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Il cottimo e le diverse forme di retribuzione

Il cottimo è obbligatorio quando il lavoratore è vincolato al rispetto di un determinato ritmo produttivo, o quando la valutazione della prestazione è fatta in base ai tempi di lavorazione. È invece vietato nei minori e nell'apprendistato.

Le tariffe del cottimo si realizzano sulla base del prodotto in più realizzato nell'unità di tempo; la bolla definisce tempi e metodi di produzione.

Il cottimo è di solito collettivo, cioè si valuta in base ai risultati di una squadra, e misto, cioè come integrazione della retribuzione base.

In alcune situazioni assume rilevanza la figura del cottimista, quando dalla produzione risulti un maggior gravoso di lavoro per alcune categorie. La provvigione è il pagamento degli affari andati a buon fine o non realizzati per colpa del datore di lavoro.

Un altro tipo di retribuzione è quella che prevede la partecipazione agli utili. La retribuzione in natura assume rilevanza.

Soprattutto nell'agricoltura.

4. Il pagamento avviene nei locali del datore, secondo il principio di post numerazione. Si tratta di un credito determinato o determinabile, da alcuni definito anche liquido ed esigibile, per cui non occorre la messa in mora per gli interessi.

Il datore deve tenere con responsabilità penale un libro paga, mentre deve consegnare il prospetto paga, con specificazione delle diverse voci della retribuzione. Alla retribuzione si applicano gli interessi e anche la rivalutazione, tranne che per i dipendenti pubblici. Per i ritardi dei pagamenti può essere emessa la diffida nei confronti del datore.

6. Il trattamento di fine rapporto è la retribuzione differita che viene pagata nel momento dell'estinzione del rapporto. Per i rapporti iniziati prima del 31 maggio 82 si applica l'indennità di anzianità per il periodo antecedente e il TFR per quello successivo. Esso si sviluppa con l'accantonamento di una

mensilità all'anno, dividendo per 13. 5 (numero delle retribuzioni metalmeccaniche) per la retribuzione annuale. In questa retribuzione si inseriscono anche i periodi di sospensione, come la cassa integrazione, come se fossero stati lavorativi. Vengono invece escluse quelle retribuzioni occasionali. La somma così considerata viene rivalutata al 31 dicembre insieme a quelle degli anni precedenti, con criterio fisso all'1.5% e con criteri variabile al 70% della rivalutazione secondo i dati istat.

Il TFR non può essere richiesto in anticipo se non da lavoratore con 8 anni di anzianità per cure mediche straordinarie, per l'acquisto della prima casa propria o del figlio e per l'assistenza ad un minore con meno di 8 anni. Non sono tenuti all'anticipazione i datori che abbiano messo l'anno precedente lavoratori in cassa integrazione o che li abbiano licenziati.

In caso di morte, l'indennità viene attribuita ai superstiti,

Sezione 5 capitolo 11: La sicurezza del lavoro. 1. Anche il datore di lavoro deve attenersi alla correttezza, per il rispetto dell'altra parte del rapporto di lavoro. L'art. 2087 impone al datore, per tutelare il lavoratore, di applicare quelle misure che sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e morale del lavoratore. Il datore deve vigilare affinché non sia lesa la dignità morale del lavoratore, in seguito a molestie e a mobbing. Quest'ultimo è un comportamento persecutorio e vessatorio, mediante piccoli atti apparentemente innocui, che possono portare danni gravi al lavoratore. Il nesso di causalità deve essere dimostrato dal datore stesso. Rientra nel mobbing il demansionamento e la deprofessionalizzazione, esistendo, secondo una parte della dottrina, un diritto del lavoratore a esercitare le mansioni corrispondenti alla

La tua propria qualifica lavorativa. La tutela della salute è garantita sia civilmente che penalmente.

La tutela penale è stabilita da una serie di decreti, il più importante dei quali è il 626/1994 che pone responsabilità anche in capo ai costruttori dei macchinari per i quali siano previsti dispositivi di sicurezza. Se la violazione è a carico del lavoratore, egli sarà corresponsabile e sarà ridotto il proprio risarcimento del danno.

I doveri a carico del datore sono innanzitutto di prevenzione; vi sono poi altri casi di particolare rischio, come l'esposizione a fattori biologici e cancerogeni. Altro dovere è quello di tutela dei lavoratori che usino ripetutamente il computer, da cui potrebbero derivare danni fisici e psichici.

I doveri del datore possono essere delegati ai dirigenti.

Può venire eletto un rappresentante della sicurezza che vigila sull'adempimento delle misure previste e ne individua altre.

particolari rispetto alla particolarità del lavoro stesso. Il potere pubblico di controllo è esercitato dagli ispettori delle Asl. Vengono esercitati poteri di tre tipi: le diffide, le prescrizioni e gli ordini. Le diffide ad adempiere riguardano doveri garantiti con sanzioni amministrative; le prescrizioni si hanno nella ipotesi di norme penali, la cui violazione comporta un'ammenda o l'arresto; gli ordini pongono da parte degli uffici ispettivi nuovi doveri. La polizia generale in questo caso deve invitare il datore a regolarizzare la posizione. Sono poi previste le inchieste da parte del giudice unico del tribunale penale.

4. La responsabilità penale del datore si ha anche per violazione degli articoli 437 e 451 cp, che stabiliscono pene delittuose, come la reclusione e la multa. I reati contravvenzionali e delittuosi sono in entrambi i casi reati di pericolo.

Art. 437: chi omette, danneggia o rimuove segnali volti a prevenire pericoli, è punito con

Una pena da 6 mesi a 5 anni. Se l'evento si verifica la pena è inasprita. La differenza fra questo reato e quelli contravvenzionali sta nel fatto che solo la norma penale tutela l'incolumità pubblica; per cui è escluso il concorso oggettivo di reato. Ancora è necessario che per il reato ex art. 437 il soggetto abbia la rappresentazione del fatto.

Per le norme contravvenzionali bisogna comunque che ci sia volizione, escludendosi la responsabilità nel caso in cui vi sia forza maggiore, fermo restando il dovere di interrompere le attività in caso di pericolo.

L'art 437 prevede anche un reato di commissione, che consiste nella rimozione degli strumenti per prevenire il pericolo; non essendo un reato proprio, può essere commesso da tutti.

Art. 451: Chi per colpa omette rimuove danneggia strumenti per estinguere un incendio o altri disastri, è punito con la reclusione fino ad un anno e un'ammenda fino ad un milione.

La differenza fra i due articoli è che il primo è diretto a prevenire, quindi ex ante, il secondo a evitare l'aggravarsi, quindi ex post.

Nel caso avvenga l'infortunio, si avranno i reati ex art. 589 e 590, consistenti in un evento indipendente dall'omissione, con esclusione dell'intenzione dell'autore.

Nel caso di infortunio c'è anche responsabilità civile che si riduce se il lavoratore infortunato è corresponsabile. Se il comportamento del dipendente è imprevedibile, c'è esonero del datore. Si tratta di responsabilità contrattuale, per cui il lavoratore dovrà provare l'inadempimento; starà poi al datore, secondo la giurisprudenza, dover dimostrare di aver adottato le misure idonee ad evitarlo.

La responsabilità civile si configura anche come aquiliana, perché si viola il diritto alla sicurezza.

Il risarcimento per danni morali

richiesta dal coniuge sarebbe estranea al rapporto. La natura dellaresponsabilità determina la durata della prescrizione che è quella ordinaria decennale. C’è comunque una responsabilità per colpa, esclusa appunto nei casi pericolosi, dove il datore abbiaadottato le misure idonee. La responsabilità oggettiva si ha solo per comportamento illecito di undipendente dello stasso datore. Il risarcimento oltre che economico, è anche per il danno morale. 5 12: L’estinzione del rapporto.
  1. Il rapporto di lavoro si può estinguere in maniera satisfattoria, quando all’estinzione segua la realizzazione dello scopo, e in maniera risolutoria, , quando lo scopo contrattuale non si sia realizzato. Del primo tipo è per esempio la scadenza del termine nel contratto a tempo determinato o il recesso con preavviso di entrambe le parti. Alcuni ritengono che il recesso così determinato rappresenterebbe il termine

Finale del rapporto, tesi non da tutti condivisa. Anche la morte del prestatore estingue il rapporto, mentre la morte del datore estingue solo in caso vi fosse un specifico rapporto fiduciario. La fattispecie risolutoria si ha quando si presenta una giusta causa, coincidente in un evento che rende impossibile il contratto, incidendo sulla causa.

Il recesso è un negozio giuridico unilaterale stabilito dal recedente; può essere anche un diritto potestativo, in quanto espressione del potere unilaterale che estingue il rapporto.

Il recesso del prestatore viene definito dimissioni. Esso è a forma libera, a meno che non vi sia un'espressa disposizione a riguardo nei contratti collettivi o in legge. Valgono le regole sulla capacità di intendere e di volere, per cui le dimissioni perdono efficacia, nel caso di mancanza della capacità naturale. Fra i vizi della volontà ha particolare rilevanza la violenza da parte del datore, per esempio sotto minaccia.

di un licenziamento con motivazioni infamanti. La minaccia ha rilevanza soprattutto nel caso di infondatezza, ma anche quando esse siano fondate. Il giudice valuterà comunque il comportamento del datore nel complesso. Sono invalide le dimissioni condizionate risolutivamente con l'esito negativo di un procedimento disciplinare. Onde evitare abusi sulle lavoratrici in maternità e la diffusa pratica della firma delle dimissioni senza data al momento dell'assunzione, la volontà di troncare il rapporto di lavoro deve essere accertata dall'ispettore del lavoro. La lavoratrice ha inoltre diritto all'indennità di dimissioni. Le dimissioni in bianco sono invalide anche per il lavoratore. La giusta causa delle dimissioni consiste nell'inadempimento del datore ma anche in motivi personali del prestatore. Altra giusta causa è il trasferimento del lavoratore ad altra sede, con il mutamento delle condizioni personali e familiari; ancora sonogiuste cause le pretese ingiustificate del datore e il trattamento peggiorativo. Discussa è l'ipotesi di una migliore occupazione da iniziare subito. In questo caso comunque non è possibile garantire una soluzione immediata.
Dettagli
Publisher
A.A. 2007-2008
62 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Vaccaro Maria Josè.