NORME DI BUONA PREPARAZIONE
L'obbiettivo è dare norme sulla buona preparazione dei medicinali in farmacia, al fine di garantire
la qualità come supporto imprescindibile all'efficacia e sicurezza del medicinale.
Questi argomenti sono trattati in un capitolo della Farmacopea riguardanti le norme di buona
preparazione:
1. Generalità
2. Gestione della qualità in farmacia
3. Personale
4. Laboratorio e attrezzature
5. Documentazione in farmacia
6. Materie prime
7. Operazioni di preparazione
8. Controllo di qualità del preparato
9. Confezionamento e etichettatura
10. Stabilità del preparato
11. Aspetti microbiologici
12. Contratti esterni
13. Glossario
1. Generalità:
La qualità è l'insieme di caratteristiche che consentono ad un prodotto di soddisfare le attese e i
bisogni di chi lo acquista. Il prodotto deve risultare idoneo all'uso destinato con informazioni chiare
che ne consentano un uso corretto, essere privo di difetti, maneggevole, ben conservabile. In via
generale deve essere possibile:
a. un identificazione di responsabilità
b. adeguatezza delle risorse del laboratorio in base al carico di lavoro
c. qualitè delle materie prime
d. controllo costante e documentazione sulle fasi di lavorazioni
e. manutenzione, calibrazione e aggiornamento della strumentazione
f. aggiornamento del personale.
2. Gestione della qualitè in farmacia
La qualità si garantisce mediante la gestione del sistema SAQ (sistema di assicurazione della
qualitè) che si basa su 3 strumenti: Responsabilità Pianificazione Documentazione
3. Personale
IL personale necessita di qualifiche e competenze necessarie. Le operazioni già convalidate che
richiedono l'uso di mezzi meccanici o semiautomatici possono essere svolti da personale tecnico o
tirocinanti "in vigilando" ovvero sotto la diretta responsabilità del farmacista preparatore. Il
personale tecnico deve essere ben istruito e i loro compiti devono essere inequivocabili e messi
per iscritto. Deve esserci un continuo aggiornamento attraverso corsi, seminari, dispense, testi e
confronto con colleghi già esperti.
4. Laboratorio ed Attrezzature
Prima dell'entrata in vigore delle legge poche farmacie rispettavano i criteri richiesti. Il laboratorio
deve essere adeguato ad assicurare le corrette operazioni di preparazione, confezionamento,
etichettatura, e controllo dei medicinali. La zona del laboratorio deve essere separata o comunque
avere la possibilità di essere isolata mediante una funzionale compartimentazione. Inoltre le pareti,
soffitto e pavimento deve essere di materiale non poroso, preferibilmente liscio, resistente
all'acqua calda e detergenti. Le pulizie devono avvenire secondo procedure appropriate che
garantiscano la massima igiene e se necessario la sanitizzazione dell'ambiente.
Il piano di lavoro deve essere di materiale inerte, resistente e di facile pulizia. Le condizioni
ambientali devono essere adeguate e non devono avere influenze sul preparato finale.
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L'apparecchiatura, utensili, e vetreria, oltre al minimo che è presente in TAB. 6 deve essere
appropriata al carico di lavoro.
5. Documentazione in Farmacia
Per assicurare la qualità è necessaria una documentazione scritta o informatica, redatta in modo
chiaro ed inequivocabile onde evitare ambiguità di interpretazione, datata e firmata dal titolare o
dal direttore.
Tutta la documentazione deve essere conservata in un apposito archivio, protetto e di facile
accesso al personale autorizzato. La documentazione che riguarda i processi di preparazione
tratta:
a. LOCALI deve essere disponibile la documentazione di idoneità dei locali e alla manutenzione
periodica
b. ATTREZZATURE i manuali d'istruzione per l'uso devono essere disponibili con la relativa
documentazione di manutenzione e di convalida.
c. MATERIE PRIME la documentazione deve contenere almeno denominazione comune e/o
chimica, quantità acquistata, data di arrivo, numero di lotto, nome del produttore e del
distributore ed eventuale numero di riferimento interno, la data limite di utilizzo, e le condizioni
di conservazione. Questi dati sono fondamentali per garantire la tracciabilità. Inoltre è
necessario che il prodotto presenti un analisi datata e firmata dal produttore che rispetti i
canoni imposti dalla FU o alle specifiche di qualità del produttore e una scheda di sicurezza.
Devono essere anche riportati degli eventuali controlli eseguiti dal farmacista per l'accettazione
o il rifiuto della merce datati e firmati.
d. PREPARATI MAGISTRALI E OFFICINALI la documentazione deve riportare data di
preparazione, composizione quali-quantitativa completa, forma farmaceutica e posologia(se è
nota), il numero di riferimento interno o il numero di lotto delle sostanze con l'indicazione del
fornitore utilizzate per gli artifizi tecnici, data limite di utilizzo, copia dell'etichetta oppure la
copia delle avvertenze da riportare in etichetta, nome e firma del preparatore, risultati dei
controlli fatti sul preparato finito ed infine accettazione o rifiuto della preparazione datata e
firmata dal farmacista responsabile. Nelle preparazioni Magistrali bisogna riportare un numero
progressivo, il nome del medico e del paziente. Per gli Officinali basta il nome del preparato
(purchè non sia di fantasia) e il numero di lotto e quante confezioni sono state preparate dello
stesso lotto.
6. MATERIE PRIME
Devono sempre soddisfare le condizioni della monografia "sostanze ad uso farmaceutico", devono
essere conservate secondo le indicazioni fornite dal produttore, prima dell'uso devono comunque
esser analizzate quali-quantitativamente dal farmacista, in quanto l'analisi del produttore è da
ritenersi un surrogato e la responsabilità è del farmacista di accertare stato di conservazione, data
limite e identità.
Il fornitore perché sia qualificato deve attestare:
a. la provenienza e il nome del produttore
b. il lotto di produzione e quale quantità appartiene allo stesso lotto
c. certificato di analisi
Nel caso le materie prime siano droghe vegetali deve attestare:
a. nome botanico e nome della droga
b. se la pianta è coltivata o spontanea
c. data di raccolta, di confezionamento, e limite di uso
d. forma di presentazione
e. il titolo riferito ai PA
7. OPERAZIONI DI PREPARAZIONE
Tutte le procedure e istruzioni vanno riportate nel foglio di lavoro in modo dettagliato. Inoltre
andranno riportate anche i controlli da eseguire.
Fase preliminare:
1. verificare la formulazione e composizione
2. materie prime (identità, conservazione e scadenza) Pagina 4 di 10
3. locali
4. apparecchiature (pulizia e corretto funzionamento)
5. abbigliamento
6. calcoli numerici
7. appuntare istruzioni scritte, procedure da rispettare se si tratta di un galenico officinale
NB LE OPERAZIONI DI PREPARAZIONE NON DEVONO ESSERE INTERROTTE PER ALCUN
MOTIVO PER ASSOLVERE AD ALTRI COMPITI
8. CONTROLLO DI QUALITà SUL PRODOTTO FINITO
Per i prodotti magistrali i controlli possono limitarsi a semplici operazioni di verifica. I limiti di
accettabilità sono entro il 10%. Il farmacista assicura, sotto sua responsabilità, che sono state
rispettate le procedure stabilite con codici di preparazione accreditati dalla FOFI.
Sul prodotto finito:
1. verifico la correttezza delle operazioni
2. controllo dell'aspetto
3. controllo il confezionamento e la sua tenuta
4. verifico la correttezza nella compilazione dell'etichetta.
Nei preparati monodose:
1. controllo uniformità di massa su un campione la cui dimensione varia dalla consistenza
numerica delle dosi preparate (di solito il 20%). Il controllo è superato se nessuna dose si
scosta dal 10% del peso medio. Nel caso delle capsule si effettua sulla capsule piene ( in
campo industriale questo controllo viene fatto svuotando le capsule).
2. quantità e numero di dosi forma
Nei preparati multidose:
1. le soluzioni devono essere perfettamente limpide
2. le emulsioni e sospensioni controllo l'aspetto del preparato e la ridispersibilità delle fasi sotto
agitazione.
3.
Controllo della qualità dei preparati officinali in scala ridotta:
• devono essere conformi alla specifiche di FUI, non significa che bisogna fare tutti i saggi riportati
nella monografia, ma è sufficiente usare metodi alternativi tecnici o di processo che permettono
di decidere che le norme della FUI sono state rispettate.
• bisogna conservare un campione significativo del lotto oltre il tempo massimo di utilizzo del
20%.
• il controllo finale va fatto da una persona diversa dal preparatore
• i controlli possono essere eseguiti all'interno della farmacia o affidati ad un laboratorio esterno
certificato
• nel caso di una forma farmaceutica solida di composizione quali quantitativa uguale a quella di
un medicinale soggetto ad AIC è necessaria la verifica della dissoluzione che deve essere
paragonata a quella del prodotto innovatore
• i preparati medicinali non in scala ridotta, quindi quantità superiori ai 3kg, non rientrano
nell'attività del farmacista.
9. CONFEZIONAMENTO ED ETICHETTATURA
Contenitore primario scelto tra quelli previsti dalla FU e certificato dal fabbricatore. Il contenitore va
pulito prima dell'uso e se necessario disinfettato, tutto questo per garantire la qualità de preparato
per tutto il tempo di validità d'uso. Deve essere agevole e razionale per l'impiego del medicinale,
può essere sigillato come nel caso delle bustine termo-saldate e blister.
L'etichetta deve riportare oltre al nome, indirizzo e telefono della farmacia anche:
a. un numero progressivo
b. nome del medico prescrittore che non è obbligatorio per i preparati officinali
c. nome paziente se previsto Pagina 5 di 10
d. data di preparazione e di scadenza in base al CAP 10 della FUI
e. composizione quali-quantitativa dei principi attivi e di tutti gli eccipienti nel caso di preparati
iniettabili
f. prezzo praticato
g. precauzioni obbligatorie : "tenere lontano dalla portata dei bambini", "non disperdere
nell'ambiente", " conservare fuori da fonte di calore", mettere il pittogramma nel caso di
sostanze velenose.
h. avvertenze come nel caso di sostanze doppanti: " per chi svolge attività sportiva l'uso del
farmaco senza necessità terapeutica costituisce dopping e può determinare positività al test",
NB in caso di assenza di spazio nell'etichetta, si possono aggiungere in una seconda etichetta
applicata sul contenitore oppure su un foglietto opportunamente allegato al contenitore.
10. STABILITà DEL PREPARATO
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Tecnologia e legislazione farmaceutica I - Norme di Buona Preparazione
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