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ULF

• VLF = se ne sa pochissimo

• LF = più conosciuta

• HF = più conosciuta

erano state associate all'intervento del SN simpatico e parasimpatico sul cuore. HF→ parasimpatico

LF→ simpatico

il cuore però non è indipendente da altri segnali presenti nel nostro organismo tra cui il ritmo

respiratorio che è il più importante.

→fenomeno RSA o aritmia respiratoria= è il fenomeno che fa si che il cuore aumenti la frequenza

di battito quando si inspira e viceversa quando si espira.

→sincronizzazione cardiorespiratoria= i nostri organi sono collegati. Maggiore è il grado di

sincronizzazione tra organi maggiore è la salute dell'individuo. Il cuore batte nella stessa posizione

nelle varie fasi respiratorie.

per ogni ciclo respiraTorio abbiamo 3 / 4 battiti cardiaci

PRATICA CLINICA

holter = 24 h su 24 h. Si usa in particolare per lo studio durante il sonno.

• test durante sforzo

09/05/17

basi elettrofisiologiche dell'EEG

→il cervello è formato da neuroni che comunicano tra di loro. I segnali che inviano possono essere

misurati e rilevati tramite l'uso di elettrodi che si posizionano sulla testa.

Ad alta intensità = ha molti elettrodi (128). Si mette in maniera veloce grazie a una cuffia elastica

che prima deve essere bagnata. Alcuni usano cuffie a gel e non a acqua.

Nell'elettroencefalografia ci dobbiamo aspettare tanti tracciati tante quante sono le gli elettrodi.

Ogni elettrodo ha un tracciato diverso riferito alla parte di corteccia della quale misura l'attività. Si

può vedere solo l'attività della corteccia celebrale quindi si vede l'attività dei neuroni corticali.

In modo indiretto si può vedere l'attività sottocorticale.

Tecniche di neuroimmagini = sistemi che permettono di vedere il cervello come la PET e la fMRI

(risonanza).

EEG = ha un punto di forza e un punto debole : il primo è la sua elevatissima risoluzione temporale,

ovvero può misurare rapidissimi cambiamenti dell'attività celebrale; il secondo è la sua scarsa

risoluzione spaziale. Ogni elettrodo infatti vede l'attività di un insieme di neuroni.

→La risonanza funzionale magnetica fMRI è l'opposto. Usa il bold o “blood oxigenation level”

dependent e quindi misura il livello di ossigenazione del sangue. C'è una relazione tra sangue

ossigenato e attività dell'area in cui esso si trova. È una misura indiretta dell'attività celebrale. Il suo

punto di forza è l'elevata precisione spaziale e si può vedere tutto il SNC non solo i neuroni corticali

e infatti la si usa anche per altri organi. Ha una scarsa risoluzione temporale, ci dà delle fotografie

ogni centinaia di millisecondi.

EEG HiRes = dà un tracciato con onde che possiamo trasformare in aree che stanno sulla testa.

EEG inventato da Berger. 1924. ha reso possibile lo studio del sonno. Legge i segnali elettrici e non

li discrimina e altri segnali. Si osservano tutta una serie di segnali che non sono di natura elettrica

ma muscolare, il cui principale è il movimento oculare.

EEG è fatto per effettuare l'analisi nel sonno.

EEG viene usato in due macroaree:

-clinico

-sperimentale

è stato soppiantato dalle nuove tecniche di neuroimmagine. Non si può fare a meno di usarlo nella

diagnosi dell'epilessia. Essa si presenta al EEG con delle onde fatte a V, molto alte. Poi lo si usa

nello studio del sonno per tutte le varie patologie del sonno (sonnambulismo, apnee del sonno).

Lo si usa anche per l'accertamento della morte celebrale. In una persona morta cerebralmente è una

linea, mentre nel caso del coma l'attività della corticale è simile a quella del sonno.

EEG registra l'attività sinaptica sincrona di milioni di neuroni sottostanti agli elettrodi.

Gli elettrodi sono prefrontali, poi frontali, poi il CZ che è il punto centrale della testa, i centrali, i

parietali e i temporali.

Oltre ad esso si misurano altri due segnali:

EOG = misura i movimenti oculari.

EMG = misura l'attivazione tonica dei muscoli, ovvero il grado di rigidità muscolare a riposo.

Loro sono utili durante il sonno, nella fase REM, l'attività corticale è simile a quella della veglia. Mi

permettono di distinguere se ho misurato una persona sveglia con gli occhi aperti, con occhi chiusi e

che dorme. Durante la fase REM gli occhi si muovono in maniera casuale a destra e sinistra, l' EOG

me lo riesce a discriminare.

REM= l'attivazione tonica viene meno (atonia muscolare), è come se il cervello venisse distaccato

dal corpo. Ciò serve per non fare le azioni che faremmo normalmente perché la corteccia è

comunque attiva.

Paralisi del sonno= si ipotizza che sia un mezzo di risveglio dalla fase REM, il cervello è sveglio

ma il corpo è ancora addormentato. Ha ancora una neurochimica celebrale che è associata al rilascio

di un neurotrasmettitore che dà allucinazioni. (acetil colina).

→Neuroni piramidali

la glia può dare vita a nuovi neuroni.

Tutti i sensi passano dal talamo tranne l'olfatto.

Caratteristiche:

Ampiezza= misurata in mV, essa ci dà un indice di quanti neuroni stanno facendo la stessa cosa

nello stesso momento. Dipende anche dalla distanza degli elettrodi.

frequenza= misurata in Hz, è strettamente associata a quanti picchi raggiunge l'onda e quanto

velocemente i neuroni stanno scaricando.

Forma= le onde le possiamo riconoscere anche dalla forma. Essa dipende spesso dall'interazione

della corteccia con strutture corticali.

Sincronizzazione= è il grado di covariazione delle onde lette dal EEG, in aree differenti nello stesso

tempo. In pratica quanto due aree hanno attività simile. Essa è detta anche connettività funzionale.

Simmetria= sono simmetrici i segnali che si presentano su entrambi gli emisferi. È la misura

dell'attività di aree omologhe. Di fatto è un tipo particolare di sincronizzazione.

Le onde si distinguono in 5 bande di frequenza, ognuna con limite inferiore e superiore e si

definiscono solo sulla base della frequenza.

1. Gamma fino a 200 Hz

2. beta fino a 30 Hz

3. alfa fino a 12/15 Hz

4. teta fino a 8 Hz

5. delta inferiori ai 4 Hz

ordine dalla più rapida alla più lenta. Le più lente sono di solito associate agli stati di sonno e le

altre a quelli di veglia. Se un'onda è lenta è più ampia, i neuroni stanno facendo tutti la stessa cosa.

Le delta sono tipiche del sonno e le teta sono tipiche del sonno leggero, dello stato di

addormentamento o di rilassamento.

Il ritmo alfa è tipico della veglia rilassata e di quando le persone tengono gli occhi chiusi, le si

ritrovano soprattutto nell'occipitale.

Le onde beta sono legate al processamento sensoriale. Le gamma sono legate anche a stadi di

stimoli intensi come la paura.

Negli ultimi anni si è scoperto che queste onde possono essere legate a diverse cose. Il ritmo gamma

lo ritroviamo ad esempio anche nel sonno profondo. Ritmo alfa è legato a processi attentivi, il ritmo

teta lo ritroviamo negli attacchi di panico ed infine il ritmo delta lo ritroviamo negli astronauti in

assenza di gravità.

SONNO

Hess.

Inizialmente era considerato un processo passivo. → era stato definito l'errore più grande di madre

natura.

Si è scoperto che ci sono delle aree che se vengono attivate la persona si addormenta → il sonno è

divenuto qualcosa di attivo e reale di per sé.

RAS o sistema articolare attivante= insieme di regioni che se stimolate danno la veglia e se

danneggiate danno il sonno. Ora si chiama sistema ascendente attivante perché è stato ritrovato

anche in alte parti.

Il delfino dorme un emisfero per volta.

sonno= assenza di coscienza reversibile. È gestito da due fattori: uno è il processo circadiano e

l'altro è quello omeostatico. Il secondo è un processo che ci fa rispettare l'equilibro, se non

dormiamo sentiamo di più la pressione di andare a dormire.

Regolazione del sonno= noi si va a dormire di notte e si sta svegli di giorno.

Stati del sonno:

REM= movimenti oculari labili, in cui si sogna. Il sogno è particolare in questo caso, è vivido e

molto sensoriale. Ci sono anche forti emozioni e il senso più attivo è la vista. Si hanno le tempeste

neurovegetative. La temperatura sale e scende, il respiro è rapido, il battito varia ecc.

L'acetilcolina in questo caso viene prodotta da LDT e PPT. Essa dà luogo alle visioni tipiche dei

sogni, essa è l'unico neurotrasmettitore presente durante la fase di sonno profondo. Gli altri con

l'approfondarsi del sonno diminuiscono e si azzerano nel sonno più profondo non REM, compresa

Acth.

non REM = diviso in:

1. stato di addormentamento

2. stato conclamato

3. sonno più profondo

questi stati si ripresentano 4/5 volte a notte. C'è poco REM nella prima fase della notte e ce ne è di

più alla mattina.

Il sonno cambia con l'età, sia come durata, sia come in termini di REM e di sonno profondo che si

riducono entrambi. Non si riduce lo stadio 2.

→loop talamo corticali = info in corteccia poi al talamo, poi corteccia e così via.

Sonno 1 = no alfa. Al suo posto teta.

Sonno 2 = stesso teta e si hanno i fusi del sonno. Sono onde rapide associate alla veglia ma presenti

nel sonno.

Onda K-complex è la più importante ed è lentissima. Essa può essere evocata da stimoli sensoriali

→ deattivazione di quelle aree che ho stimolato, è un tentativo attivo del cervello di mantenere il

sonno.

Sonno REM= onde lente che in realtà sono i movimenti degli occhi. Si riconoscono perché sono in

controfase ovvero gli occhi si muovono nella stessa direzione.

19/05/17

PRESSIONE ARTERIOSA

è la forza che il sangue esercita dall'interno verso l'esterno nei vasi. Dipende dalla forza della

sistole, dipende dalla massa di sangue che il cuore espelle, dipende dalle resistenze che il sangue

incontra all'interno delle arterie o anche da quanto le arterie riescono a dilatarsi. Dipende inoltre

anche dalla volemia ovvero il volume di sangue presente nel sistema cardiovascolare.

Distribuzione del volume ematico:

sistema a bassa pressione (atrio destro)

• sistema a alta pressione (ventricolo sinistro)

la maggior parte del volume si disperde nelle vene e nelle venule.

In ogni ciclo cardiaco abbiamo due tempi: sistole e diastole. L'arteria prima si dilata, con la sistole,

e poi torna alla forma originaria (diastole).

Pressione

Dettagli
A.A. 2016-2017
8 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulylencio.95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Pellegrino Mario.