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PHILIP SIDNEY

Nato nel Kent nel 1554, era rampollo di un'importante famiglia nobiliare. Suo zio materno, Robert

Dudley, negli anni ottanta è stato il più importante favorito di Elisabetta I d'Inghilterra, prima di

essere bandito. Sidney studiò all'Università di Oxford, ma non si laureò. Dal 1572 al 1575

viaggiò in Europa, prima per negoziare il matrimonio tra la regina e il duca di Alençon in Francia,

poi per incontrare vari intellettuali e politici in Germania, Italia e Austria.

Si occupò attivamente della politica del suo paese: difese l'operato del padre (Henry) in Irlanda;

cercò di duellare contro Edward de Vere a causa delle loro opinioni contrastanti sul matrimonio

della regina (che impedì il duello e costrinse Sidney a ritirarsi dalla corte). Molto importante fu il

suo apporto alla letteratura, in quanto fu tra i più vivaci intellettuali del suo tempo. Edmund Spenser

gli dedicò il Calendario dei pastori e Giordano Bruno gliene dedicò altri due.

Nel 1583 diventò cavaliere e si sposò con Frances Walsingham. Trasferitosi in Francia, fu tra i

sostenitori della causa protestante. Fu nominato governatore di Vlissingen e combatté alcune

battaglie nei Paesi Bassi. Fu vittima dell'assedio di Zutphen. Morto nel 1586, dopo dei funerali

grandiosi, fu sepolto nella Cattedrale di Saint Paul.

“Arcadia” romanzo epico che combina elementi anche pastorali; versione idealizzata della vita

pastorale che si collega con storie di tornei, slealtà politica, rapimenti, battaglie e violenza. La

narrativa segue il modello della Grecia.

“Defense of Poetry” 1583 opera ci critica letteraria in cui Sidney difende la poesia dagli attacchi

(chiusura dell'età puritana contro le arti) esaltando il ruolo del poeta, come fonte di libera

immaginazione e il valore morale della finzione. Sidney vuole screditare la convinzione che la

poesia è un'arte inferiore in quanto non parla di fatti reali e perciò si attribuisce maggior valore alla

storia. La filosofia si limita ai concetti, ma la poesia collega i concetti astratti e gli eventi

naturali. Inoltre non c'è contrasto tra poesia e religione.

PARAFRASI SONETTO 31 (pag.981)

Con passi quanto tristi, o luna, tu ascendi ai cieli,

quanto silenziosamente, e con una faccia quanto pallida,

cosa può essere che anche in quel luogo celestiale

quell'indaffarato arcere utilizzi le sue frecce acute?

Certo se quegli occhi (della luna) abituati all'amore

possono giudicare l'amore, tu stai provando il caso di un innamorata;

Io vedo nei tuoi sguardi: la tua grazia languida (manfifesta il tuo stato a me)

che mi sento come te, il tuo stato mi svela ciò-

Persino il senso dello stare insieme, o luna, raccontami,

è l'amore costante considerato mancanza di intelligenza?

Sono le bellezze lassù orgogliose come sono qui?

Forse lassù le donne amano essere amate, e tuttavia

disprezzano quegli amanti che possiedono quell'amore?

Chiamano virtù quella che è l'ingratitudine?

from "Astrophil and Stella" (1591)

Canzoniere sul modello di Petrarca, primo ciclo di sonetti in età elisabettiana.

Si esplora lo stato di mente degli innamorati, e l'anima, gli impulsi contraddittori, i desideri

intensi, e le frustazioni. Sembra riflettere uno specchio con ogni sfaccettatura dell'emozioni degli

uomini.

Stella potrebbe essere la donna che doveva sposare (Penelope Devereux) andata in sposa ad un

altro. Sidney è nel ruolo di Astrophil e protesta dicendo che non usa frasi convenzionali perchè i

suoi versi sono originali, dettati dal cuore.

Produce l'anatomia dell'amore, mostrando i suoi cambiamenti e stati contaddittori: speranza e

disperazione, tenerezza e amarezza, esaltazione e modestia, desideri carnali e trascendenze

spirituali. Manfestazione dell'energia.

ANALISI: Astrophel vede la luna scalare i cieli di notte e vede nella sua pallida faccia la malattia

dell'amore che lui ha sperimentato. - Forse persino negli alti cieli le frecce di Cupido sono

abbastanza potenti da colpire la luna , poi Astrophel diventa sicuro che la luna è malata d'amore. -

Riconosce i suoi sguardi e la sua languida grazia perchè sono le stesse sensazioni che riconosce in

se stesso. - Lui chiede alla luna che vita e amore ci sono sulla sua superficie: è l'amore fedele visto

che un idiota? Sono le belle donne orgogliose come lo sono sulla terra? Desiderano l'amore e

attenzione ma disprezzano quelli che glielo danno? Chiamano ingratitudine la virtù?

Elementi della natura appaiono per sperimentare le emozioni degli uomini. Sidney descrive la luna

in base alla mitologia classica, come un essere individuale. Tuttavia, la sua insistenza sul fatto che

la luna sia malata d'amore, non ha senso in questo contesto perchè la dea della luna è Diana, una

vergine non affetta dall'amore. Così Sidney cambia la percezione della luna per aderire alla

credenza copernicana e descrive la luna come un pianeta. La serie di domande che porge alla luna

esprimono il suo desiderio per una logica spiegazione del comportamento di Stella. Lui vuole

sapere se il disprezzo che il suo amore riceve è limitato alla vita terrena.

Da verità scientifiche passa alla fenomenologia dell'amore cortese – l'amore accieca, i dardi

colpiscono gli occhi e poi il cuore.legame tra la luna e l'innamorato sublunare, terrestre,

concordanza fisica e astronomica. È una mondo alla rovescia quello della luna?)

CHRISTOPHER MARLOWE

Nato nel 1564, figlio di un calzolaio di Canterbury. Dopo aver frequentato The King's School di

Canterbury vinse una borsa di studio per iscriversi, nel 1580, al Corpus Christi College

dell'Università di Cambridge. Probabilmente venne proprio qui notato dalla regina che lo

arruolò nelle file della rete di spionaggio messa su dal Segretario di Stato Francis Walsingham:

sotto il regno di Elisabetta I, infatti, i cattolici tramarono ripetutamente contro la regina protestante

sotto la guida della cattolica Maria Stuart, regina di Scozia e dei suoi seguaci spagnoli e francesi.

Dopo la laurea, nel 1587 si trasferì a Londra appena ventitreenne dove, presumibilmente

continuando a lavorare per i servizi segreti, iniziò l'attività di drammaturgo. La prima messa in

scena di una sua opera fu il Tamerlano (Tamburlaine the Great), il cui grande successo rese

necessaria la stesura di una seconda parte. Seguono L'ebreo di Malta (The Jew of Malta), Edoardo

II (Edward II), Il massacro di Parigi (The Massacre at Paris), The Tragical History of Doctor

Faustus (La tragica storia del Dottor Faust). Lo studio dei classici greci e latini gli permise di

tradurre Lucano e Ovidio, nel 1582 circa.

Il 20 maggio 1593 venne arrestato con l'accusa di ateismo, ma liberato il giorno stesso senza aver

subito torture.

Spregiudicato di carattere e frequentemente coinvolto in risse di ogni tipo, trovò la morte in una di

esse, sebbene la cause non furono mai del tutto chiarite. Il 30 maggio 1593, infatti, trovandosi

nell'abitazione di Dame Eleanor Bull a Deptford, venne accoltellato. Marlowe si sarebbe

intrattenuto con tre individui, Ingram Frizer (usuraio e agente di Walsingham, capo dei servizi

segreti), Robert Poley (corriere segreto della Regina di ritorno dall'Olanda) e Nicholas Skeres

(ricettatore e agente segreto): in seguito ad un probabile alterco, Marlowe avrebbe pugnalato Frizer

alla nuca ricevendo a sua volta dall'aggredito una coltellata in un occhio.

Tamburlaine (1587): condottiere mongolo, Tamerlano, che da umili origini vuole conquistare tutto

un enorme territorio dal mar nero a Delhi. Volontà di potenza, potere politico e militare.

Persongaggio ambizioso e si sforza per dominare. Le sue conquiste sono raggiunte non solo dalla

forza delle armi, ma anche dalla sua maestria nell'usare il linguaggio. (blank verse)

The Jew of Malta (1589): narra di un mercante ebreo, Barabas, che accumula ricchezze, sete di

potere economico, e affronta problemi di discriminazione. (scontro di religioni: musulmana,

cristiana ed ebrea) storia di avidità, ipocrisia e tradimento,

Edward II (1592): omosessuale, accusato perchè all'epoca era un crimine.

Doctor Faustus (1592-93): dimostra la distruzione che comporta il ribellarsi a Dio o il violare le

leggi dell'ordine morale. (Faustus ha una concezione dell'inferno classico, l'Ade non è temibile, non

ci sono i tormenti descritti dal mondo cristiano. Conoscenza di base del medioevo è quella della

religione, nel Rinascimento sono le scienze: scontro tra filosofia che tendeva alla teologia e alla

filosofia naturale, alchimia. Pietra filosofale (trasformava tutto in oro) elisir di lunga vita. Faustus fa

il patto con il diavolo perchè ha l'idea di continuare la vita dopo la morte, oscillazione tra cristiano e

pagano anche nella tomba (ramo d'oro, alloro che segna il confine tra i due mondi)

The Massacre at Paris (1593): narra del massacro di San Bartolomeo del 1572, Carlo IX fa un

volta faccia nei confronti dei protestanti francesi. Elisabetta I sostiene gli ugonotti. Re che prende in

mano il suo destino, che vede il mondo con i suoi occhi, mito dell'uomo del Rinascimento.

PARAFRASI POESIA "The Passionate Shephered to His Love" (pag 1022)

Vieni, vivi con me e sii il mio innamorato,

e noi sperimenteremo tutti i piaceri

che valli, boschi, colline, campi,

foreste, o scoscese montagne producono.

E noi ci siederemo sulle rocce,

osservando i pastori che nutrono le loro greggi,

attraverso fiumi poco profondi alle cui cascate

melodiosi uccelli cantano madrigali.

E ti preparerò un letto di rose (metaf. stare in un posto piacevole)

e mille fragranti mazzolini,

un cappello di fiori, e un vestito

ricamato con foglie di mirtillo;

un abito fatto con lana finissima

che strappiamo dai nostri graziosi agnelli,

discrete pantofole a righe per il freddo,

con fibbie di oro purissimo;

una cintura di paglia e boccioli di edera,

con fermagli di corallo e borchie ambrate:

e se questi piaceri ti toccano,

vieni, vivi con me e sii il mio innamorato.

I contadinotti pastorelli dovrebbero ballare e cantare

per la tua gioia ogni mattina di maggio;

se questi piaceri toccano la tua mente,

allora vivi con me e sii il mio innamorato.

ANALISI: Poesia pastorale: presenta un mondo abitato da pastori che non solo sono concentrati a

far pascolare il loro gregge, ma si innamorano anche, e hanno amicizie. Celebrano lo svago,

l'umiltà, e la soddisfazione, esaltando la semplice vita della campagna in contrasto alla città e i

suoi affari, le campagne militari e la violenza, la corte e gli incarichi di ruolo. Le canzoni pastorali

esprimono la gioia della vita del pastore o le delusioni in amore. "The passionate shephered to his

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A.A. 2013-2014
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luigi1046 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Orestano Francesca.