Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
“LIFE IS A PLOT”
Secondo Muray, la vita è entropica, cioè si passa da stati di
disordine a stati di disordine maggiore. Dobbiamo trovare ordine nel
disordine. Vivere vuol dire trovare dei punti di riferimento in cui
muoverci nel caso (es. inglese come lingua globale).
Plot = trama, intreccio = piegare l’innaturalezza della vita. Viviamo
costruendo una trama. Vivere significa creare dei plot, degli intrecci,
tramare.
I riti funebri sono un tentativo di completare la fine = anche la
morte deve essere “tramata”. Ad esempio, il funerale di Kennedy è
stata una riunione collettiva; la trama è tessuta nel disordine,
ovvero nella morte (che è l’elemento non raccontabile). Il funerale è
l’esorcismo dell’ansia. I rituali funebri servono a raccontare la storia
della morte.
“READING FOR THE PLOT”: viviamo immersi nelle narrazioni.
Lo scrittore contemporaneo riesce a rispondere ai 4 quesiti in modo
più o meno inventivo. Underworld è un romanzo scritto al contrario
(come il film “Memento”).
Negli stessi anni di “Rumore bianco” di Delillo, Carver scrive dei
racconti minimalisti, ovvero costruisce trame con uno stile
trasparente ed è etichettato come iniziatore dei racconti
minimalisti.
IL RACCONTO CLASSICO VS. IL RACCONTO
CONTEMPORANEO.
IL RACCONTO CLASSICO
È un’applicazione sistematica della formula “dopo queste cose,
quindi a causa di ciò” (Barthes), che potrebbe ben essere l’emblema
del destino.
Racconto classico = lingua del destino, il destino non è altro che un
racconto. È fondamentale trasformare la casualità in logica.
La comunicazione narrativa classica è logica e lineare, cioè
articolata intorno a un narratore e a un ascoltatore.
Narrativa → lettore (narrativo). L’essere umano trova senso
costruendo trame; la vita è fatta di racconti; il destino è la creazione
narrativa della vita. 6
Nel racconto classico la realtà è rappresentabile e il racconto
rappresenta la realtà. È un principio che va da Omero al ‘900: il
punto di non ritorno (rottura) è con Proust. Con Virginia Wolf, Kakja,
Joyce, la narrativa smette di poter rappresentare il mondo
attraverso legami logici.
IL RACCONTO CONTEMPORANEO
La rilevanza digitale
- L’avvento di internet
- La nascita del web 2.0
- E dei social network
- Trasformazioni radicali nella comunicazione narrativa
- contemporanea.
La comunicazione narrativa contemporanea è plurivoca e
multilineare.
Ipertesto = più voci dentro questi racconti.
Il racconto contemporaneo è:
Multilineare (vari plot)
- Polifonico (varie voci narranti o narrate)
- Purilinguistico (vari idioletti)
- Pluristilistico (varie strategie narrative e generi)
- Emula la struttura ipertestuale della rete (es. “America Oggi” è
- un reticolo di storie).
Preferisce la connessione per link (come nel web) o per livelli
- (come nel videogame) al classico collegamento causale.
Si propone come racconto del possibile (virtuale) più che come
- racconto del verosimile (realistico) = narrativa verticale.
Invece, la narrativa classica (Manzoni), credeva di essere
realistica.
Non pretende di esaurire la rappresentazione del reale ma
- rimanda a una semisfera inesauribile. Costruisce testi aperti
(in “America Oggi” la Tv corrisponde a infinite porte dei media
e delle storie).
Del racconto contemporaneo fanno parte Freud, che parla
dell’inconscio; le 2 guerre mondiali; Darwin con l’evoluzione delle
specie e la derivazione animale; Einstein con la teoria della
relatività (variando le coordinate dello spazio, si mutano anche
quelle temporali).
Tra l’800 e il ‘900 sono cambiate le coordinate del mondo
occidentale e la narrativa contemporanea reagisce velocemente
(Proust, Joyce, Svevo). Il cinema è frutto di queste tempeste. 7
Per Barthes, fruire di un racconto è proiettare legami di senso. Ogni
fotogramma ha senso solo e con altri segni e noi costruiamo livelli
di significato.
Da sintagmatico (sintagma = mettere insieme) a paradigmatico
(costruire legami tra pezzi del sintagma e tutto il resto). Analogico
= moderno.
Per Barthes, il racconto contemporaneo lascia entrare l’utente. È
aperto. Se la storia fosse lineare, sarebbe semplice.
Il divorzio: il testo classico è intransitivo, ovvero offre una
1. versione del mondo chiusa, definita e incentrata sull’autore; il
testo contemporaneo è invece transitivo e deve essere
riscritto.
Chiamiamo classico: la contemporaneità dà all’utente
2. l’accesso al significante, ovvero alla costruzione delle storie; è
collaboratore dell’autore nel mondo contemporaneo.
TESTI LEGGIBILI E SCRIVIBILI
Il racconto contemporaneo può essere scritto e riscritto. È lo
scrivibile. Ciò che può essere letto ma non scritto è il leggibile.
AMERICA OGGI (SHORT CUTS) – Robert Altman (1993)
SHORT CUTS = Carver scrive 9 racconti e una poesia, da cui Altman
crea un’ipersceneggiatura, ovvero intreccia le trame rendendo il
tutto complesso e ogni elemento diventa un tassello. Il suo stile
verrà poi copiato da altri (es. da Magnolia).
Il film di Altman vince il Leone d’oro nel 1993. La locandina è
pitturata con lo stesso stile di Hopper.
“Nightawks” (nottambuli) di Hopper rappresenta una scena
quotidiana, con un barista e 3 nottambuli, ognuno dei quali ha la
propria tazza. In “finestra con donna chiara” ci sono un uomo e una
donna in un interno domestico (che è più interno rispetto a un
ristorante o un teatro, ma più esterno di una casa) ed è come se ci
fossero degli spettatori che aspettano l’aprirsi del sipario teatrale.
Questa pittura stabilisce un canone di realismo minimale. Alla fine
degli anni ’70, Carver decide di lasciare il romanzo, perché vede la
realtà come insieme di trucioli, e per questo si dedica ai saggi brevi.
PRINCIPIO MINIMALISTA: la norma estetica lavora per sottrazione.
Ogni sequenza ha durata breve e si arriva allo scopo tramite
scorciatoie. 8
Le storie di Carver sono ambientate dal nord al sud, da Seattle e
dintorni a Los Angeles (nella South East Coast).
Altman seleziona 9 racconti e una poesia di Carver:
“Jelly, Molly e Sam” (racconto politizzato, della stessa racconta
1. di “Vuoi star zitta per favore?”, del 1976); Una famiglia con 3
figli piccoli e un cane: lui è un poliziotto e odia il cagnolino
Susy, così lo porta via e lo abbandona (ma dopo molti giorni
torna a prenderlo). La moglie sa che la tradisce e si diverte a
sentire le scuse che si inventa;
“Vuoi star zitta per favore?” (che parla di un medico geloso
2. della moglie pittrice); Una coppia (lui medico: Dr.Ralph, lei
pittrice: Marian), che incontra una coppia molto diversa a un
concerto e la invita a cena. Lui accusa la moglie di aver
baciato un altro 3 anni prima ad una festa e lei alla fine lo
ammette e dice anche di averci fatto sesso.
“Dì alle donne che andiamo” (battuta finale di Bill. Storia di Bill
3. e Jerry, dalla raccolta “Di cosa parliamo quando parliamo
d’amore?”); Due uomini (Bill e Jerry) fanno un picnic con le
famiglie, poi seguono due ragazze e, in un momento di follia,
ne uccidono una.
“Creditori” (in cui un dimostratore di aspirapolveri pulisce il
4. tappeto di Betty, tratto dalla raccolta “Da dove sto
chiamando?”); Un dimostratore di aspirapolveri suona alla
porta di un ex-marito che sta distruggendo la casa dell’ex
moglie, per vendetta.
“Vicini” (Honey e Bill badano alla casa dei vicini in vacanza.
5. Tratto dalla raccolta “Da dove sto chiamando?”); Nel film, Bill è
lo stesso della storia n.3.
“Una casa piccola ma buona” (che racconta della morte di
6. Casey); Un anziano giornalista (Howard Finnigan) è sposato
con una giovane donna: il loro bambino viene investito da
Doreen (nel film è la stessa della storia n.8). Il padre di lui (Paul
Finningan) torna dopo tanti anni, solo per vedere il nipote
morire. Il pasticcere, per un malinteso, fa telefonate minatorie
rivolte al bambino (Caesy) investito;
“Con tanto di quell’acqua a due passi da casa” (Kane e i suoi
7. amici vanno a pescare nella stessa acqua dove trovano un
cadavere); Un gruppo di pescatori trova il cadavere di una
donna nel fiume, ma siccome non hanno i cellulari e non
vogliono smettere di pescare, decidono di non dire nulla e
lasciarla lì. Solo al ritorno lo dicono alla polizia. Tra loro, nel
film, c’è il dr.Ralph; 9
“Loro non sono mica tuo marito” (Earl è geloso della moglie
8. cameriera Doreen); La cameriera Doreen se la deve vedere
con il marito Earl, che ha problemi con l’alcol e fa l’autista. Alla
fine si ubriacano insieme;
“Vitamine” (Lois viene abbandonata da un nero, reduce del
9. Vietnam in un bar); nel film è la moglie di una coppia con 2
bambini piccoli, che lavora come telefonista erotica, anche
mentre svolge le attività domestiche. Il marito (Jerry) fa il
manutentore delle piscine ed è lo stesso che uccide la ragazza
nella storia n.3.
POESIA: da: “Il nuovo sentiero per la cascata”, “Limonata”: il
cecchino Lears racconta a un amico che suo figlio Jim si incolpa
dell’annegamento si suo figlio Jim Jr.”.
Altman, sul filo portante del jazz, aggiunge un’altra storia: Una
cantante Jazz (Tess) e la figlia violoncellista con manie suicide (Zoe);
Questo film è tratto da 9 racconti e una poesia di Raymond Carver.
Altman ha la sensazione che le storie di Carver appartengano a un
universo coeso in cui le vite sono organizzate. Nell’opera di Carver,
ogni storia ruota intorno a un evento. A Carver non interessa la
morale, ma raccontare un pezzo di realtà.
Short cuts si riferisce ai frammenti di vita, a cose non significative.
Significa “tagli brevi”, che Alman rappresenta con molti piani
sequenza.
I racconti di Altman si basano su ciò che non viene detto ed è lo
spettatore che deve ricostruire i vuoti; nel film c’è una
sovrapposizione di dialoghi (spesso banali), un continuo borbottio,
in modo che l’ascoltatore non capisca bene tutto.
Altman fa un cinema laboratorio, nel quale lo spettatore entra dove
e quando vuole.
Le linee narrative sono anche linee musicali, che creano il pretesto
per costruire un tessuto sparso lungo tutte le storie. Il Jazz è un po