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OTHELLO- Perché Othello viene spesso definito Moro?
Moro è un modo arcaico di designare le persone che oggi chiamiamo nere. In realtà la parola moro ha una notevole ampiezza di significato, ad esempio anche gli arabi mediterranei venivano definiti mori; mori è una designazione che non ha esclusivamente a che fare con il colore della pelle, ma ha che fare anche con la cultura.
Nell'opera troviamo il desiderio triangolare di Girard, chi possiamo identificare come mediatore?
Un sacco di gente perché il Desiderio mimetico o metafisico può essere individuato in una varietà di relazioni e situazioni diverse. Cominciamo dalla situazione tra Othello e Desdemona; quando Othello viene interrogato davanti al doge e deve difendersi dall'accusa di stregoneria, perché il padre di Desdemona non riesce a immaginare che quella santa di sua figlia possa aver desiderato di sposare Othello, Othello risponde così -> Atto primo scena terza.
v 160 e seguenti. Othello capisce quello che Desdemona vuole fargli capire e si dichiara a lei dopo che lei gli ha detto "se ti dichiari verrai accettato" ma il motivo per cui Desdemona ama Othello ci viene riferito da Othello al v 162 -> lei desiderava che il cielo avesse fatto di lei un tale uomo -> Othello è il mediatore di Desdemona, cioè lei vuole sposare Othello perché vuole essere Othello. Othello è il mediatore che il soggetto Desdemona usa per fare dell'oggetto Desdemona l'oggetto che può desiderare, cioè una persona come Othello. Tutto ciò Brabanzio non lo capisce, ma c'è una cosa che dovrebbe capire in particolare e che non è in grado di capire -> atto primo scena terza v126 e seguito: chi ha insegnato a Desdemona a trovare interessante Othello? Brabanzio; e Othello e Desdemona si sono forse incontrati in discoteca? No, a Desdemona Othello gliel'ha portato in casa Brabanzio.
che adesso è stupefatto dal fatto che sua figlia, come ogni figlia obbediente, l'abbia scelto come mediatore. Brabanzio non si capacita che il suo interesse per Othello sia stato imitato dalla figlia, ma declinato ovviamente nella forma più ovvia per una giovane donna. Ma se non fosse stato per Brabanzio, Desdemona ad Othello non ci avrebbe mai pensato; è questo che Brabanzio non capisce. Ma la cosa non finisce qui; quello che abbiamo visto riguarda Desdemona, ma per Othello è altrettanto vero. Othello desidera Desdemona perché lei può dargli la conferma ontologica della sua identità (di Othello), veneziano, cristiano e occidentale. Dall'altro lato, Othello è geloso di Desdemona perché non riesce ad accettare cheDesdemona voglia proprio lui; quello che non riesce a capire è che Desdemona non voglia un cristiano occidentale veneziano perché se lo volesse avrebbe la fila, lei ad esempio Rodrigo l'ha cacciato via perché non vuole uno come Rodrigo, ma vuole Othello perché lui è lui e perché l'ha scelto come proprio mediatore. Il problema è che Othello questa cosa non la capisce; scena terza v186 e seguenti -> questa è una serie di negazioni freudiane -> Othello è geloso perché non riesce a credere alla libertà ponderata e lucida della scelta di Desdemona perché Othello è consumato dalla mediazione della cultura occidentale cristiana; è in una situazione esistenziale che è stato delineata in maniera insuperabile lucida da uno psichiatra francese Fanon che scrive prima di Girard e che non ha gli stessi punti di riferimento suoi, descrive la condizione della persona colonizzata cheè una condizione anzitutto di espropriazione del proprio Desiderio > la persona colonizzata non vede più se stessa come portatrice di un valore intrinseco, ma vede se stessa attraverso gli occhi del colonizzatore e lo sguardo del colonizzatore ne rimanda la propria insufficienza, il fatto che lei è sbagliata, e nello stesso tempo le offre la possibilità di redimersi imitando il colonizzatore. Il motivo per cui questa situazione è una trappola è che il colonizzatore che istilla nella persona colonizzata il bisogno disperato di imitarlo per ritenersi degna di esistere, è anche colui che può giudicare della qualità del colonizzato -> praticamente il colonizzatore dice tu non vali niente se non sei come me, ma a decidere se sei come me lo decido io -> questo vuol dire che il colonizzatore si assume due ruoli -> quello del redentore "tu che sei nulla puoi diventare qualcosa", e quello del giudice "sono io"."che decido sevali qualcosa”. Ci sono due problemi: il primo è che il ruolo del redentore e del giudice sono incompatibili -> Gesù è morto sì da una parte per redimere i nostri peccati e poi tornerà per fare da giudice, ma questo non rende la situazione meno incompatibile, rende solo il cristianesimo un caso di doppio legame -> concetto della scuola di palo alto che inizia a indagare la schizofrenia, non come qualcosa che sta dentro la persona, ma come qualcosa che è la conseguenza del sistema, nel senso Più ampio possibile, in cui la persona è inserita. In particolare si pone il problema di capire se nelle relazioni ci sono le modalità di comunicazione che portano alla schizofrenia e ne individua una che chiama doppio legame -> consiste in un'ingiunzione contraddittoria. Questo tipo di ingiunzione che il soggetto non può né adempiere (perché logicamente contraddittorie ->
dovresti volermi più bene) né non adempiere perché presentate come vitali per la continuazione di un rapporto fondante e che il soggetto non può discutere perché vengono da un'autorità, sono secondo quella scuola, una cosa che fa diventare matta la gente. Tornano a Fanon, nel momento in cui il colonizzatore dice al colonizzato "tu così come sei non sei degno di esistere e diventi degno di esistere se diventi come me, ma a dirti se sei diventato come me, sarò io", il colonizzatore crea un doppio legame ossia crea una situazione di redenzione che però è subordinata a un giudizio: redenzione vuol dire liberazione definitiva, quindi non è una situazione in cui si può tornare indietro, invece la condizione coloniale si fonda su questo atteggiamento, cioè su una promessa di redenzione, che si realizza attraverso un continuo supplemento di giudizio. Othello è vittima della condizione.coloniale non in senso storico ma in senso psicologico -> è sia indispensabile alla conservazione della repubblica come dimostra il fatto che quando c'è un problema serio il doge lomanda a cercare, cioè i problemi seri non si risolvono senza Othello, ma questi non si risolvono neanche con Othello, perché le discussioni sulle decisioni vengono effettuate in assenza di Othello, che è lo strumento indispensabile del potere bianco cristiano, e la sua docilità è dimostrata dal fatto che lui combatte contro tutti, vale a dire da cristiano convertito dimostra la propria fedeltà al cristianesimo offrendosi di sterminare persone, nell'interesse di un regime cristiano. Il problema è che il cristianesimo da un lato dimostra stima e amicizia perché Brabanzio non era obbligato ad aprire la casa a Othello, ma gli apre per instaurare un rapporto amichevole con Othello, ma il problema è che quando arrivano gli uomini diVenezia e insultano Othello nelle forme più volgari di razzismo, Brabanzio non lo difende, ma va in panico. La profonda contraddittorietà dell'atteggiamento coloniale è rappresentata in maniera lineare e chiara nella figura di Brabanzio che è animata nei confronti di Othello delle migliori intenzioni che però durano poco. Quindi questo per quanto riguarda il triangolo girardiano Desdemona, Othello, Desdemona, il secondo triangolo girardiano è Othello, Desdemona, e Brabanzio per il fatto che è Brabanzio stesso che porta in casa a Desdemona Othello, e il terzo triangolo girardiano è Othello, Desdemona Othello, cioè Othello vedendo che Desdemona lo desidera, riesce a desiderarsi in quanto membro a pieno titolo della società veneziana cristiana. Il quarto è Othello, gli uomini di Venezia, Desdemona->Othello è consapevole di aver sposato una donna che molti altri uomini desideravano, ed è questo cheriesce a confermargli in maniera convincente che lui è diventato a pieno titolo un membro della società suddetta, invece di sentirsi incerto e maldestro. Questo per quello che riguarda la relazione Othello Desdemona. Quando Iago parla di Cassio atto primo scena prima, Iago spiega a Roderigo perché odia Othello e Cassio affermando che quando si è reso libero il posto di luogotenente di Othello, Othello gli ha preferito Cassio, ma Iago è il principe della mediazione interna -> è quindi perfettamente plausibile ipotizzare che Iago abbia cominciato a desiderare forsennatamente il posto di luogotenente di Othello, dopo che l'ha avuto Cassio e questa sia una delle tante balle che lui racconta a Roderigo, al quale non ne dice una vera, (Iago tutti i gioielli che Roderigo gli da per Desdemona se li intasca) e delle balle che Iago racconta anche a se stesso perché Iago come vedremo dopo, mente a 360° anche a se stesso, ad esempio quando IagoDevedare l'ennesima versione delle sue motivazioni, atto secondo scena prima v281 e seguenti, ci fa questo discorso, in cui Iago è rimasto nella scena da solo, per cui non è che racconta balle per convincere qualcuno, ma in maniera artistica e disinteressata, ma sempre balle sono -> Iago riesce a contraddirsi in maniera incredibile perché da un lato lui aveva affermato alla fine dell'atto primo scena terza venti 390 seguenti che lui avrebbe inventato per ingannare Othello la menzogna di una storia tra Desdemona e Cassio, adesso la menzogna è diventata qualcosa a cui lui crede, ma Iago traveste l'affermazione del suo Desiderio per Desdemona (286), da vendetta per l'adulterio consumato tra Othello e Emilia, ma ci sono 2 particolari -> tra poco apprenderemo che non c'è stato nessun adulterio, ma non basta, perché come al solito Iago confonde la causa con l'effetto, vale a dire: il Desiderio per Desdemona non
è uno strumento per pareggiare i conti con Othello, ma è la testimonianza della mediazione interna da parte di Othello che lui non è in grado di comprendere e che le cose stiano così ce lo dice atto primo scena prima v40 seguenti in cui Iagos