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LA CENSURA NELL’IRISH FREE STATE:
Tra gli anni ’20 e ’30 del 1900, l’Irish Free State non era così aperto verso l’esplorazione e la
sperimentazione artistica, in quanto l’atteggiamento conservatore della chiesa cattolica ortodossa
era prevalente.
Nel 1929 viene anche approvato il Censorship of Publications Act, che sancisce un tentativo di
escludere dall’Irlanda tutti quegli autori che mettevano in dubbio l’ortodossia cattolica e
discutevano di argomenti come il sesso e la contraccezione.
Proprio per questo motivo gli autori irlandesi furono ostacolati nel parlare poemi sociali.
• LIAM O’FLAHERTY:
Una delle sue prime opere si intitola “A Tourist’s Guide to Ireland”, nella quale preti, politici e
proprietari di pub e locande vengono descritti come oppressori della popolazione.
Inizialmente O’Flaherty stesso aveva iniziato gli studi per diventare prete, ma successivamente
aveva combattuto durante la guerra civile e poi si è avvicinato al comunismo.
Il genere da lui maggiormente utilizzato è quello della short story in cui si esprime tutta la sua
turbolenta energia.
• KATE O’BRIEN:
Kate ha dato un contributo alla letteratura in lingua inglese con opere come “Without my cloak”,
in cui ha raccontato della nascita di una famiglia nel 19th secolo attraverso tre generazioni.
Due sue opere, “Mary Lavelle” e “The land of spices”, sono state bandite.
I suoi romanzi hanno spesso come protagoniste delle eroine, delle quali vengono esaltate le
potenzialità, le chances di successo, in cerca dell’amore e della libertà.
• SEAN O’FAOLAIN:
E’ stato un importante scrittore di storie, romanzi storici, nei quali ha cercato di analizzare il motive
delle tensioni tra gli individui.
Un romanzo storico importante è stato “Bird Alone”.
THE BELL :
The Bell è un giornale che è stato fondato e pubblicato dal 1940 al 1946 da O’Faolain ed era
caratterizzato da toni critici nei confronti dell’autoritarismo irlandese e della logica che stava dietro
lo stato d’Irlanda.
The Bell ha portato alla creazione di un acceso dibattito su materie di pubblico interesse: i temi
maggiormente trattati da O’Faolain sono stati la vita e l’importanza dell’individualità.
O’Faolain è stato anche scrittore di numerose biografie e di libri che parlano di viaggi.
• FRANK O’CONNOR :
Egli ha scritto un’interessante biografia in merito alla sua infanzia intitolata “An only Child”.
Ciò che di particolare si può notare nei suoi romanzi è il grande sforzo di riprodurre una lingua
tipica del parlato, conversazionale, che sia quindi fluida e semplice.
Molte delle sue opere furono bandite in Irlanda.
• MICHAEL MCLAVERTY:
Egli è ricordato per le numerose short stories scritte che trattano delle tensioni della vita rurale
nell’Ulster, contemplano i problemi della gente comune e le situazioni vengono raccontate in una
prosa semplice ed efficacie.
• FRANCIS STUART:
Egli è stato coinvolto durante la guerra civile nella quale si schierò dalla parte dei Repubblicani e fu
un grande scrittore del periodo.
Egli fu infatti premiato per due suoi romanzi: “Pigeon Irish” è “The Coloured Dome”.
Nei suoi romanzi, Stuart espresse liberamente i suoi pensieri anche su argomenti come il sesso e la
religione: per lui l’artista era il dissidente per natura, con una caratteristica particolare che gli
permette di godere della massima libertà.
• MOLLY KEANE:
Molly rappresenta nei suoi romanzi gli Anglo-Irlandesi come uomini vestiti miseramente, che
vivono nella precarietà e che non hanno nemmeno il denaro necessario a pagare le bollette,
mostrando numerosi conflitti nella società come quelli tra genitori e figli.
• MICHAEL FARREL:
La sua opera principale si intitola “Thy Tears Might Cease” che è stat però pubblicata postuma.
• MERVYN WALL:
Mervyn ha ricevuto la sua educazione presso l’università di Dublino e tra le sue opere principali
ricordiamo “The Unfortunate Fursey”, “The return of Fursey” e “Hermitage”.
• FLANN O’BRIEN:
Egli ha scritto numerosi romanzi satirici in merito alla cultura gaelica, usando però materiale
proveniente dai racconti popolari.
Tra i suoi romanzi più famosi ritroviamo “At swim-two-birds”, “The third policeman”, “The
hard life”, “Irish Times” e “The best of Myles”.
• SAM HANNA BELL:
Egli è stato un grande romanziere di Belfast che, nei suoi romanzi, ha voluto rappresentare la
durezza delle comunità dell’Irlanda del Nord.
I suoi romanzi di maggior successo sono stati “Narrows ea” e “The theatre in Ulster”.
• MARY LAVIN:
Questa autrice rappresenta la vita di provincia dalla quale i protagonisti dei suoi romanzi vogliono
fuggire.
La natura dei personaggi viene ben delineata attraverso monologhi e dialoghi.
Alcuni dei suoi romanzi più famosi sono “The Becker Wives” e “The House in Clew Street”.
POETRY AFTER YEATS
• AUSTIN CLARKE:
Austin Clarke è stato considerato il successore si Yeats quando quest’ultimo morì: la sua
reputazione è dovuta ad opere come “The Vengeance of Fionn” e “The sword of the West”.
Nonostante tutto il suo stile sembra datato, in quanto la sua poesia è stata molto influenzata dalle
complesse tecniche della poesia irlandese; si interessò inoltre al periodo medievale e iniziò anche a
scrivere romanzi.
Successivamente Clarke iniziò a sviluppare un forte senso satirico, evidente soprattutto in opere
come “Ancient Lights”.
Da questo momento iniziò a godere del fatto di poter parlare liberamente, senza peli sulla lingua.
• OLIVER ST JOHN GOGARTY:
Egli scrisse nella sua vita liriche interessanti in merito a luoghi e persone.
Anche se molti dei suoi scritti non vennero pubblicati, ricordiamo come suo opera principale “An
offering of Swans”.
• PATRICK KAVANAGH:
Egli fu uno di quei poeti che si ribellarono ai canoni della tipica poesia romantica: non utilizzarono
infatti i numerosi ornamenti dai quali la poesia romantica era caratterizzata, e nemmeno i tipici
soggetti utilizzati da questo tipo di poesia.
Opere appartenenti a questi periodo sono “The Great Hunger” e “The Green Fool”.
Quando, ad un certo punto della sua vita, Kavanagh tornò a Dublino, egli visse alla giornata,
peggiorando ulteriormente il suo brutto carattere: tutto ciò rese la sua satira ancora più cattiva.
Tra le opere di questo periodo ricordiamo “A Soul for Sale”.
Dentro di sé, Kavanagh infatti, covava rancore verso tutti coloro che avevano ricevuto
un’educazione migliore della sua.
Dopo la scoperta di un tumore ai polmoni, la sua poesia cambiò notevolmente: iniziò ad occuparsi
solamente di eventi locali di piccola importanza, lui stesso iniziò a prendersi in modo più leggero,
diventando quindi più spensierato.
In questo periodo nascono quindi opere come “Come dance with Kitty Stobling” e “Collected
Poems”.
• BRIAN COFFEY:
Egli fu professore a Londra e nel Missouri e nelle sue opere sperimentò simbolismo e tecniche
surrealiste.
• DENIS DEVLIN:
Anche questo autore è stato professore all’università di Dublino, ma la sua brillante carriera fu
arrestata dalla leucemia.
Come scrittore, egli fu influenzato soprattutto da autori francesi come Eluard e Baudelaire; la sua
poesia è anche espressione della sua devozione religiosa e delle sue riflessioni in merito alla
complessità della vita moderna.
Tra le sue opere principali ricordiamo “Poems” e “The Heavenly Foreigner”.
• LOUIS MACNEICE:
Egli è nato in Ulster e nonostante abbia frequentato scuole britanniche e abbia insegnato
all’università di Birmingham, la sua poesia contiene molti elementi tipici delle poesia irlandese:
nascono infatti dal suo lavoro opere come “The Closing Album” e “Autumn Journal”.
In questo periodo Macniece mostrò nei suoi componimenti ansia per le riflessioni in merito alla
transitorietà della vita e così scrive opere come “The Burning Perch”.
Successivamente Macneice mostrò un ritorno alla sensibilità classica : le opere di questo periodo
furono “Agamemnon” e “Christopher Columbus”.
• JOHN HEWITT:
Egli scrisse molti poemi particolarmente intelligenti che avevano l’obiettivo di enfatizzare
l’appartenenza dello scrittore all’Ulster, insistendo nell’utilizzo di particolari figure tipiche
nazionali irlandesi.
• W R RODGERS:
Egli fu un importante scrittore che seppe utilizzare nelle sue opere influenze romantiche e puritane,
per creare un mondo sensuale.
Tra le sue opere più famose ricordiamo “Irish Literary Portraits” e “Europa and the Bulls”.
SAMUEL BECKETT AND THE MODERN DRAMA
• SAMUEL BECKETT:
Samuel Beckett non realizzò molte opere, ma quelle che realizzò gli permisero di ottenere una fama
a livello internazionale, oltre che il Premio Nobel per la letteratura e l’immortalità in campo
letterario.
Beckett insegnò a Belfast, Parigi e Dublino; in particolare a Parigi Beckett incontrò Joyce.
Tra le sue prime opere ricordiamo “Murphy”: questa è la storia di un uomo irlandese a Londra e,
raccontando la sua storia, Beckett mostra il suo rigetto per il nazionalismo e per i clichés del revival
letterario.
Beckett ricevette poi anche il premio Croix de Guerre per il suo lavoro per la Rivoluzione Francese
durante la guerra, quando scrisse anche la sua opera “Watt”.
Successivamente Beckett realizzò altre opere tra cui ricordiamo “Molloy”, “Malone Dies” e “The
Unnameable”.
Le opere di Beckett successive sono invece caratterizzate da minimalismo: le parole sono ridotte al
minimo, seguendo la sperimentazione di Joyce; la narrazione è costruita dividendo la parte
concernente la “mente” e quella interessata dalla “realtà”.
L’opera più importante di Beckett è sicuramente “Waiting for Godot” che fu prodotta con
l’obiettivo di sfidare il pubblico: la domanda principale attorno alla quale l’opera è costruita è
proprio quella che riguarda la figura di Godot. La conversazione dei personaggi che intervengono
nell’opera contengono inoltre parodie.
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