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CHARLES LAMB – "IL CONVALESCENTE"

Lamb è famoso per la sua scrittura saggistica e teatrale. La sua produzione è caratterizzata da una vena umoristica che funge da via di fuga, presente anche in quest'opera.

Un aspetto peculiare della sua produzione è l'aspetto autobiografico: proietta se stesso nella finzione dei personaggi e nella lettura critica che fa di determinati aspetti della vita. Proietta il suo immaginario in una dimensione diversa, che arricchisce la sua vita e si nutre della ricchezza della sua immaginazione.

Elia è un anagramma di "a lie" -> Lamb utilizza il personaggio di Elia, dandogli un nome anagrammatico che nasconde una menzogna. Questo tratto umoristico serve come base per un progetto di ritratto sociale, nel quale si inserisce anche la sua esperienza.

Pagina 51: il testo è narrato dal protagonista stesso, quindi Lamb. La malattia è un sogno (del saggista), è una dimensione alterata, self-centred.

Incentrata sull'obiettivo della autodiagnosi, e si contrappone alla realtà insulsa (del saggista). Ci sono solitudine ed egoismo indotti dalla malattia, solitudine regale perché permette la manifestazione di una dimensione soggettiva che presto diventerà egoismo. La malattia è lo spazio privilegiato per l'esplosione dell'egoismo. Vediamo un modo ironico di vedere tutto con estremo distacco, l'autore mette uno spazio tra i problemi della realtà e i problemi del letto. Lamb accoglie la compassione come strumento di autocompiacimento (il malato è un egoista), al contrario di Virginia. Pag 54-55: il protagonista è lusingato che lo vadano a trovare, ma non gli importa sapere chi lo sta cercando (ancora egoismo). Essere malato significa ricevere privilegi monarchici. Entrando nello stato di convalescenza diventi più autonomo, e quindi quel Marianna Catalano sistema di corrispondenze in termine di attenzioni,

compassioni ecc. viene sempremeno, si cade in dignità. Pag 57: malattia come qualcosa di pomposo, dovuto al fatto che la malattia siconfigura come una sorta di incantesimo, stato di grazia in cui tutto ti è dovuto. Tuttoquesto viene meno con la convalescenza, vista come ritorno alla insulsa piattezza quotidiana. Chiave di lettura alla fine: autobiografia che affiora e dobbiamo essere pronti ad individuare. Pag 58: non è più egocentrico, ma diventa un insulso saggista. Dal saggio siamo passati alla realtà. Divagazione sulla malattia fatta in modo sintetico e veloce che permette a Lamb di proiettare sé stesso nella finzione del personaggio.

DECAMERONE – Boccaccio Ambientazione medievale, che non è ovvia perché molta letteratura, a quei tempi, verteva su vicende che non riguardavano la quotidianità dell'uomo. Decamerone, quindi, ha una grande forza moderna, non è più una commedia divina, ma è una commedia umana.

degli uomini del suo tempo. Prima del proemio vi è una sorta di cornice che lo anticipa. Per Boccaccio la compassione (*) ha valore positivo. Riferimento alla contemporaneità è dato dalla peste appena manifestata a Firenze; un altro è dato dal descrittore, che parla di tempi antichi o moderni. Proemio sottolinea il carattere di attualità dell'opera.(*): è una costante, è sempre presente. Vi è poi un'introduzione, che costituisce una cornice narrativa entro la quale si collocano le novelle narrate dai giovani. Se il proemio è lo spazio nel quale parla l'autore, che ha la regia, l'introduzione è già il prodotto narrativo della regia, ci troviamo già nell'enunciato. Dall'introduzione ricaviamo il modello della nostra cornice tematica, che non è altro che lo strumento col quale si definisce il perimetro di contenuto dentro il quale sviluppare la nostra lettura (quella della malattia,

In questo caso). Essa è data daimmagini letterarie (nuclei concettuali attraverso i quali si sviluppa un concetto,termini e spazi descritti) generano immagini di pandemia, contagio. Cornice tematicadella malattia data dalla relazione di tutti questi elementi.

Peste che comincia da marzo 1348. Elementi extra-testuali che rimandano:

  1. a elementi cronachistici,
  2. considerazioni di Boccaccio sul perché sia giunta da oriente questa peste,
  3. narrazione di elementi di denuncia di comportamenti sociali e istituzionali malattia è un pre-testo narrativo, che serve per fare una fugace denuncia di comportamenti sociali.

Marianna CatalanoBoccaccio ci dice che le norme comportamentali della società non vengono più osservate perché non ci sono più gli strumenti per farle rispettare. La malattia serve per vedere come produce un effetto deleterio nella relazione tra persone. 16/11

Modernità dell'opera: commedia degli uomini del suo tempo.

La forza della contemporaneità: il proemio L'introduzione: cornice narrativa entro il quale si collocano le novelle narrate dai 10 giovani. Dall'introduzione ricaviamo il modello della nostra cornice tematica della malattia: comprende tutti gli elementi riconducibili all'idea e alla realtà della malattia (immagini, sintomi, comportamenti, situazioni, termini) Nel modello si ritrovano: - elementi extratestuali: il resoconto cronachistico della peste, il punto di vista dell'autore sui fatti accaduti, la lettura (attraverso i fatti narrati) dei comportamenti sociali e istituzionali, dei mutamenti nelle relazioni tra le persone; sono tutte le situazioni che hanno come argomento principale la malattia, attraverso un aggancio forte e dichiarato. Testo è qualcosa che ha a che fare con la società e fornisce anche il pdv dell'autore sui fatti accaduti. Attraverso ciò che viene narrato, noi riflettiamo su fatti e comportamenti sociali. - elementi

Intratestuali: certi elementi vengono plasmati dallo scrittore in tecnica della scrittura. La malattia è rappresentata attraverso il ricorso a una tecnica che ricorda il pittoresco, che privilegia il dettaglio nel quadro della descrizione più ampia. Richiedono che ci si concentri sulle tecniche di scrittura. Ci dicono che la malattia è un punto di partenza per la riflessione su come il testo è allestito scritturalmente. Tematizzare un testo significa dotarsi di un argomento, delimitarlo, stabilire relazioni che questo argomento ci permette di individuare all'interno del testo quando vogliamo analizzare la poetica e la stilistica, e ci fa vedere qual è la relazione con l'esterno. Questi elementi rappresentano unità tematiche costitutive (immagini letterarie, frasi, proposizioni, singoli termini, che si collegano fra di loro per pertinenza tematica, di rilevanza extratestuale e intratestuale e per la loro funzione di argomentazione).

edescrizione) della tematizzazione sulla malattia che stiamo sviluppando sulDecamerone. Questi permettono di far emergere aspetti non espliciti nella narrazione.

Es: Giletta di Nerbona ci fa vedere aspetti che non cogliamo a prima vista. Attraversola qualità che ha il medico giovane donna, permette di tratteggiare un personaggiodalle qualità quasi magiche, perché Giletta rimette a posto situazioni complesse, qualilo stato di abbandono sociale del malato. Lei viene accettata, ricrea ordine, e faaffiorare un argomento non esplicito: critica sociale nei confronti della aristocraziadecadente della quale era rappresentante il marito di Giletta.

Filo conduttore del pretesto. La malattia è un pretesto narrativo che permette aboccaccio di narrare cronachisticamente un fatto avvenuto e di creare l’espediente(incontro dei giovani nella chiesa) Marianna Catalano

Modo in cui trattiamo un argomento è correlabile all’interesse del tematizzatore o alcontesto.

La tematizzazione è correlabile a un momento storico o agli interessi (ossia l'obiettivo che ha chi fa la tematizzazione). Affiorano anche delle unità tematiche che si caratterizzano per avere uno sviluppo morale e socioculturale (conseguenze della malattia sulle classi povere) → la malattia serve per comunicare qualcos'altro. Indipendenza di spirito critico da parte di Boccaccio, il quale attribuisce la peste a un'accezione geofisica ma anche religiosa (peste mandata per volere di Dio), e rispetto a ciò B. non prende posizione. Inoltre, egli parla in chiave moderna di un elemento che sta devastando la società → la lettura dei dati numerici collegati alle morti causati dalla peste, si intuisce da questi dati l'idea di "soglia epidemica", nel passaggio da malattia a epidemia. Altro aspetto della medaglia: la peste è elemento tematico marginale nella rete tematica globale del Decamerone, in quanto nei 10 giorni si parla davvero.

Di malattia solo in pochissime storie. Malattia lascia il posto ad un altro elemento tematico, ossia locus amoenus quello della campagna (ragazzi si incontrano in chiesa e successivamente vi è la descrizione di dove vanno).

La tematizzazione della malattia nel Decamerone fornisce un percorso di lettura che potrebbe essere sviluppato quasi indipendentemente rispetto all'opera nel suo complesso. Nelle 100 novelle le unità tematiche riconducibili alla malattia sono abbastanza isolate e quantitativamente modeste.

La grande lezione del Boccaccio attraverso il D. è nella rappresentazione dei problemi politico-sociali collegati alla borghesia mercantile di quel tempo, attraverso il ritratto di persone, situazioni, luoghi e azioni.

Unità tematica: o una concatenazione di frasi (serie di oggetti che riconducono alla morte) o delle proposizioni, le quali possono essere sezionate e quindi diventare qualcosa di più piccolo.

Giornata II, novella I

Tema di fondo della speranza.

Si inscena la commedia di Martellino, il quale si finge storpio. I 3 compari si trovano a Treviso e M. vuole andare a vedere il santo ma non riesce, allora si finge storpio. Unità tematiche costitutive riconducibili alla cornice tematica della malattia: - coppia malattia/risanamento (si rialza una volta arrivato) - guarigione - tema della speranza. Speranza di ricomporre una situazione, riconciliarsi e uscire da una situazione di difficoltà. 19/11 Marianna Catalano La grande lezione del Boccaccio attraverso il Decamerone è nella rappresentazione dei problemi politico-sociali collegati alla borghesia mercantile di quel tempo, attraverso il ritratto di persone, situazioni, luoghi e azioni. Si è davanti al passaggio dalla narrazione delle grandi epopee a quella della prima vera commedia umana. Giornata III, Novella IX Si parla di soggetti che non sono né fiorentini né appartenenti alla borghesia mercantile. Regina Neifile che narra la novella, il
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A.A. 2020-2021
31 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Itsmari90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letterature comparate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Proietti Paolo.