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BRUGHERIO
Sono entrati nel palazzo comunale, forzando la porta della segreteria al pianterreno.
Hanno cosparso di benzina i pavimenti e hanno dato fuoco. Le fiamme hanno divorato la
segreteria del sindaco, mentre lo studio del primo cittadino, grazie alla tempestiva
telefonata di due passanti che hanno visto una colonna di fumo sollevarsi da Villa
16 Fiorita, sede del palazzo municipale, è stato risparmiato. Carabinieri e vigili del fuoco
sono intervenuti prima che i piromani completassero il lavoro. (Incendio doloso in
municipio. Distrutto l’ufficio del sindaco, Corriere della Sera – Milano)
3. Espositivo
matrice cognitiva
• Attiva la che concerne la comprensione di concetti attraverso
l’analisi o la sintesi. I testi espositivi non sono né descrizioni né narrazioni, ma
riguardano un sapere oggettivo. Abbiamo una disposizione, genericamente, quando
abbiamo una serie di dati, di definizioni, di comparazioni, di classificazioni, quando
abbiamo a che fare con dei concetti.
focus
• Il è sulla composizione o scomposizione (= sintesi o analisi) di elementi
costitutivi di concetti. Quali sono gli esempi canonici di un testo espositivo? Manuali,
saggi, relazioni, tesi, voce dell’enciclopedia.
genere non-fictional
• Nel abbiamo una lezione universitaria, il manuale scolastico, il
saggio divulgativo (pone a conoscenza del grande pubblico gli esperimenti fatti da
scienziati), definizione di una voce dell’enciclopedia, una recensione del libro che sia di
carattere informativo e non critico.
genere fictional
• Nel troviamo la poesia didattica o didascalica (quel tipo di poesia
praticata più nei secoli scorsi, consisteva nell’insegnare a fare delle cose, per esempio si
insegnava a coltivare la terra).
domande
• Quali bisogna porsi per scrivere un buon testo di carattere espositivo:
Quali concetti e definizioni voglio esprimere?
Come li organizzo?
Quali dati ho che avallano o confutano il concetto stesso?
Inoltre ci sono lingue che classificano in maniera diversa dei fenomeni universali della
percezione umana come i colori e i sapori: certe lingue hanno griglie più complesse,
altre più semplici. Così gli animali, gli oggetti naturali, gli aspetti del cielo, i sentimenti. Il
modo in cui questi campi di interesse comunicativo sono organizzati dipende dalla
singola società, e quindi, di nuovo, dalla sua storia (Ugo Volli, Manuale di semiotica)
Anche la scienza economica utilizza il concetto di informazione, anzi, si può ritenere che
l’informazione nella scienza economica rivesta un ruolo essenziale. In effetti la scienza
economica tratta largamente di decisioni razionali, e la razionalità ha senso solo se le
decisioni vengono rapportate ad un dato universo informativo. (Maurizio Mistri,
Economia cognitiva)
4. Argomentativo
Nella retorica classica di derivazione aristotelica l’argomentazione era come una forma
discorsiva rivolta alla celebrazione o alla discussione di avvenimenti relativi al passato o
a una cosa pubblica. Pian piano, col tempo, si trasformò e dall’essere un genere
evocativo diventò una vera propria azione dell’oratore che suscitava una certa reazione
nell’auditorio. Gli antichi praticavano molte varietà di argomentazione ma quella che
interessa a noi è quella che insegna a elaborare un discorso attraverso il quale si cerca
di convincere un pubblico, attraverso il ragionamento con il quale si attiva la capacità di
giudizio.
matrice cognitiva
• La è quella fondata sulla capacità di giudizio (= istituzione di
relazioni tra concetti attraverso la messa in rilievo di similarità, contrasti e
trasformazioni). Il giudizio non è dato in maniera casuale, ma viene dato sulla base delle
istituzioni di relazioni tra i vari concetti.
focus
• Il riguarda quindi la relazione tra concetti. E quali sono le relazioni tra i concetti?
Relazioni di causalità (una cosa è causa di un’altra cosa), relazioni di temporalità (una
cosa viene dopo o prima di un’altra cosa) -> sono tutte relazioni che pertengono
all’argomentazione.
Quando si scrive un testo argomentativo si attiva la capacità di giudizio basata
sull’elaborazione di concetti che sono relazionati in maniera corretta ed efficacie.
Se io scrivo “prendo l’ombrello perché piove” ho costruito un testo in cui c’è una
relazione di causalità tra una cosa e l’altra. Se invece infrango quest’ordine corretto di
relazione causale e dire per esempio “piove perché prendo l’ombrello”, sto violando il
17 fondamento della corretta causalità e quindi il testo sul piano argomentativo non
funziona più. Come si costruisce un buon testo argomentativo? Costruendo delle
relazioni tra concetti funzionanti e queste relazioni tra concetti nel testo sono
evidenziate anche linguisticamente da connettivi logici di causa ed effetto. Quando noi
scriviamo, questo rapporto tra causa ed effetto deve affiorare anche sul piano
linguistico. Per esempio il ‘SE succede una certa cosa, ALLORA ecc ecc”, oppure
“dunque”, “quindi”, che sono connettivi logici conclusivi.
Oppure connettivi di tipo avversativo (“ma”, “invece”).
non-fictional
• Generi testuali in cui compare questo tipo testuale: saggio scientifico
(saggio nel quale si dice qualcosa di nuovo sulla base di indagini, esperimenti; si basa
su dati di fatto; analisi di dati scientifici sulla base dei quali si argomenta qualcosa. Se i
dati scientifici sono corretti ma non vengono argomentati in modo giusto, il testo non
funziona), recensione critica (nella quale si da un giudizio; una recensione deve essere
argomentata usando connettivi logici e relazioni logiche all’interno del testo), intervento
ad un dibattito (quando si interviene, per sostenere una testi piuttosto che un’altra
bisogna svolgere un’argomentazione), tema scolastico (quando ci viene dato un tema di
cui parlare, bisogna scegliere una tesi e argomentarla).
generi fictional
• Tra i troviamo la poesia celebrativa (oggi non molto praticata, è la
poesia delle gesta), il dialogo (perché viene costruito su due posizioni diverse. Si dialoga
quando c’è un confronto).
Il modello del testo argomentativo è basato su 4 fasi:
1) Fase iniziale in cui si definisce il tema
2) Fase di apertura in cui viene dichiarata come indiscussa la propria opinione
3) Terza fase in cui vengono introdotti gli argomenti a favore della tesi e quelli contro
-> questa terza fase costituisce l’effettiva discussione
4) Fase conclusiva in cui si definisce l’esito dell’argomentazione, cioè quali sono le
argomentazioni più forti -> si prende posizione
domande
• Trasformando queste fasi in abbiamo:
Qual è il tema di cui si discute? Qual è il problema da risolvere?
Qual è la tesi iniziale oppure l’opinione dell’altra persona?
Qual è il ragionamento che io voglio sostenere?
Quali argomenti (dati) ho per sostenere la mia tesi? Come li organizzo nel testo? Come li
porto a conclusione?
Come traggo le conclusioni generali?
Sulla base delle decisioni del consiglio europeo di Salonicco la presidenza italiana
intende convocare la conferenza intergovernativa entro il mese di ottobre, e condurla in
modo che possa completare i suoi lavori al più presto possibile.
Questa volontà è dettata dal rispetto dei valori della democrazia e della trasparenza
perché così facendo i cittadini europei che andranno a votare per il rinnovo del
parlamento europeo nel giugno 2004 potranno conoscere preventivamente i contenuti
della loro nuova carta costituzionale. [Ministero degli Affari Esteri, Programma della
Presidenza italiana dell’Unione Europea, luglio 2003]
C’è chi sostiene che il digitale sia più luminoso, chi invece nota una profondità
leggermente inferiore, ma con le macchine da proiezione a 2K le differenze sono
davvero minime. Quello che sicuramente cambia è la costanza dell’immagine: dopo ogni
proiezione la pellicola mostra i segni dell’usura, a cominciare dalle righe; con il digitale
la qualità è costante e inalterabile. Per film che possono incontrare i favori del pubblico,
e quindi essere proiettati per settimane, non è una differenza da poco [Cosa cambia con
la proiezione digitale, Corriere della Sera – Milano]
Nicolas Sarkozy vuole copiare la BBC e finanziare la tv pubblica francese con una tassa
di scopo, abbandonando canone e spot. Chi crede che il mercato, tramite pubblicità e
vendite, basti ad alimentare un’informazione adeguata all’esercizio dei diritti di
cittadinanza può liquidarlo come il solito presidente statalista. Chi invece ricorda le
menzogne diffuse per giustificare la guerra in Iraq o l’ammirazione universale per le
banche internazionali, che covavano la crisi finanziaria nella consapevole impotenza
delle autorità di vigilanza, nutre qualche dubbio sulla capacità di stampa e tv di essere
18 ancora quarto potere. E si chiede se, oggi e in questo settore, non si debba registrare un
fallimento del mercato e vedere poi, caso per caso, se la causa sia l’egemonia
mercatista della finanza, l’invadenza della politica, l’involuzione degli assetti proprietari
o l’evoluzione delle tecnologie e degli stili di vita [Massimo Mucchetti, Costi (e valori)
delle news scomode, Corriere della sera 13 gennaio 2008]
5. Regolativo
Possono essere definiti regolativi i testi che contengono norme, prescrizioni, istruzioni,
regole di comportamento o di uso (manuale del giardinaggio, regolamento
condominiale, istruzioni per far funzionare lo stereo, leggi dello stato, foglietti illustrativi
dei medicinali).
• il focus si concentra sul comportamento futuro proprio o di altri.
A livello di contenuti si trovano vere e proprie istruzioni organizzate secondo un ordine
sequenziale.
matrice cognitiva
• La che entra in gioco è quella della pianificazione del
comportamento futuro (come ci dobbiamo comportare), infatti il focus è sul
comportamento futuro.
La caratteristica più appariscente è l’uso di forme verbali come l’imperativo, l’infinito, il
presente indicativo, il congiuntivo esortativo.
non fictional
• Nel genere troviamo gli ordini e le istruzioni per l’uso, le regole dei giochi,
ricette di cucina, regolamenti, statuti, leggi, in parte anche i testi pubblicitari (che hanno
un aspetto persuasivo che fa oltre il tipo regolativo; normalmente sono un miscuglio tra
il tipo regolativo e quello argomentativo; a volte sono raggruppati in un tipo a parte),
comizi elettorali (ma che anche essi possono essere un mix