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HEGEL
Autore più importante della cultura europea dell'800, ripreso da Marx con molte critiche e differenze ma comunque la sua lettura era d'obbligo. La sua dottrina dello stato etico è stata fondamentale per la teoria politica. Lo Stato etico è inteso come un modello a cui tutti gli stati reali e concreti si devono ispirare, non è il risultato di accidentalità, contingenze storiche come gli stati particolari (battaglie o guerre vinte o perse, catene di monti, fiumi che delimitano ecc). In epoca coloniale molti confini sono stati tracciati con una riga da ministro o re che li hanno stabiliti a tavolino. Lo stato etico invece è una realtà di carattere spirituale, una sostanza che deriva da delle necessità storiche e non da accidentalità, casualità o contingenze, è una sostanza che si realizza da sé, secondo la filosofia hegeliana esiste un corso della storia ideale necessario e intrinseco che porta a...
Determinati sviluppi, lo Spirito nella sua totalità produce le varie civiltà. Il tentativo (abbastanza folle ma di successo) è quello di giustificare la prospettiva olistica per cui il tutto viene sempre logicamente prima della parte (anche aristotelica), l'ente (entelechia, forma più elevata di una certa sostanza) viene prima sulle singole parti. Lo Stato ha un valore infinitamente superiore di qualsiasi persona ne faccia parte; si vive, lavora, combatte, muore solo per lo Stato, che non ha mai il compito di soddisfare i nostri bisogni (quello semmai la società civile), noi esistiamo per lo stato, non il contrario, i singoli devono sacrificare i loro averi, il loro gruppo di appartenenza, anche la loro vita se devono se questo significare preservare lo Stato, che come fine ha solo se stesso. Non è composto da individui ma da un Volk, un popolo, che non è la somma dei singoli, ma anche qui una realtà eterna che prescinde dalle individualità.
Il Volk tedesco è tale sia che io sia felice, che io ci sia o meno, non ha come obiettivo l'espressione dei bisogni, idea, inclinazioni delle persone ma è l'espressione dello spirito germanico anche se dovesse chiedere a tutti i tedeschi di sacrificarsi, esso continuerebbe ad esistere, esso è la materia costitutiva dello Stato.
La funzione dello Stato etico è fare la storia e quindi la guerra, unica attività che conferisce salute allo stato e quindi al popolo, senza si ridurrebbero a una putrefazione come l'acqua dello stagno che non viene mai mossa, mentre l'acqua del mare grazie ai venti che la muovono in continuazione rimane sana (critica alla pace perpetua tra i popoli di Kant).
Il Volk tedesco d'essere intesa come entità omogenea perché tutta la filosofia idealista nasce sotto il concetto di unità. Il Volk è uno e non può ammettere l'uso interno persone eterogeneo, che appartengano ad un
altro popolo. In un popolo ci nasci vivi e muori e hai delle proprietà che ti rendono costituzionalmente diverso da un altro popolo, puoi anche vivere con un altro popolo per anni e anni ma rimani diverso (ebrei). Razzismo costitutivo -> Page 52 of 88sdf morale 03/09/2021, 23:16 ogni popolo si crederà migliore degli altri, i sangue misto saranno considerati a metà, di meno valore, disprezzati, a ogni popolo verrà affidata una specificità di natura, stereotipi generali e superficiali, devi conformarti a un certo modello se appartiene a un certo Volk e il male più terribile sarà quello di mescolarsi, disciplina e obbedienza sono il cardine mentre il resto parassiti. Hegel in un passo se la prende col cristianesimo dicendo che dev'essere liberato dalle credenze giudaiche e quindi dall'antico testamento. Rifiuto del proselitismo ebraico -> tennero il profilo bassissimo come arma di difesa contro le comunità cristiane
predominanti che potevano sopportare il ghetto ma non che quelli del ghetto uscissero a diffondere la loro religione e cultura. All'interno della comunità ebraica si cercò di copiare i modelli cultuali cristiani. Come spesso accade le minoranze cercano di emulare i modelli delle comunità preminenti e maggioritarie perché affascinati da idee che sembrano funzionare, di successo, è seguire la strada del nemico ma che sembra vincente, questa è sempre una forma di difesa (i neri lo fecero con il suprematismo bianco e continuano a farlo, femminismo che tenta di imitare l'uomo con la sua parte più radicale, quella che fu opprimente). Gli ebrei avrebbero potuto arrivare a pensare che le idee di Hegel fossero giuste e applicarle a se stessi. Se quest'idea di popolo con caratteristiche peculiari si scontra con il fatto che ad esempio nella guerra gli ebrei combattono con i loro concittadini tedeschi sembra che ci sia stata
Un'assimilazione culturale, come il compositore Felix Mendelson, persona talmente inserita nella vita pubblica tedesca con la sua famiglia nota (padre filosofo), erano cristiani credenti e profondamente tedeschi nella cultura. Sotto il nazismo le sue opere vengono proibite contro la volontà degli altri violinisti che riconoscevano il suo innato talento.
Biologizzare il concetto di razza e popolo è l'unica via per giustificare la discriminazione: sì è tedesco all'apparenza ma il suo sangue resta diverso. Fu una delle armi fondamentali del nazismo. Uno dei più famosi medici ricorda che quando andava all'università parlò con un compagno nazista da cui capì che il nazismo è una politica fondata sulla biologia, fu per lui una folgorazione.
Il nazismo aveva una visione per cui la risposta ultima era scientifica, oggettiva. Ovviamente si è rivelata una sciocchezza, noi non abbiamo mai avuto evidenze.
scientifiche che la supportassero. Supponiamo che esistano razze umane, la biologia non adotta criteri valutativi gerarchici, non mi dice chi è migliore o peggiore, più intelligente o stupido e questo fu il tallone d'Achille, a meno che uno arbitrariamente non decida che determinati tratti sono criteri. La scelta del criterio chiaramente è a proprio vantaggio come la scelta degli dei a propria immagine e somiglianza (Senofane). Perché i miti come la superiorità biologica o la pugnalata alle spalle si diffusero così tanto?
Teoria dei memi: recente di 40 anni circa, che spiega la trasmissione culturale dei miti e delle credenze in una prospettiva materialistica e scientifica. Meme è una parola oggigiorno usata sui social come contenuto che diventa "virale". Questa idea nasce molto tempo fa per indicare una cosa un po' diversa (coniata da Richard Dawkins), un'unità di
informazioni (idea, immagine) che ha la proprietà di riprodursi. La parola è l'abbreviazione di mimeme, che suona simile a gene, unità di materiale biologico che costituisce la struttura fisiologica dei viventi. Come i geni si duplicano e proseguono la loro esistenza attraverso la capacità di replicare se stessi, così le unità culturali. Memetica: equivalente culturale della genetica. I meme si moltiplicano nelle teste delle persone, ne arrivano di nuovi, crescono e altri muoiono o si estinguono. Si chiama mimeme per la tendenza mimetica/imitatrice che nell'uomo è più forte che in qualsiasi altro essere vivente (Aristotele). Secondo questa teoria la trasmissione culturale di qualche cosa, come dare nomignoli fino al razzismo, esiste perché è insito nell'uomo questa tendenza a imitare creando contenuti capaci di penetrare nei cervelli e perpetrarsi come un virus. La società dove c'è
religione può essere più compatta, unita nei momenti importanti rispetto a una atea. Vantaggi biologici di una società che contempla la religione. Questa tesi non convinceva Dawkins. Molte società hanno precetti consuetudinari che non fanno il bene della comunità (dominio della natura per esempio, rischio di suicidio per la nostra società) totalmente diversa da una società che per esempio ha un rapporto più ecologista come l'ambiente. Perciò può sembrare che stiamo vincendo noi ma questa vittoria non ci dà davvero un vantaggio biologico. Molte idee sono state adottate e diffuse anche se non hanno portato a un reale vantaggio (guerra per la Germania). Secondo Dawkins un'idea può affermarsi anche se svantaggiosa per una forte attrazione psicologica che crea. I memi come i geni hanno la caratteristica di riprodursi da soli e suscitare una tendenza mimetica naturale e insita nell'uomo. Non tuttiperò scatenano ugualmente l'imitazione. Le ragioni per cui alcuni sono più attrattivi sono 3:
- Longevità. Capacità di sopravvivere a lungo. Un meme come una tendenza culturale si diffonde di più se è capace di interessare persone di più generazioni in un tempo più lungo. Mito di Edipo è longevo perché lo puoi applicare sempre a tutti ovunque, universale.
- Fecondità. Può riguardare ed entrare nei cervelli di molte persone (può poter escludere davvero poche persone).
- Fedeltà di copia. Si adatta alle peculiarità del caso, si modifica e si adatta ai vari casi in cui viene applicato. Il concetto di patria di chi vive in un'isola circoscritta è diverso da quelli che vivono in una larga pianura come Milano dove non ci sono limiti naturali ben definiti come le coste di un'isola. Quando il meme cambia si indebolisce.
Se vogliamo
intendere il fenomeno del razzismo come un meme (non tesi di Dawkins) dobbiamo capire cosa l'ha reso così forte in determinati paesi. La longevità di questo meme è stata resa possibile dal suo carattere mitologico. Impostazione eterna. Nell'opera di Lutero non si parla mai di un ebreo cattivo in particolare, ma di classe di persone immutabile dove qualunque ebreo è uguale all'altro: mito dell'eterno ebreo o ebreo errante Asvero. L'ultimo ebreo sopravvissuto resterà solo in una terra sterile vagando per l'eternità non potendo più compiere del male da solo, la sua dannazione sarà quella di non morire mai. Fecondità: perché il numero dei frustrati è molto alto. Fedeltà della copia: è necessario che qualcuno fornisca le linee guida dell'idea dell'ebreo stendendo un'immagine stabile di che cosa fanno e sono. Una stereotipizzazione, codificazione checonsenta al meme antisemita di mantenersi entro certi binari