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Le competenze dello psicologo del lavoro Pag. 1
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Quali sono le conoscenze/competenze che deve avere lo psicologo del lavoro?

Conoscenze di psicometria, saper fare test e la selezione del personale.

Deve avere conoscenze teoriche: benessere, area motivazione.

Deve avere conoscenze sulla teoria e nell’utilizzo degli strumenti

→ psicometria → competenze relazionali.

Comunicazione ← normativa

Il lavoro dello psicologo del lavoro è utilizzazione test strumenti psicometrici:

→ questionari;

→ focus group e interviste, fare report.

Interviste, analizza e sintetizza i dati.

→ somministrazione, saper usare analisi statistica.

È importante conoscere abilità comunicative: la psicologa deve esprimere quale è il suo ruolo e definirlo (l’azienda spesso non sa chi è e il suo ruolo)

Di solito non è clinico: si occupa dei sistemi, dell’organizzazione

non del singolo.

Conoscenza normativa: perché e di che tipo? Ci sono delle leggi che attuano

alcune cose. Capacità relazionativa: non ci devono essere

conflitti tra persone/intervenire e fare in modo che le aziende

abbiano condizioni lavorative dignitose.

Codice deontologico: regola la professione dello psicologo

→ è totale.

Cos’è il benessere?

Condizione psicologica in cui i bisogni sono soddisfatti.

Definizione classica:

Benessere = star bene

Prima questo concetto era contrapposto strettamente al concetto

di salute (quindi o esaurimento tensione etc situazione di patologia)

così aveva importanza solo la sfera fisica non quella sociale,

emotiva psicologica.

Definizione che negli anni ‘80 è vs. star male OMS (Carta di Ottawa, 1986): Salute non è intesa come assenza di

malattia, ma come stato di benessere fisico, mentale e sociale. Definizione di benessere dell’OMS è lo stato emotivo, mentale, fisico,

sociale e spirituale di benessere che consente agli altri di

raggiungere e mantenere il loro potenziale all’interno della società

nell’ambiente lavorativo.

Benessere lavorativo: qualificato è il fatto che il concetto di benessere

comunque ne fa ampio uso di fattori “oggettivi” ed “equisiti”: in particolare

importanza e da importanza anche nel proprio lavoro, successo,

motivazione se i desideri/lavorativi e i propri obiettivi vengono

soddisfatti, il ruolo di ognuno come parte attiva (e partiche avere effetti indipendenti)

dal benessere fisico, qualità della vita e soddisfazione x la

propria vita.

BENESSERE → fisico → mentale → emotivo → sociale

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher BlueSarah di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Marcatto Francesco.