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Si sono create in tutto il mondo aree di integrazione economica che hanno
modificato il quadro geo- economico globale. 2
3
EFTA (Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechistan) 4
La nascita della CEE
Il 25 marzo 1957 nasce a Roma la Comunità Economica Europea (CEE) con la
firma del Trattato di Roma istitutivo da parte di Belgio, Francia, Germania, Italia,
Lussemburgo e Olanda. Gli obiettivi della CEE sono: realizzare unione doganale,
instaurare un mercato comune, riavvicinamento delle politiche economiche
degli Stati membri.
La nascita della UE
Il 7 febbraio del 1992 i dodici Stati Membri firmano a Maastricht il Trattato
sull’Unione Europea (UE). Gli obiettivi dell’UE sono: unione economica e
monetaria (introduzione moneta unica), introduzione del principio di
sussidiarietà, politica estera e sicurezza comune, allargamento delle
competenze comunitarie (istruzione, formazione professionale, cultura, sanità
pubblica, reti transeuropee, industria, energia, protezione civile, turismo). La
bandiera è formata da 12 stelle. Sono i paesi che nel ‘92 ne facevano parte.
L’evoluzione dell’Unione Europea
Nel 1957 c’era ancora l’Algeria poiché all’ora era territorio francese.
o Nel 1973 c’è stato un primo allargamento verso Nord: non c’è solo la
o Gran Bretagna, ma c’è anche l’Irlanda e la Danimarca.
Nel 1981 c’è stato un allargamento verso sud : si aggiunge la Grecia.
o Nel 1986 c’è stato un secondo allargamento verso sud: si aggiunge la
o Spagna e il Portogallo.
Nel 1995 c’è stato un quarto allargamento verso Nord: si aggiunge due
o terzi della penisola scandinava (Svezia e Finlandia) e l’Austria.
Nel 2004 c’è stato un quinto allargamento verso est: si aggiungono
o Estonia, Lettonia, 5
Lituania, Ungheria, Repubblica cieca, Cipro, Malta, Polonia, Slovacchia,
Slovenia.
Nel 2007 c’è stato un quinto allargamento verso est: si aggiungono la
o Romania e Bulgaria.
Nel 2013 c’è stato un quinto allargamento verso est: Si aggiunge la
o Croazia.
L’allargamento della UE
L’allargamento dell’Unione Europea è quel processo in base al quale nuovi stati
chiedono di far parte dell’UE tramite un percorso di adeguamento legislativo
concordato.
Per l’adesione di uno stato europeo all’UE, questo deve:
– essere uno Stato europeo
– rispettare una serie di condizioni economiche e politiche conosciute come
criteri di Copenaghen.
L’adesione all’UE
Tali criteri, in seguito alla revisione avvenuta nel Consiglio Europeo tenutosi nel
dicembre 1995 a Madrid, sono i seguenti:
criterio politico: presenza di istituzioni stabili che garantiscano la
democrazia, lo stato di diritto, i diritti dell’uomo, il rispetto delle
minoranze e la loro tutela;
criterio economico: esistenza di un’economia di mercato affidabile e
capacità di far fronte alle forze del mercato e alla pressione
concorrenziale all’interno dell’UE;
criterio normativo: la capacità di soddisfare gli obblighi derivanti
dall’adesione, contribuendo a perseguire gli obiettivi dell’unione politica,
economica e monetaria; i nuovi membri devono inoltre disporre di
un’amministrazione pubblica in grado di applicare la legislazione
comunitaria. 6
L’uscita dall’UE
Il trattato di Lisbona(firmatoadicembre2007edentratoin vigore a dicembre
2009) ha introdotto una clausola di recesso per gli Stati membri che intendono
recedere dall’Unione
Ai sensi dell’articolo 50 del trattato sull’Unione Europea, uno Stato membro può
notificare al Consiglio Europeo la sua intenzione di separarsi dall’Unione e un
accordo di ritiro sarà negoziato tra l’Unione Europea e lo Stato. I trattati
cessano di essere applicabili a tale Stato a partire dalla data di entrata in vigore
dell’accordo o, in mancanza, entro due anni dalla notifica, a meno che lo Stato
e il Consiglio Europeo siano d’accordo nel prorogare tale termine.
L’accordo è concluso a nome dell’Unione dal Consiglio e stabilisce le modalità
per l’uscita, tra cui un quadro di riferimento per future relazioni dello Stato
interessato con l’Unione. L’accordo deve essere approvato dal Consiglio, che lo
delibera a maggioranza qualificata, previa approvazione del Parlamento
Europeo. Se un ex Stato membro cercasse di ricongiungersi con l’Unione
Europea sarebbe soggetto alle stesse condizioni di qualsiasi altro paese
candidato.
Paesi dell’area Euro
I paesi che aderiscono all’euro sono 19 (tutta l’Europa occidentale, Grecia,
Irlanda, Finlandia e le tre Repubbliche). Sono indicati in blu nella cartina.
In verde ci sono i micro stati (Andorra, Città del vaticano, San Marino) che
adottano l’euro con l’approvazione del UE.
Montenegro e Kosovo sono i micro stati nei quali c’è l’euro ma non approvato
dall’UE. Nella cartina sono indicati in giallo. 7