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L’Italia, con 50 siti protetti, è la nazione che detiene il maggior
numero di beni inclusi nella lista dei Patrimoni mondiali. È
seguita da Cina e Spagna, che vantano rispettivamente 45 e 44
siti protetti. Tra i primi venti paesi classificati, altri 9 sono
europei: Francia, Germania, Regno Unito, Russia, Grecia,
Portogallo, Svezia, Polonia e Repubblica Ceca. Il primo sito
italiano inserito nella lista del Patrimonio mondiale è stato
quello dell’Arte in provincia di
rupestre della Val Camonica,
Brescia, nel 1979; l’ultimo, nel 2014, il Paesaggio vitivinicolo del
con le colline delle e il
Piemonte, Langhe-Roero Monferrato.
Quasi tutte le regioni sono rappresentate, tranne l’Abruzzo, il
Molise e la Valle d’Aosta. Nella lista dei non
beni in pericolo
compaiono siti italiani. Tuttavia il nostro paese non sempre è in
grado di valorizzare e tutelarle il grande e prezioso patrimonio
artistico di cui è ricco. Emblematico è il caso di antica
Pompei,
città romana della Campania, sommersa dalle ceneri eruttate dal
Vesuvio nel 79 d.C., ed entrata nel World Heritage nel 1997.
Negli ultimi anni, l’incuria e il dissesto idrogeologico hanno
causato diversi crolli negli edifici del sito archeologico, che