Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 43
Letteratura portoghese parte istituzionale (Duecento-Settecento) Pag. 1 Letteratura portoghese parte istituzionale (Duecento-Settecento) Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura portoghese parte istituzionale (Duecento-Settecento) Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura portoghese parte istituzionale (Duecento-Settecento) Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura portoghese parte istituzionale (Duecento-Settecento) Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura portoghese parte istituzionale (Duecento-Settecento) Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura portoghese parte istituzionale (Duecento-Settecento) Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura portoghese parte istituzionale (Duecento-Settecento) Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura portoghese parte istituzionale (Duecento-Settecento) Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura portoghese parte istituzionale (Duecento-Settecento) Pag. 41
1 su 43
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DIVINO

 → forze del male (connotazione negativa).

DEMONIACO

 → del fatato, che non aveva una connotazione né positiva

DIMENSIONE INTERMEDIA

né negativa → deriva da tradizioni pagane sopravvissute al cristianesimo.

Connotazioni della figura della fata. Due tipi di fata:

 → prosecuzione delle figure della mitologia classica →

FATA MADRINA le Moire, le

Parche, che potevano decidere il futuro degli uomini, e infatti le fate madrine

intervenivano nel momento della nascita di un uomo e avevano una funzione di buon

auspicio → si recavano nella casa del neonato e veniva offerto loro un pasto.

 → è su questa figura che si concentra il lavoro di Harf-Lancner → ha

FATA AMANTE → due figure fatate che troviamo nella letteratura

scritto un libro, Morgana e Melusina

medievale, rappresentano le due figure fondamentali in cui si può incarnare l’archetipo

della fata-amante. Entrambe le leggende fanno riferimento ad un uomo mortale che

diventa amante della fata, ma nel caso di Morgana è lui che passa alla dimensione

ultraterrena e viene trattenuto lì (Merlino); nel caso di Melusina è la fata che entra a far

parte del mondo degli uomini. In quest’ultima variante c’è sempre una proibizione, una

condizione che l’uomo deve rispettare affinché la donna passi nel mondo terreno).

troviamo storie di un’unione tra un uomo e una fata, e si tratta sempre

Quindi nei livros de linhagens la cui storia risale all’unione tra il loro

della variante di Melusina. Es. Una famiglia, i Marinhos,

capostipite e una Dona Marinha, che l’uomo ha trovato in riva al mare, una sorta di ninfa marina.

Decide di portarla con sé, e hanno dei figli, ma lei non ha la capacità di parlare, finché ad un certo

punto c’è un incendio nella loro casa, e vedendo il figlio in pericolo si sforza di comunicare con il

marito, le esce qualcosa dalla bocca che le aveva impedito di parlare fino a quel momento, e da allora

parlerà come tutti gli uomini.

Altra storia → Dama Pé-de-Cabra, è la più famosa tra quelle inserite nei livros de linhagens, perché

Alexandre Herculano ispirandosi ad essa ha scritto una storia inserita nel suo libro Lendas e

→ è stato uno dei principali scrittori del Romanticismo portoghese, quindi aveva la

Narrativas → questo

passione per il medioevo, ed era anche un famoso storico. Versione originale dei livros

nobile, Diogo Lopes, era un grande amante della caccia, e un giorno sta seguendo le tracce di un

cinghiale e sente la voce di una donna che canta → la trova, è bellissima, se ne innamora e le chiede

chi è → lei risponde di essere una donna di alto lignaggio → acconsente a sposarlo ma a una

condizione → lui non dovrà mai farsi il segno della croce. L’incontro tra l’uomo e la fata avviene

sempre in un contesto naturale, perché esse sono l’incarnazione delle forze della natura. C’è sempre

l’origine sovrannaturale della donna, in questo caso il piede

un segno fisico che permette di capire

biforcato come quello delle capre. Questo elemento è sempre presente nelle storie di fate, e si trova

anche in ambito arabo nelle leggende relative alla Regina di Saba. Diogo e la Dama hanno dei figli,

un maschio e una femmina, e un giorno lui caccia un cinghiale, sono a casa per mangiarlo, Diogo

decide di lanciare un osso ai cani, che viene conteso da un grande alano e una piccola cagnolina, che

lo morde alla gola e lo uccide. Diogo rimane sconvolto e senza pensarci fa il segno della croce. A

questo punto la moglie afferra i figli e attraverso una fessura nel muro torna alla dimensione

sovrannaturale. Ma Diogo cerca di opporsi e riesce a trattenere con sé il figlio, mentre la figlia viene

via dalla Dama. C’è poi una prosecuzione della storia → Diogo va a combattere contro i Mori,

portata

viene rinchiuso a Toledo, e il figlio per salvarlo va nella foresta a chiedere aiuto alla madre, che gli

dà a disposizione un cavallo fatato che va velocissimo, di nome Pardalo. Un altro elemento che si

trova spesso in questo tipo di leggende è proprio un animale fantastico. In realtà forse questo cavallo

è in grado di volare, perché pardal in portoghese vuol dire uccello.

Fernão Lopes: –

Perché in Portogallo si affermi il genere storiografico sarà necessario aspettare fino al Trecento

inizio Quattrocento → cronache che sono riprese e riadattate da testi già precedenti in lingua spagnola.

Infine nella prima metà del Quattrocento abbiamo la figura di un grande storiografo portoghese,

nato nell’ultimo ventennio del Trecento, e la cui attività di storico è collegata ad un

Fernão Lopes,

elemento cruciale della storia portoghese: il passaggio di dinastia. Afonso Henriques diventa re del

Portogallo nel 1139, dando inizio alla dinastia dei Borgonha, che si esaurisce alla fine del Trecento e

viene sostituita dalla dinastia di Avis. Quindi c’è una forte crisi dinastica (1183-1185), e poi diventa

re João I. Fernão Lopes ha vissuto in prima persona questa fase di crisi dinastica, e una volta cresciuto,

al servizio della dinastia degli Avis (prima D. João I, poi suo fratello D. Duarte) scriverà questi tre

testi → →

tre crónicas Crónica de D. Pedro, Crónica de D. Fernando e Crónica de D. João I,

ovvero gli ultimi due re della dinastia di Borgonha e il primo della dinastia di Avis.

Quando D. Ferdinando muore lascia sua figlia Beatriz come erede al trono, ma è troppo giovane per

esser regina, e la reggenza viene affidata a Leonor Teles, vedova di D. Fernando. Matrimonio tra D.

Fernando e Leonor Teles → particolarmente sgradito a una parte della società portoghese, che era

una società tripartita: nobiltà, clero e terzo stato (che comprendeva anche la borghesia che si stava

affermando e rivendicava dei diritti e una rappresentanza), ed era proprio il terzo stato che si era

ribellato a questo matrimonio, perché Leonor Teles era una rappresentante della nobiltà, e quindi

rappresentava un’alleanza tra la monarchia e la nobiltà. Fino a quel momento il re aveva il compito

di regolare i rapporti tra queste classi, ma con la reggenza di Leonor la borghesia si lamenta. Altro

motivo di malcontento → Beatriz era promessa al re di Castiglia, e quindi avevano il timore che il

Portogallo potesse passare sotto il controllo della Castiglia. Quindi si cercava un altro pretendente al

trono al posto di Beatriz. D. Fernando era figlio di D. Pedro, famoso per la sua storia d’amore con

La leggenda dice che l’ha fatta disseppellire quando è diventato re per metterla

Inês de Castro. sul

trono, cosa che non era riuscito a fare quando era ancora in vita. Monastero di Alcobaça → sarcofaghi

messi l’uno di fronte all’altro. Quando il terzo stato cerca un’alternativa a Beatriz, si ricorda che Pedro

si trova all’estero, un altro in Spagna, dove viene imprigionato. D.

aveva avuto figli da Inês, ma uno

Pedro però aveva avuto altri figli da un’altra donna e quindi viene scelto D. João per diventare re. Lui

era già stato scelto per essere Gran Maestro dell’Ordine Cavalleresco di Avis (da cui prende il nome

la dinastia). Quindi viene proclamato re dalle cortes (assemblee di queste classi), che si riuniscono a

Coimbra. Lui deve combattere contro il re di Castiglia, venuto a difendere i diritti di Beatriz. Battaglia

dall’assedio di Lisbona da parte del re di Castiglia, che poi dovrà

di Aljubarrota, preceduta

allontanarsi perché tra il suo esercito si è diffusa un’epidemia. La battaglia viene vinta da D. João I

→ Fernão Lopes scrive a servizio di D. João I, che ha il problema di legittimare il suo potere essendo

figlio illegittimo di D. Pedro. Quindi la finalità di Fernão Lopes è quello di legittimare il suo potere.

Nella Crónica de D. Pedro nega il fatto che i figli di Pedro e Inês fossero legittimi siccome i due non

erano sposati, perché se fossero stati legittimi João I sarebbe stato un usurpatore. Nella Crónica de

D. Fernando scredita la sua figura, mostra che era un re inetto, non adatto a rivestire questo ruolo,

mentre nella Crónica de D. João I esalta il ruolo salvifico di questo re. Quindi queste cronache hanno

una finalità pratica.

L’attività di storico di Fernão Lopes inizia nel 1419, sotto il regno di D. João I. La Crónica de D.

João I si divide in tre parti, e di sicuro le prime due sono state scritte da Fernão Lopes, per la terza gli

storici sono divisi → alcuni dicono che l’ha scritta lui, altri che se ne è solo assunto la paternità. In

ogni caso verrà poi pubblicata dal suo successore. Fernão Lopes viene nominato capo dell’archivio

del regno, dove venivano conservati tutti i documenti ufficiali. Questo archivio era la Torre do Tombo

(ora questa torre non esiste più, ma l’archivio nazionale portoghese si chiama ancora così). Ora tombo

= capitombolo, ma nel portoghese medievale tombo = libro (noi abbiamo ancora il termine tomo).

Fernão Lopes → primo storico a livello europeo che si rifà il più possibile ai documenti, citandoli

anche nelle sue opere, quindi cerca di giustificare cosa scrive. Elemento di modernità. Ma quando

trova diverse versioni dello stesso fatto le confronta e le sottopone al proprio vaglio critico, cerca di

proporre la versione più verosimile → quindi c’è anche un suo filtro critico, un esame critico. Quindi

obiettività → a differenza di quanto era comune tra i cronisti del periodo, che appartenevano alla

nobiltà, e che quindi raccontavano praticamente solo gli eventi bellici, Fernão Lopes non ripropone

solo la visione parziale di una classe sociale, ma anche degli scontri tra varie classi → tenta di tornare

alla obiettività. In questi stessi anni scrive un cronista francese, Froissart, che assume il punto di vista

della classe nobiliare, quindi descrive la storia come un susseguirsi di fatti d’arme. Invece Lopes è

uno dei primi storici che cerca di descrivere anche come funziona la società dal punto di vista

economico (religione, moneta, commercio, ambito portuale della città di Lisbona) → la descrizione

di Lisbona fa pensare che sia nato e cresciuto nella capitale, anche se non sappiamo dove è nato in

realtà.

Ha anche indubbie qualità di scrittore, è molto importante per il consolidamento della prosa

portoghese → descrive con molta vividezza gli ambienti e le azioni di grandi scene collettive

(piuttosto che azioni di singoli pers

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
43 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/08 Letteratura portoghese e brasiliana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Aro11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura portoghese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Rei Matteo.