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I precursori dei Setsuwa

I loro precursori possono essere considerati i Fudoki dell'epoca Nara, resoconti sulle varie province voluti da imperatrice.

I Setsuwa sono brevi e contengono elementi che devono sorprendere e hanno finalità didattica con messaggio educativo, quasi sempre di stampo buddhista. Servono da materiale di riferimento per i sermoni buddhisti e come mezzi di diffusione del Buddhismo per guadagnare nuovi fedeli.

Raccolte: Setsuwashu, si pensa derivino dalle enciclopedie cinesi.

Tematiche trattate:

  • Argomenti molto disparati (poesia, humor, sesso, sogni, ...)
  • Protagonisti diversi, da umani, piante, animali, divinità
  • Anche i fatti incredibili vengono presentati come veri
  • Lo scopo è trasmettere una lezione
  • Possono essere letti singolarmente o considerati come racconti lunghi

Nihon ryoiki (787-824): "cronache soprannaturali e straordinarie del Giappone", 787-824; prima raccolta di Setsuwa a noi pervenuta, 116 racconti di miracoli e prodigi avvenuti in Giappone.

intento edificante e didattico: chi compie male punito/chicompie bene ripagato e azioni vita precedente influiscono la vita attuale e futura Nella raccolta sono presenti anche accenni alla storia del Buddhismo e alla sua diffusione in Giappone Abbiamo anche una visione dell'inferno buddhista: inferno transitorio dove le persone vengono giudicate, l'anima può reincarnarsi e continuare la sua evoluzione spirituale Konjaku monogatari: altra raccolta di setsuwa, fine epoca Heian, comprende 1039 setsuwa in 31 volumi, diviso in 3 parti (5 vol. su India, 5 vol. su Cina, 21 vol. su Giappone); suddivide il Giappone in due sfere: sfera buddhista (uomini di fede) e sfera secolare (persone comuni); 3 fasi formazione del testo: suddivisione geografica - selezione racconti - trascrizione; si descrive anche qui un mondo diverso dalla corte -> protagonisti di vari ceti sociali (narrativa popolare) Kokon chomonju: "raccolta di fatti scritti e ascoltati del passato e del presente"

presente”,1254 di Tachibana no Narisue; influenza enciclopedie cinesi, svariati argomenti ediversi personaggi

Altri setsuwa: Uji shui monogatari (12 sec.), Hosshinshu (1208-1216), Shasekishu(1279-1283)

I setsuwa per molto tempo non sono stati considerati. La canonizzazione del genereavviene grazie a Akutagawa Ryumpsuke (1892-1927) che attinge ai setsuwa perscrivere le sue storie

Periodo Muromachi (1333-1603)

Otogizoshi

Testi di media lunghezza che contengono poesie e richiedono una certa istruzione.Riprendono contenuti di altri generi letterari e hanno una finalità didattica. Le originisono orali e sono testi anonimi. Genere di transizione tra monogatari e kanazoshi. Iracconti sono caratterizzati da ironia, gusto per iperbole e liste di cose. Trattano variargomenti e presentano personaggi di vari ceti sociali. Riflettono il dinamismo socialedell’epoca. Cambiamento rapporto uomo-donna + importanza buddhismo. Diffusionetramite biwa hoshi, i quali utilizzavano musica,

Recitazione ed illustrazioni. Nome diffuso nel 1700 quando un libraio ebbe l'idea di radunare 23 otogizoshi ed inserirli in una scatola di legno da regalare a donne per le nozze; otogi = intrattenere qualcuno con una storia; otogishu: cantastorie del periodo Muromachi (1333-1603). Trattano di argomenti più disparati.

Lezione 13 - 09/05/2022

Letteratura del periodo Edo (1603-1868). 1603 bakufu militare di Tokugawa Ieyasu. Grande fioritura culturale + sviluppo urbano e demografico + sviluppo reti comunicazione (viaggio diventa vero e proprio momento di relax) MA sakuko (paese chiuso, 1641-1853).

Sistema sociale di 4 classi: samurai, contadini, artigiani e mercanti + nobili e monaci (stessa posizione samurai, non più alta). Società confuciana con organizzazione sociale molto rigida, no libertà individuale.

Nascita quartieri di piacere come una sorta di valvola di sfogo: centri di intrattenimento e cultura. Affermazione economica e culturale dei chonin, classe emergente.

dei mercanti

Nascita di una cultura di massa grazie alla stampa maggiore dei testi diffusione letterari fino al 17 sec. limitata solo ad alcune classi

Alfabetizzazione più diffusa, anche di bambini e donne

Pubblicati testi educativi in forma semplice, accattivante e divertente, per facilitare l'istruzione

La cultura non è solo appannaggio di poche classi

17 sec. periodo migliore politico-finanziario x shogunato

Era Genroku (1688-1704): considerata come epoca d'oro della cultura Tokugawa, periodo più importante produzione artistico-letteraria

Molti intellettuali samurai e mercanti

Centri cultura: Osaka e Edo

Letteratura impregnata di ideali confuciani di lealtà e pietà filiale + conflitto giri (dovere nei confronti di qualcuno a cui dobbiamo qualcosa) e ninjo (sentimenti umani), pubblicate storie in cui i personaggi non riescono a decidere se prendere strada del dovere o dei sentimenti e molte volte scelgono una terza strada: il suicidio

Scarsa presenza

di donne nella letteratura come autrici. Un esempio è Arakida Reijo(1732-1806) Affermazione dello haikai/renga comico: espressione haikai no uta compare già del19 maki del Kokinwakashu per indicare waka scherzosi e poco convenzionali, ma inpercentuale minima; successivamente questa espressione viene utilizzata all'internodel renga per indicare la poesia comica; poesia haikai caratterizzata da linguaggiohaigon, linguaggio che a volte è anche volgare Evoluzione della poesia: dalle pratiche medievali del waka deriva il renga; dai wakanon convenzionali deriva il renga comico (haikai no renga), che nel 15 secoloacquisisce un valore letterario ed i componimenti si raccolgono (i più riusciti, inparticolare i ku di risposta (tsukeku) e l'emistichio iniziale (maeku) dal quale eranoscaturiti) Principali raccolte di haikai no renga: - Chikuba kyoginshu (1499): raccolta di versi pazzi su trampoli di bambù - Inu Tsukubashu (1530): raccolta di renga

bastardi- Moritake Senku (1536): mille ku di Moritake

L'haikai no renga usa termini giapponesi, cinesi, buddhisti e linguaggio comune sovvertendo i canoni della poesia classica, spesso scurrile

Esempio dall'Inu Tsukubashu

Parla della dea Saho della primavera che nella poesia classica è descritta in piedi in mezzo alla nebbia che diventa la sua veste, ma il verso finale serve a creare una sorta di parodia rispetto all'immagine della poesia classica

Interesse per cose comuni, esempio dall'Inu Tsukubashu:

All'interno dello haikai si affermano due scuole di poesia:

  1. Teimon: di Kyoto, più tradizionalista; fondatore: Matsunaga Teitoku  raccolta più importante: Enokoshu (1633), raccolta del cagnolino; egli rende lo haikai più accessibile a persone meno colte senza cadere nella volgarità, i suoi haikai hanno tono spiritoso e sono basati su giochi di parole; è autore anche di manuali e saggi di teoria sull'haikai, es. Haikai

gosan (1651), l'ombrello dello haikai2) Danrin: di Osaka, più nuova e anticonformista, che utilizza espressioni colloquiali, versi irregolari, parodie di testi classici; tra i membri ricordiamo Nishiyama Soin e Ihara Saikaku

Matsuo Basho (1644-1694): sviluppa lo haikai; nasce da famiglia di basso rango di Iga; si trasferirà ad Edo, dove inizierà ad interessarsi di poesia e definirà un suo stile poetico personale, che sintetizza le scuole Teimon e Danrin: scuola Shomon, che si diffonde a Edo e anche fuori; nel 1680 si ritira a Fukagawa su rive del fiume Sumida: questo ritiro indica la scelta di essere poeta dedito solo alla sua arte, come ribellione alla commercializzazione della cultura urbana della capitale; il nome Basho non è il suo vero nome, deriva da pianta di banano forse davanti alla sua casa, e per lui simbolo per eccellenza dell'impermanenza; compie tanti viaggi dal 1684 ed il tema del viaggio è fondamentale nella sua produzione

poeta viandante, la sua produzione è caratterizzata da diari di viaggio veri e immaginari, misto di prosa (minima) e poesia. Il suo capolavoro è Oku no hosomichi (1689), la stretta strada verso l'Interno, stampato nel 1702. Alcuni versi famosi: "L'importanza del viaggio: il viaggio nasce da necessità personali e culturali dettate dal desiderio di contemplare famose località poetiche (utamakura) e ritrovare le origini della poesia; l'autore si presenta sempre come monaco viandante, quasi paragonabile ad un monaco, in questo caso devoto all'haikai, alla sua arte; nei versi si fonde la cultura classica e la tradizione estetica giapponese; molti episodi dei suoi viaggi sono fittizi e hanno lo scopo di condurre il lettore sulle orme degli antichi. Oku no hosomichi (La stretta strada verso l'interno): Oku = sia interno che provincia di Michinoku che attraversa nel suo viaggio. Resoconto di un poeta viandante, la sua produzione è caratterizzata da diari di viaggio veri e immaginari, misto di prosa (minima) e poesia. Il suo capolavoro è Oku no hosomichi (1689), la stretta strada verso l'Interno, stampato nel 1702."

Viaggio che dura 5 mesi nel 1689 insieme ad allievo Sora in regioni di Tohoku e Hokuriku (nord Giappone)

Il testo si basa parzialmente sul viaggio reale

Descrive un viaggio interiore alla ricerca dei luoghi immortalati dalla tradizione poetica del waka e del renga

Sperimenta l'haibun, note in prosa che introducono la poesia, in cui si mescolano prosa cinese, giapponese classico e lingua vernacolare

Località visitate: Michinoku (Oku); parte da Edo, supera barriera di Shirakawa e si dirige a nord, poi ovest, poi sud lungo il Mare del Giappone; molti di questi luoghi ispirano dei versi che ha composto, es. il tempio di Risshakuji nella prefettura di Yamagata

Il significato del viaggio per Bassho: ricongiungersi con la poesia del passato, ritrovare le radici della poesia

Si descrive un mondo poetico ideale dove non c'è posto per questioni pratiche

L'io narrante non è mai rivelato, ma coincide con l'autore

Il viaggiatore è un vagabondo (hyohakusha) che

Galleggia sull'acqua o si muove senza direzione precisa; l'autore si paragona ad un pezzo di stoffa sottile che si muove facilmente con il vento e a foglie di banano che si muovono facilmente con pioggia e tutto lo scopo del viaggio non è l'incontro con l'altro, come nella cultura europea e americana, bensì avere una conferma di ciò che esiste, per rinforzare le radici della memoria culturale. Il viaggiatore cerca di guardare nel cuore degli antichi, ma spesso è deluso quando scopre che certi posti tanto celebrati non corrispondono alle descrizioni delle poesie, e questa delusione genera la poesia. Non c'è mai nostalgia per la capitale, come c'era nella letteratura Heian. Per Basho la vita è un viaggio continuo (viaggio=ideale di vita perché forma di arricchimento per arte e vita personale), e lo si capisce dall'inizio.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
49 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/22 Lingue e letterature del giappone e della corea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lonza98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura del Giappone 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Negri Carolina.