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SCUOLA ITALIANA
Si rifà a CLAUDIO TOLOMEO e alla descrizione delle sue carte: il Sud si trovava in alto perchè si
considerava il modo di vedere del navigante quando arrivava alla costa. Anche la prima carta pugliese
vedeva il Sud posto in alto. Altro massimo esponente è GIACOMO CASTALDI che ha disegnato la
prima carta dell'Italia anche se non molto precisa a causa della mancanza degli strumenti giusti. A lui si
deve la piu antica carta regionale pugliese (1567) che rappresenta solo la parte meridionale di Bari e del
Salento. Ancora, vi è ANTONIO DE FERRARIS, scrittore e filosofo che scrisse "De situ japige" (Il
sito del salento) in cui descrive dettagliatamente la costa da Taranto a Gallipoli.
Nel 1600, con GIOVANNI ANTONIO MAGINI abbiamo le prime carte provinciali, infatti vi erano:
la Provincia di Capitanata (Foggia), Provincia di Terra di Bari (fino ad Ostuni) e Provincia di Terra di
Otranto. Suo figlio, FABIO MAGNI, fece pubblicare nel 1620 l' "Atlante dell'Italia" che raccoglieva le
carte di suo padre. In questo periodo, nasce la cartografia asservita allo Stato che voleva tassare il
territorio. Questa si sviluppò a Foggia con la dogana delle pecore di Foggia con Alfonso d'Aragona I
nel 1447.
Altro esponente importante è GIOVANNI ANTONIO RIZZI ZANNONI che è considerato il piu
grande cartografo europeo al servizio del re di Napoli, tra l'altro realizzò l' "Atlante Geografico del
Regno di Napoli" (1812). Nasce con lui la cartografia di stampo moderno: realizza il rilievo sul
terreno, nel senso che va sul posto e realizza la carta. Disegna le montangne con la tecnica del
lumeggiamento: una parte illuminata e una in ombra. Ci fu anche l'officina cartografica napoletana.
Ultimo cartografo importante da ricordare è sicuramente il pugliese BENEDETTO MARZOLLA che
realizzò numerose carte geografiche tra cui una che risale al 1856 ed è una carta sui prodotti
agroalimentari del Regno di Napoli.
SCUOLA SPAGNOLA
Nella seconda metà del '600 nascono le vedute delle città, ovvero le città vengono viste in prospettiva
realizzate da un cartografo spagnolo: FRANCESCO CASSIANO DE SILVA che ha realizzato le
vedute delle città del regno di Napoli (1708). Queste vedute furono anche pubblicate anche da
GIOVANNI BATTISTA PACICHELLI nel volume "Nel Regno di Napoli in prospettiva" nel 1702.
Oltre le vedute, si sviluppano anche le pitture delle città, ovvero disegni del territorio realizzati nei
palazzi signorili e negli enti ecclesiastici. Queste pitture furono realizzate da IGNAZIO DANTI.
In questo periodo nasce anche l'uso del SESTANTE per l'orientamento dei naviganti per calcolare il
valore angolare.
La cartografia nell'età moderna
Nella seconda metà dell'800, la cartografia si rinnova sempre piu in base alle nuove esigenze civili e
militari: nasce il metodo della triangolazione che permetteva la conoscenza della distanza di due punti,
grazie al teorema di Pitagora. Contemporaneamente, vengono realizzati i fotogrammi che permette la
visuale di una località da diversi punti. Da qui nasce il metodo dell'aerofotogrammetria che utilizzava
aerei stabili e veloci e realizzava dei fotogrammi che venivano poi lavorati in laboratorio. Questo era
un metodo piu sicuro rispetto alla fotogrammetria terrestre che pur essendo precisa, risultava laboriosa,
lenta e utilizzabile solo per terreni montani; la fotogrammetria aerea invece era utilizzabile per qualsiasi
territorio.
Il 10 giugno 1959 fu fondata a Berna l'Associazione Internazionale di Cartografia che ha come scopo
quello di realizzare una sempre piu perfetta cartografia generale. Da quando poi l'uomo ha messo piede
sulla luna, ha ampliato i suoi interessi tant'è che cerca continuamente di realizzare e perfezionare anche
la cartografia spaziale.
La cartografia attuale
La cartografia attuale fa riferimento a quel tipo di cartografia che viene realizzata attraverso le foto
aeree e spaziali (attraverso i satelliti). Nasce cosi il telerilevamento: attorno alla Terra si muovono 24
satelliti che, attraverso i sensori, producono foto a distanza raggiungendo i 920 km dalla Terra
(immagine satellitare). I sensori possono essere di due tipi:
* sensori passivi -> percepiscono l'energia riflessa dalla superficie terrestre e capta i colori come
sono percepiti dall'occhio umano
* sensori attivi -> permettono di realizzare una carta in rilievo e illuminata obliquamente
Bisogna ricordare però, che l'immagine satellitare viene riprodotta sulla Terra e non dai satelliti. I dati
praticamente vengono raccolti dai sensori elettromagnetici, ma vengono poi trasmessi sulla terra, dove
vengono elaborati e trasformati in immagini. I satelliti collegati al telerilevamento che operano nei
campi ambientali e delle risorse terrestri sono conosciuti con il nome Landsat e sono numerati da 1 a 7
in base alla loro utilizzazione.
I dati vengono elaborati e trasformati in immagini attraverso diversi metodi:
* GIS (Sistema Informativo Geografico) -> è un sistema che raccoglie, analizza e visualizza dati
geografici relativi a località, comuni, regioni, in modo da effettuare interventi mirati sul
territorio
* SIT (Sistema Informativo Territoriale) -> va a scandagliare anche nel suolo (con questo sistema
vengono elaborate tutte le nostre carte)
Alla cartografia tradizionale si va ad aggiungere, grazie alle nuove tecniche di rappresentazione delle
carte, una cartografia elettronica che favorisce un aggionamento continuo. Un esempio è il:
* GPS (Sistema di Posizionamento Globale) -> è un sistema che permette di conoscere la
posizione di un oggetto sulla superficie della terra con una base cartografica, permettendo di
orientarsi in qualsiasi luogo. Il GPS è un sistema di informazione e localizzazione utile a molte
funzioni: campo militare, attività civili, trasporto marittimo, navigazione aerea, controllo del
traffico ferroviario e commerciale, ecc.; oggi lo ritroviamo anche nelle auto e come
applicazione dei moderni cellulari. Importante ricordare però, che questo sistema non è preciso,
ma approssimativo a causa del movimento della terra e delle forme magnetiche che ne
modificano gli elementi
Questi strumenti (queste innovazioni tecnologiche) hanno favorito lo sviluppo di una nuova cartografia:
si è passati da una cartografia realizzata a mano con la penna ad una attuale con il computer.
Solo negli anni '90, lo Stato ha dato la possibilità di realizzare delle carte tecniche regionali con scala
fino a 1:5000, in modo da avere carte piu dettagliate. Vengono perfezionate, inoltre, le carte nautiche
che fanno riferimento alla fascia costiera e vengono realizzate dall'Istituto idrografico della marina.
Spesso alcune località vengono scritte in rosso e non in nero per evidenziarne l'importanza.
2. Elementi di tecnica cartografica
Elementi della carta geografica
Per rappresentare con precisione la superficie terrestre, dovremmo prendere in considerazione i globi
che sono le rappresentazioni piu fedeli della Terra e spesso raffigurano solo i tratti piu salienti della
Terra.
Per rappresentare i particolari della terra, si farà riferimento alle carte geografiche: rappresentazione
grafica, piana, approssimata, simbolica e ridotta di una parte o di tutta la superficie terrestre (atlante).
Essa è:
- grafica -> (deriva dal greco "grafema" = disegno) xke viene realizzata mediante un disegno
- piana -> perchè viene riprodotta su una superficie piana
- approssimata -> perchè non è possibile riportare la superficie di una sfera su un piano, verrebbe
deformata
- simbolica -> perchè per raffigurare i diversi oggetti geografici (edifici, ferrovie, strade, ponti, confini,
ecc.) bisogna usare opportuni simboli cartografici convenzionali, adottati a livello internazionale
- ridotta -> perchè non è possibile mantenere sulla carta le reali distanze e superfici; al contrario,
bisogna che esse vengano ridotte mantenendo un rapporto stabilito tra lunghezze misurate sulla carta
e quelle corrispondenti alla realtà. Tale riduzione si chiama scala che può essere:
* numerica -> è una frazione che ha per numeratore l'unità e per denominatore il numero delle
volte per le quali le distanze sono state ridotte
* grafica -> è data da un segmento diviso in parti uguali a cui vengono assegnati valori in cm, m
o km che corrispondono alle misure reali sul terreno
La classificazione delle carte
In base alla scala, le carte possono essere classificate in diversi tipi:
* pianta -> carta dell'area urbana con edifici, giardini, vie, piazze
* mappa -> carta dell'area di campagna in cui sono indicati i confini dei campi, le masserie, gli
alberi, i pozzi, ecc. Questo termine di deve a Gioacchino MURAT che realizza la mappa
catastale per tassare tutti i contadini che sfuggivano al controllo. Rientrano, oltre le carte
catastali, anche le Carte Tecniche Regionali
Entrambe hanno una scala (detta grandissima) che non supera 1:10 000
* carta topografica -> (deriva dal greco "topos"=luogo) indica un luogo limitato in cui vengono
raffigurati i rilievi, l'idrografia, la vegetazione spontanea, le strade, lo colture, i confini; hanno
una scala (detta grande) compresa tra 1:10 000 e 1:100 000
* carta corografica -> (dal greco "chora"=regione) si tratta di una carta a media scala e serve a
rappresentare una regione abbastanza ampia della superificie terrestre o uno Stato. Scala ->
compresa tra 1:100 000 e 1:1 000 000
* carta generale -> rappresenta una superficie molto estesa come uno Stato o un Continente ed è
una carta a piccola scala (fino a 1:30 000 000)
* mappamondo -> (dal latino "mappa mundi"=carta del mondo) è la rappresentazione della terra
su un piano divisa in due emisferi (boreale e australe) e spesso si confonde con il globo che
sono invece di forma sferica, di materiale plastico e utilizzati per scopi didattici
* planisfero -> raffigurano su un piano tutta la superficie della Terra (è quello che troviamo
nell'atlante)
Mappamondo e Planisfero sono dette "a piccolissima scala" (superiore a 1:30 000 000)
Rilievi topografici carta dell'Italia I.G.M. (Istituto Geografico Militare - Firenze)
L'Istituto geografico militare di Firenze ha il compito di realizzare carte geografiche per lo Stato che
dal 1990 ha dato la possibilità di realizzare anche quelle regionali. L'Istituto pubblica le carte dividendo
il territorio da Nord a Sud in 277 fogli che rappresentano varie aree geografiche: 1 = Passo del
Brennero (confini nazionali) 277 = comune di Noto in Sicilia
Il numero del foglio è rappresentato in alto a sinistra accanto ad un quadrato (F°. 177). In realtà, dopo
la II GM sono stati inseriti 8 fogli con le lettere per indicare alcuni Stat