione. Di conseguenza, le varie fasi della produzione sono localizzate

in territori e paesi differenti a seconda delle diverse dotazioni e delle singole

esigenze e convenienze. Oggetto di analisi non può più essere la singola

impresa, ma la dislocazione geografica delle diverse componenti del ciclo

produttivo.

Il Dreamliner è assemblato negli Stati Uniti ma in realtà è un tipico esempio di

produzione globalizzata. È un simbolo volante di un’economia globale

interconnessa in cui è determinante la rete mondiale di fornitori. Nonostante

un’azienda come Boeing sia caratterizzata da una significativa presenza

manifatturiera in USA, ha creato nel tempo una vasta rete internazionale di

aziende fornitrici (oltre il 30% dei fornitori del Dreamliner.

Dagli anni ’80 ad oggi si è assistito ad una crescente complessificazione dei

cicli produttivi e a una progressiva transizione verso un’economia a rete. La

produzione di qualsiasi bene richiede una serie di passaggi e attività differenti

e coinvolge sempre un gran numero di imprese. Le singole imprese sono a loro

volta composte da differenti unità di produzione e agiscono all’interno di filiere

che comprendono diverse attività (agricole, estrattive, produzione industriale,

servizi commerciali, distribuzione, imballaggio, trasporto, ecc.).

L’indagine si concentra sulla spazialità delle relazioni interne ed esterne alle

imprese e sul coordinamento della produzione in un quadro di crescente

specializzazione e dispersione geografica. In questo modo le imprese

organizzano una catena del valore a scala globale.

La catena (filiera) di produzione

Il concetto di filiera o catena di produzione sottintende un’organizzazione

lineare del processo produttivo. L’elemento strategico oggi è la localizzazione

delle diverse componenti delle catene del valore, delle filiere di produzione.

Commodity chains e global production networks.

Catena di produzione= rete di processi produttivi e lavorativi il cui risultato

finale è il prodotto finito. 1

Filiera produttiva e logistica

Le diverse unità della filiera sono connesse attraverso relazioni di scambio di

merci che si avvalgono di sistemi di trasporto. Esse sono inoltre collegate

attraverso flussi immateriali (di tipo monetario e comunicativo) che consentono

la trasmissione di informazioni e il coordinamento della produzione. Nella

ridefinizione dell’organizzazione della produzione su scala transnazionale e

globale assume forte rilevanza l’attività logistica.

Nuova geografia della produzione e logistica

A seguito dei cambiamenti nel panorama economico internazionale, il ruolo

della logistica, insieme alla gestione dei trasporti, è stato ripensato in funzione

delle mutate condizioni di contesto (sviluppo dei mezzi di trasporto e di

comunicazione internazionali). Da un lato, tale evoluzione ha permesso di

raggiungere sempre più rapidamente ed efficientemente luoghi distanti,

allargando la copertura geografica dei mercati e dando vita a significative

opportunità di espansione dei bacini di clientela per le aziende. Dall’altro, sono

derivati notevoli incrementi delle quantità trasportate su rotte sempre più

internazionali ed è emersa la necessità di un coordinamento più sofisticato dei

supply chain.

flussi logistici tra i diversi attori della stessa La logistica può

essere vista come una infrastruttura che supporta la riconfigurazione dei

processi produttivi a scala globale perché consente funzioni di interfaccia

(interconnessione) tra reti locali e reti globali. global sourcing)

I modelli di approvvigionamento su scala globale (il cosiddetto

e le strategie di delocalizzazione della produzione hanno ridisegnato i confini

delle catene logistiche tradizionali, generalmente estese su aree geografiche

nazionali o al più continentali. Di conseguenza, una situazione di cambiamento

continuo ha portato le aziende (in primo luogo i grandi gruppi internazionali) a

ripensare la configurazione dei propri network logistici per far fronte alle

mutate esigenze di business.

Logistica

La logistica moderne può essere definita come un sistema che gestisce i

collegamenti nei flussi fisici e informativi di una pluralità di imprese che

partecipano ad una precisa catena del valore. In questa prospettiva, la logistica

non è più solo un’attività sussidiaria alla produzione ma una modalità che

consente di ridisegnare le relazioni di fornitura e distribuzione, di coordinare le

attività manifatturiere e di servizio fra imprese localizzate in aree lontane e di

accorciare le distanze operative della produzione con gli utilizzatori e il

consumo finale. 2

Fino a metà anni Settanta le attività legate alla logistica venivano ricondotte in

modo non coordinato entro altre funzioni aziendali, soprattutto la produzione e

la gestione commerciale.

La ricerca di efficienza, non solo all’interno dell’impresa ma anche verso i suoi

interlocutori a monte e a valle, ha portato a sviluppare attività e competenze

anche al di fuori delle imprese di produzione, andando a configurare un sistema

di logistica che comprende le imprese fornitrici, quelle clienti e i fornitori di

servizi logistici.

Logistica aziendale o industriale: attività interne e di interfaccia con l’esterno.

Servizi logistici: complesso di attività riguardanti la logistica realizzate da

operatori esterni, dai più tradizionali (es: trasporti) a quelli più innovativi (es:

sistemi informatici integrati, sistemi di telerilevamento e tracciatura). La

combinazione fra attività logistiche delle imprese, servizi logistici e

infrastrutture (di cui le attività e i servizi si avvalgono) definiscono i sistemi di

logistica, la cui capacità di favorire il coordinamento fra i soggetti coinvolti

porta al concetto di integrazione.

Logistica integrata: pianificare, attuare e controllare il flusso delle materie

prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti, e dei relativi flussi di informazioni,

dal luogo di origine al luogo di consumo. La prospettiva è focalizzata non solo

sulla singola impresa ma sul sistema di relazioni a cui essa appartiene (filiera

supply chain).

produttiva o

Logistica e processi

Processi fisici:

Trasporto dei prodotti in entrata (materie prime,

 semilavorati, componenti)

Ricevimento e scarico dai vettori

 Stoccaggio

 Trasporto verso le fasi di lavorazione (e da una fase all’altra)

 Stoccaggio dei prodotti finiti

 Carico sui vettori per spedizione a clienti

 Trasporto verso clienti

Processi informativi:

Il flusso informativo si sviluppa parallelamente a quello fisico, ma

prevalentemente in direzione opposta, secondo le richieste dei clienti e

attraverso le varie fasi intermedie e i relativi soggetti. Il flusso informativo

fornisce pertanto l’impulso e il supporto per la realizzazione del flusso fisico e

per il coordinamento necessario all’efficienza (velocità di risposta alle richieste

del mercato, compressione dei costi, affidabilità degli scambi in tempi e

quantità).

Outsourcing logistico

Razionalizzare la logistica non è un risultato da poco se considerando i

trasporti, il magazzinaggio, le attività amministrative collegate e gli oneri

finanziari sullo stock, mediamente la logistica ha un costo pari a circa il 7-8%

del fatturato. Attenzione crescente delle aziende verso l’outsourcing. Affidare

determinate operazioni ad altri soggetti che le 3

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
4 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rosatallia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi dei mercati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Tadini Marcello.