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Introduzione
Spesso Yeats è stato studiato in modo monodirezionale, ovvero la critica ha
sempre cercato le matrici contraddittorie della sua poesia, tentando poi di
sommare semplicemente tutte queste antitesi.
Questa si presenta chiaramente come una visione limitata.
Bisogna cercare perciò un nuovo modello interpretativo, che viene proposto
proprio dallo stesso Yeats: tale modello viene chiamato “The complimentary
dream”.
Il sogno del poeta irlandese è infatti proprio quello di portare a compimento
una complementarietà tra tutti gli estremi presenti nella sua poetica.
I generi letterari in W. B. Yeats
E’ sempre stato difficile etichettare Yeats in un genere letterario: sappiamo per
certo che egli non fu un classico, ma nemmeno un autore senza genere; egli
non fu uno dei rappresentanti più tradizionali del teatro irlandese per il quale
comunque si batteva e scriveva.
Seamus Heaney ha formulato un’ottima metafora per descrivere la vita,
poetica e non, di Yeats: questa metafora è quella del “continuum”, inteso come
il processo di integrazione totale, taso verso la “Unity of Being”.
Questa metafora può anche essere adattata al contesto scientifico che
avvolgeva questo periodo: risale a questo periodo infatti la nascita del concetto
di genere nel senso più ampio del termine e una sua rivisitazione in biologia,
nel cui campo si scoprì l’esistenza di un carattere di transizione tra due generi,
l’ibrido.
Questo aggettivo, però, non è mai piaciuto a Yeats, che ne vedeva la doppia
valenza di ibrido=sterile.
Quindi, quando parliamo di Yeats, è meglio usare il termine di “complexity”.
Per comprendere ancora meglio questo concetto, è utile paragonare il pensiero
del poeta irlandese a quello del francese Bergson, che definiva questo concetto
come “continuità indivisibile e continua elaborazione del nuovo”.
L’idea di Yeats è appunto affine a quella di Bergson: questa sua idea nasce
dalla combinazione tra “complexity” e “continuum”, che dà origine ad un’idea
di genere fecondo, chiamato appunto “Complimentary Dream”.
Il viaggio testuale in W. B. Yeats
Si sa che nella biblioteca di Yeats c’erano molti libri appartenenti al genere
della cosiddetta odeporica, cioè la letteratura del viaggio.
Nella letteratura, è vero anche, che si va sempre incontro ad un viaggio, che
sia questo fisico, psichico, cronologico o atemporale.
Molti tesi di Yeats parlano di viaggi, ma la critica non ha mai osservato le sue
opere da questo punto di vista: si è infatti quasi solo parlato del grande ruolo
simbolico che il paesaggio ha giocato nelle sue poesie.
Altro errore che è stato compiuto dalla critica è quello di aver sempre parlato di
uno “Yeats’s Country”, riferendosi con ciò al fatto che Yeats si è sempre
concentrato solo sull’Irlanda.
Secondo invece l’autore irlandese, è necessario sì tenere conto dell’Irlanda, ma
anche della globalizzazione.