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REALISMO
Si sviluppó nella seconda metà dell’800.
Alla grande stagione del romanticismo segue, una fase dominata dall’esigenza
di maggiore realismo. Questo movimento fu condizionato anche dalla realtà
sociale che porta la borghesia conservatrice al potere.
- dalla presenza di masse di proletari in condizioni disumane alle porte
della città
-> Nasce il romanzo naturalista, scegliendo come oggetto di analisi la miseria
economica e umana delle periferie urbane
- Invece dalla nascita della nuova classe agiata che presto avrebbe preso il
potere e acquistato i nuovi prodotti industriali-> nasce il romanzo realista, che
trae linfa vitale dalle aspirazioni e frustrazioni della borghesia.
Il realismo si pone di trattare di una realtà oggettiva, contrapponendosi alla
soggettività del romanticismo ed usando un lessico più tecnico e specifico.
Gli argomenti da trattare vengono ricercati nella vita di tutti giorni, mostrando
una speciale predilezione per i temi più comuni, per i problemi quotidiani.
Le opere realiste presentano descrizioni minuziose, tanto dei personaggi
quanto degli ambienti; il realista presenta ciò che descrive senza snaturarlo.
Nel tentativo di rispecchiare la vita quotidiana, gli scrittori utilizzano un
linguaggio altrettanto quotidiano, con espressioni dialettali, combinate con un
linguaggio letterario ripulito da ogni forma retorica superflua.
Il naturalismo accentua i toni e i tratti del realismo, portandoli fino all’estremo.
Viene data grande importanza al metodo scientifico e all’osservazione;
l’obiettivo non è limitato alla descrizione della realtà (nell’intento di offrire un
quadro della società dell’epoca), ma anche alla denuncia delle disuguaglianze
sociali e delle ingiustizie.
L’autore naturalista é pessimista per natura, pensa che non ci sia soluzione
possibile per i vizi della società: in questo modo gli autori presentano
descrizioni capaci di suscitare nel lettore un sentimento di angoscia e ansia.
Tra gli autori più importanti:
Benito Pérez Galdós
È la figura più importante del realismo spagnolo dell’800.
Riesce a fornire un quadro completo della complessa società del suo tempo
molto abile nel presentare la psicologia dei suoi personaggi. Descrive la
società e parallelamente espone una critica personale sperando di poter
diminuire le problematiche.
Galdós inserisce il naturalismo francese in una tradizione di scrittura
romantica, che avrebbe origine nella letteratura spagnola.
Egli progetta e realizza una lunga serie di romanzi storici, che il titolo generale
di Episodios Nacionales :
si tratta di 46 volumi divisi in cinque serie. L’autore presenta la vita quotidiana
dei personaggi, la varietà di bisogni della società in cui sono inseriti. Questi
scritti si differenziano dal romanzo storico romantico, che cercava le sue
ambientazioni del passato medievale o in luoghi esotici. Inoltre l’autore tiene
conto della verità storica, anche se le vicende che racconta sono di fantasia. Il
risultato è quello di un’immagine verosimile della Spagna dell’800.
Emilia Pardo Bazán
Introduttrice del Naturalismo spagnolo
proponeva una letteratura seria, sperimentale e scientifica, capace di
osservare il mondo con imparzialità e annullare il punto di vista
dell’osservatore.
Teorizza in un suo scritto intitolato La cuestión palpitante, una letteratura
naturalista nello stile, ma con idee contrarie a quelle del naturalismo: è infatti
cattolica e tradizionalista.
Nei primi tre articoli l’autrice delinea principi teorici sul suo approccio critico ed
esponendo le sue idee; negli altri analizza romanzi di altri scrittori per poi
concludere con una sintesi del panorama del romanzo spagnolo dell’epoca.
L’autrice adotta anche una posizione critica nei confronti del naturalismo,
sottolineandone le debolezze.
Clarín ( pseudonimo di Leopoldo Alas) (1884) grazioso
Autore di uno dei migliori romanzi dell’800 -> La Regenta
affresco della vita di provincia, scritto con ironia, senso dell’umorismo e
adesione ai canoni del naturalismo.
Questo romanzo è ambientato in una città fittizia, il cui nome è Vetusta (Che
corrisponde a Oviedo, luogo natale di Clarín).
La protagonista è Ana Ozores, moglie dell’ex reggente del tribunale di Vetusta,
un uomo più anziano di lei. Ana è combattuta tra il senso del dovere, che le
impone fedeltà al marito, e una passione mistico- romantica, che la porta a
cercare la presenza di Don Firmín. Un terzo uomo di nome Álvaro riuscirà a
ottenere il suo amore, fin qundo la tresca non sarà scoperta. Il marito così sfida
a duello quest’uomo, ma muore nello scontro e Ana abbatterà la condanna
morale da parte della cittadina.
Sulla base di questo adulterio, Clarín costruisce una raffinata analisi
psicologica, descrivendo anche la società dell’epoca.
L’obiettivo della critica è la borghesia che si è insediata in posizioni di potere;
si sofferma anche sulla crisi dei valori religiosi, che si sono immobilizzati in
forme apparenti e comportamenti rituali, sull’indifferenza e sul fastidio verso il
mondo politico, sulla routine quotidiana che rimuove ogni aspirazione alla
novità, e spinge la protagonista a dire che vivere a Vetusta equivale ad un
<<suicidio per asfissia>>.
La vita di questa piccola cittadina diventa lo specchio dell’intero Paese, una
rappresentazione della sua società e della crisi generale della classe borghese.
Tutti i temi trattati nel romanzo, dalla denuncia politica a quelli della vita
personale, appaiono molto ben intrecciati.
TEATRO
In questo periodo il teatro cambia fino alla nascita della commedia dell’arte, un
nuovo tipo di teatro con vari elementi diversi da quello romantico, come una
maggiore attenzione alla psicologia dei personaggi; non più maschere ma
personalità e storie personali.
La storia non è più ambientata nel passato ma nel presente e dá una morale,
un senso pedagogico di insegnamento anche per uscire dalla crisi.
Il teatro della seconda metà del XIX secolo non è molto fiorente. In questo
periodo compare un movimento conosciuto come Alta Comedia, le cui opere
sono caratterizzate da:
- Realismo dei temi e delle descrizioni;
- Uso di un linguaggio Che punta sulla semplicità e sulla chiarezza, e che
rifugge inutili ornamenti. MODERNISMO
Questo periodo viene visto come il grande disastro a causa della guerra di
Cuba persa nel 98 con la perdita delle colonie spagnole di Cuba e delle
Filippine, da qui molti scrittori perdono tutti punti di riferimento, non hanno più
una patria da difendere e la crisi aumenta sempre di più.
Il modernismo è un movimento che, seppur apparso alla fine dell’800,
raggiunge la sua maturità nei primi anni del XX secolo.
In piena crisi sociale ed economica, appare un gruppo di scrittori che ricercano
l’evasione, la fuga dal presente fatto di crudeltà e massacri, ricercando nuovi
valori.
Questo allontanamento viene creduto possibile attraverso il rifugio nella
bellezza:
- viene così accolta l’ideologia del gruppo del Parnasse francese
capeggiato da Gautiere-> tendenza che ricerca la perfezione della pura forma
letteraria, senza curarsi del carattere civile o didattico dell’arte.
- Il simbolismo è invece una tendenza che non si cura tanto della
perfezione formale, quanto dei significati celati dietro l’apparenza delle cose.
Per questo motivo i testi sono carichi di simboli, metafore, contenuti onirici.
Il modernismo spagnolo attinge da queste due correnti contrapposte francesi,
accogliendo dal primo la perfezione formale e la predilezione per i temi esotici
( Che esaltano e imitano forme di paesi lontani, soprattutto in arte), e dal
secondo l’ampio utilizzo dei simboli.
Oltre a questi temi degli scrittori, essi si spirano a due realtà, quella esteriore e
quella interiore.
- L’Exterior: lo scrittore modernista si può ispirare ai paesaggi esotici, a
donne seducenti, a scenari suggestivi e a storie di paesi lontani, a contenuti
leggendari o classici. Cerca, cioè, la bellezza sensoriale come fonte di
ispirazione.
- L’Interior: questi artisti non abbandonano la ricerca interiore, e trattano
temi come la tristezza, la malinconia, l’angoscia. A volte l’intimità dello
scrittore si proietta nella descrizione di ambienti o paesaggi stravaganti.
Queste caratteristiche avvicinano i modernisti ai romantici.
Il modernismo non fu solo una corrente letteraria ma anche un insieme di
atteggiamenti: barba lunga, vita bohemièn contro la perfezione borghese,
cercavano un linguaggio nuovo e semplice, usavano il verso libero, privo di
ostacoli e regole. Il modernismo era un’arte fine a se stessa, non voleva
impartire una morale, ma solo creare un’opera d’arte.
Rubén Darío
È Considerato uno dei precursori del modernismo spagnolo e, per questo
nonostante non sia spagnolo, la sua figura è ricordata. Nei suoi componimenti
riflette la sua preoccupazione per i problemi che affliggono l’America latina. I
suoi scritti sono innovativi sia per le tematiche che per lo stile.
La sua prima opera poetica di successo è Azul (Blu, 1888 - raccolta di liriche e
poemi in prosa, Che presentava già le innovazioni tematiche che si sarebbero
realizzate nelle opere successive)), seguita da Prosas Profanas (in cui raccoglie
tutti i temi e le ossessioni del modernismo dominato da un forte senso di
nostalgia, da un esotismo che viene usato come senso di ribellione) e da i
celebri Cantos de vida y esperanza (in cui il poeta cerca di rappresentare i
sentimenti delle masse; il tono è più riflessivo: ci sono richiami alla religione e
vengono trovati temi civili legati alla rivendicazione della propria identità latino
americana).
Juan Ramón Jiménez
Ricevette il premio Nobel per la letteratura nel 1956.
- La prima fase della sua attività poetica a una marcata influenza
modernista e vi predominano il sentimentalismo, la proiezione degli stati
d’animo nel paesaggio (un paesaggio romantico, che riflette l’anima del
poeta), e la musicalità e i temi del ricordo, del sogno, della malinconia, la
ricerca della perfezione formale.
In questa prima fase tra le raccolte spiccano:
Rimas, che inaugura una scrittura votata alla massima semplicità e
all’espressione della sua malinconia; Arias Tristes e Jardines Lejanos -> in
queste raccolte al tema della pena e della malinconia, si aggiunge la