Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Sei personaggi in cerca d'autore
Pirandello ha anche situazioni di questo genere, non così estreme, ma più torbide. "Sei personaggi in cerca d'autore" ha una storia molto complicata, richiede molta attenzione. Pirandello (nato nel 1867) scrive quest'opera nel 1921, è un autore che inizia scrivendo testi teatrali tra i 20-30 anni. Nessuno li mette in scena e lui smette di scrivere per il teatro e si dedica alla scrittura di novelle e romanzi. Scrive nel 1908 un saggio ("Illustratori attori traduttori"), dove dice che ciò che conta è il testo teatrale scritto dove c'è la perfezione di ciò che l'autore vuole dire; quando viene messo in scena il testo, ciò vale molto poco. Gli attori sono come dei "traduttori" (= traditore) e non riescono a mettere in scena perfettamente l'intensità del testo. C'è anche però una posizione estetica di Benedetto.Croce, filosofo e critico, sostiene che il teatro materiale, cioè quello fatto dagli attori, sia basato unicamente sui soldi e sul numero di biglietti venduti. Al contrario, il teatro puro e mentale è un teatro libero, senza fini economici. Quello che conta è la scrittura teatrale e il fatto che la rappresentazione teatrale sia solo una comodità, ma se voglio giudicare l'opera devo poi leggere il testo. Nel 1915 Pirandello riprende a scrivere per il teatro fino alla sua morte nel 1936. Nel 1921 scrive "Sei personaggi in cerca d'autore"; i sei personaggi, in un aspetto che ha colpito molto il pubblico, sono caratterizzati da uno scontro tra attori e personaggi. I personaggi vivono sulla scena dei frammenti di una loro commedia/dramma e poi si fanno da parte e arrivano gli attori che ripetono questa scena. L'effetto è che i personaggi non si riconoscono, dicono che gli attori fanno una loro caricatura. Gli attori nondevono intenzionalmente fare una caricatura ma genereranno una resateatrale diversa da quella dei personaggi. Occorre che gli attori facciano capire che lestesse batture suonano diversamente dette da loro e dai personaggi.Cosa vuol dire che ci sono sei personaggi in cerca d'autore? Pirandello ha un'ideastrana del fatto estetico, di come nasce l'opera d'arte. Essa non è il prodotto di unacreazione "dal nulla", l'idea è che il personaggio pre-esiste, ha una sua consistenza.Se esso ha una sua atonomia è come un germe che si infila nella testa di unoscrittore e quello che tira fuori non è quello che ha creato lo scrittore solamente, ilcervello funziona come un ventre mentale che rielabora il germe. Non è un'ideaunicamente pirandelliana, anche Michelangelo diceva che il blocco di marmocontiene già la statua: il lavoro dello scrittore consiste nel liberare il blocco affinchéemerga ciò chegiardino di un teatro all'aperto. I sei personaggi entrano in scena e iniziano a parlare tra loro, rivelando i loro drammi personali. Il capo comico cerca di interromperli, ma loro insistono nel raccontare la loro storia. Alla fine, il pubblico si rende conto che questi personaggi sono solo delle creazioni della fantasia dell'autore e che il loro destino è già stato scritto. La pièce si conclude con il sipario che si chiude e le luci che si spengono, lasciando il pubblico a riflettere sulla natura dell'arte e della realtà.teatro di giorno quando è aperto. Il pubblico si sistema nella platea e dopo un po' arrivano due tecnici che si mettono ad inchiodare delle assi e si viene poco a poco a capire che il teatro non è in procinto a dare uno spettacolo ma è vuoto e ci sono gli attori che devono provare con i tecnici. Dopo un po' arriva il capo comico (capo dei comici, lui stesso un attore protagonista) che Pirandello immagina come uno che non recita. Solitamente c'era anche la "primadonna" e insieme erano gli attori più bravi. Sotto di loro c'era l'attor/attrice giovane che erano molto giovani e si dovevano ancora formare. Poi ci sono altri attori/attrici che hanno parti secondarie che presentano un carattere interessante (farmacista, dottore,...). L'arrivo del capo comico mette un po' in riga la situazione. Pirandello ha delle intuzioni e ha un'intuizione di colui che diventerà regista (invenzione fine '800): la
La regia rappresenta un tentativo importante di mettere ordine nel mondo degli attori. Essi inseguono il loro narcisismo e a loro non importa nulla della parte degli altri, vogliono primeggiare. Gli attori hanno finito per tradire i testi teatrali, non hanno rispetto per i grandi classici, nemmeno quando mettono in scena Shakespeare. Rispetto a questa situazione, il regista è un intellettuale che legge i testi nella sua totalità (come un insieme) e capisce che per es. in Spettri, Manders e Regine, sono personaggi importanti. La scrittura teatrale valorizza tutti i personaggi perché per l'autore sono tutti importanti, per l'attore è diverso. Il regista nasce come colui che difende i diritti dell'autore ed è ai suoi servizi. In Italia la regia nasce tardi: c'era ancora la commedia dell'arte dove l'attore non aveva bisogno dell'autore poiché si scriveva i testi da solo e ciò lo faceva sentire valorizzato.
Questo attore più "forte" oppone più resistenza all'arrivo del regista. Il capo comico non è un regista evidentemente, non è uno degli attori, è un po' l'autorità. Il testo che stanno mettendo in scena è "Il Giuoco delle Parti". Cominciano le prove ma non riescono a dire una battuta, c'è il suggeritore che legge l'ambientazione e appena detto questo entra l'usciere e dice che ci sono dei signori che chiedono del capo comico. Entrano i sei personaggi. Come entrano? Il testo viene messo in scena subito e riscuote un grande successo. Viene messo in scena anche da un regista russo, Pitoeff, e Pirandello andando a vedere il suo spettacolo rimane molto impressionato. Il testo del '21 prevedeva che gli attori uscissero dai loro camerini da dietro il sipario così come i personaggi e questo creava una confusione perché non si riuscivano a distinguere. Allora Pitoeff fascena successiva) e il suggeritore inizia a leggere le battute dei personaggi. Maquesti non le ascoltano, non le seguono, non le ripetono. Si muovono, si agitano,parlano tra di loro, ma non rispondono alle battute del suggeritore. Il capocomico siarrabbia, li rimprovera, ma loro continuano imperterriti a ignorare le sue parole. Ilsuggeritore, confuso e impotente, continua a leggere le battute, ma ormai è chiaro chei personaggi non le seguiranno mai. Pirandello ha creato un teatro in cui gli attori e ipersonaggi sono separati, in cui la realtà e la finzione si scontrano e si sovrappongono, inun gioco di ruoli e di maschere.La didascalia è importante perché vuol dire che il capo comico è un lettore attento dell'opera (gli attori se ne fregavano). Il personaggio Leone Gala ha la passione per la cucina e con il cameriere sono vestiti da cuoco perché borghesi ed eleganti. La didascalia precisa che sono in abito da cuoco. Il primo attore chiede se deve mettersi il berretto da cuoco ma perché protesta? È di formazione tradizionale ed essendo il più importante ha un alto concetto di sé e tende a presentarsi bello rispetto agli spettatori, non vuole il berretto perché non vuole sembrare ridicolo. Il capo comico si arrabbia, è su tutte le furie, li deve piegare alla disciplina dell'autore e devono imparare a obbedire. Non solo qui vediamo la maturità del capo comico rispetto agli attori, anche subito dopo egli spiega il significato del cappello da cuoco. L'uovo ha una parte esteriore candida e bella e una parte interna appiccicosa.
che viene connotata come negativa: se io lancio un uovo e cade, mi sporca. Leone Gala invece dice che se dovesse ricevere un uovo, lo prenderebbe e schiaccerebbe a terra dopo averlo bevuto. La moglie di Leone rappresenta l'interno dell'uovo, la parte che si disfa tutta. Il guscio rappresenta l'astratta ragione e capacità dell'eroe di non farsi travolgere dagli eventi. Il cappello da cuoco è un elemento che serve a veicolare allo spettatore il discorso e il tema dell'uovo. Gli attori ridono e non capiscono questa scelta mentre il capo comico spiega e si impone dando una lettura del Giuoco delle Parti: Leone è portatore di ragione, la moglie è l'istinto cieco che odia il marito e tenta di farlo uccidere. Quando arriva l'usciere, i personaggi arrivano e salgono sul palco attraverso le scalette: sono il padre e la figlia (i due leader), la madre e il figlio (più calmi) e i due bambini. Il padre, che prende in mano la situazione.Dice che sono in cerca di un autore. Insieme alla figliastra hanno vissuto la scena più drammatica della loro storia e per questo sono considerati i due leader. Il padre, sposato con la madre, hanno un figlio che viene mandato per decisione del padre (autoritario) a prendere il latte in campagna e allontanato. Poi, dopo due anni, il bambino torna a casa e il padre caccia la madre e la costringe ad andare a vivere con il suo segretario e fanno tre figli: figliastra (18 anni), il giovinetto e la bambina. Il secondo uomo muore e la famiglia rimane in miseria e manda la figliastra da una signora che ha una bottega che le dà del lavoro ma in realtà la Madama Pace ha una boutique che in realtà nasconde un bordello domestico. Costringe la figliastra a prostituirsi. In questa bottega arriva un cliente che è il padre che non riconosce la figliastra e, in procinto di avere un rapporto, arriva la madre gridando. Il padre si sente in colpa e si porta a casa tutta la famiglia.
creando delle tensioni con il figlio. Una parola che ritorna è la "scena", un po' conclusa. Vorrebbero vivere questa scena.