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Estratto del documento

La legge sulla tutela del risparmio pone la differenza fra collaborazione e coordinamento (ma in sé è

un doppione).

Collaborazione lascia intendere che le autorità siano tutte sullo stesso piano.

Coordinamento lascia intendere che ci sia un'autorità un po' più in alto delle altre e che coordina.

Esempio: antiriciclaggio Uif a capo e le altre collaborano.

La BdI deve collaborare anche con le altre autorità di vigilanza europee. Diritto comunitario.

Si può far transitare le informazioni attraverso le autorità italiane competenti (es. ambasciate).

Si attenua il dovere di collaborazione se è tra stati extracomunitari. Può ma non deve. Si possono

scambiare informazioni soltanto se c'è un accordo di collaborazione. Condizione di reciprocità. La

BdI deve vedere qual'è la condizione che avrebbe se fosse lei a chiedere un'informazione analoga

allo stato extracomunitario. In passato questa verifica veniva svolta di volta in volta.

Ora non si verificano le condizioni soltanto per lo stato soggetto all'operazione ma anche per tutti

gli stati comunitari. La seconda direttiva pone che questa verifica avvenga ad opera delle autorità

comunitarie alle quali le banche nazionali si rivolgono in questo caso.

Sarà l'Unione Europea a negoziare con i paesi extracomunitari. 15 febbraio 2013

Dopo aver chiarito i ruoli dei soggetti vigilanti il Testo Unico sposta l'attenzione sui soggetti vigila-

ti.

Articolo X. Fondamentale.

Si ha attività bancaria soltanto quando si esercitano insieme due attività. Carattere imprenditoriale

dell'attività bancaria. La banca è un'impresa. Non si tratta di un'attività libera. Oltre all'attività ban-

caria le banche possono svolgere anche alcune altre attività. Oggetto sociale un po' più ampio.

Il legislatore pone la parola fine ad una serie di dubbi sul piano sia pratico che teorico che c'erano

con la vecchia legge bancaria.

La vecchia legge bancaria si apriva con la nozione di banche a di attività bancaria: “ la raccolta del

risparmio e l'esercizio del credito sono funzioni di interesse pubblico”. Non è una nozione esplicita

ma di fatto si sta dicendo cos'è una banca. Ma non si può dire che ci fosse una definizione precisa di

banca. Nessuna indicazione di rilievo poteva essere presa dal c.c. Il c.c. Definisce alcuni contratti

bancari. Dal codice si può vedere cosa fa una banca e quali strumenti utilizza. Un altro spunto può

essere preso dal diritto commerciale, quando si parla di imprese commerciali che non hanno una de-

finizione specifica ma la si ricava dalla definizione di impresa soggetta a registrazione.

L'articolo 2195 parla anche di banche. Già nel codice c'era scritto che la banca è un'impresa.

Si sono aperte una serie di questioni: che rapporto c'è tra il codice civile e la vecchia legge

bancaria? Prima tesi interpreta un po' dall'uno e un po' dall'altra. Seconda tesi sostiene che le nozio-

ni di banca siano diverse.

Problemi pratici rilevanti. Le banche non falliscono e vengono sottoposte a procedure alternative. È

rilevante stabilire cos'è banca e cosa no per risolvere le crisi e sottrarre l'impresa al fallimento.

Caso Giuffrè. Un signore che svolse un'attività particolare e poi andò in crisi. Non si capiva se l'attività fosse stata ban-

caria oppure no.

Siamo nel dopo guerra. Questo signore operava per ricostruire immobili ecclesiastici. Presentava al pubblico operazioni

di aiuto a enti ecclesiastici. Raccoglieva fondi dal pubblico promettendo interessi elevatissimi. Benefattore non solo nei

confronti dei frati ma anche dei depositari. C'era una raccolta sistematica del risparmio.

Raccogli denaro a interessi elevati e poi fai beneficenza... come remuneri la raccolta? Diventa insolvente, l'attività non

regge.

La sentenza è incentrata sulla definizione di carattere imprenditoriale della sua attività. Si rende appaltatore del restauro

delle opere.

Il fine di guadagno non è un elemento preponderante ma con questa attività egli mantiene sé e la sua famiglia, quindi

anche senza intento di lucro vale la definizione di impresa per il principio di economicità e professionalità.

Si passa a definirlo imprenditore commerciale. Attività di tipo economico.

Articolo 2195. può essere assoggettabile a fallimento? È una banca o un'impresa?

Può rientrare nel punto 4 ma anche nel numero 2. Per il tribunale è il punto 4, per un insieme di attività accessorie fa-

centi parte dell'attività bancaria.

Le nozioni di banca del codice civile (nozione ampia, è sufficiente che svolga anche solo raccolta di risparmio tra il

pubblico o esercizio del credito) e della legge bancaria del 38 non coincidono.

Se si guarda la legge del 38 si può parlare di banca quando si hanno congiuntamente sia operazioni attive che passive,

sia raccolta che esercizio del credito.

Il tribunale non condivide l'opinione della legge speciale del 38 perché il fine era quello della tutela del risparmio.

Giuffrè ritenuto imprenditore commerciale e non banca è stato posto al fallimento. Non svolge congiuntamente le due

attività. Era banchiere ai sensi del codice civile ma non lo era ai sensi della legge bancaria. Viene fatto fallire perché la

legge bancaria a lui non può essere applicata.

Il processo va in corte d'appello.

Anche qui Giuffrè continua a sostenere di aver agito per beneficenza. È stata confermata l'organizzazione e la professio-

nalità.

È imprenditore commerciale ma identificato dal tribunale nell'articolo 4, inerente all'attività bancaria.

I giudici d'appello non concordano con la sentenza del tribunale perché non ritengono che l'attività di Giuffrè possa es-

sere ricondotta ad attività bancaria. Sostengono che non esistano due definizioni di attività bancaria e identificano l'atti-

vità in soggetto come attività di intermediazione di beni.

Se non si svolge ambedue le operazioni (raccolta ed esercizio del credito) non si è banchieri. Deve

esserci binomio di attività.

Le banche possono però svolgere altre attività. 3° comma. Una banca è banca solo se svolge attività

bancaria ma può svolgere anche qualche altra attività finanziaria, connessa o strumentale.

L'oggetto sociale non è libero. Si vuole distinguere la definizione di attività bancaria e attività delle

banche (che comprende attività bancaria).

Attività finanziarie: in senso molto lato e generico si intende che l'attività bancaria è un'attività fi-

nanziaria. Ma cosa sono le attività finanziarie per il nostro ordinamento? Problema. Nel testo unico

si trovano varie nozioni di attività finanziaria.

Bisognerebbe vedere gli articoli 106 e 59 del vecchio Tub. 106 divide in 4 tipi di attività:

erogazione di finanziamenti;

• assunzione di partecipazioni;

• intermediazione in cambi.

Articolo 59 disciplina i gruppi bancari. In gruppo bancario può rientrare anche una società finanzia-

ria, cioè la società che svolge l'attività di assunzione di partecipazioni.

Problema: è solo l'assunzione di partecipazioni attività finanziaria?

Nozione di finanziario è piuttosto sfumata nel Tub.

Potrebbe essere che alcune attività finanziarie non siano libere e vadano autorizzate. Se serve un'au-

torizzazione la banca deve munirsene.

Questo comma rinvia indirettamente a delle norme del Tuf art. 18 e 19.

Quando una banca vuole svolgere anche servizi di investimento deve chiedere alla BdI una seconda

autorizzazione.

Ci deve essere l'attività bancaria ma non si dice che deve essere quella principale ecc. Una banca

può svolgere soprattutto servizi di investimento ma se vuole fare anche la banca deve esserci il bi-

nomio. Si intravede quando nascono banche da costole di imprese di assicurazione. Braccio banca-

rio delle società assicurative. 20 febbraio 2013

Le banche devono munirsi di un'apposita autorizzazione per operare in attività finanziarie.

Articolo 10: non necessariamente l'attività bancaria deve essere il core business, basta che ci sia.

Attività connesse e attività strumentali (sinonimo di ausiliarie?).

Attività strumentali: esempio stampare da sé la modulistica. L'attività tipografica di per sé è un'atti-

vità industriale non consentita ad una banca. L'oggetto sociale della banca è un oggetto sociale cir-

coscritto, può svolgere soltanto alcune attività. Ma se noi diciamo che l'uso è limitato alla stampa

della modulistica della banca l'attività è strumentale all'attività della banca.

Altro esempio: formazione interna del personale.

Se la banca si fa pagare certe attività non sono più strumentali e non sono ammesse dall'articolo 10.

La banca deve dimostrare il nesso di strumentalità.

Altra ipotesi: una banca potrebbe assumere una partecipazione in una impresa tipografica. Se non ci

fossero regole precise si potrebbe aggirare così l'articolo 10. ma non è possibile.

Il vincolo permane, sia che la banca stampi da sé sia che stampi presso una società tipografica con-

trollata.

Una banca non può partecipare a tutte le società in modo uguale, se le società sono strumentali non

ha vincoli altrimenti ne ha.

Attività connesse: nesso di connessione. La banca deve dimostrare che l'attività che svolge è con-

nessa ai suoi compiti istituzionali. Esempio: interesse a concedere un finanziamento su un viaggio

alle Maldive. Attraverso la vendita del pacchetto turistico incremento il mio portafoglio clienti, i

miei finanziamenti.

Vendita di biglietti del concerto: attirare nuova clientela, pubblicità marketing e avvicinamento.

La valutazione va fatta in concreto! Va analizzato caso per caso.

Vietati gli investimenti immobiliari alle banche.

Natura imprenditoriale dell'attività bancaria. “essa ha carattere d'impresa”.

Sono funzioni di interesse pubblico. Sinonimo di servizio pubblico?

Evidente è che ci siano degli interessi pubblici collegati al sistema bancario. La questione non è me-

ramente nominalistica. Riflessi notevoli sul piano concreto. Chi svolge un servizio pubblico è a se-

conda dei casi un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio (garanzie e responsabilità

maggiori). Esempio: dipendente di banca che abbia illecitamente sottratto dei fond

Dettagli
A.A. 2014-2015
14 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pietro Paolo Piccoli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Legislazione bancaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Urbani Alberto.