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I 2 modi principali in cui ha funzionato il razzismo di Stato sono:

- razzismo di sfruttamento: tipico del rapporto tra le potenze coloniali e i soggetti colonizzati.

- razzismo di sterminio: messo in atto soprattutto dal regime nazista.

Mentre il primo permette l'incorporazione dell'altro tramite il riferimento ad una gerarchia, il secondo mira alla completa eliminazione dell'altra razza, per garantire il mantenimento della propria purezza.

Il razzismo del regime hitleriano culmina con numerose leggi tra cui vanno ricordate le Leggi di Norimberga del 1935. In particolare va ricordata la legge che divide i tedeschi in sudditi con pieni diritti di cittadinanza e soggetti sottoposti alle leggi dello Stato senza diritti. Di questa ultima categoria fanno parte gli Ebrei, le donne non sposate. La conferenza di Wannsee del 1942 sancisce lo sterminio della razza ebraica.

Nell'America segregazionista le leggi non miravano ad una vera e propria eliminazione dei neri ma alla

completa separazione: divieto dei matrimoni interrazziali, proibizione della frequentazione comune dei luoghi culturali. Allo stesso principio di separazione si ispira il regime sudafricano dopo la Seconda Guerra Mondiale.

L'espressione "campo di concentramento" viene coniata a Cuba durante la guerra del 1895 per la riconferma del possesso dell'isola da parte della corona spagnola. Essa sta ad indicare un luogo controllato dalle forze dell'ordine dove alcuni gruppi della popolazione, i contadini, vengono portati e concentrati.

Inizialmente i campi racchiudono i militari di una potenza nemica nella guerra americana di secessione. Tuttavia, con l'emergere, nel XX secolo, delle guerra totale che coinvolge sia i militari che i civili, i campi iniziano a rinchiudere anche la popolazione non armata.

Nel 1940 vengono istituiti i primi campi di concentramento che prevedono oltre che lo sfruttamento del lavoro degli internati, anche il loro annientamento.

internamento: mirano ad isolare temporaneamente individui sospetti o pericolosi; - campi di lavoro forzato: dove i prigionieri sono costretti a lavorare in condizioni estreme e disumane; - campi di sterminio: dove viene attuato il genocidio di massa, con l'obiettivo di eliminare intere popolazioni. Questi campi sono stati utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale dai nazisti per perseguire e uccidere milioni di persone, principalmente ebrei, ma anche omosessuali, rom, disabili e dissidenti politici. I gulag, invece, erano i campi di lavoro forzato utilizzati dal regime sovietico in Unione Sovietica. Qui venivano inviati i prigionieri politici e i dissidenti, che venivano sottoposti a lavori pesanti e spesso morivano a causa delle condizioni disumane. Entrambi questi sistemi di campi di concentramento sono stati strumenti di controllo e oppressione utilizzati dai regimi totalitari per eliminare i propri nemici e instillare il terrore nella popolazione.

concentramento: conducono alla rieducazione e all’annientamento tramite il lavoro-- campi di sterminio: per esempio i campi nazionalsocialisti.

L’ Homo sacer è una persona posta al di fuori del diritto, uccidibile da chiunque. Allora, homo sacerè l’ebreo dei campi nazisti. Il campo è il regno dell’assurdo: esso conferma l’umanità che ne sta aldi fuori, infatti l’ebreo come categoria al di qua dell’umano presuppone l’ariano e la sua purezza.

GENOCIDIO = il concetto di genocidio (dal greco: genos=razza e caedere=uccidere) è stato per laprima formulato nel 1944 da Lemkin, uno studioso polacco di diritto internazionale. Fino a quelmomento gli atti di annientamento di specifici gruppi religiosi, etnici, razziali erano stati definiticon concetti generali come massacro, eccidio, sterminio che indicavano manifestazioni di violenzadi massa. Con il termine genocidio Lemkin intende la distruzione mirata e

Consapevole di un gruppo umano, il cui scopo è quello di eliminare i caratteri essenziali di quel gruppo (cultura, religione, lingua). Nel 1948 le Nazioni Unite approvano la Convenzione sulla prevenzione e la repressione del genocidio. A partire dal 2002, la Convenzione viene integrata dalla Corte penale internazionale, un tribunale che ha il compito di incriminare, processare e condannare non gli Stati, crimini contro l'umanità, ma i singoli individui responsabili di genocidio, crimini di guerra o superando così il principio di non ingerenza.

Il genocidio si articola in 7 fasi specifiche:

  1. Classificazione dei cittadini in differenti categorie fisiche o morali
  2. Imposizione di etichette negative al gruppo
  3. Disumanizzazione dei singoli membri del gruppo
  4. Identificazione degli individui che dovranno essere sottoposti alle misure di coercizione
  5. Organizzazione premeditata delle procedure di annientamento
  6. Attuazione del genocidio (non solo attraverso

L'eliminazione fisica, ma anche attraverso controllo forzato delle nascite, stupri di massa, ecc.

Negazione pubblica del genocidio.

Aspetto importante del concetto di genocidio è il fatto che esso presuppone un'idea originaria di "purezza" che, tuttavia, in natura non esiste e non è mai esistita.

del XX secolo e l'inizio del Nuovo Millennio

SICUREZZA = tra la fine il termine sicurezza è venuto progressivamente caricandosi di significati densi. La sicurezza, ormai, investe ambiti ben più ampi di quelli della pura policy. Ad essere in gioco sono non solo gli aspetti organizzativi dell'apparato statuale (funzioni di polizia) ma la natura profonda della politica come politics.

I discorsi sicuritari appaiono più o meno negli anni '70, ed è possibile distinguere 4 fasi:

anni '70- nemico della sicurezza è il terrorismo interno

anni '80- nemico della sicurezza è il

tossicodipendente degli anni '90 - nemico della sicurezza è il migrante (maschio = spacciatore; femmina = prostituta) - Nuovo Millennio nemico della sicurezza è il terrorismo internazionale. Una lunga tradizione aveva relegato la sicurezza tra i sentimenti meno nobili, in quanto essa porta le coscienze in una beatitudine che avrebbe distolto l'uomo dalla perpetua lotta contro il male. L'oggettivo di "sicurezza come sentimento". Tuttavia, si viene poi configurando il suo significato individuale di chi si ritiene al riparo dal pericolo. Tra '700 e '800 la domanda di sicurezza aumenta a mano a mano che l'industrializzazione decolla e la città attira folle crescenti in fuga dalla campagna. Per molte di queste persone, però, le promesse della città si riveleranno pure illusioni e ciò riempirà lo scenario urbano di "plebi pericolose". Tuttavia si dice che la sicurezza alimenta nuova insicurezza: infatti, un

Quartiere militarizzato non lenisce i sentimenti di insicurezza ma li conferma. Il termine "welfare state", stato del benessere, viene utilizzato a partire dalla Seconda Guerra Mondiale per designare un sistema socio politico economico in cui la promozione della sicurezza e del benessere dei cittadini è assunta dallo Stato come propria prerogativa e responsabilità. Il welfare state, detto anche Stato sociale, è caratterizzato da una rilevante presenza pubblica in importanti settori quali l'assistenza sociale, assistenza sanitaria, istruzione.

Di grande importanza per lo Stato sociale è il Social Security Act (Atto per la Sicurezza Sociale), promulgato negli Stati Uniti nel 1935. Tra i teorici del welfare state, un ruolo di primo piano è occupato dall'economista Keynes secondo cui era necessario intervenire nella distribuzione del reddito, regolando il rapporto tra salari e profitti e tra salari e produttività.

Era possibile intervenire in 2 modi:

  1. In modo indiretto: grazie allo Stato come agente super partes in grado di garantire adeguati aumenti salariali né troppo elevati né troppo bassi.
  2. In modo diretto: tramite una politica di redistribuzione del reddito e di sostegno della domanda.

Il nuovo welfare deve creare le condizioni affinché ogni individuo residente in un territorio abbia la garanzia, in modo incondizionato, di un reddito stabile e il diritto alla scelta al lavoro (che è ben differente dal diritto al lavoro).

Tradizionalmente, il termine polizia ha spesso indicato l'insieme delle attività amministrative e degli apparati serventi le funzioni del governo.

Polizia rinvia al termine greco polis e più specificamente alla nozione classica di politeia.

Alla polizia sono state attribuite 3 attività fondamentali: all'osservanza delle leggi - vigilanza: accertamento della condotta dei cittadini rispetto (polizia amministrativa)

: mira a prevenire i pericoli che minacciano la sicurezza (polizia di sicurezza)- : volta ad accertare violazioni delle norme penali già verificatesi ed,eventualmente, a impedirne gli effetti ulteriori (polizia giudiziaria).Tra 18° e 19° secolo si è sviluppata la , rivolta esplicitamente alla prevenzione e cura delle cause ambientali e sociali delle malattie.originariamente, l'azione terrorista si basava sull'atto individuale isolato che =aveva per scopo l'omicidio mirato di una personalità rappresentante la sovranità dello Stato.Questa attività si sviluppò in particolar modo nella Russia zarista del 19° secolo, ad opera di che formulò la definizione di . Il primo teorico dell'azione neopartigiana, un'azione individuale adottata per difendere un interesse generale.Gli anarchici adottarono, invece,la definizione di "propaganda con i fatti" o di "azione diretta", il cui principale teorico fu Necaev, che elaborò un programma finalizzato alla costruzione di un'organizzazione rivoluzionaria clandestina, diretta da un comitato che avrebbe dovuto dirigere l'azione su scala europea. Bakunin rimproverò a Necaev l'immaturità della sua prospettiva in una fase in cui il popolo versava in condizioni economiche arretrate. Anche Marx criticò duramente Necaev. In Medioriente troviamo l'azione del kamikaze basata sul sacrificio individuale compiuto in nome del Corano, il kamikaze gode del culto sociale dei martiri: l'atto del suicidio non è inteso come un atto individuale, ma come morte sacrificale, che ha un duplice obiettivo: da una parte l'annichilimento dell'altro, dall'altra parte la conquista della vita eterna da parte del suicida. Il kamikaze ha un

Il diverso valore della vita: la sua sacralità consiste nel suo estremo sacrificio.

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
5 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/11 Sociologia dei fenomeni politici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ninja13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lessico di biopolitica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Ferre Maria Rosaria.