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SCRITTURA ELETTRONICA NELLA SCUOLA
Già all'inizio degli anni 80 cominciano a diffondersi anche nella scuola i primi programmi di scrittura elettronica. Le modalità della scrittura elettronica di oggi sono:
- Scrittura immediata, a getto continuo, espressiva e creativa (tipo brainstorming individuale) resa possibile dalla consapevolezza della facile correggibilità del testo che può essere utile per liberare dall'ansia della pagina bianca.
- Scrittura sequenziale, lineare, argomentativa favorita dalla possibilità di agevolmente ritornare a riprese sul testo (drafting-redrafting).
- Scrittura strutturata, gerarchica e concettuale (outliner).
- Scrittura con più canali comunicativi (multimediale).
- Scrittura associativa e reticolare (ipertestuale).
SCRITTURA IPERMEDIALE - Nell'ottica già aperta da Freinet, la tecnologia si coniuga con la creatività infantile e fornisce ulteriori spazi per significative negoziazioni e attività cooperative tra bambini.
E questo è l'effetto dell'ascrittura ipermediale. In un'aula dotata di postazioni multimediali (scanner, CD, microfono, casse, videocamera) i bambini diventano autori di "testi sinestetici", mediante l'uso di immagini dinamiche, audio e video. Gli insegnanti evidenziano che l'uso della scrittura ipermediale nei bambini sviluppa potenzialità cognitive e manuali che possono essere utilizzate efficacemente. Ipermedializzandosi la scrittura elettronica recupera componenti precedenti della scrittura, la scrittura pittorica, per immagini, la scrittura "ai margini" (Bolter).
GLI IPERTESTI
Un ipertesto è un programma che consente di delimitare uno spazio sullo schermo (tipicamente un'area testuale) rendendolo "attivo", sì da consentire al lettore di produrre associazioni (link).
Scaricato da: www.formazione.forumcommunity.net
Un ipertesto si può considerare anche un generatore di aree "calde".
- Tende a rendere esplicita la rete sottesa al testo;
- Si presenta come tecnologia più flessibile e, sotto certi aspetti, più simile ai modi propri della mente;
- Modifica l'idea che ha prevalso negli ultimi secoli del testo-libro come struttura chiusa verso una concezione multiprospettica della conoscenza;
- Consente al soggetto lettore spazi di libertà del tutto nuovi.
Con notevoli inconvenienti sul piano dell'orientamento. I problemi che lettori inesperti possono incontrare nella lettura ipertestuale sono:
- Il salto (link) può essere compiuto dal lettore in modo casuale.
- Si diventa consapevoli della natura del link solo dopo averlo attivato.
- Il salto può far dimenticare l'idea che lo aveva motivato.
- Spesso l'associazione ha senso per l'autore ma non per il lettore.
Le esigenze di "effetto" (audio, video, ...) possono prendere il sopravvento rispetto ai bisogni reali di comprensione del lettore.
Criteri x la valutazione della qualità didattica di un ipermedia:
FATTORI DEL SOGGETTO
- Preconoscenza e Metacognizione
FATTORI DELL'IPERMEDIA
- Usabilità (integrazione di diverse funzionalità)
tecniche): amichevolezza, grado di Intenzionalità della facilità d'uso, aiuto alla navigazione, comunicazione. espansibilità, capacità dell'ambiente di crescere con altri apporti integrativi; capacità di navigazione i prodotti Valenza didattica: pertinenza simbolica, ipermediali rimangono didatticamente personalizzazione delle piste di lettura, non fruibili. trasparenza delle info, capacità di far comprendere come si comporta un esperto nel settore in questione; Valenza culturale: visione critica della conoscenza e poliprospettica (far vedere la conoscenza da più punti di vista = multiculturalità). Le due modalità più interessanti sono quella della criticizzazione e della personalizzazione degli apprendimenti. Secondo il 1° aspetto, un ambiente ipermediale dovrebbe permettere di riattraversare il dominio da punti di vista diversi; un 2° aspetto più generale riguarda il fatto che gli ipertesti
Rispetto alle altre tecnologie possono offrire possibilità di individualizzare o personalizzare gli apprendimenti.
Individualizzazione: esistenza di un sistema di istruzione strutturato, esterno, attendibile alle necessità e difficoltà acquisitive del soggetto. L'individualizzazione ha trovato il suo apogeo negli anni 60-70 con il diffondersi di "sistemi d'istruzione".
Personalizzazione: implica che il soggetto contribuisce a determinare il percorso stesso di apprendimento e le sue stesse finalità percependo il tragitto intrapreso in relazione alle sue istanze interne. Dunque il lettore "personalizza" il libro, leggendo "scrive" il proprio libro (metafora del lettore che diventa scrittore).
Vi sono molti docenti autori che xò producono ipertesti "crea e getta" ed editori che non comprendono le vere potenzialità didattiche degli ipertesti mettendo in commercio prodotti chiusi, difficilmente modificabili.
Invece, alunni e docenti devono avere la possibilità di compiere adattamenti ed integrazioni grazie alla pratica (ciò che aveva già immaginato Freinet).- IPERTESTI E IPERMEDIA NELLA SCUOLA: ESSERE AUTORI- Nel caso della costruzione/progettazione multimediale il primo problema che si incontra è quello della esplicitezza degli obiettivi didattici. Scaricato da: www.formazione.forumcommunity.net La costruzione attiva di un curricolo ipermediale può fornire opportunità particolari per far comprendere come un problema possa essere visto da più angolature oppure avvicinare-comparare opinioni diverse. La costruzione di materiale ipertestuale può diventare l'occasione per creare banche dati espandibili; in questo modo gran parte del materiale raccolto può essere ripreso ed riutilizzato. Per questa strada si può immaginare che l'ipertesto possa diventare un libro aperto (secondo l'ottica di Freinet), potendo forsesviluppare anche nuovi canali comunicativi generazionali.VERSO UNA RIFLESSIVITÀ DI SECONDO LIVELLO
Oggi si conoscono le implicazioni sul piano cognitivo e culturale dell'avvento della scrittura nel corso della storia dell'uomo:
- La scrittura ha reso possibile un esame retrospettivo sulla parola
- La stampa ha favorito uno spiccato senso della chiusura del testo e ha spinto a riorganizzare il sapere suddividendolo in ambiti delimitati, con elementi rigorosi di identificazione interna (titoli, paragrafi, indici, ...)
La scrittura ipermediale offre nuovi spazi e forme della mente, agendo da stimolo per riflettere più profondamente sulla natura delle conoscenze, sui loro eventuali limiti, articolazioni interne, così da indurre ad esplorare dimensioni e modalità diverse di comprensione e organizzazione del sapere.
CONCLUSIONI
Costruire ipertesti (cioè strutturare conoscenze in forma associativa) può costituire un'operazione banale, di
basso livello formativo, ma può anche essere una strada per sviluppare nuove potenzialità cognitive. Gli ipertesti sono anche tools privilegiati per costruire nuovi tipi di curricoli, aperti e flessibili: ciò però richiede una diversa collaborazione tra editore, docente e studente per la costruzione e l'arricchimento degli stessi sentieri percorribili che devono essere collaudati e progressivamente messi a punto a partire da schemi base. CAP.5 RETI E COOPERAZIONE IN RETE-TECNOLOGIA E COOPERAZIONE-Scaricato da: www.formazione.forumcommunity.net La scuola italiana si trova a gestire nuovi spazi decisionali all'insegna dell'autonomia didattica; parallelamente a tale processo sorge la necessità di nuove tipologie organizzative in grado di avvalersi di risorse territoriali e di cooperare con altre realtà remote. 1. Le realtà remote sono: - riunione faccia a faccia: è limitativa in quanto il singolo può non fornire proprieopinioni sia perché può non avere il tempo fisico di prendere la parola, sia per motivi emotivi; - riunioni in grandi gruppi: non consentono alti livelli cooperativi (il relatore espone semplicemente la propria tesi); 2. Le nuove tipologie organizzative sono: - bacheca elettronica: tutti i partecipanti possono intervenire e formulare osservazioni sulle dichiarazioni degli altri; - presentazione computerizzata: dà spunto per ulteriori approfondimenti di gruppo. Dunque la telematica costituisce un "amplificatore" della cooperazione. - COOPERAZIONE- Più scuole cominciano a "cooperare". Nella letteratura internazionale, per cooperazione si intende quel tipo particolare di collaborazione basata sulla divisione del lavoro, in cui non esiste piena integratività degli apporti. In Italia si identifica tale concetto con le forme più alte e integrate di collaborazione, soprattutto quelle c.d. shared mind.