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ITALO CALVINO

Nasce nel 1923 a Santiago de Las Vegas e compie gli studi a Sanremo. Partecipa alla Resistenza nelle brigate Garibaldi, poi si iscrive al PCI che lo porta a frequentare la casa editrice Einaudi. Nel 1947 pubblica Il sentiero dei nidi di ragno, a cui segue nel 1952 Il visconte dimezzato. Si trasferisce a Parigi nel 1964 dove pubblica Le cosmicomiche (1965), Ti con zero (1967) e Se una notte d'inverno un viaggiatore (1979). Muore a Siena nel 1985.

Opere:

  • Il sentiero dei nidi di ragno: Sembra a prima vista inserirsi nel filone neorealistico ma nello stesso momento Calvino prende le distanze per evitare la mimesi linguistica e la celebrazione della resistenza. Per fare questo narra la vicenda attraverso gli occhi di un bambino che per questo può inserirsi nelle vicende degli adulti con una disposizione fantastica e lirica.
  • I nostri antenati: Trilogia composta da Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il cavaliere inesistente, che si distingue per la spiccata

inclinazione al fantastico (nonostante Calvinocronologicamente intrecci la sua produzione neorealistica a quellafantastica). Calvino crea questi personaggi come allegoria dellacondizione dell'uomo contemporaneo costantemente alienato, mutilatoe impossibilitato a raggiungere la completezza. C'è inoltreun'attenzione data alla prospettiva storica, proveniente dallavocazione neorealistica dell'autore, per cui Calvino indica un precisomomento storico come causa dell'alienazione dell'uomo.

La speculazione edilizia: Pubblicata nel 1957, parla del boomeconomico di quegli anni sottolineando la crescita edilizia disordinatache massacra il paesaggio. Descrizione molto dettagliata del momentostorico.

La nuvola di smog: Lucida analisi pessimistica della società italianain cui gli industriali che inquinano vogliono farsi paladiniantinquinamento.

La giornata di uno scrutatore: Uno scrutatore alle elezioni del 1953 sitrova a contatto con elettori,

la cui deformità fisica e mentale li pone con una mostruosità ai limiti dell'umano. Si ha una negatività della natura (a causa della degradazione degli elettori) e una negatività della storia (la degradazione è sfruttata durante le elezioni).

Le comicosmiche e Ti con zero: produzione fantascientifica in cui Calvino prospetta e sottopone a discussione molte tesi scientifiche dimostrando come le novità scientifiche non portino alcuna soluzione alla vita concreta. Illustra un mondo abissalmente, lontano dal nostro nel quale però si vedono gli stessi conflitti del mondo di oggi.

Se una notte di inverno un viaggiatore: punto massimo dell'esperimentazione di Calvino incominciata con Il castello dei destini incrociati in cui oppone al labirinto dell'esistenza la regolarità dell'essere (che si presenta sempre con simmetrie e rispondenze). L'opera è un metaromanzo composto da dieci inizi differenti di romanzi, che

si intersecano su un impianto che si può definire poliziesco.

La poesia neorealista

Il dibattito neorealista porta i suoi risultati più visibili in narrativa, piuttosto che in poesia poiché i poeti non potevano trovare modelli nel passato (come i narratori facevano con Verga) o nel presente (Vittorini, Pavese), a causa delle specifiche caratteristiche della poesia italiana; per cui i poeti tentano nuove soluzioni:

  • l'adeguamento del linguaggio poetico alle nuove esperienze, rifiutando l'uso elitario che ne faceva la poesia ermetica;
  • un rovesciamento tematico che abbia per oggetto i problemi collettivi e dia voce concreta e trasparente ai problemi di tutti.

Questi atteggiamenti però faticano a diventare esperienze concrete, a causa della semplificazione del linguaggio letterario e del tono che sfociava troppo frequentemente nel prosastico. L'unica eccezione è Rocco Scotellaro, che comincia con la sua raccolta È fatto giorno a delineare una

Poesia corale che sia voce di una comunità attraverso l'esaltazione del mondo lucano; ma il tentativo è stroncato dalla morte del poeta a 30 anni. C'è però una serie di poeti che riesce a superare l'Ermetismo attraversandolo e seguendo logiche intrinseche all'esperienza poetica.

MARIO LUZI nasce nei pressi di Firenze nel 1914. Frequenta il liceo classico e si laurea in letteratura francese. Ha contatti con la cultura ermetica (Carlo Bo). Muore nel 2005.

Costituisce il culmine dell'Ermetismo fiorentino. Nelle sue poesie domina il tema della celebrazione drammatica dell'autobiografia, dove risalta il drammatico conflitto tra un Io portato per le cose sublimi e le scene terrestri che gli vengono proposte.

❤ Fase 1: improntata sul Cristianesimo e non estranea al Surrealismo. Immagini di paesaggi lunari, città spettrali, pietre preziose, ecc. fanno avvertire una più matura esperienza con le letterature europee. È

Un periodo prettamente gotico in cui l'Ermetismo è una condizione esistenziale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale maturerà un'altra esigenza di verità.

- La Barca (1932 - 1936)

- Avvento notturno (1936 - 1939)

- Un brindisi (1940 - 1941)

- Quaderno gotico (1945 - 1946)

Fase 2: un rimodellamento di caratteri tematici e formali e di importazione strutturale, porta all'introduzione del modulo dialogico, tendendo alla mimesi del parlato: i dialoghi (spesso con figure femminili, sovrapposte al doppio dell'Io lirico) sono momenti di svolta e di difesa dei valori della poesia, contro il mondo della città, dell'industria, del lavoro, che sembra non preveda più spazi per il poeta. L'opera acquista tristezza e inquietudine, che si leggono nella descrizione dei paesaggi aspri, ventosi, inabitati. Luzi vuole entrare nel vivo del dibattito sociale e culturale della sua epoca: c'è estroversione, non più

introversione.- Primizie del deserto (1947 – 1951)- Onore del vero (1952 – 1956)- Nell’opera del mondo- Dal fondo delle campagne (1956 – 1961 ma pubblicata nel 1965)- Nel magma (1961 – 1963)- Sui fondamenti invisibili (1960 – 1979)❤ Fase 3: stile più prosastico, ricordi dell'adolescenza, descrizione di cambiamenti quotidiani, vicini a quelli esotici.- Fuoco della controversia (1971 – 1977)- Per il battesimo dei nostri frammenti (1978 – 1984)- Frasi e incisi di un canto salutare (1984 – 1990)- Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1990 – 1994)- Sottospecie umana (1999)- Dottrina dell'estremo principiante (2004)La parola chiave nella poesia di Luzi:- descrive l'accaduto per "essere pronti all'evento"- è l'enigmaQuindi cosa fa la poesia? Il linguaggio poetico non esiste, perché il poeta non cerca i modi e le parole che sono poesia, ma quelli che fanno poesia. Il

Il contesto e la trama fanno diventare poetica la parola, così tutta la vita può entrare in poesia. Per Luzi nessuna espressione è da buttare, se dietro c'è lo spirito. Dunque, la vita e l'espressione "masticare una gomma" ad esempio, diventano atti, per quanto secondari, che caratterizzano il modo in cui loro lo trattano. Giorgio Caproni non dichiara la propria cattolicità, a differenza di Luzi. Luzi parla delle vicissitudini, degli avvenimenti, ci sono poche poesie d'amore in senso divino. Ungaretti, nato e formatosi all'estero, fino al 1914 non sapeva se sarebbe stato un poeta francese o italiano; tra gli anni Venti e Trenta, riscopre la tradizione italiana e i due poeti di riferimento sono Petrarca e Leopardi, ma non Dante. Anche Luzi inizialmente era "petrarchista" e si rifaceva ad una tradizione simbolista europea, che aveva come epicentro Petrarca, che era molto esclusivo. Nel 1945 il trauma della guerra fa

cambiare direzione a Luzi: si tratta di un cambiamento lento e il riassestamento avverrà solo negli anni Sessanta.

L'inferno e il Limbo (1945) ha implicazioni storiche e metafisiche. Il Limbo è uno stato sospeso, che in verità nel saggio sembra essere una prefigurazione del Purgatorio; una sorte di "sala d'attesa" eterna, perché nell'Inferno e nel Paradiso non esiste il tempo.

La cantica del Purgatorio di Dante è quella che Luzi ama di più e Dante si ispira, creando però un collegamento tra il Limbo e il Purgatorio; in questo Limbo in cui l'eternità è sospesa, ci sono anime non indagate da Dante.

Luzi riprende la sua idea del 1945, ci riflette e lentamente la inserisce nella sua poetica (lentamente perché ancora è attiva la sua vena simbolistica europea della fase ermetica) negli anni Sessanta inizia l'atmosfera dantesca.

Ne L'Inferno e il Limbo, Luzi contrappone Dante a Petrarca: quest'ultimo,

Codifica ed offre la lingua alla poesia (come avevano fatto i siciliani, i guittoniani e lo Stil Novo), portando l'attenzione su un vocabolario lirico ristretto nelle poesie d'amore, che servirà poi da modello per il suo Canzoniere; Petrarca non aveva intenzioni paradigmatiche, ma nel Cinquecento divenne un vero e proprio modello di paragone.

Luzi recupera Dante, non in chiave linguistica, ma nella sua dimensione umana. Petrarca si concentrava sul soggetto poetico, mentre Dante sulle relazioni tra i diversi attori umani; per questo Dante scrive la Divina Commedia, dove lui stesso si mette da parte, per far parlare gli altri, ottenendo una scrittura dinamica e incisiva; Dante guarda gli altri e quello che gli succede intorno. "La nostra letteratura si sviluppa più sull'esempio di Petrarca che di Dante, quindi la lingua dovrebbe fare delle rinunzie".

Dante ha una visione geografica diversa da quella odierna: oggi abbiamo un'Italia divisa tra nord e sud,

Al tempo di Dante tra Tirreno e Adriatico (vedi De vulgari eloquentia): la diadi est ed ovest era fondamentale per la cultura occidentale. Petrarca si chiude in un Limbo ed evita l'Inferno; Dante fa entrare il lettore in una dimensione storica, che il Canzoniere di Petrarca poteva precludere. Magma è una breve raccolta di poesie narrative, quasi dantesche (ma non c'è un'ambientazione dantesca), ricche di umanità. La poesia iniziale ha dei versi lunghissimi. Sembra un dialogo come quelli tra Dante e un'anima non infernale, ma del Purgatorio (ottobre e novembre sono mesi purgatoriali); l'anima lo rimprovera: quando lui avrebbe dovuto prendere una posizione (fare il partigiano), non l'ha fatto. La lingua di Luzi da selett

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Publisher
A.A. 2016-2017
46 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Svelo1993 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana moderna e contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Ritrovato Salvatore.