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RELIGIOUS WRITING: BECKETT AND OTHERS
Nell'Irlanda di BECKETT vigeva una condizione profonda corruzione religiosa; non esisteva una vera tradizione intellettuale per il Cattolicesimo irlandese, poinegli anni '30 ci fu una frattura tra mondo della chiesa e mondo letterario. Beckett, che è considerato un artista religioso, confrontò i temi supremi della coscienza puritana: lavoro, sforzo, il bisogno di autoresponsabilizzarsi, la poca fiducia nell'artificio e anche nell'arte. Il lavoro di Beckett può essere considerato la risposta alle preghiere di Shaw di ridefinire il protestantesimo.
I concetti di fede e la riflessione sull'esistenza di Beckett:
- La vita dell'uomo è contraddistinta dalla sofferenza e solo nella sofferenza troviamo l'importanza di credere che Dio esiste. Il significato di sofferenza umana viene confrontato dall'autore in maniera più decisa nella metà degli anni '30. Le opere scritte
Scettica e minimalista. Per Beckett, come il vecchio testamento di Dio, ogni atto della creazione è undrastico esercizio della propria limitazione e la creazione di un universo è solo il sacrificio di questa perfezione. Analisi di alcune opere.
"M ore Pricks than Kicks" è la prima raccolta di storie. Il protagonista è Belacqua Shuah, egli di fronte al non senso della vita sceglie di stare a letto in posizione fetale, proprio come nel modello di Dante per pigrizia si aspettava ai piedi del monte del Purgatorio. Viene ripresa anche l'idea di Milton che la mente è estremamente mutevole e che si può fare di un inferno un paradiso e viceversa.
In "Murphy" il protagonista del romanzo rifiuta di seguire l'impronta etica Protestante di cui la fidanzata Celia è portavoce. Murphy come Beckett non si converte al cattolicesimo romano ma alle religioni dell'est seguendo così il movimento degli anni.
’60 chiamato turn east (anche Yeatse Russell lo fecero).- “ W aiting for Godot” , che è un’opera teatrale, rappresenta l’immaginesolitaria e arbitraria come una contemplazione Zen ed una lunga metaforasulla vita.- Beckett scrisse una trilogia, il primo volume è “ Molloy ” che contieneuna parodia della confessione romana cattolica e riporta anchel’esperienza personale dell’autore. In questo volume l’ansia per il noncapire l’esistenza trova conforto nella conoscenza, vale a direcomprendere che non è necessario cercare la spiegazione per ogni cosa.Ogni protagonista della trilogia scopre che non può sottrarsi al propriofato e l’autore riprende elementi della filosofia di Schopenhauer e dellereligioni dell’est. Nelle ultime 50 pagine di “ The Unnamable ” , altrovolume della trilogia, è come se ci fosse la voce di Dio stesso e ciòsignifica che la poesiaÈ sinonimo di preghiera. Altri scrittori religiosi sono: - MAC GREEVY scrisse poesie in verso libero e per lui la poesia è anche preghiera. Scrisse la raccolta di poesie "Poems" in cui paragonò la presenza di Dio nella nostra esistenza ad una calamità naturale, come un terremoto e il fuoco. Sia Mac Greevy che Beckett andarono a Parigi nel 1928 ma mentre Beckett si stabilì in Francia, Mac Greevy ritornò in Irlanda. - DANIS DEVLIN è poeta e visse il dualismo tra corpo e anima, tra identità sessuale e religiosa. La poesia per lui è divina e paragonabile all'amore di un uomo per una donna. - BRIAN COFFEY è poeta anche lui, scrisse una lettera in verso libero indirizzata a Mac Greevy. Patriottico tanto che descrisse l'Irlanda così: "the only Ireland we love". - AUSTIN CLARKE evocò il mondo celtico/romanesco della cristianità irlandese medioevale come un posto di vigore e spiritualità.bellezza dove i valori gaelici erano armonizzati a visioni libertarie. Voleva ritornare alle locali strutture del monachesimo medioevale.
UNDERDEVELOPMENT: Durante la seconda guerra mondiale l'Irlanda rimase ufficialmente neutrale (condizione non appoggiata dai letterati ex Beckett). Il petrolio e il cibo furono razionati e l'attività economica precipitò. A partire dagli anni '40 ci fu un'onda migratoria dall'Irlanda per problemi economici e cominciò la colonizzazione del Terzo mondo.
L'Irlanda fu dichiarata una Repubblica nel 1949 e restò una società patriarcale e conservatrice caratterizzata da sottosviluppo e povertà.
Negli anni '50 il Governo collassò, mentre gli anni '60 furono periodo di sostanziale prosperità con la nascita di multinazionali.
L'Irlanda entrò a far parte delle Nazioni Unite nel 1955.
CAP 27 THE PERIPHERY AND THE CENTRE: L'Irlanda visse il mito della
nazione rurale e fu culla per autori come Yeats, Russell, pensatori politici come De Valera e Michael Collins (conservatore ed esponente del pastoralismo). Nel 1880 furono varati i Land Acts da cui derivarono differenze di classe nelle comunità rurali. Yeats sottolineò questa situazione ("Major Robert Gregory") enfatizzando e ironizzando la visione di una contadinanza storica = ahistorical peasantry, anche Shaw in "John Bull's Other Island" descrive i proprietari di terre come arrivisti. Le vittime dei Land Acts erano la gente comune e i lavoratori che furono scavalcati dai proprietari e che quindi appoggiavano il ritorno alla condizione sociale precedente. In Irlanda la nuova élite era la casta media dei contadini cattolici che aveva un ruolo di prestigio sia nelle campagne che nelle città. In questi anni nacque un nuovo parlamento chiamato Dail che prima in gaelico aveva il nome Pairlement. Joyce e Shaw evidenziarono come nelle
campagne ci fossero in prevalenza nuoviproprietari terrieri, mentre nelle cittadine e nelle città i membri della classe media.Il mito della città fu accusato di essere la fonte che porta all'anonimato, dando origine così al sentimentalismo. In Irlanda vi erano due tipi di pensiero diversi: da una parte i conservatori (Collins) che erano i portavoce di ideali pastorali e di una certa nostalgia per gli antichi valori, dall'altra parte invece i non-conservatori (Synge) che appoggiavano ideali antipastorali.Nonostante gli scontri ideologici l'attività politica delle città volse spesso lo sguardo alle campagne da cui ereditò la tradizione clientelistica che portò alla prevalenza di dibattiti tra destra e sinistra.Le città, tra cui anche Dublino, erano caratterizzate da slums, dalla povertà ma anche da un'attenzione particolare per i turisti per i quali venivano inscenate opere teatrali speciali, "The Irishshort-story ” . I personaggi di queste opere erano dotati di una forte sensibilità e spesso emigrati dalla campagna alla città . La presentazione dei caratteri della complessa vita cittadina riprende i caratteri delle opere del francese Balzac, colui che per primo delineò i caratteri di personaggi che si sono mossi dalla campagna alla città. La città di Dublino diventò sempre più grande estendendo anche i confini del suo hinterland. La rottura tra città e periferia fu uno dei motivi per i quali l’Irlanda diventò una nazione problematica.
CAP 28 FLANN O’BRIEN, MYLES, AND THE POOR MOUTH
The Poor Mouth (1941) é la versione inglese di An Bèal Boch, l’opera scritta in gaelico da Brian O’Nolan, alias Flann O’Brien, alias Myles na gCopallen. Il nome Myles è ispirato all’eroe comico dell’opera teatrale “ The Colleen Bawn ” di Boucicault che rappresenta
L'antitesi della rispettabilità vittoriana e la vittima del sentimentalismo. An Béal Bocht, che l'autore scrive sotto lo pseudonimo di Myles, è una satira della condizione irlandese/britannica e del falso perbenismo vittoriano. Il target a cui l'opera è indirizzata è il popolo irlandese che continuava a confrontarsi con lo stereotipo britannico.
Nell'opera viene fatto un attacco diretto ai Dublin revivalists del ventesimo secolo che pensavano solo a rimpiangere la semplicità della vita, ignorando la terribile povertà che si stava incrementando. L'autore voleva evidenziare come in realtà gli uomini siano dei buffoni.
Il tema centrale del romanzo è la commedia tragica degli sbagli d'identità in Inghilterra di quello che si pensava fosse l'uomo irlandese; è il trionfo della scoperta della propria vera identità e del coraggio di essere sé stessi.
Béal Bocht = Poor
Mouth era una tattica (nelle regioni colpite dalle deprivazioni) usata dalle persone che facevano grande mostra della povertà, la povertà infatti costringeva gli uomini a coabitare con maiali e mucche. Il romanzo è caratterizzato da una tagliente ironia, ad esempio l'autore paragona una cassetta registrata con grugniti di animali ad una forma particolare ed erudita di irlandese. Il protagonista è Bonaparte O'Coonassa e rappresenta il buffone irlandese. Verso la fine del romanzo Bonaparte parte per un periodo che trascorrerà in montagna, per poi tornare nudo e affamato e non convinto che i gaelici siano persone. All'inizio del romanzo Bonaparte prende coscienza che il nome di una persona e i suoi soldi sono le chiavi della sua identità. Bonaparte era stato derubato del suo nome e perse memoria del padre nella prima giovinezza, quindi si domanda se lui stesso abbia una personalità umana o è semplicemente al pari degli altri.