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L'ombra è proiettata sui personaggi chiamati cattivi, antagonisti o nemici: 1) i cattivi e i nemici, puntano di

solito alla morte, all'annientamento o alla sconfitta dell'eroe; 2) gli antagonisti possono non essere così

ostili ed essere invece alleati che hanno lo stesso obiettivo dell'eroe pur non approvando le sue strategie.

-L'ombra può rappresentare il potere dei sentimenti repressi. Raffigura le psicosi che non solo ci

ostacolano, ma minacciano di distruggerci. Può essere semplicemente quella zona di noi stessi poco chiara

con la quale siamo sempre in lotta per contrastare cattive abitudini e vecchie paure. 6

-L'ombra sfida l'eroe e gli dà un degno rivale da contrastare. Crea conflitto e tira fuori il meglio di un eroe

mettendone la vita in pericolo. Può essere espresso in un unico personaggio, ma può anche essere una

maschera indossata da tutti i personaggi in momenti differenti. Anche l'eroe può rilevare un lato ombra, ad

esempio quando è bloccato da dubbi, da sensi di colpa o si comporta in maniera autodistruttiva.

-Le ombre non devono essere totalmente malvagie o dannose, è meglio umanizzarle con un tocco di bontà

o con qualche qualità ammirevole: improvvisamente il cattivo non è solo una mosca da schiacciare ma una

persona vera con debolezze ed emozioni; uccidere una simile figura diventa una scelta morale vera e

propria.

-L'ombra è una metafora utile per capire i cattivi e gli antagonisti delle nostre storie e per afferrare gli

aspetti inespressi, ignorati o nascosti degli eroi.

9) Il trickster

-L'archetipo del trickster incarna la forza della malizia e il desiderio di cambiare. Incarnano questo archetipo

tutti i personaggi che sono prima di tutto buffoni o spalle comiche.

-Ridimensionano gli Io e riportano con i piedi per terra eroi e pubblico. Determinano cambiamenti e

trasformazioni benefici e la loro forza può esprimersi attraverso incidenti buffi o lapsus verbali che ci

avvisano del bisogno di cambiare.

-Hanno una funzione di intermezzo comico in momenti di tensione, suspense e conflitto risvegliando

l'interesse del pubblico con momenti di riso.

-Possono essere servitori o alleati dell'eroe o dell'ombra oppure forze indipendenti.

-Sono spesso personaggi catalizzatori che influiscono sulle vite altrui pur rimanendo sé stessi. Alcuni eroi

devono spesso indossare questa maschera per raggirare un'ombra o superare un guardiano della soglia.

10) Il mondo ordinario

-L'inizio di ogni narrazione deve agganciare il lettore o lo spettatore, fissare il tono della storia, suggerire

dove andare e dare una grande quantità di informazioni senza rallentare il ritmo. I momenti iniziali sono

un'opportunità efficaci per stabilire il tono e dare un'impressione.

-Il titolo è un indizio importante sulla natura della storia e sulla posizione dello scrittore. Un buon titolo può

diventare una metafora a più livelli della condizione dell'eroe o del suo mondo.

-L'immagine iniziale può essere una metafora visuale che, in una sola inquadratura o scena, evoca il mondo

straordinario del secondo atto, i conflitti e i dualismi che si presenteranno e può suggerire il tema.

-Alcune storie cominciano con un prologo, magari anticipando l'introduzione dei personaggi principali e del

loro mondo. Un prologo può svolgere molte funzioni: 1) dare un frammento essenziale dell'antefatto;

2) suggerire al pubblico il genere di film o di storia; 3) cominciare il racconto in modo dirompente e lasciare

che gli spettatori si mettano comodi.

-Alcuni presentano il cattivo o la minaccia prima della comparsa dell'eroe, altri disorientano e non è

necessario o consigliabile.

-Tante storie sono viaggi che portano gli eroi e il pubblico in mondi straordinari e la maggior parte comincia

definendo il mondo ordinario come termine di paragone. Il mondo ordinario è il contesto, il rifugio e il

background dell’eroe.

-Nel corso della vita passiamo attraverso una serie di mondi straordinari che lentamente diventano ordinari

man mano che ci abituiamo ad essi.

-Bisogna rendere il mondo ordinario il più diverso possibile da quello straordinario, affinché il pubblico e

l'eroe vivano un cambiamento emozionale. 7

-Il foreshadow e quando nel mondo ordinario gli scrittori creano un modello ridotto del mondo

straordinario, anticipandone battaglie e dilemmi morali come in Il mago di Oz.

-Un'altra importante funzione del mondo ordinario è suggerire gli interrogativi drammaturgici come: l’eroe

raggiungerà l'obiettivo? Supererà il difetto? Imparerà la lezione di cui ha bisogno? Gli interrogativi

sull'azione possono portare avanti la trama, ma quelli drammaturgici catturano il pubblico e lo coinvolgono

attraverso le emozioni dei personaggi.

-Ogni eroe ha bisogno di un problema interno e di uno esterno. I personaggi senza sfide interiori appaiono

piatti e non coinvolgenti. Devono imparare qualcosa nel corso della storia.

-Ciò che fa il personaggio quando entra in scena è la cosa più importante. La sua prima azione è

un'opportunità per dire molto sul suo atteggiamento, sul suo stato emotivo, sul suo background, sulla sua

forza e sui suoi problemi. La prima azione dovrebbe essere un modello dell'atteggiamento proprio dell'eroe

e dei problemi o delle soluzioni future che ne deriveranno. Il comportamento che vediamo inizialmente

dovrebbe essere caratteristico e definire e rivelare il personaggio, a meno che l'intento non sia fuorviare il

pubblico. Si può costruire un'atmosfera di attesa o fornire informazioni su un personaggio rilevante prima

che compaia facendo parlare di lui altri personaggi.

-L'autore deve stabilire un forte legame empatico una comunanza di interessi tra l'eroe e il pubblico: ciò

non implica che gli eroi debbano essere sempre buoni o in completa sintonia con il pubblico, però deve

essere possibile immedesimarsi in loro.

-Le scene di apertura dovrebbero creare l'identificazione del pubblico con l'eroe, dando la sensazione che

qualcosa le comuni. Ciò si ottiene caratterizzando gli eroi con obiettivi, spinte, desideri o bisogni universali.

-Agli eroi manca qualcosa o qualcosa viene tolto loro; spesso è proprio una perdita all'interno del nucleo

familiare a dare inizio al racconto. In altri casi l'eroe appare completo fino a quando un amico intimo o un

parente viene rapito lo ucciso e la storia di salvataggio o vendetta prende il via. All'inizio di una storia può

essere molto efficace mostrare un eroe incapace di svolgere qualche semplice azione.

-Gli eroi possono possedere molte qualità ammirevoli, fra le quali però c'è un difetto tragico che li mette in

contrapposizione con il destino, i compagni o gli dei. Gli eroi perfetti e impeccabili non sono molto

interessanti ed è difficile immedesimarsi in loro.

-Qualche volta un eroe può sembrare completo e padrone della situazione, ma questa sicurezza nasconde

una profonda ferita psicologica. Queste ferite causate da rifiuti, tradimenti o delusioni sono echi personali

di un dolore che ognuno ha provato. Le ferite del nostro eroe segnano le circostanze in cui egli è prudente,

cauto, debole e fragile. La ferita può non essere mostrata apertamente al pubblico, ed essere un segreto fra

lo scrittore e il personaggio, che contribuisce però a rendere realistica la storia personale dell'eroe.

-Per coinvolgere i lettori e gli spettatori nell'avventura bisogna comunicare qual è la posta in gioco, che cosa

conquisterà o perderà l'eroe. Molte sceneggiature falliscono perché la posta in gioco non è abbastanza alta.

-La backstory è l'insieme delle informazioni relative alla storia e al background di un personaggio, ciò che lo

ha portato nella situazione di partenza. L'esposizione è l'arte di rivelare abilmente l'antefatto e ogni altra

informazione pertinente alla trama ed è tutto ciò che il pubblico ha bisogno di sapere per comprendere

l'eroe e la storia. È meglio catapultare il pubblico direttamente nell'azione e lasciare che capisca via via che

la storia procede, perché si sentirà più coinvolto se dovrà fare un piccolo sforzo per ricostruire la backstory

a partire dagli indizi visivi o attraverso un'esposizione abbozzata.

-Il mondo ordinario è la fase in cui bisogna fissare il tema della storia. Il tema è un'affermazione o un

presupposto fondamentale su un aspetto della vita. Potrebbe essere una frase buttata lì da un personaggio,

un'opinione che nel corso della storia sarà verificata. Conoscerlo è essenziale per compiere le scelte finali

nei dialoghi, nell'azione e nell'allestimento scenico. Tutto è collegato in qualche modo al tema. 8

11) La chiamata all'avventura

-Il mondo ordinario per la maggior parte degli eroi rappresenta una condizione statica ma instabile. La

chiamata all'avventura è un evento che inneschi la storia, una volta terminata la presentazione del

protagonista. Può avvenire sotto forma di messaggio o messaggero e può essere un nuovo evento, come

una dichiarazione di guerra o l'arrivo di un telegramma. Ma può essere un'urgenza interiore dell'eroe che

annuncia l'ora di cambiare e questi segnali, a volte, arrivano sotto forma di sogni, fantasie o visioni.

-Il messaggio che chiama l'eroe all'avventura può anche essere una catena di eventi o coincidenze oppure

essere chiamato da una tentazione.

-La chiamata all'avventura è spesso consegnata da un personaggio che incarna l'archetipo del messaggero.

Può essere positivo, negativo o neutrale, ma serve sempre a dare inizio alla storia, offrendo all'eroe l’invito

o la sfida da affrontare. All'inizio è spesso difficile per gli eroi capire se, dietro la maschera del messaggero,

si nasconde un nemico o un alleato.

-Spesso gli eroi sono inconsapevoli del fatto che c'è qualcosa di sbagliato nel proprio mondo ordinario e

non vedono la necessità di un cambiamento.

-L'investigazione avviene quando il cattivo sonda il territorio dell'eroe e questa raccolta di notizie può

essere una chiamata all'avventura.

-La chiamata all'avventura spesso turba e disorienta l'eroe ma è necessaria per la sua crescita.

-Può arrivare sotto forma di una perdita o una sottrazione dalla vita dell'eroe nel mondo ordinario, ad

esempio il rapimento della persona amata o la perdita di una cosa preziosa come la salute, la sicurezza o

l'amore.

-In alcuni casi è data semplicemente dalla carenza di alternative, ma non tutte le chiamate sono inviti

positivi ad avventure emozionanti.

-Poiché molte storie operano su più l

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
16 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gianbiker di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di Sceneggiatura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Fremder Lara.