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WILLIAM SHAKESPEARE

Nato nel 1564 a Stratford-on-Avon in Inghilterra, da famiglia agiata della classe media: padre era

un commerciante di pellai e guanti, eletto sindaco, e la madre era discendente da una famiglia di

possessori di terre. Ma successivamente ci furono problemi economici e decadde la loro classe

sociale. Nel 1582 Si sposò giovane all'età di 18 anni con Anne Hathaway, donna più vecchia di lui

di 8 anni ed ebbero 3 figli. Non frequentò l'università ma i suoi studi e la sua educazione

provennero dalla scuola di Stradford, dove studiò anche il latino. (miti greci trae le conoscenze da

Plutarco i personaggi romani “Antony & Cleopatra”, “Julio Caesar”, e da Ovidio, “The Tempest”)

Si trasferì a Londra in cerca di fortuna, nel 1592 cominciò a lavorare nel teatro. A Londra in quel

tempo c'erano molte compagnie di attori proefessionisti e Shakespeare prese contatti con la truppa

più famosa, The Lord Chamberlain's Man, più tardi denominata da Giacomo I, The King's Men.

Shakespeare non solo recitò, ma anche scrisse opere teatrali. Non fu facile stare in una campagnia di

attori, poiché le competizioni erano sempre all'ordine del giorno, ufficiali civici e religiosi

guardavano le opere come dei peccati,ci fu il periodo di chiusura nel 1593 a causa della peste. Ma

nel 1599 la compagnia costruì il proprio teatro, The Globe (teatro all'aperto sulle rive del Tamigi).

La produzione di Shakespeare fu molto varia: opere poetiche, come poesie narrative, Venus and

Adonis (1592) e The Rape of Lucrece (1593), scrisse 154 sonetti (1-17 sono sonetti introduttivi

che celebrano la bellezza din un giovane uomo, e lo pesuadono a sposarsi in modo da procreare così

che i figli possano tramandare la sua immagine, sono anche definiti protalamici, in quanto

tradizione poetica occasionale/ 18-126 si focalizzano sul giovane uomo amato, tema dell'amore, del

tempo che distrugge, contrastato solo dall'azione dell'amore e dalla forza della poesia/ i sonetti

rimasti si concentrano su una Dark Lady che degrada l'oggetto del desiderio. (lo schema dei sonetti

di Shakespeare è abab cdcd efef gg, tre terzine a rima alternata e un distico a rima baciata). I temi

più frequenti sono quindi l'amore, la bellezza, la procreazione, il matrimonio, l'amicizia, la

lontananza dell'amato, erotismo, il tempo dell'attesa, l'invidia, tempo che passa nella vita

dell'individuo (gioventu), maturità e vecchiaia. Unica raccolta di sonetti che dimostra l'esistenza

dell'autore, visto che il resto delle sue plays è stato pubblicato In Folio nel 1623 dopo la sua morte

avvenuta nel 1616. I temi presenti sono vari: sentimento amoroso, citato il vecchio e il nuovo

Testamento, immagini della Bibbia (dottrina dell'andate e moltiplicatevi, parabola dei talenti)

contrapposizione tra corpo (destinato a perire, involucro) e anima (immortale).

Compose historical plays: Richard II, Richard III (1592), Henry IV, Henry V (1595-1601),

Julio Caesar - agonia dell'Inghilterra e nascita dello stato-nazione moderno governato da un

monarca carismatico.

Negli stessi anni scrisse anche commedie: A Midsummer Night's Dream, The Merchant of

Venice (festose e allegre, ma complesse, questioni non risolte)

Tragedie: Hamlet, Othello, King Lear, Macbeth, Antony & Cleopatra (1601-1608)

-cambiamento nella sensibilità e un esistenziale oscurità metafisica.

Romances: The Tempest (1608-1611) – magico, fantastico, reminescenze della perdita e recupero,

sofferenza e redenzione, disperazione e rinnovazione.

Raramente Shakespeare inventava le vicende delle sue opere, preferendo le storie già preparate

nella narrativa, o altri poemi. I mistery e religious plays e morality allegorical plays gli insegnarono

a mettere al centro delle sue opere la condizione umana, e potevano raggiungere non solo l'elite

della popolazione ma anche la massa di gente comune. Shakespeare coglie che il destino dell'uomo

era più avvincente se attaccato ad una persona particolare invece che generalizzato, realizzando così

l'individualizzazione e imparò a costruire le sue opere concentrando la lotta dell'anima del

protagonista e ponendo l'attenzione alla psicologia, moralità, vita spirituale e comportamenti dei

personaggi. SONETTO 1

From fairest creatures we desire increase,

That thereby beauty's rose might never die,

But as the riper should by time decease,

His tender heir might bear his memory:

But thou contracted to thine own bright eyes,

Feed'st thy light's flame with self-substantial fuel,

Making a famine where abundance lies,

Thy self thy foe, to thy sweet self too cruel:

Thou that art now the world's fresh ornament,

And only herald to the gaudy spring,

Within thine own bud buriest thy content,

And, tender churl, mak'st waste in niggarding:

Pity the world, or else this glutton be,

To eat the world's due, by the grave and thee.

PARAFRASI

Noi desideriamo che le creature più belle si moltiplichino, (dottrina evangelica dell'andate e

moltiplicatevi – speranza che la bellezza non perisca)

Così che in questo modo la rosa della bellezza non possa morire,

Anzi così come quello che è più maturo dovrà perire,

Il suo tenero erede potrà portare la sua memoria; (prendere il suo posto -perchè il figlio gli

somiglia)

Ma tu, sposo ai tuoi splendenti occhi

nutri la fiamma della tua luce con un combustibile che trae da se stesso (vita come una fiamma:

fiamma consuma e deve essere nutrita)

creando una carestia la dove c'è abbondanza, (chiasmo)

Tu stesso, nemico a te stesso, troppo crudele al tuo dolce te stesso

Tu che sei adesso il fresco ornamento del mondo

e l'unico araldo della variopinta primavera,

all'interno del tuo proprio bocciolo seppellisci il tuo contento

e, tenero sprecone, produci rovina con la tua avarizia. (egoista – bellezza verrà sprecata se non pensi

ad offrirla ad altri tramite la procreazione)

Abbi pietà del mondo, altrimenti diventa un ghiottone,

per mangiarti ciò che è dovuto al mondo, dentro la tua tomba e in te. (processo di autodistruzione)

ANALISI:

primi 4 versi: auspicio bellezza

vv 5-8: come il giovane vive le doti

Vv 9-12: inserita nella primavera

distico: processo autodistruzione

Rima alternata ( abab) e baciata nel distico (cc)

Bellezza, doti, qualità vs. morte/dissolversi sotto l'azione del tempo (contrarsi - increase)

SONETTO 12

When I do count the clock that tells the time,

And see the brave day sunk in hideous night;

When I behold the violet past prime,

And sable curls, all silvered o'er with white;

When lofty trees I see barren of leaves,

Which erst from heat did canopy the herd,

And summer's green all girded up in sheaves,

Borne on the bier with white and bristly beard,

Then of thy beauty do I question make,

That thou among the wastes of time must go,

Since sweets and beauties do themselves forsake

And die as fast as they see others grow;

And nothing 'gainst Time's scythe can make defence

Save breed, to brave him when he takes thee hence.

PARAFRASI:

Quando io osservo l'orologio che segna il tempo,

e vedo il giorno gagliardo sprofondato nell'orrida notte,

Quando io contemplo la primavera passata della violetta (violetta non più fresca)

e riccioli corvini (neri) tutti inargentati di bianco,

Quando io vedo maestosi alberi spogli di foglie,

che prima (before) dal calore facevano baldacchino

e il verde dell'estate legato insieme in fasci

trasportato sulla bara con la sua barba ispida:

Allora della tua bellezza io mi pongo una domanda

che tu tra i detriti del tempo devi andare,

dal momento che le cose dolci e belle si perdono,

e muoiono tanto velocemente quanto vedono le altre che crescono, (ciclo della natura)

e nulla contro la falce del tempo può difendersi

tranne il procreare, per sfidarlo quando egli ti porta via da qui.

ANALISI:

Poesia che ragiona : quando succede questo, deduco che, allora, distico

Parla all'emozioni ma anche all'intelligenza

Immagini tratte dal mondo della natura esemplificato dalla violetta e dal grano

Immagine dell'orologio, clessidra

Genitivo sassone patronimico SONETTO 15

When I consider every thing that grows

Holds in perfection but a little moment,

That this huge stage presenteth nought but shows

Whereon the stars in secret influence comment;

When I perceive that men as plants increase,

Cheered and checked even by the self-same sky,

Vaunt in their youthful sap, at height decrease,

And wear their brave state out of memory;

Then the conceit of this inconstant stay

Sets you most rich in youth before my sight,

Where wasteful Time debateth with decay

To change your day of youth to sullied night,

And all in war with Time for love of you,

As he takes from you, I engraft you new

PARAFRASI:

Quando considero che tutto ciò che cresce

si mantiene nello stato di perfezione solo per un breve momento:

(quando considero) che questo immenso palcoscenico presenta nulla se non rappresentazioni teatrali

(terra vista come un grande palcoscenico: stelle=spettatori, attori=uomini)

sui quali le stelle nella loro segreta influenza commentano;

Quando mi accorgo che gli uomini così come piante crescono,

assecondati e ostacolati proprio dallo stesso identico cielo,

pieni di energia nella loro giovanile linf, al culmine iniziano la discesa,

e logorano la loro condizione gagliarda sino a cancellarlo dalla memoria;

Allora il concetto di questa posizione incostante

ti pone ancora più ricco in giovinezza davanti ai miei occhi,

la dove il tempo che crea rovine ribatte con il decadimento

per cambiare il tuo giorno di giovinezza in sudicia notte, (vecchiaia)

E quindi completamente in guerra contro il tempo per amor tuo,

man mano che egli (tempo personificato) prende da te, io vado innestandoti cose nuove. (poeta che

può resistere al tempo)

ANALISI:

serie di immagini che mostrano un concetto, imagery : conceit è usare nozioni per spiegare le

emozioni, idea o qualità astratta spiegata con un oggetto, fatto naturale di tipo concreto: fedeltà,

amore con separazione, passione per mondi umani, amore dopo la morte, posizione della chiesa nel

cosmo. In questo sonetto il conceit è la brevità della vita umana

immagini naturali, ciclo della natura

Non c'è solo la bellezza tramandata ai figli, ma anche quella trasmessa con la poesia.

SONETTO 18

Shall I compare thee to a summer's day?

Thou art more lovely and more temperate:

Rough winds do shake the darling buds of May,

And summer's lease hath all too short a date:

Sometime too hot the eye

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
20 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luigi1046 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Orestano Francesca.