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CHUANQI
Il termine indica “trasmettere mirabilia” ovvero “narrazioni meravigliose” ed infatti i Chunqi sono una
raccolta di storie di epoca Tang dove è presente l’elemento magico, talvolta sottoforma di monile (pietra,
cuscino…). Tuttavia la magia a volte è sostituita da una trama avventurosa o erotica. Il loro contenuto
deriva dai racconti delle Sei Dinastie, dove ci si riferiva a fatti e persone realmente esistite( figure
socialmente note); in epoca Tang invece i chunqi assumono una connotazione più fantasiosa ed i
personaggi, infatti, non sono eroi pseudo storici ma figure puramente di novella pur muovendosi in un
contesto storico preciso. Sin dalle origini, e soprattutto in epoca Tang, i racconti non avevano un intento
didattico. I chunqi ebbero un grande successo ed influenzarono la produzione narrativa e drammatica
posteriore. Tra i protagonisti dei racconti vi sono candidati agli esami letterali(studenti che dalle campagne
si spostano in città e vivono storie d’amore o altre avventure), mercanti provenienti da India o Iran. Quando
salì al potere l’imperatrice Wuhou iniziò il “movimento femminista” cinese e ciò si rifletté nella letteratura:
infatti nei chunqi di epoca Tang emerge la figura della donna dotata di una certa libertà che le permette di
avere relazioni con uomini appartenenti a classi sociali diverse. Talvolta si tratta di esseri immortali, fiori o
animali tramutati in donna per conquistare un uomo (perlopiù un candidato agli esami o comunque un
letterato). Oggi ci sono pervenuti circa 400 titoli di chunqi, noti per eleganza e varietà tematica, che danno
un’immagine della società Tang (vizi,abitudini…). I chunqi erano generalmente scritti in “guwen”(prosa
all’antica), pochi erano quelli scritti in “pianwen”(prosa simmetrica),come “Viaggio alla ricerca degli
immortali” (You xianku) attribuito a Zhongzu. I chuanqi, al pari della saggistica e della poesia, sono scritti in
lingue letteraria che non traduce in segni grafici una lingua parlata ma è concepita come scritta in caratteri
ideografici. Non possiede un corrispettivo orale autosufficiente. Tali racconti ebbero successo tra i letterati
per il linguaggio scritto di estrema densità,concisione ed efficacia impossibili a qualsiasi forma orale.
Impone la riduzione all’essenziale: ecco la brevità dei racconti (poche pagine sintetizzano un romanzo).
La maggior parte dei chunqin apparve dopo la rivolta di An Lushan( d. C.
755 ). Molto folklore novellistico si
ritrova nei chunqi ed i racconti hanno una parvenza di storicità per la presenza di coordinate spazio-temporali e del
narratore(onnipresente) che si presenta al lettore (a volte è lo stesso protagonista, altre interviene nel racconto oppure
alla fine, con una riflessione).
Raccolte Chunqi(a volte arricchite da interpretazioni postume):
-epoca Tang;
-epoca Song(“Taiping quangji” o “Tangdai congshu”);
Ricordi del cuscino ( Zhenzhong ji, di Shenjiji)
Il protagonista sogna, dormendo su un cuscino fatato prestatogli da un taoista, una vita come aveva
sempre desiderato. Al risveglio, il taoista gli dice che non c’è differenza tra vita e sogno, tutto è illusione.
Storia di Li Wa(Li Wa zhuan di Bai Xingjian)
Un giovane candidato agli esami si innamora di una etèra che alla fine sposa. Il racconto riabilita la figura
della cortigiana cinese vista non come prostituta comune ma per la sua formazione culturale, tanto da
essere paragonabile alle etère della Grecia antica.
Storia del prefetto del ramo meridionale(Nanke taishou zhuan di Li Gongzuo)
Un uomo sogna di vivere una vita di onori e glorie; al risveglio fa abbattere un albero e così scopre un
formicaio al cui interno scorge i luoghi visti in sogno. Prende spunto dal sogno di Zhuanzi ma qui il
protagonista nella realtà ha prove concrete della sua esperienza onirica. Tale racconto mostra come l’uomo
possa diventare da ebbro a sobrio. L’opera è di raffinata bellezza; lo stesso autore compose Xie Xiaoe
zhuan(storia di xie xiaoe) dove il protagonista scopre in sogno i nomi degli assassini del suocero. Il
racconto ebbe successo non tanto per la bellezza (minore rispetto al Nanke taishou zhuan) ma per la trama
poliziesca.
Storia di Ren(di Shenjiji)
Protagonista è una volpe, chiamata Ren, che sotto le spoglie di una donna bellissima conquista il cuore di
Zheng, un sempliciotto povero amico del ricco Yin. Egli, pur conoscendo la sua reale identità decide di
prenderla con sé in un appartamento arredato con i mobili chiesti in prestito all’amico. Yin, curioso, si reca
a casa sua e vedendo la bellissima donna tenta di possederla ma rimane intenerito dalla fedeltà di lei e la
risparmia. I due diventano amici e Ren gli procura le amanti che desidera. Ren arricchisce il compagno (fa
comprare un cavallo per 6 mila monete per poi rivenderlo a 30 mila) e chiede un abito nuovo ma già
confezionata (ella non può cucirseli da sé…alla fine il narratore riprenderà quest’espressione perché
sintomatica del fatto che Ren fosse un animale). Si rifiuta di seguirlo quando Zheng, nominato funzionario
militare, è chiamato ad ovest. Ella teme per la sua vita dopo aver sentito la profezia di un’indovina che le
prefigurava un triste destino. Zheng e Yin pregano la donna di partire, la quale acconsente. Durante il
viaggio però incappano in una battuta di caccia. Dei cani neri spaventano Ren che fugge sotto le
sembianze di volpe ma viene sbranata. Zheng, dopo averla seppellita, torna a casa distrutto e racconta
tutta la verità all’amico. Il narratore interviene alla fine con un’amara riflessione sulla sua società: Ren gli
risulta molto meglio(per purezza e fedeltà) rispetto alle donne del suo tempo; inoltre ammonisce ad andare
oltre l’apparenza. Inoltre, dopo essersi presentato, afferma di aver udito tale storia dallo stesso Yin e che ha
deciso di scriverla per trasmetterla, spronato da alcuni viaggiatori a cui l’aveva raccontata. Nel racconto
compare la figura della volpe che, nel folklore cinese è simbolo di demonio,strega, ed è in grado di vivere
con l’aspetto di una donna per anni o per una sola notte. Ella seduce gli uomini per poi distruggerli o
favorirli con la loro astuzia. Un altro elemento interessante è il trasgressivo rapporto tra Yin e Ren, un’
amitiè amoureuse , singolare per la letteratura del tempo, così come quello tra Zheng e Ren, dove è la
donna ad avere ruoli decisionali (ella gli dice di affittare una stanza e di farsi prestare i mobili da Yin, ecc).
Storia di li la Bella(di Bai Xingjian)
Il governatore di Changzhoum il duca di Yingyang, aveva un figlio giovane e brillante che aveva dotato di
mezzi per raggiungere la capitale e sostenere gli esami: era stato raccomandato dal governatore locale
come xiucai(ingegno brillante). Il Letterato, arrivato a Changan, mentre si recava in visita ad un amico vide
una donna bellissima e ne rimase colpito. Il ragazzo riferisce l’accaduto all’amico il quale gli rivela che si
trattava della bella signora Li,cortigiana che si accompagnava solo a uomini ricchi. Il Letterato, il giorno
seguente, si reca a casa della donna riccamente vestito e viene accolto come fosse un gran signore. Il
ragazzo restò in casa di Li, che viveva con l’anziana madre, lasciandone all’oscuro amici e parenti. Li e la
madre impoverirono i beni del giovane e pertanto decisero di liberarsi di lui:al ritorno dal monastero dove Li
si era fatta accompagnare per chiedere la grazia di un figlio, i due dimorano a casa di una presunta zia
della donna. Giunge lì la voce che la madre di Li stia per morire e la ragazza dice al Letterato di
raggiungerla dopo qualche ora. Il ragazzo aspetta ma insospettito dal mancato arrivo del cavallo promesso,
si reca in città dove viene a sapere che Li e la madre sono andate via. Torna a casa della zia ma anche lei
risulta scomparsa. Disperato torna dal suo vecchio padrone di casa che impietosito lo accoglie. Il Letterato
smette di mangiare e sembra esser sul punto di morire, tanto che l’uomo lo affida ad un’impresa funebre. Il
Letterato però si riprende e lavoro per loro. Scopre un talento canoro e diventa noto per la sua voce;
durante un’esibizione viene riconosciuto da un suo servo che lo conduce dal padre che lo credeva morto. Il
governatore, vedendolo così ridotto, lo bastona e lo abbandona. Il Letterato, ferito ed agonizzante, viene
soccorso dal suo maestro di canto ma, per il tanfo che le sue ferite emanavano durante la loro
suppurazione, viene cacciato via. Mendicante, viene riconosciuto dalla bella Li che decide di accudirlo per
riparare al torto infertogli: si congeda dalla madre dandole prima i soldi per poter provvedere a se stessa. Li
cura il Letterato e la sua istruzione, portandolo così a superare gli esami. Giunti a Jianmen il Letterato si
ricongiunge al padre e sposa la donna. Li si rivela una moglie lodevole. Nel racconto è evidente la figura
femminile con una propria autonomia di scelta e la figura autoritaria dei padre: ad egli interessa mantenere
l’ordine sociale, mira alla carriera che nella società cinese è sacra (il padre abbandona il figlio e lo
riaccoglie quando quest’ultimo è diventato funzionario). La compassione trova luogo nel rapporto maestro-
allievo, ma anche in Li che, presa dal rimorso, aiuta il Letterato. Il narratore compare alla fine: elogia la
purezza di Li rispetto a quella delle donne dell’antichità. Le allusioni all’attività di Li sono esplicite ma allo
stesso tempo velate, è la stessa madre di Lì che spiega al Letterato gli interessi della figlia: ella è
consapevole e complice di Li, la cede al giovano vedendolo ricco ma perde per lui ogni riguardo una volta
depauperato. La vena storica è data dalla specificazione della data, dalla spiegazione che da al perché ha
scritto la storia (l’ha conosciuta dallo zio di suo padre che aveva sostituito il Letterato a Li Gongzuo e gli
avrebbe chiesto di trasmetterla).
Storia di Xie Xiaoe(di Li Gongzuo)
Xie Xiaoe, figlia di un commerciante, perde il padre ed il marito a 14 anni per mano di banditi. I suoi parenti
muoiono annegati trascinati dal fiume, lei viene salvata seppur ferita al petto e con la gamba rotta e portata
in un monastero (a Miaoguo). Viene curata dalla monaca Jingwu. Xiaoe sogna il padre ed il marito che le
dicono un enigma che contiene il nome dei loro assassini. La ragazza chiede aiuto a chiunque ritiene in
grado di risolverlo, inutilmente. Entra in scena lo stesso narratore che, in visita al monastero di Waguan,
sente la notizia e decodifica il codice: si tratta di un gioco di parole che da come risultato i nomi di Shen
Lan e Shen Chun. La ragazza lo ringrazia commossa e parte per vendicare la sua famiglia, travestita da
uomo. Li trova, lav