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RECESSO ED ESCLUSIONE DEL SOCIO.
Il recesso è la dichiarazione unilaterale per il sciogliersi del contratto. La disciplina del
recesso è la medesima sia per le spa che per le srl. La disciplina dell’esclusione è
invece presente solo nelle srl.
Recesso.
Esso funge come correttivo al potere della maggioranza di introdurre determinate
modificazioni dell’atto costitutivo. Di norma il diritto di recesso presuppone una
deliberazione dell’assemblea.
Si hanno due possibili cause di recesso:
1. Legali;
2. Convenzionali. Soci possono introdurre nell’atto costitutivo delle possibili cause
di recesso (art. 2473). Cause aperte: i soci possono recedere per giusta causa
valido nelle società di persone così come nelle srl. È inoltre ammissibile il
recesso discrezionale con preavviso.
Anche il recesso può essere un diritto particolare.
Recesso legale.
In ogni caso il diritto di recesso compete nel caso di:
- Modificazioni dell’atto costitutivo. Rappresenta, per il socio, uno strumento di
difesa costosa. D’altra parte i soci di maggioranza devono guardare con
attenzione al fatto che la modifica dell’atto comporti il recesso dei soci. Il
recesso è consentito unicamente ai soci non consenzienti, ovvero:
Non consenzienti
o Astenuti
o Assenti
o
Quali modificazioni dell’atto comportano il diritto di recesso?
Modifica dell’oggetto sociale
o Cambiamento del tipo di società (trasformazione – fusione – scissione)
o Revoca dello stato di liquidazione
o Trasferimento della sede all’estero
o Eliminazione della causa di recesso convenzionale prevista nello statuto
o Compimento di atti gestori che comportano una sostanziale
o modificazione dell’oggetto della società (es. cessione di un ramo
aziendale)
Atto gestorio determini una rilevante modificazione dei diritti riservati ai
o soci
- Sia per le spa che per le srl il legislatore ha consentito la costituzione di una
società a tempo indeterminato. Il secondo comma dell’articolo 2473 afferma
come in caso di società e tempo indeterminato al socio è consentito il diritto di
recesso in qualsiasi momento con preavviso di 180 giorni. Nelle società di
persone è considerata a tempo indeterminato la società che ha una durata che
supera la vita media dei soci, vale anche per le srl?
- È legato nei gruppi al potere di direzione e coordinamento (art. 2497 cc)
- Introduzione/soppressione di una clausola compromissoria
- Costituisce correttivo alle clausole dirette a rendere intrasferibile o
sostanzialmente intrasferibile la partecipazione sia per atto tra vivi, sia a causa
di morte. Rientrano in questa prospettiva non solo le clausole di intrasferibilità
ma anche quelle di gradimento senza previsioni di condizioni e limiti o quelle
che pongono condizioni o limiti che nel caso concreto impediscono il
trasferimento a causa di morte.
Legittimati al recesso sono, in presenza di modificazioni dell’atto costitutivo, i soci che
non hanno acconsentito alle medesime. Nel caso di rapporto societario a tempo
indeterminato, titolari del diritto di recesso sono tutti i soci così come in caso di
partecipazioni intrasferibili. In presenza di clausole di gradimento senza prevederne
condizioni e limiti parrebbero esserlo i soci che intendono trasferire la partecipazione,
ove il gradimento sia stato negato.
Art. 2473
L'atto costitutivo determina quando il socio può recedere dalla società e le relative modalità. In
ogni caso il diritto di recesso compete ai soci che non hanno consentito al cambiamento
dell'oggetto o del tipo di società, alla sua fusione o scissione, alla revoca dello stato di
liquidazione al trasferimento della sede all'estero alla eliminazione di una o più cause di
recesso previste dall'atto costitutivo e al compimento di operazioni che comportano una
sostanziale modificazione dell'oggetto della società determinato nell'atto costitutivo o una
rilevante modificazione dei diritti attribuiti ai soci a norma dell'articolo 2468, quarto comma.
Restano salve le disposizioni in materia di recesso per le società soggette ad attività di
direzione e coordinamento.
Nel caso di società contratta a tempo indeterminato il diritto di recesso compete al socio in
ogni momento e può essere esercitato con un preavviso di almeno centottanta giorni; l'atto
costitutivo può prevedere un periodo di preavviso di durata maggiore purché non superiore ad
un anno.
I soci che recedono dalla società hanno diritto di ottenere il rimborso della propria
partecipazione in proporzione del patrimonio sociale. Esso a tal fine è determinato tenendo
conto del suo valore di mercato al momento della dichiarazione di recesso; in caso di
disaccordo la determinazione è compiuta tramite relazione giurata di un esperto nominato dal
tribunale, che provvede anche sulle spese, su istanza della parte più diligente; si applica in tal
caso il primo comma dell'articolo 1349.
Il rimborso delle partecipazioni per cui è stato esercitato il diritto di recesso deve essere
eseguito entro centottanta giorni dalla comunicazione del medesimo fatta alla società. Esso
può avvenire anche mediante acquisto da parte degli altri soci proporzionalmente alle loro
partecipazioni oppure da parte di un terzo concordemente individuato da soci medesimi.
Qualora ciò non avvenga, il rimborso è effettuato utilizzando riserve disponibili o, in mancanza,
corrispondentemente riducendo il capitale sociale; in quest'ultimo caso si applica
l'articolo 2482 e, qualora sulla base di esso non risulti possibile il rimborso della partecipazione
del socio receduto, la società viene posta in liquidazione.
Il recesso non può essere esercitato e, se già esercitato, è privo di efficacia, se la società
revoca la delibera che lo legittima ovvero se è deliberato lo scioglimento della società.
Come si esercita il diritto di recesso?
Mediante una dichiarazione unilaterale recettizia. Avviene mediante una
comunicazione del socio alla società. Inoltre, è l’atto costitutivo a stabilire tempi,
modalità di comunicazione, contenuto della comunicazione, …
Qual è l’effetto del recesso?
Il rapporto si scioglie nel momento in cui viene comunicato il recesso.
Quali sono i diritti del socio che recede?
Ha diritto ad una somma di denaro (es. non i conferimenti in natura che aveva
effettuato), ovvero ha diritto al controvalore della partecipazione. Come si determina
la somma di denaro?
- A valori di bilancio (ante-riforma)
- A valori correnti individuati al momento della dichiarazione di recesso (post-
riforma).
In caso di disaccordo tra socio recedente e la società sulla somma di denaro
quest’ultima viene definita attraverso la nomina, da parte del tribunale, di un esperto.
Il rimborso della partecipazione dev’essere fatta entro 180 giorni dalla data di
dichiarazione di recesso (se non vi sono disaccordi).
Chi paga la quota di liquidazione?
Non la società. In quali casi?
Mediante l’acquisto della partecipazione da parte degli altri soci,
proporzionalmente alle loro partecipazioni.
Acquisto della partecipazione da parte di un terzo concordatamente individuato
dai soci. Deve quindi essere accettato all’unanimità.
La società. Come?
i. Rimborso effettuato utilizzando le riserve disponibili
ii. Rimborso utilizzando il capitale sociale, fermo restando il diritto di opposizione
dei creditori sociali.
iii. Scioglimento della società.
Uno strumento molto utile è quello che consente di deliberare la revoca della
modificazione dell’atto costitutivo rendendo inefficace il recesso e quindi azzerando gli
effetti dell’operazione. Il socio che recede invece non può pentirsi in quanto il recesso
non è revocabile.
Le varie fattispecie di recesso previste dal legislatore sono dichiarate inderogabili ed è
inoltre consentita l’introduzione nell’atto costitutivo di ulteriori ipotesi di recesso.
Esclusione del socio.
Non è prevista per le spa e le srl.
Per le srl è però prevedibile, ovvero può essere inserita nello statuto. Il legislatore,
infatti, concede all’autonomia dei soci la facoltà di introdurre specifiche ipotesi di
esclusione per giusta causa del socio. Nelle società di persone l’esclusione è differente
a seconda che la società sia formata da due o più soci. In caso di società con due soci
l’esclusione di uno di essi può avvenire esclusivamente per via giudiziaria. In caso di
società con più soci la maggioranza (determinata per numero di persone e non per
quota di partecipazione) può escludere un socio senza azione giudiziaria. È il socio
escluso che deve agire in giudizio per contestare l’esclusione.
Art. 2473 bis indica le esplicite cause di esclusione del socio per giusta causa.
Il socio escluso ha diritto alla liquidazione della quota di partecipazione. Per la
liquidazione il legislatore richiama le norme del recesso, esclusa la possibilità di
rimborso della partecipazione con riduzione del capitale sociale. Se la liquidazione non
può essere effettuata la società si scioglie.
Nulla dice il legislatore in ordine alla competenza relativa all’esclusione, alle sue
modalità, al contenuto della decisione, alle forme di comunicazione al socio, agli
strumenti di tutela accordatagli. Il silenzio deve intendersi nel senso che viene
delegato ai soci il compito di risolvere tali problemi in sede di redazione dell’atto
costitutivo. Il socio escluso potrà far valere l’invalidità delle decisioni dei soci o degli
amministratori. La decisione di esclusione deve, inoltre, essere motivata e comunicata
al socio.
OPERAZIONI SULLE PROPRIE QUOTE art. 2474
Nelle srl non è ammesso l’acquisto delle azioni proprie. Tale divieto viene meno se
l’acquisto viene fatto per piani di fidelizzazione/incentivazione a favore di
dipendenti, ... Le azioni, in questo caso, non hanno diritto di voto, non possono
partecipare agli utili, non hanno diritto di opzione, … Nelle spa l’acquisto di azioni
proprie è limitato quantitativamente entro 1/5 del capitale sociale. Norma diretta alle
società quotate. Limite vale anche per le piccole/medie srl che si avvalgono del
crowdfunding?
STRUTTURA DELLE SRL.
Amministrazione della società.
Art 2475.
Art 2375 bis e ter
Art 2476
Disciplina elastica. Consente delle operazioni tipiche delle società di persone.
Disciplina contiene un ampissimo vuoto normativo. Se la srl si è data un volt