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Periodo protodinastico
Il periodo Protodinastico, o periodo Arcaico coincise, all'incirca, con l'inizio della civiltà sumero-accadica in Mesopotamia e con la civiltà di
Elam. Grazie alle stele e alla Pietra di Palermo rinvenute in Egitto hanno permesso di ricostruire le fasi piu antiche della storia egiziana.
Menetone, sacerdote e storico egiziano vissuto tra la fine del IV e la prima metà del sec. III a.C., dispose in successione ordinata i re egiziani,
raggruppandoli per dinastie secondo una schema a cui si fa ancora riferimento. Secondo la tradizione di Manetone, l’unificazione del paese
sarebbe avvenuta, intorno al 3100 a.C. per opera di Menes, re dell'Alto Egitto che avrebbe occupato il Nord. Egli fondò la città di Menfi
intorno al 3200 a.c., costruita per simboleggiare l'unificazione dei due regni. La capitale era una sola, Tinis in Alto Egitto. L’autorità e il
potere sempre crescenti dei faraoni del Periodo arcaico si riflettono nelle loro elaborate mastabe sepolcrali e nelle altre architetture
funerarie ad Abido, ove i re erano oggetto di un culto divino dopo la loro morte. La forte istituzione monarchica sviluppata da vari faraoni
servì a legittimare il controllo dello Stato sulla terra, le opere pubbliche e le risorse necessarie per la sussistenza e la crescita dell'antica
civiltà egizia. La I dinastia del periodo arcaico prosegue con il faraone Aha, sotto il suo regno, nacque il tempio di Neith, e si cominciarono a
fare le prime feste in onore delle divinità Anubi e Sokaris e anche la festa Sed. Si pensa che questo faraone avesse promosso le prime
iniziative belliche contro Nubiani e Libici e popolazioni confinanti, e che poi i suoi successori li trasformarono in vere e proprie guerre. Aha La Tavoletta di Narmer
allaccio' pure rapporti commerciali con la Siria e la Palestina. Il suo regno finì nel 3100 a.c. circa. Il nuovo faraone fu Djer chiamato anche re rappresenta l'unificazione
serpente, per il geroglifico che lo identifica. Questo faraone continuo' ad organizzare il paese sia in campo economico e religioso, ma dell'Alto e del Basso Egitto.
rafforzò la politica estera facendo spedizioni in Nubia, Libia e probabile pure nel Sinai, come ci confermano alcuni gioielli in turchese Museo egizio del Cairo.
ritrovati nella sua tomba. Il suo regno fu molto proficuo, ha anche il merito di aver costruito il palazzo reale di Menfi. Djer ebbe una figlia
di nome Merneith, che sposando Uagi lo diventare il nuovo faraone. Di questo faraone non si hanno tante notizie si pensa che avrebbe condotto una spedizione nel mar rosso
per sfruttare le miniere del deserto orientale. Dopo la sua morte al trono sali' il figlio Den, il cui regno fu ricco e glorioso. Appena salito al trono, dovette contrastare le
ambizioni degli alti funzionari di corte favoriti durante la reggenza della madre Merneith. La tomba di Den fu pavimentata in granito e rappresenta il primo esempio noto
dell'utilizzo della pietra nell'architettura egizia. Il suo regno durò circa mezzo secolo. Poi al potere salì Semerkhet lui adottò una politica diversa dai suoi predecessori, ebbe un
figlio di nome Quaa, e con il suo nuovo regno si concluse la I dinastia. Il primo faraone della II dinastia fu Hotepsekhemui che significa (i due potenti sono in pace), questo
riferimento va ai protettori del Basso e dell’ Alto Egitto, gli dei Horus e Seth. Costruì un tempio vicino a Buto per la divinità poco conosciuta Netjer-Achty e fondò la "Cappella
della Corona Bianca". La corona bianca è un simbolo dell'Alto Egitto. Si pensa che questo sia un altro indizio sull'origine della dinastia di Hotepsekhemwy, che indica una
probabile fonte di potere politico. Per vari motivi i rapporti tra sud e nord non erano più tanto stabili, il motivo poteva anche essere che la nuova politica religiosa, il culto del
dio solare Ra, favoriva di più le regioni del nord. Tutta questa situazione iniziò a migliorare con la salita al trono del faraone Khasekhem (il potente è incoronato) che costruì una
politica decisa. Lui venne incoronato secondo l'antica festa Sed e decise di mutare il proprio nome in Khasekhemui (I Due Potenti sono incoronati) riunendo le immagini di Horo
e Seth. In questo periodo di grande riconciliazione e di definitiva sistemazione delle strutture economiche, politiche e religiose, si sviluppò notevolmente l'architettura che portò
alla costruzione di numerosi edifici a Ieracompoli, Elkab ed Abido dove Khasekhemui fece costruire la tomba più estesa della II dinastia. Nel tempio che il faraone si fece
costruire a Ieracompoli, sono stati rinvenuti numerosi oggetti che testimoniano la vittoria dell'Alto Egitto sul Basso Egitto. Con la sua morte termina la II dinastia e, con lei, il
Periodo Arcaico. Antico Regno
(3000- 2150 a.C.)
L’Antico Regno iniziò con i faraoni della III e IV dinastia, la capitale venne trasferita a Menfi. Si perfezionò l'organizzazione dello stato, i faraoni riuscirono a sottrarsi
all'eccessiva dipendenza dal clero di Eliopoli (città dove vi era il santuario federale dei popoli d'Egitto) affidando al sacerdote più importante l'incarico di visir. Lo stato,
durante l'Antico Regno, iniziò a essere amministrato da una burocrazia sempre più efficiente, la cui base era costituita dagli scribi. Le cariche amministrative, comunque, non
erano ereditarie, in modo che i governatori locali non potessero mettere in pericolo l'autorità del faraone. L’autorità assoluta del faraone si fondava sull’idea che egli fosse
l’incarnazione umana del Dio-Falco Horus. Sanakht fu il fondatore della III Dinastia. Il secondo sovrano fu Djoser, durante il suo regno, dispose varie spedizioni militari
nella penisola del Sinai, tramite le quali sottomise la popolazioni locali. Altre spedizioni furono indirizzate alle miniere di turchese e rame del Sinai, e sono note grazie alle
iscrizioni rinvenute in tale deserto alcune raffigurano l'esilio del dio Seth accanto ai simboli di Horus. Complessivamente il periodo della III dinastia coincise con una
grandissima fioritura anche culturale e artistica del paese. il più monumento del regno di Djoser è la piramide a gradoni, la più antica piramide egizia, che fece costruire
a Saqqara, per realizzarla, l’architetto Imhotep usò blocchi di pietra calcarea, invece dei tradizionali mattoni di fango. Inoltre l'evoluzione delle credenze religiose in
campo funerario portò gli egizi a perfezionare la tecnica della mummificazione. La IV dinastia ebbe inizio con il faraone Snofru, che fece edificare le piramidi di Dahshur, a
sud di Saqqara, le prime piramidi a facce lisce, sebbene non perfettamente triangolari. Primo sovrano guerriero del quale rimanga un'ampia documentazione, Snofru
condusse una serie di vittoriose campagne militari in Nubia, in Libia e nella penisola del Sinai. Promuovendo il commercio e lo sfruttamento minerario, diede prosperità al
regno. Con successori di Snofru, Cheope (che regnò per più di vent'anni) e Chefren, e Micerino ci furono enormi progressi nell'architettura, nell'arte e nella tecnologia, come
risultato di un sensibile incremento della produzione agricola e del conseguente aumento demografico, il tutto controllato da un'amministrazione centrale sofisticata. Vennero
progettate le tombe a forma geometrica e di dimensioni gigantesche. Migliaia di schiavi e di operai, portarono a termine titaniche imprese, come la costruzione delle Piramidi di
Giza, innalzate alle porte del Cairo per esaltare il dio re, la Grande Sfinge di Giza e la Statua di Chefren in trono. Nel 2440 Sahure della V dinastia, intraprese le prime
spedizioni navali nel Mediterraneo e nel Mar Rosso. A Saqqara, nella tomba dell'ultimo re della V dinastia, Unas, sono stati ritrovati alcuni testi religiosi, noti come i "testi delle
piramidi", scolpiti sulle pareti della sua camera mortuaria, che testimoniano il graduale declino dell'istituto monarchico. Altri elementi documentari confermano che l’avvento
della V dinastia segnò un cambiamento, una crisi anche religiosa che si presentò con lo spostare l’importanza sul dio di Eliopoli e con l’edificazione di templi “solari” dei quali
l’elemento principale è un obelisco su una piattaforma. Un ulteriore mutamento dinastico portò il faraone Teti sul trono iniziando cosi la VI dinastia, ultima dell’Antico Regno.
Vennero stabiliti rapporti commerciali con i popoli confinanti, grandi spedizioni militari e commerciali vennero inviate in Nubia e in Libia, mentre i rapporti con l’Asia furono
molto limitati, eccetto quelli con Biblo. Dal commercio esterno arrivavano in Egitto dalla Nubia, l’oro, con l’avorio e altri prodotti esotici, dal Sinai rame in grande quantità,
mentre le spedizioni commerciali in Fenicia procuravano legname, specialmente legno di cedro. La Grande Piramide di Cheope
La Grande Sfinge di Giza Primo periodo intermedio
(2150- 2040 a.C.)
Alla fine della VI dinastia, col lunghissimo regno di Pepi II, termina l’Antico Regno. In Alto Egitto sorse una potente nobiltà provinciale, le terre che erano state unicamente
proprietà regale vennero frazionate. Sempre più larghi privilegi vennero concessi ai templi e ai sacerdoti mentre le risorse della cassa regia di esaurirono. Si arrivò dunque al
periodo turbolento, uno dei più oscuri della storia egiziana, che è il Primo Periodo Intermedio, scarso di testimoniane contemporanee e che giunge fino alla X dinastia. In
quest’epoca il paese è tutto in disordine, i nomadi beduini si infiltrarono nel Delta, e dovunque in Egitto c’erano lotte fraterne , rivolgimenti sociali, depredazioni e miseria. Alla
fine del Periodo Intermedio, all’epoca della X dinastia, a Eracleopoli i principi locali avevano costituito una nuova dinastia, fondata da Kheti mentre a Tebe i monarchi locali
formavano blocco a sé in Alto Egitto. Attraverso il testo letterario “L'insegnamento per Merikara”, una sorta di testamento politico e spirituale di un re della X dinastia,
(probabilmente Kheti VII) per il figlio e successore Merikara, abbiamo un quadro della situazione in quel periodo, e delle iniziative da lui realizzate, colonizzò il Delta e rafforzò
l’Egitto contro i nomadi beduini, inoltre i governatori provinciali delle città del Medio Egitto, essendo le province tornate alle condizione di piccoli stati indipendenti, si
formarono dinastie di principi locali, con diritto ereditario al potere, reclutarono truppe e non esitarono ad assumere titoli e prerogative regali.
Medio Regno
(2150- 1690 a.C.)
Verso il 2040, alla morte di Merikara, le forze tebane guidate dal faraone Mentuhotep, ripresero l’offensiva contro i sovrani di Eracleopoli, vinti definitivamente, Mentuhotep
fondò l’XI dinastia. L’XI dinastia riuscì riorganizzare l’Egitto, a controllare l’intero paese e a ottenere un concentramento del potere politico a Tebe, la nuova capitale. Nella
riconquistata unità nazion