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Atti verbali, semiosi e realtà
La semiosi negli eventi linguistici è primaria.
Negli eventi non linguistici la semiosi non è un elemento costitutivo primario (p. 33).
(Luigi): Ho fame
(La madre le prepara un panino con prosciutto e formaggio e glielo dà)
Questi gesti in sé non hanno funzione semiotica (non sono fatti per comunicare; ma possono - secondariamente - comunicare diversi messaggi.
"Bisogna... tenere distinto il semiotico dal reale".
Nota bene:
Peraltro, la comunicazione verbale opera sia con eventi che significano per semiosi, sia con eventi che significano per implicazione.
(Luigi) Se piove, non esco di casa.
(Maria) Guarda che c'è il sole (implicazione: Dunque, puoi uscire / Dunque, esci (così sto un po' in pace...) / o altra interpretazione.
Il segno è delimitato da una "cornice".
La cornice delimita l'ambito
di realtà entro il quale operala semiosi (pp. 33 e 34).
- Delimita il “mondo dell’evento semiotico”. Esso contienel’evento semiotico e gli altri eventi non semiotici rilevantiper quella data comunicazione. Gli eventi non semiotici sipossono intertpretare per implicazione. Es. “C’era unavolta…”; [cfr. Pirandello…]– le sigle delle trasmissioni televisive– anche: il palcoscenico del teatro, il piedestallo dellastatua…“implicazione per me”
- Un evento può avere senso perché puòimplicare per me qualcosa di particolare:
- “implicazione per me” (p. 31)
- Invece i segni non significano in quantoimplicano, ma in quanto hanno senso (ilsole può splendere indipendentemente daciò che implica per me; una parola significa,altrimenti non è parola).
Semiosi categoriale
- I simboli sono eventi comunicativi verbali chemanifestano,
- P.es. formaggio - cheese (< caseus formaticus): significo nominando una caratteristica, che rappresenta un'intera porzione di realtà.
- Si dice "categoriale" la semiosi che denota nominando proprietà, relazioni, caratteristiche.
Nota:
- Aleksandr A. Potebnja ("Pensiero e linguaggio", 1861) - fondatore della tradizione russa di ricerca semiotico-linguistica - parlava di "segno del significato": una parola si è costituita privilegiando un tratto dell'esperienza - il quale costituisce il "signifié". P.es. formaggio < formaticus "[prodotto caseario] in forma".
- Il saussuriano "signifiant" era per lui un "segno" di secondo grado: era
segno del segno del significato. Semiosi deittica o Deissi• La deissi funziona “nell’incontro del linguaggio con l’esperienza” (p. 43). È un’istruzione per la quale si identifica un elemento del contesto.• I deittici hanno una parte linguistica (semiosi) e una parte esperienziale.• Che significa ora? Per interpretare serve:– la conoscenza dell’italiano (non sempre è omologo a now). Cfr. lat. hac hora sp ahora, it ora;– La conoscenza del “context of use”.Deittico vs categoriale• Albero: “rimanda all’esperienza di cose fatte così e così”. Il lessema è dotato di un semantismo – a un’ “idea” – presente già nel sistema linguistico (p. 44).• Adesso: è una istruzione che indica come ci collochiamo rispetto al tempo.• La deissi è presente in pronomi, morfemi flessionali.Deittici vs anafore / catafore• Le
anafore (“anà” + phero “rimando inalto”) e le catafore (“katà” + phero“rimando in basso”) sono segnali testuali:
- per riprendere denotati che precedono nel testo (anafore)
- per anticipare denotati che precedono nel testo.
Sono detti anche elementi “forici”. (p. 45).