vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LA LETTURA NELLA TRILOGIA FIABESCA
Premessa: tra Il visconte dimezzato 1951 e La giornata di uno scrutatore 1963 si individua
la piu’ alta densità di personaggi lettori dell’intera produzione di Calvino.
I personaggi della Trilogia rappresentano l’avvicendarsi di nuove prospettive narrative,
spesso influenzate dall’esperienza editoriale.
Si è acuita nell’autore la consapevolezza dell’imprevedivibilità della ricezione.
4
Matura nell’autore l’idea dell’opportunità di progettare un modello ideale di lettore cui
indirizzare il proprio lavoro.
1)Il Visconte dimezzato -1952-:
piu’ o meno tutti i personaggi principali vengono coinvolti nella lettura della Gerusalemme
liberata.
-il Buono come declamatore
-Pamela come ascoltatrice
-Il cattivo come antagonista della lettura e attentatore del lettore
-il dottor Trelawney e il nipote del visconte come spettatori occasionali
la lettura è tornata a essere usufruita da un’utenza variegata.
Ora centro di interesse di Calvino sono le molteplici variabili di lettura --> capaci di
condizionare un testo all’interno di una comunità di lettori:
es: il dott Trelawney giunto per ultimo in scena si trova a decifrare versi senza ne capo
• ne coda. egli rappresenta lo scienziato puro, l’individuo scisso dal corpus della società
es: Pamela che vuole spezzare la monotonia del racconto e rappresenta quindi
• l’avventura, l’azione e il gioco. questi aspetti sono anche quelli che avevano
appassionato Calvino lettore ma anche il Calvino scrittore di quegli anni.
Calvino reclama l’azione della narrativa italiana, da congiungere all’idea della ricerca di
una letteratura popolare di derivazione gramsciana.
infatti Calvino afferma come
anche un pubblico non colto possa dedicarsi a letture impegnative qualora sia attratto da
bucce avvincenti e avventurose.
In questo periodo Calvino afferma: la narrativa di avventure è l’unica narrativa popolare
possibile.
Come primi lettori egli vuole proprio i non lettori, quelli che come Pamela, sono gli esclusi
della lettura.
Il Buono si caratterizza per l’ostinazione dell’educare senza verificare i riscontri ottenuti.
• l’eccessiva bontà del personaggio si dimostra improduttiva.
Il Cattivo taglia a metà il volume e attira l’attenzione di Pamela. si ha la dissacrazione
• della vocazione pedagogica della letteratura.
L’autore sposa il principio della utilità della letteratura che si deve esercitare in un modo
indiretto, senza snaturare la specificità del linguaggio letterario, tralasciando il linguaggio
tecnico e giornalisitico.
Pamela --> ha finzione prolettica di quella poetica del divertimento che sarà poi
compiutamente espressa a partire dal 1956.
Tale poetica comunque non implico’ mai per l’autore l’abbandono dell’idea dell’utilità della
lettura.
Da queste considerazioni sorge l’interesse fondamentale di Calvino per L’Orlando Furioso
dell’Ariosto --> “ L’Ariosto affonda le sue radici nel movimento e nella fantasia popolare da
cui era scaturita la civiltä del rinascimento, si espande verso una comune e piu’ larga
umanità. nello specchio della favola viene accolta la realtà quotidiana e la moralitä”
5
2)Il Barone rampante -1957-:
qui il tema della lettura è massimamente presente in tante sue sfaccettature:
! -prosegue la polemica sulla lettura con finalità pedagogica --> quando l’abate
fauchelafleur cerca di impartire lezioni al giovane Cosimo. Abate Vs Cosimo è simile a
Pamela Vs Il Buono. ogni volta Cosimo si distrae mentre sente l’abate parlare e cerca di
movimentare la situazione. quindi si ha la contrapposizione tra un’immagine noiosa e
statica di lettura e un’aspirazione di una piu’ entusiasmante e dinamica. Calvino si è
dedicato in questo periodo dalla causa del delectare e si è appassionato a bertold Brecht il
quale per primo diceva che scopo del teatro è divertire.
Siamo nel pieno della Poetica del divertimento: si individua nel divertimento la funzione
sociale della letteratura. letteratura e politica non devono confondersi.
“il lettore che si deve sorbire tutte queste pagine, ha comprato un libro, ha speso soldi,
allora bisogna che si diverta”. --> parole che trovano riscontro non solo nella sua linea
editoriale, ma anche in quella di scrittore.
In questi anni Calvino passa da un’ottica tradizionale del rapporto letteratura e società a
una piu’ feconda del rapporto fra produzione e fruizione dei testi, tra scrittura e lettura.
! -ritorna il modello di lettore incolto e appassionato:
Gian dei Brughi --> rappresenta la fascinazione massima che una lettura puo’ avere sul
lettore. rappresentativa è la coincidenza tra l’impiccagione del brigante e quella del
protagonista del romanzo che stava leggendo e del quale non sapeva la fine. La passione
divorante per la lettura, segna in Gian dei Brughi la discesa della sua carriera da
fuorilegge e segna anche quindi l’uscita dalla vita vera e l’entrata nel regno scritto. siamo
di fronte a un’evoluzione non positiva, ritroviamo la pigrizia e inettitudine che avevano
contraddistinto Zena il quale pero’ era trattato con toni piu’ bonari. adesso a spronare
Calvino nel suo lavoro di editore e autore non basta piu’ pensare un lettore fortemente
appassionato, ma accanto alla celebrazione della speranza, curiosità e meraviglia bisogna
avere ancora il senso pratico dell’esistenza. rischio grande della lettura: isolare dal mondo.
La responsabilità non è solo del lettore, ma anche nella scelta di libri. il brigante amava
Richardson e Fielding, i padri fondatori del romanzo moderno.
(rapporto tra lettura romanzesca e partecipazione emotiva del lettore = presente anche in
un altro racconto di quegli anni: L’avventura di un lettore --> dive Amedeo considera la
letteratura molto piu’ appagante e vera della vita reale. di qui la somiglianza con Gian dei
Brughi)
Se i questi due personaggi sopravvive l’amore di Calvino per la seduzione romanzesca (in
quanto carica di rinnovamento a differenza della mera descrizione realista), si esprime al
contempo l’esigenza di ristabilire le giuste proporzioni tra uomo e letteratura: È LA
LETTERATURA AD ESISTERE PER L’UOMO E NON L’UOMO A DOVER ANNULLARE
LA PROPRIA VITA PER GODERE DEL PIACERE DI LETTURA. ORA CALVINO ESIGE
UN LETTORE DISTACCATO, POSTO A UNA GIUSTA DISTANZA COME AD ESEMPIO
COSIMO.
! -arriva il nuovo modello di lettore rappresentato da Cosimo:
Cosimo --> nuovo modello pedagogico. Cosimo inizia a fare da maestro all’abate. Cosimo
si contraddistingue per l’eterogeneità delle materie considerate e per il bisogno di
commentare le scoperte che andava facendo sui libri. Sviluppa domande e esige
spiegazioni. Il metodo di Cosimo fa convertire l’abate al pensiero illuminista per il quale poi
verrà incriminato e poi condannato.
in questo periodo massima corrispondenza tra il lavoro di autore ed editore in Calvino:
1956 anno in cui esce Fiabe italiane poi nel 1959 cura la riduzione del Barone per la
collana Libri per ragazzi. 63‘Marcovaldo, 69‘antologia per scuola media.
6
Schermarglia tra abate e Cosimo = scontro tra modello dell’insegnante ecclesiastico
tradizionale e il nuovo uomo illuminato. il triste epilogo dell’abate segna la fine del
monopolio ecclesiastico sull’insegnamento.
Nell’idea di educazione di Cosimo = idea di educazione di Calvino, da sempre illuminista,
ateo. in piu’ l’ambiente dell’Einaudi dove lavora è ricco di personaggi di sinistra, illuministi.
COSIMO LETTORE IDEALE = una delle prime differenze con il brigante è che se la vita di
Gian si annulla, nell’esperienza di Cosimo l’atto della lettura mantiene un rapporto
dialettico e costruttivo con la realtà.
Un’altra differenza col brigante è che in Cosimo la lettura non ha funzione consolatoria,
non è rifugio dalla realtà, bensi in Cosimo la lettura amplifica gli stati d’animo. (rapporto tra
lettura ed esaltazione degli stati d’animo reali si ritrova nel racconto: Avventura di un
impiegato --> protagonista Enrico Gnei che leggendo il giornale non pensa a quello che
legge ma è pervaso dalle emozioni provate durante la notte)
Cosimo e Gnei = antitetici rispetto a --> Brugi e Amedeo.
Cosimo come editore --> testimonia la possibilità di credere ancora che si possa incidere
sulla società attraverso la letteratura benchè in un modo indiretto e a volte fortuito.
In base alle scelte di lettura si caratterizzano lettori diversi: il lettore appassionato di
romanzi sentimentali come Brughi o il lettore illuminato e curioso come Cosimo che sfoglia
anche l’enciclopedia e i manuali.
Cosimo --> funzione prolettica che anticipa prospettive e predilezioni per la scienza la
filosofia e la teoria letteraria che correranno in aiuto della sua vena fantastica.
Cosimo come editore --> poichè svolge una funzione di mediazione assimilabile al lavoro
editoriale. Cosimo deve portare i libri a Brughi. deve mantenere separate l’attvità della
lettura privata e quella in funzione del brigante che ha gusti completamente differenti dai
suoi questa azione è simile alla lettura di mestiere che porta ai pareri di lettura in una casa
editrice.
Proprio l’impegno editoriale preserva il barone e forse anche Calvino dal rischio di un
eccessivo distacco, costringendo il nuovo intellettuale ad alternare l’isolamento con
l’efficienza e socialità (in quegli anni Calvino si stava staccando sempre piu’ dal Pci e
allontanandosi dagli interessi materiali della quotidianeità)
Cosimo viene appagato dal vedere soddisfatto il proprio lettore e da cio’ scaturisce un
senso di impegno intellettuale come volontà di mettersi al servizio degli altri, volontà che
ha contraddistinto lo stesso Calvino editore.
Soddisfazione per il proprio lavoro l’ha anche Cosimo con la ragazza Ursola della quale
soddisfa sia il suo diritto al divertimento e all’evasione, agendo al contempo nella
prospettiva di un cambiamento culturale della ragazza (all’oscurantismo oppone una
visione piu’ libera e naturale dell’amore, tramite romanzi come Paolo e Virginia o La nuova
Eloisa e incita l’intera comunità spagnola ad abbracciare totalmente lo stile di vita naturale
a scapito del mantenimento dei loro comportamenti ancora aristocratici)
Altro aspetto importante per il lavoro editoriale è l’accorgersi di come le letture variano
anche in base alle diverse circostanze di lettura --> nella latitanza il