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Le nuove tendenze: Herzog & de Meuron, Rafael Moneo, Alvaro Siza e Peter Zumthor Pag. 1
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testimoniato dall’ampliamento dell’Archivio di Navarra (Pamplona, 2003) con l’uso degli stessi materiali originali e nel recente

ampliamento del Museo del Prado (Madrid, 1998-2007) un cubo in cemento armato rivestito di mattoni rossi, ingloba e riqualifica

l’antico chiostro di una chiesa cinquecentesca sviluppandosi con sale sotterranee per tre piani espositivi e con un collegamento al

museo preesistente tramite un volume seminterrato con copertura a giardino. Nella Cattedrale di Nostra Signora degli Angeli a Los

Angeles (2002), opera più imponente di Moneo, in cui si confronta con le tradizionali

cattedrali e dà vita a una serie di volumi (le cappelle) che si aggrappano a un nucleo

centrale con setti e rientranze, cui si accede attraverso una maestosa porta in bronza. Lo

studio espressivo dell’illuminazione naturale e la scelta accurata di materiali (cemento

colorato, alabastro, legno e pietra) contribuiscono a dare un’immagine di razionalità e

solidità. La cattedrale, 3° per dimensione al mondo, ha destato molte critiche per le

dimensioni, la chiusura verso la città e altri problemi di carattere tecnico. Felice ne era

però la Chiesa per la forte presenza fisica sul territorio portatrice della forza dell’attualità

del messaggio cristiano.

Alvaro Siza Vieira

In Portogallo si sviluppa, in contraddizione all’immobilità del regime finito solo dopo la II guerra mondiale e dell’arretratezza

politico-sociale in confronto all’Europa, un nuovo impulso graduale all’architettura contemporanea, nato soprattutto con il

pensiero critico di Fernando Tàvora, che insiste sullo studio dell’architettura popolare in un’ottica di attualizzazione dei contenuti.

Questo nuovo modo di leggere l’architettura influisce anche il suo allievo e collaboratore Alvaro Siza Vieira (1933) che diventa

docente presso la facoltà di Porto e poi diventa membro del SAAL (Servizio d’Appoggio Ambulante Locale), ente nato subito dopo la

rivoluzione del ’74 per la costruzione di edifici di edilizia popolare

facendo intervenire nella fase progettuale gli abitanti. Da

quest’esperienza Siza sviluppa il suo attaccamento al valore sociale

dell’architettura senza tralasciare la lezione del Movimento

Moderno e l’essenza dei luoghi. Siza non nasconde la sua vicinanza

alle opere di Alvar Aalto in opere come il ristorante-casa da tè Boa

Nova (Leca de Palmeira, 1958-63) sia nell’uso di alcuni elementi

costruttivi, sia nell’approccio al contesto naturale. Lo stesso

riferimento lo usa nella piscina di Leca da Palmeira (1961-66) che è

debitrice anche a Wright per l’organizzazione spaziale in pianta e in

alzato ma con una variante espressiva più vicina al Brutalismo. Le

sue opere come membro del SAAL lo porta anche a intervenire

nella Schlesisches Tor a Berlino (complesso residenziale chiamato

Bonjour Tristesse, 1976-80) e nello Schilderswijk West a L’Aja

(1984) con opere che si integrano con l’ambiente in cui sorgono

senza esserne annullati.

Altri progetti:

 Casa Figueirado (Gondomar, 1984-94) e Casa Vieira de Castro (Familacao, 1984) in cui rilegge i codici del Movimento

Moderno e dell’architettura di Loos.

 Istituto Stuperiore di Setùbal (1986-94) in cui la planimetria ricorda gli Uffizi (come ci dice Frampton e il tema della corte

incorniciata da portici rimanda a impianti della classicità. Anche nella Facoltà di Architettura di Porto (1986-96) assume

elementi di confronto con la storia senza negare l’originalità del costruito e il valore del contesto naturale (le viste verso

l’esterno) e della luce (tagli orizzontali delle finestre). In

quest’ultima opera son sottolineati anche gli aspetti funzionali.

 Centro Galego di Arte Contemporanea (Santiago de

Compostela, 1988-93) in cui sottolinea il rapporto col convento

preesistente con del tradizionale rivestimento in granito.

 Biblioteca dell’Università di Aveiro (1988-95) in cui cita Aalto

non sono nel sistema di illuminazione della sala lettura, ma

anche nella capacità di riproporre al centro dell’utilizzo l’uomo

come nella biblioteca di Vijpuri.

 Padiglione del Portogallo per Expo di Lisbona 1998.

Dettagli
A.A. 2015-2016
3 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gian.luca.mazza di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Montanari Guido.