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Le opere istituzionali (istituzioni di Gaio) Pag. 1
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Il fenomeno più apprezzabile della giurisprudenza in età classica quello della burocratizzazione dei giuristi che si allontanano dal diritto quotidiano cioè dal contatto con i singoli per dedicarsi ad un opera di scrittura di opere scientifiche divisi in precisi generi letterari.

I giuristi romani si confrontano con essi spiccando in certi generi piuttosto che in altri. Le opere saranno funzionali all'impostazione dello studio del digesto perché quando Giustiniano si troverà a dover raccogliere i frammenti delle opere della giurisprudenza procederà esattamente organizzando i vari frammenti proprio in base ai tipi di opere che i suoi commissari erano chiamati a redigere.

Innanzitutto abbiamo le opere istituzionali, quelle sistematiche che riguardavano diversi tipi di ordinamenti giuridici (ius civile o onorario), quelle miste e spiccano in questi i digesta, quelle casistiche ed infine quelle monografiche.

Le opere istituzionali: all'inizio dell’età classica lo studio del diritto veniva aggregato attorno a due scuole di pensiero, scuole di trasmissione del sapere giuridico quindi anche di insegnamento del diritto che all'inizio dell'età classica viene condotto non dai singoli giuristi nel contesto dei propri singoli allievi, ma attraverso un organizzazione più sistematica che consentono degli insegnamenti che pesano attraverso la scrittura di manuali di insegnamento.

I manuali in questione erano quindi funzionali all'insegnamento del diritto secondo delle tecniche che sono quelle dell'istitutere e dell'istruere, anche se in quest'ultimo caso non abbiamo materiali perché si risolvevano casi concreti che dipendevano dalla circostanza e dal periodo storico, si scrivevano invece dei manuali del primo ciclo di lezioni, quello dell'institutere perché lì si dovevano fornire dei principi di diritto.

I manuali istituzionali furono un genere privilegiato da tutti i giuristi più importanti dell’età classica. Manuale di Pomponio e manuale di Gaio: tra tutti i manuali istituzionali è quello che ha avuto maggiore fortuna innanzitutto perché è stato seguito a modello da Giustiniano quando si è trattato di redigere le Istituzioni di Giustiniano, ma la fortuna di Gaio andò al di là di questo perché il fatto che il suo manuale fosse scritto in maniera semplice ne consentì una rapida fortuna nel corso dell’età tardo antica quando venne ricopiata, di queste copie è arrivata fino a noi, l'unica opera di un giurista classico arrivato fino a noi fuori dal canale di Giustiniano.

Per Pomponio il discorso è più breve, egli era un gran pasticciatore, di Pomponio abbiamo scarse notizie, egli però è conosciuto dai suoi contemporanei

Le opere dei giuristi era soggette ad edizioni, i testi venivano trascritti da parte di umani che ovviamente potevano incappare in errori, si sarebbero potuto riscontrare dellvari nel corso del tempo, sì pone un problema di corrispondenza dei testi all'originale, tutto questo viene aggravato dal fatto che le opere della giurisprudenza vennero ricopiate nel corso dei secoli, in queste opere di ricopiatura si sono realizzate una serie di alterazioni con cui si dovettero fare i conti.

L’opera di Pomponio è tripartita, la tripartizione non è casuale, ci troviamo di fronte ad una recisa modalità di seguire la materia giuridica.

È importante perché è l’unico manuale di diritto pubblico che ci è pervenuto. Perché l’unico? Dall’attività romana ci è pervenuto veramente poco del diritto pubblico e invece al contrario ci è arrivato in misura più ampia tutto il complesso del diritto privato, per una ragione di struttura istituzionale, siccome il diritto privato si è sempre mantenuto uguale nei suoi principi generali, la letteratura del diritto privato si è trasmessa perché ha meglio risposto a delle esigenze di natura giuridica che hanno solcato i secoli.

Le strutture istituzionali del diritto pubblico sono state maggiormente soggette a mutamenti che hanno reso quei valori assolutamente instabili.

I manuali istituzionali sono stati scritti da parte di tanti giuristi, quello di Gaio è quello che ha avuto più fortuna fin dal tardo antico, il suo studio è funzionale alla sistematica moderna dei codici che è stata influenzata proprio dal materiale istituzionale gaiano, da una clamorosa scoperta che è stata

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Publisher
A.A. 2017-2018
4 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martina9818 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Scienze giuridiche Prof.