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La responsabilità per gli stati membri relativamente alla riscossione dei dazi doganali alle rispettive frontiere;
Le entrate andavano versate in un fondo comune e poi distribuite tra gli stati membri in proporzione alla loro popolazione;
Una durata dell'accordo pari a 8 anni, poi rinnovabile automaticamente ogni 12 anni.
Gli anni che precedettero il primo rinnovo dello Zollverein furono caratterizzati da un acceso dibattito sulla politica fiscale che l'Unione doganale doveva seguire dal momento che quel mercato unico non era protetto dalla concorrenza estera.
Si scontrarono le ragioni dei sostenitori del libero scambio (produttori agricoli esportatori della Prussia), che erano favorevoli alla libertà assoluta di scambio delle merci tra i vari paesi, senza aggravi doganali, e dei sostenitori del protezionismo industriale, i quali erano favorevoli all'introduzione di dazi d'importazione più alti per proteggere l'industria nazionale.
dallaconcorrenza dei paesi più avanzati.sostenitori del protezionismoI trovarono un valido sostegno nelletesi di Friedrich List, il quale era favorevole a un moderatoprotezionismo per il settore industriale nella fase iniziale daabbandonare successivamente.
Lo scontro di concluse con la vittoria degli industriali e quindi con ilprevalere della tendenza protezionistica, che portò a due rialzi deidazi doganali (che favorì il progresso dell’industria cotoniera emetallurgica):
1844: aumento del dazio sui prodotti metallurgici
1846: aumento del dazio sui tessuti.
effetti dello ZollvereinGli furono:la creazione di un mercato unico vasto (estensione dell’economia tedesca, fattore di industrializzazione delpaese), caratterizzato da liberismo all’interno che stimolava lacircolazione di materie prime, prodotti industriali e prodottiagricoli, e sicuro, per via del regime protezionistico versol’esterno che garantiva dalla concorrenza dei paesi
più avanzati i produttori nazionali;
lo stimolo all’introduzione di innovazioni e macchine per via della maggiore concorrenza tra i produttori nazionali;
stimolo all’intensificazione dei legami commerciali ed economici ma anche all’avvicinamento delle popolazioni degli stati tedeschi, che avevano tradizioni storiche e culturali comuni, con l’effetto di ridimensionare sempre di più l’influenza dell’Austria e di aumentare quella della Prussia.
Lo Zollverein non soltanto rappresentò un fattore essenziale per promuovere e sostenere lo sviluppo economico e industriale del paese, ma contribuì anche a rafforzare il cammino della Germania verso l’unificazione politica guidata dalla Prussia.
Per sfruttare le possibilità di sviluppo economico inserite nello Zollverein bisognava l’espansione del sistema dei trasporti interni del paese, che fu realizzata soprattutto attraverso la costruzione delle reti ferroviarie.
Tra il
1830 e il 1840 dopo l'inaugurazione della linea Norimberga-Fürth in Baviera nel 1834, furono realizzati soltanto brevi tronchistaccati, di importanza locale, ad eccezione della linea Dresda-Lipsia (-grazie all'Unione doganale e alle ferrovie si sviluppa spirito tedesco, nell'alta borghesia, la prima a capire l'importanza delle ferrovie -lo sviluppo delle ferrovie fu facilitato da soppressione di barriere doganali=nascita di scambi tra gli stati membri della lega) in Sassonia, perché ancora non era stata compresa a pieno l'importanza economica e strategica della ferrovia come fattore di sviluppo. Dagli anni Quaranta in poi il ritmo delle costruzioni ferroviarie aumentò e la rete ferroviaria tedesca crebbe più rapidamente di quella della Francia; iniziarono i primi congiungimenti tra i sistemi ferroviari di stati diversi e le varie amministrazioni ferroviarie cominciarono a collaborare più strettamente tra di loro. Nel 1847 vanne creata
L'Unione delle amministrazioni ferroviarie tedesche per facilitare l'organizzazione di treni interstatali. Alla metà del XIX secolo erano state completate le principali linee ferroviarie che attraversarono il paese da nord a sud e da ovest a est. Lo sviluppo della rete ferroviaria comportò una serie di vantaggi:
- Consentì un migliore sfruttamento delle risorse naturali, sostenendo i progressi dell'industria del carbone e del ferro che dovettero aumentare rispettivamente la produzione di carbone per far camminare i nuovi treni e la produzione di ferro per costruire rotaie, locomotive e materiale rotabile;
- Rese possibile una migliore e più economica circolazione delle merci, abbassando i costi di trasporto e stimolando la crescita del commercio interno e internazionale;
- Favorì l'inserimento nei circuiti commerciali delle zone più interne del paese e merci, materie prime e prodotti agricoli poterono così raggiungere quei luoghi.
4. favorì lo sviluppo di regioni periferiche come la Saar e l’AltaSlesia, fino ad allora sacrificate dalla mancanza di trasporti, etutte le città –Berlino in testa– si ingrandirono grazie allecostruzioni ferroviarie;
5. stimolò l’espansione dell’industria mineraria e metallurgica perla costruzione di rotaie, locomotive, materiale rotabile.
L’espansione della rete ferroviaria avvenne senza un pianoordinatore e sena l’adozione di una politica ferroviaria uniforme:
- grazie all’iniziativa dello stato, soprattutto negli stati più piccoli, che finanziarono la costruzione della rete;
- grazie all’iniziativa privata (grazie per azioni), soprattutto negli stati più grandi, che però faticò sempre di più a procurarsi icapitali necessari, costringendo i governi a intervenire.
Queste iniziative differenti portarono ogni stato a procedere per proprio conto e
La rete ferroviaria fu costruita in maniera frammentaria. Nel 1843 la Prussia creò un fondo per le ferrovie per assistere la società in crisi, utilizzato per acquistare azioni ferroviarie, garantire gli interessi sulle azioni e anticipare prestiti. Le linee prussiane avrebbero continuato a essere il risultato di investimenti di imprenditori privati, sulla base di un aiuto da parte del governo.
Nel 1847 la Prussia costruisce la sua prima ferrovia statale per servire la regione carbonifera della Saar. A partire dagli anni Cinquanta prevalse il principio della nazionalizzazione: assunzione provvisoria o definitiva della proprietà, del controllo o della gestione di servizi e mezzi a disposizione da parte dello stato.
Tra il 1830 e il 1850 si accentuò il processo di meccanizzazione sia dell'industria tessile che dell'industria meccanica e si verificò un aumento della produzione.
Nel 1850 circa un terzo della popolazione attiva tedesca era impegnato nel
settore industriale. Soprattutto l'industria tessile realizzò grandi passi avanti, grazie ai capitali e ai tecnici inglesi, che già alla fine del XVIII secolo avevano fatto funzionare i primi filatoi meccanici nelle industrie cotoniere della Sassonia. Tra il 1820 e il 1830 gli inglesi cominciarono a costruire macchinari in loco. Tra il 1840 e il 1850 introdussero su larga scala i telai meccanici. Lo sviluppo dell'industria tessile è testimoniato dall'aumento del consumo annuo di materia prima.
I moti del 1848 ebbero conseguenze sul piano economico e sociale; non poterono cancellare gli effetti positivi dell'Unione doganale che in questi anni, grazie alla correzione subita in senso protezionistico a favore del nascente apparato industriale, si manifestavano in pieno.
Le richieste dei riformatori riguardavano:
- la creazione di un governo centrale più forte;
- l'istituzione di organismi di tipo parlamentare e la realizzazione di riforme
liberali; l'opposizione alla politica repressiva di Metternich.
Nel 1849 fu redatta la Costituzione dal nuovo Parlamento riunitosi a Francoforte formatosi sulla spinta dell'onda rivoluzionaria.
Nel 1849 il ministro del commercio austriaco Bruck propose di unire l'Austria e la Germania in un'unica unione doganale, sotto il controllo di Vienna.
Il ministro Bruck aveva due obiettivi in uno: affermare la supremazia asburgica in Germania, ma soprattutto ridare all'Austria quel predominio economico perso con la nascita dello Zollverein. Al progetto di Bruck si oppose il governo di Berlino che era disposto a sostenere la causa Zollverein convincendo gli stati dell'Unione doganale ad unirsi ad esso così da escludere l'Austria dall'economia tedesca.
Nel 1854 l'Unione fiscale aderisce allo Zollverein facendo fallire il progetto austriaco. L'Austria stipula nel 1853 un trattato (unica scelta non molto vantaggiosa) commerciale con la Prussia.
Il trattato del 1862 tra la Francia e lo Zollverein (entrò in vigore nel 1866) prevedeva reciproci trattamenti preferenziali. I dazi d'importazione francesi sulle merci tedesche erano identici a quelli imposti sui prodotti britannici in base al trattato di Cobed-Chevalier del 1860. Ci furono notevoli riduzioni dei dazi sui prodotti di ferro e una chiusura del mercato tedesco per i tessuti francesi, come vini e tessuti francesi, che erano riservati all'Austria fino ad allora.
L'Austria protestò contro la conclusione del trattato franco-prussiano, ma la Prussia impose agli stati membri dello Zollverein di ratificare l'accordo, vincendo così la lunga battaglia contro l'Austria per la conquista della leadership economica della Germania. Fu stipulato un nuovo accordo con lo Zollverein per l'Austria, con la clausola di nazione favorita, ma non più con trattamento preferenziale come in precedenza.
Nel 1866 scoppia la guerra austro-prussiana, che comporta il dissolvimento dello Zollverein.
dell'Unione doganale, trionfo anche in campo politico.
Nel 1867 il nuovo Zollverein comprendeva la Confederazione della Germania Settentrionale e gli stati della Germania del Sud.
1850-1870: i principali settori dell'industria si espansero. La crisi commerciale del 1857, scoppiata in USA e protrattasi in Europa frutto di un'eccessiva speculazione su ferrovie e terreni, guerre della Prussia con la Danimarca, Austria e Francia, non rallentarono lo sviluppo industriale tedesco: nuovi fattori, tra cui banche, società per azioni.
1871-1873: fase di intenso sviluppo dell'economia tedesca, favorito dal clima di euforia dovuto al pagamento dell'indennità di guerra da parte della Francia e dell'aumento dei prezzi determinaron