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PATOLOGIA CLINICA

1°LEZIONE

Dovete sempre pensare ad un laboratorio che si caratterizza con l’aggettivo biomedico. Il termine

laboratorio ospedaliero non si utilizza più poiché si penserebbe ad un laboratorio inserito solo in

una realtà ospedaliera. “Laboratorio biomedico” è un termine più ampio ed è il termine esatto

perché BIOMEDICO significa che è un laboratorio dove le operatività servono a dare una risposta

in termini biomedici, cioè in termini di problematiche che offre il paziente.

CONCETTO DI PAZIENTE: Ognuno di noi , ogni persona ha un attesa di salute. Poi, ci può

essere un momento in cui questa persona diventa paziente , cioè diventa una persona

ospedalizzata quindi, messa in un certo ambito al quale si fanno tutta una serie di operatività dove

tante professione partecipano.

Ma se pensiamo un attimo alla persona, allarghiamo i termini della questione, perché pensiamo

alla persone in ogni momento della sua esistenza, cioè quando ancora non è malato e anche

quando non è ancora paziente. Quindi, apriamo il CONCETTO DI MEDICINA PREDITTIVA, che si

svolge prima che la persona sia clinicamente malata.

FASE ACUTA: significa che la malattia comincia a dare rapidamente segni e sintomi , quindi

complicazioni.

Ma non dobbiamo fossilizzare la nostra attenzione solo su questa persona che è nell’ospedale

allettata alla quale dobbiamo fare ad esempio la DIAGNOSI.

DIAGNOSI: dobbiamo capire che malattia ha , cioè dobbiamo interpretare segni e sintomi della

malattia.

Quindi, il laboratorio è un laboratorio BIOMEDICO , un laboratorio che ha delle caratteristiche

diverse da un laboratorio di chimica dove si eseguono analisi chimiche.

ANALIZZARE: avere un metodo per misurare.

Ma noi non misuriamo composti chimici , né è un laboratorio dove si eseguono i controlli di qualità,

cioè si vede il livello di capacità della qualità ,ad esempio, della produzione dello yogurt. Né un

laboratorio merceologico che analizza i lotti che andranno in commercio. Né un laboratorio fisico. Il

nostro è un laboratorio biomedico che analizza, cioè misura. Andiamo a misurare una serie di

parametri detti ANALITI che hanno a che fare con i sistemi biologici dell’uomo. Vado a misurare i

parametri biologici che si riferiscono al sistema EMOPOIETICO perché ho bisogno di sapere se

quella persona ha o meno una alterazione, una malattia e di che tipo di alterazione o malattia ha

nel suo sistema emopoietico, cioè la capacità di produrre cellule del sangue perché è il

componente essenziale del nostro organismo. Allo stesso modo si può dire del sistema

immunitario, del sistema gastrointestinale e così via. Allo stesso modo si può dire di andare a

misurare parametri , marcatori che sono segno di malattia. Es: MARCATORI DI NEOPLASIE, cioè

dei tumori.

Il laboratorio si mette nelle condizioni in cui è capace di analizzare quindi di misurare in maniera

accurata, sensibile tutta la problematica, di organizzare , stabilizzare e riprodurre la metodologia

per misurare. Il laboratorio è capace di misurare dei segnali di malattia. Questo lo possiamo fare

anche prima che la malattia compaia , lo possiamo fare appena la malattia è comparsa oppure

dopo che una certa fase della malattia è passata.

LABORATORIO MEDICO: è un laboratorio complesso perché ha a che fare con l’uomo, tiene al

centro la persona che risponde in maniera adeguata a quelle che sono le attese di salute della

persona, quindi, vogliamo delle risposte. Ognuno di noi ha delle attese di salute per avere una vita

qualitativamente dignitosa.

Il laboratorio deve contribuire a dare queste risposte, perciò è un laboratorio molto complesso.

Studia l’uomo, quindi, sia i diversi organi e apparati, sia nel suo complesso, la situazione di salute

di quella persona. L’attività del laboratorio non è limitata solo al momento in cui il paziente è a letto,

ammalato ed ha bisogno di cure. Ognuno di noi ha bisogno di cure in ogni momento della sua vita.

Se voi pensate al bambino che deve essere vaccinato, quella è un attesa di salute. O se pensiamo

al soggetto anziano è esattamente la stessa cosa: anche lui ha un attesa di salute ed ha bisogno

di una risposta, ha bisogno di qualcuno che interpreti la sua eventuale malattia. Dunque, il

laboratorio aiuta nel percorso clinico : ognuno di noi può percorrere tutte le fasi.

Il laboratorio deve essere pensato, organizzato, costruito in un sistema capace di dare tutte una

serie di risposte alla persona in ogni momento. Quali sono , allora, i momenti in cui il laboratorio

può intervenire? Tutte le nostre capacità devono avere un riscontro nel paziente. Tutto quello che il

laboratorio fa deve avere una valenza per quella che è la decisione per il paziente.

DECISIONE CLINICA: è ad esempio di eseguire un intervento anziché un altro, scegliere una

terapia piuttosto che un'altra. Sono tutte decisioni con il paziente ( che portano a delle

conseguenze). Allora , la decisione clinica per il paziente significa a favore del paziente.

DECISIONE CLINICA CON IL PAZIENTE: sottolineiamo il fatto che alla fine la vera decisione è del

paziente , perché fino a quando questa persona è una persona consapevole, cosciente, informata,

la decisione finale è la sua.

Questo laboratorio è inserito in un contesto dove si produce salute ed è parte integrante di un

sistema più ampio che deve essere organizzato per bene. Le operatività sono distinguibili in tre

fasi :

1) PREANALITICA: (ambiente clinico) consiste nella scelta ragionata e razionale delle

indagini di laboratorio;

2) ANALITICA: (laboratorio) si intente la vera e propria attività che si svolge in laboratorio; ad

es. prelievo;

3) POST-ANALITICA: ( ambiente clinico) il laboratorio produce un risultato.

Abbiamo i momenti di passaggio tra l’ambiente prevalentemente clinico , il passaggio nel

laboratorio e l’uscita dal laboratorio, quindi, la descrizione di un flusso di attività che anche

fisicamente possiamo distinguere. Infatti, si svolge in posti diversi. Il prelievo , che è l’attività che

serve a portar via qualcosa dall’organismo e che poi servirà da substrato biologico, viene effettuato

,in genere, fuori dal laboratorio. Il laboratorio produce un risultato. Questo dal laboratorio torna

all’ambiente.

Il paziente occupa una posizione centrale. La nostra operatività è associata alle condizioni del

paziente e il nostro contributo deve avere un riscontro sul paziente.

Il paziente si reca dal medico a raccontare i suoi sintomi e a fare vedere i suoi segni; il medico

dovrebbe pensare, elaborare, studiare , valutare quello che il paziente gli racconta: l’analisi, la

storia clinica, dovrebbe ragionare sul paziente ed elaborare una richiesta di indagine analitica, la

più appropriata alla condizione clinica del paziente.

ESEMPIO: se il nostro paziente è malato di cuore, la richiesta di laboratorio sarò appropriata per

andare a capire qual’ è questa malattia. Il medico prescrive le indagini analitiche più appropriate.

Dal fatto che io abbia richiesto che su quel paziente venga eseguita l’analisi A , viene di

conseguenza tutto quello che sei, cioè: qual’ è il prelievo che devo effettuare? Come lo devo

effettuare? Quando lo devo effettuare? Come lo devo portare in laboratorio? Significa che la FASE

PREANALITICA consiste fondamentalmente nella scelta ragionata e razionale delle indagini di

laboratorio, legata alle condizioni del paziente e da essa deriva l’operatività successiva e cioè :

l’effettuazione del prelievo.

Nell’organizzazione del sistema cioè l’insieme di tutte queste attività sono garantite dal

laboratorista e sono sotto responsabilità medico-legale del laboratorio che deve garantire che le

cose vengano eseguite in modo appropriato.

ESEMPIO: se il soggetto ha un’infezione renale o ha una malattia renale, la prescrizione sarà la

misurazione, la valutazione di analiti presenti nelle urine. Allora, il prelievo, sarà un prelievo di urine

che và raccolto, però, in quel momento particolare ( la mattina a digiuno) , che va raccolto nel

contenitore adatto per le urine e che va trasportato più velocemente possibile in laboratorio perché

il prelievo deve essere RAPPRESENTATIVO dell’alterazione che noi cerchiamo.

ESEMPIO: se il bambino ha un’infezione faringo- tonsillare, io, il tampone faringeo dove lo faccio?

Dalla lingua? No! Devo mettermi in condizioni tali da arrivare col tampone a raccogliere l’essudato

dalla faringe e dalla tonsille. Se io mi fermo alla lingua non otterrò un prelievo

RAPPRESENTATIVO dell’infezione.

Esiste una distinzione tra PRELIEVO e CAMPIONE BIOLOGICO. Dal prelievo devo ottenere un

campione biologico che è la matrice biologica sulla quale poi noi andiamo a afre la misurazione. Il

campione è quella quota parte del prelievo che lo rende la MATRICE BIOLOGICA su cui andare a

fare la misurazione. Quindi, il campione biologico è quello più adatto alla metodologia analitica cui

facciamo la misurazione. Utilizzerò quella metodologia? Quindi, userò questa matrice biologica.

ESEMPIO: se devo misurare la glicemia che è la concentrazione di glucosio nel sangue, il prelievo

è il sangue. Utilizzo il siero del sangue, cioè la sua parte fluida. Quello sarà il campione. Il prelievo

è il sangue, prelevato in un certo modo, i una provetta tale che posso ottenere il siero del sangue

che sarà il mio campione biologico.

Qualche volta prelievo e campione corrispondono. In questo caso l’analisi si effettua sulla

PROVETTA PRIMARIA. Se io devo eseguire l’esame emocromo citometrico, cioè devo misurare

una serie di parametri del sangue ( ad es. il numero dei globuli rossi) in questo caso io eseguo

l’indagine utilizzando il sangue che ho raccolto nella provetta . Quindi, in questo caso prelievo e

campione corrispondono, e si dice che sto lavorando con la provetta primaria. Il sangue viene

quindi raccolto in una provetta che lo rende fluido e con lo strumento automatico ne prelevo una

quota parte. Dopo aver effettuato il prelievo, i campioni entrano in laboratorio. Questo momento

critico e importantissimo viene detto FASE ANALITICA. Tutto il sistema è sotto controllo , è sotto la

garanzia del laboratorio. L’inizio della fase analitica si chiama ACCETTAZIONE. Accettazione del

campione. La responsabilità medico-legale del laboratorio comincia con l’accettazione del prelievo.

È in pratica una sorta di CONTRATTO: accettando il campione che mi arriva ,io accetto di

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
6 pagine
SSD Scienze mediche MED/05 Patologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Roby93chiara di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Gulletta Elio.