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REGOLAMENTO PILOTA PER I SECURITIES TOKENS
Ciò che preoccupa maggiormente sono i rischi legati alla mancanza di trasparenza e sicurezza garantiti dai protocolli e dagli smart contract che sono alla base dei crypto-assets. Vi è, in altre parole, la consapevolezza che la disciplina tradizionale non sia in grado di far fronte ai nuovi rischi posti dalla DLT specialmente nelle delicate fasi del trading and post-trading, sebbene finora manchi un'ampia casistica che possa fungere da base per una riforma più radicale del sistema.
Tuttavia, già adesso, il regolatore è consapevole che si sono già evidenziati alcuni aspetti di profonda diversità tra il sistema tradizionale e la DLT, che rendono di difficile se non impossibile applicazione la disciplina attualmente in vigore. Si pensi, ad esempio, al fatto che le piattaforme di crypto-trading consentono un accesso diretto anche all'investitore retail, possibilità invece negata nelle
piattaforme di trading tradizionale, in cui operano i soli intermediari autorizzati.
L'Euro Digitale
Fino a poco tempo fa era inimmaginabile un euro digitale; lo scorso ottobre, invece, la BCE ha tenuto un report sul digital euro. È necessario però bilanciare diversi aspetti, cioè il fatto che non sostituirà il contante e che vi è la necessità di garantire sicurezza e tutela della privacy.
Questa accelerazione è avvenuta proprio adesso a causa sia di una progressiva riduzione del contante, dovuta anche all'accelerazione del COVID, ma anche per via dell'avvento di global stablecoin private e valute digitali di altri banchieri centrali. Infatti, la maggior parte dei banchieri centrali si sta muovendo, ossia sta considerando la possibilità di introdurne una; per lo più sono ancora in una fase di studio, sebbene qualcuno sia già più avanti degli altri (ciascuna CBDC, naturalmente, ha le sue
Le valute digitali stanno diventando sempre più popolari in tutto il mondo. Una valuta digitale è una forma di denaro che esiste solo in formato elettronico, senza una controparte fisica come le banconote o le monete. Questo tipo di valuta offre diversi vantaggi, come la facilità di utilizzo, la velocità delle transazioni e la sicurezza dei pagamenti.
Esistono diverse valute digitali che sono già state adottate o testate in vari paesi. Alcuni esempi includono:
- Il sand dollar delle Bahamas, che è già una realtà.
- Il digital yuan cinese, che è già stato testato sia come moneta di scambio interna, sia come cross-border (HongKong, Thailand, United Arab Emirates).
- La e-krona svedese, che è stata soggetta a test operativi fino al febbraio 2021 e si pensa di completare il passaggio al digitale entro il 2022.
Inoltre, occorre tenere presente che l'introduzione di una valuta digitale non costituisce una mera trasposizione tecnologica dal contante al digitale, come invece si è visto per la moneta elettronica, ma comporta ben più radicali rivolgimenti e impatti sul sistema bancario e finanziario nel suo complesso, soprattutto se di tipo retail e non wholesale. Questo è il motivo per cui si stanno attentamente valutando le diverse caratteristiche che un'eventuale futura valuta digitale potrebbe assumere.
In particolare, al momento: - La moneta bancaria e quella elettronica costituiscono la base dell'attuale sistema bancario e dei pagamenti. - Solo gli intermediari autorizzati possono, al momento, attingere al denaro digitale del banchiere centrale e depositare fondi presso di esso. - I privati possono solo accedere al contante. In altre parole, se ci si limitasse a introdurre una moneta digitale del banchiere centrale senza gli opportuni accorgimenti, significherebbe ridurre o eliminare la moneta bancaria privata, facendo crollare tutto il sistema dei pagamenti. Infatti, con il ricorso massiccio alla valuta elettronica del banchiere centrale, vi sarebbe il rischio di eliminare gli intermediari dall'ambito dei servizi di pagamento (bancari e nuovi istituti di pagamento). Questo significa che il banchiere centrale potrebbe offrire maggiori garanzie rispetto ai privati intermediari e, come conseguenza, potrebbe entrare in crisi anche il sistema dei prestiti. Riassumendo, l'euro digitale.potrebbe essere emesso:
- Per sostenere la digitalizzazione dell'economia europea e l'indipendenza strategica dell'Unione europea.
- In risposta a un calo significativo del ruolo del contante come mezzo di pagamento o se esiste un potenziale significativo per le CBDC estere o per i pagamenti digitali privati di essere ampiamente utilizzati nell'area Euro.
- Come nuovo canale di trasmissione della politica monetaria.
- Per mitigare i rischi dovuti alla normale fornitura di servizi di pagamento.
- Per promuovere il ruolo internazionale dell'euro.
- Per sostenere il miglioramento dei costi complessivi e dell'impronta ecologica dei sistemi monetari e di pagamento.
EFFETTI SUL SETTORE BANCARIO, SULLA POLITICA MONETARIA E SULLA STABILITÀ FINANZIARIA
L'introduzione di un euro digitale potrebbe influenzare la trasmissione della politica monetaria ed avere un impatto negativo sulla stabilità finanziaria, ad esempio sfidando la capacità di
il futuro euro digitale dovrà essere basato su tecnologie sicure e affidabili, garantendo la protezione dei dati personali e la privacy degli utenti. Sarà necessario adottare misure efficaci per contrastare il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e l'evasione fiscale. Inoltre, l'euro digitale dovrà essere un mezzo di pagamento inclusivo, accessibile e facile da utilizzare anche per le persone più vulnerabili. Dovrà offrire una gamma più ampia di servizi finanziari, al fine di soddisfare le diverse esigenze degli utenti. Tuttavia, sarà importante evitare che l'euro digitale diventi una forma di investimento attraente, in modo da non influenzare negativamente il sistema bancario e i tassi di interesse sui prestiti. Sarà necessario trovare un equilibrio tra l'offerta di servizi finanziari connessi e la stabilità del sistema finanziario. Infine, per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, sarà fondamentale garantire la sicurezza delle transazioni e la protezione dei dati. Saranno necessarie infrastrutture robuste e protocolli di sicurezza avanzati per prevenire frodi e attacchi informatici. In conclusione, il futuro euro digitale dovrà essere progettato tenendo conto di queste caratteristiche, al fine di garantire un sistema finanziario stabile, sicuro e inclusivo.La blockchain è solo una delle tecnologie potenzialmente utilizzabili (sand dollar, digital yuan) e quindi le CBDC non saranno necessariamente basate sulla tecnologia blockchain, ma potranno anche svilupparsi nel contesto dei sistemi di pagamento più tradizionali.
I SERVIZI DI PAGAMENTO
In precedenza, si è detto che non costituiscono raccolta di risparmio (art. 11 TUB):
- La ricezione di fondi connessa all'emissione di moneta elettronica (comma 2 bis).
- La ricezione di fondi da inserire in conti di pagamento utilizzati esclusivamente per la prestazione di servizi di pagamento (comma 2 ter).
Per quanto riguarda la seconda attività, essa può essere esercitata da istituti bancari, IMEL e istituti di pagamento (IP); inoltre, è richiesto l'utilizzo di conti di pagamento, funzionali all'erogazione di servizi di pagamento (conto corrente, conto di deposito).
I servizi di pagamento sono tra i servizi maggiormente interessati.
delle obbligazioni nei confronti di un beneficiario. Queste transazioni possono avvenire in diversi modi, come ad esempio tramite bonifico bancario, addebito diretto, carta di credito o pagamento elettronico. L'introduzione dell'elettronica nel settore dei pagamenti ha portato numerosi vantaggi, tra cui una maggiore velocità e sicurezza nelle transazioni, una riduzione dei costi di gestione e una maggiore comodità per i consumatori. Inoltre, l'utilizzo di strumenti elettronici ha permesso lo sviluppo di nuovi servizi finanziari, come ad esempio i pagamenti online e i portafogli digitali. Tuttavia, l'evoluzione tecnologica ha anche comportato nuove sfide e rischi nel settore dei pagamenti. Ad esempio, la diffusione dei pagamenti digitali ha aumentato il rischio di frodi e di violazioni della privacy. Pertanto, è fondamentale adottare adeguate misure di sicurezza e protezione dei dati per garantire la tutela dei consumatori e la stabilità del sistema finanziario. In conclusione, l'evoluzione tecnologica ha rivoluzionato il settore dei pagamenti, introducendo nuovi strumenti e modalità di trasferimento di fondi. Questo ha comportato numerosi vantaggi, ma anche nuove sfide da affrontare. È quindi necessario continuare a monitorare e adattare le normative e le tecnologie nel settore dei pagamenti al fine di garantire un sistema efficiente, sicuro e accessibile a tutti.un'obbligazione nei confronti di un beneficiario. I sistemi di pagamento e regolamento svolgono dunque un ruolo importante per la stabilità e l'efficienza del sistema finanziario e per l'economia nel suo complesso. La stessa conduzione della politica monetaria si basa sull'esistenza di infrastrutture di mercato affidabili ed efficienti.
N.B: si sta parlando del sistema dei pagamenti al dettaglio, mentre il sistema dei pagamenti all'ingrosso non è oggetto di trattazione. Quest'ultimo tratta principalmente le transazioni di natura interbancaria, quali i contratti di mercato monetario e le operazioni in cambi, nonché i pagamenti di natura commerciale, generalmente di importo significativo per i quali ricorrono esigenze di tempestività nell'esecuzione.
Oggi esistono diversi metodi di pagamento, tra cui le carte di pagamento in modalità contactless o strumenti utilizzabili per l'acquisto di beni e servizi online; inoltre,
vi è la possibilità di effettuare pagamenti e acquisti mediante telefonocellulare o altri personal devices (tablet, smartwatch). Tuttavia, dal punto di vista giuridico si rilevano alcune problematiche, che rappresentano un banco di prova del Fintech. Esse sono: a) Garantire la protezione dei dati personali e finanziari degli utenti e la sicurezza delle operazioni. b) La presenza di nuovi operatori nel settore: grandi giganti digitali (es. GAFA) e start-up Fintech. c) L'area dei servizi di pagamento. La direttiva 2007/64/CE (Payment Services Directive, PSD), recepita in Italia con d.lgs. n. 11/2010 (l'ossatura giuridica della Single Euro Payment Area (SEPA), si propone di: - Regolamentare l'accesso al mercato per favorire la concorrenza nella prestazione dei servizi. - Garantire maggiore tutela degli utenti e maggiore trasparenza. - Standardizzare i diritti e gli obblighi nella prestazione e nell'utilizzo dei servizi di pagamento per porre le basi giuridiche.per la realizzazione dell'Area unica dei pagamenti in euro (SEPA).- Stimolare l'utilizzo di strumenti elettronici e innovativi di pagamento per ridurre il costo di inefficienti strumenti quali quelli cartacei e il contante.
I servizi di pagamento hanno trovato nel mercato dell'Unione una rinnovata regolamentazione ad opera della direttiva 2015/2366/UE (PSD2), che ha abrogato la precedente PSD1 (2007/64/CE) ed è entrata in vigore il 13 gennaio 2016 ed è stata recepita nell'ordinamento italiano il 13 gennaio 2018 con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del d.lgs. n.218/2017. La PSD2 amplia l'ambito di applicazione delle disposizioni in materia di servizi di pagamento (positive scope), modifica i requisiti di fondi propri imposti agli istituti di pagamento e di moneta elettronica, introduce nuovi servizi di pagamento, rafforza i presidi a fronte dei rischi operativi e di sicurezza delle transazioni. Inoltre, la direttiva è implementata da
regolamenti di esecuzione della Commissione Europea, direttamente applicabili ai destinatari, e orientamenti dell'European Banking Authority (EBA). Le finalità della PSD2 sono le seguenti:- Sicurezza e