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TEMATIZZAZIONE

Questo argomento lo ritroviamo nell’ermeneutica (significa interpretazione e traduzione dei testi

scritti) letteraria contemporanea. Tematizzazione significa identificare il campo storico dell’opera.

IMAGOLOGIA (1)

È l’analisi delle immagini (EIKON=icona ciò che non ha esistenza sensibile; EIDOLON=idea ciò che

percepibile in forma sensibile = la menzogna), stereotipi e pregiudizi letterari che determinano il

nostro modo di schematizzare la realtà.

MITOCRITICA

Nella seconda metà del 900 la comparatistica si è interessata allo studio dei miti. Il mito è un

racconto che si sviluppa attorno a uno schema stabile.

I miti classici sono diventati principale oggetto di analisi. Inoltre si possono effettuare studi

diacronici che ricostruiscono il racconto come modello ad esempio l’iliade e studi sincronici dei

miti( cioè in un preciso momento).

FUNZIONI DEL MITO

Il mito si riferisce a una realtà complessa che va oltre la ragione. Il mito è narrazione sulle origini

dell’intero cosmo.

Pierre Brunel ha individuato 3 funzioni del mito:

1. Narrativa cioè un racconto che parla della realtà

2. Esplicativa cioè indaga le cause dei fenomeni

3. Rivelazione cioè rivela la sacralità assoluta

MITO LETTERARIO

Per mito letterario si intende un mito appunto ripreso dalla letteratura greca e latina (Minotauro,

Narciso, Medea, Ulisse) e anche delle sacre scritture (Apocalisse).

La letteratura è arrivata anche a creare dei miti, rappresentando personaggi reali (ad esempi

Amleto, Tristano e Isotta), o miti polito-eroici (ad esempio A. Magno, Napoleone, Giulio Cesare,

Giovanna D’Arco), o personaggi dei testi sacri (Golem).

Ps: mito per eccellenza l’Ulisse!

LETTERATURA DA VIAGGIO deriva dal greco hodoiporikòs, relativo al viaggio.

La letteratura da viaggio è uno dei settori più produttivi di cui si occupa la comparatistica, sia sul

piano delle teorie e sia sul piano dei metodi di lavoro. Esattamente si riferisce all'atto di spostarsi

da un luogo all'altro compiendo un certo percorso.

ODEPORICA

È lo studio della letteratura del viaggio. La possiamo riscontrare già nei primi testi scritti

dell’Odissea.

IMAGOLOGIA EMBRIONALE (2)

Nel fine 800 Hennequin e Lanson furono i padri fondatori di una imagologia embrionale cioè

un’opera d’arte intesa come rappresentazione dell’immaginario di coloro a cui l’opera si rivolge.

È stato osservato come sia opportuno orientarsi sullo studio delle immagini, in cui non è

importante il carattere di una nazione, ma bensì come i popoli si vedono reciprocamente cioè il

modo in cui una cultura ne immagina un’altra (come stereotipo o imagotipici = testi ricchi di

immagini), allargando gli orizzonti della imagologia soprattutto negli ambiti della sociologia e della

psicologia.

Le origini della imagologia risalgono alle rappresentazioni dei popoli tramite la letteratura.

Nell’800 si sviluppano 2 scuole imagologiche:

1. Quella francese di Pageaux che si preoccupa dell’immagine inglese e tedesca nella

letteratura francese

2. Quella belga di Dysenrick che definisce l’immagine come un cammino verso una vera

scienza, basata sui materiali letterari, differenze e comunanze ei popoli europei

New criticism hanno accusato gli imagologi di allargare il campo della letteratura comparata con

concezioni illusorie riguardanti una nazione, cioè delle immagini stereotipate che le nazioni hanno

una dell’altra.

Vi sono 4 attitudini che regolano il modo in cui vediamo altri e che condizionano le scritture di

alterità:

1. MANIA rappresentazione dell’immaginario di un paese straniero in cui l’altro è superiore e

la mia cultura è vittima di inferiorità

2. FOBIA rappresentazione dell’immaginario di un paese straniero in cui l’altro è oggetto di

inferiorità e io sono superiore

3. PHILIA unico caso di scambio equilibrato in cui vi è stima di se e dell’altro

4. NEUTRO non è né positivo né negativo ma neutro. Per esempio caso di duplice visione

negativa di se e della propria cultura

COLONIALISMO ha 3 definizioni:

1. Estensione della sovranità di una nazione su territori e popoli all’esterno dei suoi confini,

spesso per facilitarne il dominio economico sulle risorse, il lavoro e il commercio

2. I colonizzatori credevano che i loro valori culturali ed etici fossero superiori a quelli dei

colonizzati e dunque per questo si imponevano ai popoli colonizzati

3. Il dominio coloniale è mantenuto da diversi stati europei su altri territori extraeuropei, che

va dal 16 secolo contemporaneamente alle scoperte geografiche europee fino alla seconda

metà del 20 secolo con la vittoria dei movimenti coloniali

Durante il processo di colonizzazione si pone il problema della lingua che oltrepassa i confini

letterari e così si vengono a formare 3 grandi aree linguistiche:

1. Gruppi monoglossici, consiste nell’utilizzo di un’unica lingua

2. Società diglossiche, rappresentano gruppi bilingue

3. Comunità poliglosse, ambienti in cui convivono più idiomi che si incrociano e si modificano

reciprocamente

IL MONDO COLONIALE AFRICANO

Spartizione dell’africa:

1. Da parte degli inglesi (Nigeria, Gambia, Sierra Leone; Sudan) con l’obbiettivo di commercio

e dominio politico

2. Da parte dei francesi (Algeria, Marocco, Tunisia, Senegal, Congo, Mauritania) come

missione civilizzatrice

3. Da parte del Portogallo (Angola, Mozambico, Capo Verde) con l’obbiettivo religioso

I PRIMI MOVIMENTI DEGLI INTELLETTUALI NERI

 L’HARLEM RENAISSANCE è un movimento artistico-culturale afroamericano sorto verso

l'inizio degli anni venti negli Stati Uniti. Il termine è nato in seguito alla pubblicazione The

New Negro di Alain Locke, nel 1925. Questo movimento consiste grazie alla produzione

letteraria, poteva sfidare il diffuso razzismo e gli stereotipi sui neri diffusi all'epoca. La

letteratura sarebbe servita "elevare" la razza.

 NEGRITUDITE è stato un movimento letterario, culturale e politico sviluppatosi nel 20

secolo. esponenti di questo movimento Senghor, Damas, Cesaire, Sartre. Questo

Gli

movimento voleva denunciare condizioni di oppressione e attaccare il canone estetico

europeo. Questo movimento pero venne anche criticato soprattutto da autori neri che

l'hanno denunciata come forma celata di razzismo. Inoltre possiamo ricordare il poeta

nigeriano Wole Soyinka, «La tigre non proclama la sua "tigritudine". Essa assale la sua

preda e la divora. »

DECOLONIZZAZIONE processo politico, solitamente conflittuale in cui un regime che era stato

colonizzato ottiene la propria indipendenza. Ebbe inizio nel secondo dopoguerra e portò alla

nascita del terzo mondo (cioè vi erano paesi che non erano alla pari delle superpotenze) e del

Commonwealth (un'organizzazione che unisce Stati che in passato erano parte dell'Impero

britannico).

POST-COLONIALISMO

Studi postcoloniali è un'espressione usata per descrivere una vasta gamma di fenomeni sociali,

politici e culturali che si sviluppano negli anni 70, inizialmente nei paesi di lingua inglese.

Con il post-colonialismo si ha una diffusione dell’inglese, grazie alla migrazione di molti cittadini

delle ex colonie verso il Regno Unito, che porta alla nascita di una produzione letteraria in lingua

inglese

COLONIALISMO: ORIENTALISMO OCCIDENTALE

Vi sono 3 orientamenti:

1. Edward Said con Orientalism (un saggio), tenta di spiegare e ridefinire le modalità con cui

l’Europa rappresenta l’oriente. Questo saggio è considerato come uno strumento utilizzato

dalle culture di matrice europea per poter costruire la propria identità di "Occidente"; ma

allo stesso tempo è importante il rapporto che si crea tra le letterature nazionali e la

superiorità dell’uomo bianco di imporsi durante le missioni di civilizzazione

2. Ibridismo psichico. Racchiude 2 declinazioni: CATALISI (riguarda alcuni gruppi etnici che

interagiscono e si fondono insieme, creando nuove forme e identità d’esperienza) e

CREOLIZZAZIONE (rappresenta quelle in cui vi sono un misto di etnie e razze che generano

uno stampo psicologico e spirituale)

3. Decostruzionismo femminista con Spivak in the post-colonial critic, incentra in suo pensiero

su due punti: a) critica all’universalismo e all’eurocentrismo culturale che caratterizza il

campo del femminismo e allo stesso tempo la teoria letteraria e la comparatistica; b) la

nozione di essenzialismo cioè la convinzione che ogni individuo possiede caratteristiche

proprie e uniche (le donne sono ciò che non sono gli uomini e viceversa).

Quello che vuole creare la filosofa Spivak è di introdurre nell’argomento post-coloniale la figura

del femminismo, in modo da interrompere la visione di tipo patriarcale (dove l’uomo è più

importante della donna)

DECOSTRUZIONISMO: SPIVAK

Esso rappresenta la necessità di analizzare un testo, catturandone i conflitti interni e allo stesso

tempo svelare alcuni dei possibili significati.

GENERE rappresenta una costruzione culturale e i comportamenti che rivestono il patrimonio

biologico che permette di dare vita allo status di uomo/donna

SESSO rappresenta il patrimonio genetico e insieme di caratteri fisici, biologici e anatomici che

permettono di differenziare la donna dall’uomo

GENDER STUDIES

Sono caratterizzati da una impronta politica ed libera. Sono infatti strettamente connessi alla

condizione femminile e a quella di soggetti minoritari. i gender studies ma mirano a realizzare

cambiamenti in ambito della mentalità e della società. Sono strettamente legati ai movimenti di

emancipazione femminile, omosessuale e delle minoranze etniche e linguistiche e spesso si

occupano di problematiche connesse a oppressione razziale ed etnica, sviluppo delle società

postcoloniali e globalizzazione.

LETTERATURA

La letteratura comparata che definita la disciplina che studia i rapporti tra le letterature di lingue

diverse. A partire dagli anni 40 ha cominciato ad ampliare il suo campo d’indagine, per

comprendere i rapporti tra letteratura e arte, immagine e parola.

LINGUAGGIO VERBALE(parole) E ICONICO(immagini) sono 2 sistemi di segni diversi attraverso cui

l’uomo elabora la propria rappresentazione della realtà. Naturalmente vi sono delle differenze:

 CODIFICAZIONE DIFFERENTE

 Il requisito necessarie per la loro comprensione. Per esempio la parola è comprensibile solo

se si conosce la lingua, mentre l’immagine è comprensibile se l’osservatore ha delle buoni

doti percettive

 La possibilit&

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gio.for di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letterature comparate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università della Sicilia Centrale "KORE" di Enna o del prof Rossi Luigi.